Articoli marcati con tag ‘ipocrisia’
1936, XI Olimpiade a Berlino sotto gli occhi di hitler mentre già cominciano a sorgere in Germania campi di concentramento ed è in corso una totale repressione di ogni dissidente del regime nazista. Leggi il resto di questo articolo »
Il modo corretto, a nostro deciso avviso, di vivere il 25 aprile è quello di RICORDARE ben bene le ultime parole di BRUNO FRITTAION, giovane partigiano di 19 anni fucilato a Tarcento (Udine) il 1 febbraio 1945 ( leggi QUI) e che trovate nel manifesto qui sopra: “Fate che il nostro sacrificio non sia stato vano!“. Leggi il resto di questo articolo »
Invece di scambiarci vacui ed inutili auguri di pasqua, di natale, di ferragosto e di vattelapesca bisognerebbe augurarci una sola cosa: di prendere finalmente consapevolezza piena e radicale di come stiamo sprofondando nella barbarie con il nostro spritz o casatiello in mano e come stiamo annegando in un mare di bugie Leggi il resto di questo articolo »
Giordano Bruno, l’Uomo degli infiniti mondi. Oggi 17 febbraio 2024 è la Memoria dell’uccisione brutale di Giordano Bruno a Roma per opera dell’oscurantismo della chiesa cattolica e della sua feroce inquisizione ( vedi QUI).
Giordano Bruno, l’Uomo degli Infiniti Mondi che solca con le ali del suo pensiero l’immensità dello spazio. Giordano Bruno, addio! Leggi il resto di questo articolo »
Ma ti ricordi Gaza? Almeno una volta al giorno, non dico mica tanto, ti ricordi di cosa sta succedendo a Gaza? Dovresti farlo, se non lo fai. Dovremmo. Leggi il resto di questo articolo »
GLR – CONSIDERAZIONI (57)
ANNO V DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate QUI
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Alessandro Manzoni, nel suo ” I Promessi Sposi“, ogni tanto si rivolgeva direttamente ai suoi “25 lettori“. Noi del GLR non speriamo che i lettori del nostro sito ( con i suoi oltre 1300 articoli dal 2010) siano così tanti: non è, infatti, il nostro tempo devastato dal genocidio culturale, come diceva Pasolini Leggi il resto di questo articolo »
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.”
“Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sè, sono vuote?… Leggi il resto di questo articolo »
Oggi, 6 gennaio 2024, la nostra introduzione è un invito a ri-leggere gli articoli che trovate QUI insieme all’ottimo articolo che vi proponiamo. Leggi il resto di questo articolo »
“Il Natale atroce” di Pier Paolo Pasolini.
Prima di leggere l’articolo che vi proponiamo oggi v’invitiamo a riflettere profondamente Leggi il resto di questo articolo »
Intorno alla tragedia di Giulia un infame circo mediatico per far passare un’altro storytelling ( raccontare come strategia di comunicazione pervasiva e manipolatrice): gli articoli che oggi trovate qui Leggi il resto di questo articolo »
NOTIZIE-FLASH (42) – 10/7/2022
ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE Leggi il resto di questo articolo »
Diciamo subito che noi non abbiamo nessuna simpatia per putin. E’ un autocrate con modi e politiche dittatoriali. Ma ancor meno, molto meno, abbiamo simpatia per l’ipocrisia, da qualsiasi parte sia espressa. E questa “guerra nella guerra” è anche un’altra esplosione d’ipocrisia sorretta da una propaganda mediatica disgustosa ( e da nugoli di covidioti belanti), come quella per il covid.
L’ipocrisia dei “buoni” ( che saremmo noi europei ( soprattutto italiani), americani, canadesi, australiani ecc.). I “buoni” contrapposti al “cattivo” di turno (putin) dopo altri mille “cattivi” che i “buoni” ci hanno fatto ingoiare in decenni di propaganda asfissiante. Ma erano proprio tutti “cattivi”?? Leggi il resto di questo articolo »
Mentre inizia la farsa della “variante delta”, mentre i covidioti si mascherano, si fanno tamponare, si distanziano, si disinfettano, si faranno di nuovo chiudere in casa, si fanno puncicare di pseudo-vaccini intrugliati, si fanno addomesticare come cagnolini ma Leggi il resto di questo articolo »
Per capire perchè i governi mondiali sono così istericamente ossessionati di vaccinarci tutti, compresi i gatti e i canarini, secondo le direttive del piano criminale globale chiamato Grande Reset vi consigliamo di leggere questo articolo: Pericolo vaccino (19). Uno pseudo-vaccino per controllarci..
Un intruglio propagandato come vaccino pieno di nanorobot, che prenderanno possesso dei nostri corpi e delle nostre vite, è la loro ossessione: di miliardari, case farmaceutiche, presidenti, imperatori, re, feudatari, valvassori, valvassini e valvassinucci e poi dei servi della gleba, i fessi di turno. Leggi il resto di questo articolo »
“Seguir virtute e canoscenza”, per questo siamo fatti dice Dante. “Viver come bruti” è invece il futuro prospettato dal piano criminale chiamato Grande Reset ( vi raccomandiamo di leggere gli articoli a questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).
Esseri “bruti” che vivono di “nuda vita”, come afferma con grande chiarezza Agamben nell’articolo che segue e in tutti i suoi scritti presenti sul nostro sito ( clicca sul “tag” agamben in fondo alla pagina). “Bruti” che vediamo già realizzati nei covidioti che ci circondano tamponati, mascherati, distanziati, vaccinati, terrorizzati e maniacali.
“Bruti” brutalizzati da un regime sanitario feroce, da una biopolitica cinica Leggi il resto di questo articolo »
Il vaccino, la vaccinazione obbligatoria per tutti, il passaporto vaccinale, l’inocularci di tutto è l’ossessione principale dei criminali gestori del Grande Reset ( con i governucoli che li seguono come cagnolini). E’ lo scopo fondamentale di tutto questo immenso e globale “colpo di stato”.
Poi un mare di vaccinati saranno pronti per la fase definitiva: l’integrazione totale dell’umanità nella digitalizzazione della vita e dei corpi. Il vaccino come viatico verso il dominio assoluto del 5G, del 6G prossimo venturo. Il transumanesimo, quindi, che comincia con le modificazioni genetiche che questi vaccini provocheranno.
Il covidiota dirà che tutto questo è complottismo: rileggendo l’importante Leggi il resto di questo articolo »
Questo articolo è la prosecuzione di questo: Un 25 aprile al tempo del Grande Reset: per un vero Antifascismo.. E’ la prosecuzione di una triste presa di coscienza ( per chi non è covidiota naturalmente): il grande dono della Liberazione dal nazi-fascismo del 25 aprile 1945, costato sacrifici e sangue di uomini/donne Resistenti, svapora in questa orrenda dittatura sanitaria, nuovo-vecchio fascismo, proiezione del progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( approfondisci, per favore, leggendo gli articoli a questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).
Un 25 aprile che svapora nelle dichiarazioni di esseri delle istituzioni Leggi il resto di questo articolo »
Il progetto criminale del Grande Reset per una “nuova normalità” e per il nostro addomesticamento sanitario e, poi, digitale marcia spedito. Noi italiani abbiamo pure un presidente del consiglio ben legato agli ambienti di Big Money, Big Pharma, Big Tech, Big Agricolture che sono nella stanza dei bottoni del Grande Reset ( vedi: Attenti ai draghi! ).
Il vaticano, la chiesa di francesco e lo stato d’israele intanto anticipano i nodi scorsoi, che ci attendono tutti secondo il programma del Grande Reset, con la corda-vaccino, scopo fondamentale per la modificazione del nostro DNA ( per chi ancora “vive tra le nuvole” invitiamo caldamente a leggere gli articoli a questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/. Poi pensi ciò che vuole. Leggi il resto di questo articolo »
Bugie ed ipocrisia nell’azione dei governi soggetti al piano criminale chiamato Grande Reset e paludato dalla paura suscitata ad arte del virus. Bugie ed ipocrisia quando ci dicono che limitazioni della libertà, dei diritti civili e della Costituzione sono per il “nostro bene”. Leggi il resto di questo articolo »
Il modo autoritario con cui viene trattato il problema del virus e il taglio dei parlamentari non sono due problemi diversi ma le due facce della stessa medaglia: l’eversione della democrazia. (GLR)
Dico “basta” al nanismo costituzionale.
Non dico No, dico “basta” – per dire “basta” sono costretto a dire No. Dico “basta” a questo ormai decennale affaccendarsi di nanismo politico intorno alla nostra Costituzione, che Dio sa se avrebbe bisogno di lavori di restauro, ma non certo di questi continui tentativi di sbocconcellarla a vanvera qua e la. Leggi il resto di questo articolo »
Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale. Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)
Il doppio standard delle dittature. Come le autocrazie utilizzano le leggi sanitarie per reprimere il dissenso
I governi autoritari si trovano a loro agio con le leggi speciali per l’emergenza Covid. Queste misure rischiano di essere condivise da una parte della popolazione, che non ne vede la gravità o non ne percepisce gli effetti Leggi il resto di questo articolo »
Il libro: Lévy Bernard-Henri, Il virus che rende folli, ed.la nave di Teseo 2020, € 10
La pandemia che ha travolto le nostre vite dalla fine di febbraio non ha messo a repentaglio solo la nostra salute, né solo la nostra economia. A differenza delle altre epidemie della storia, ha travolto anche la nostra testa, portandoci a una specie di follia collettiva in cui si sono perse priorità, chiarezza di sguardo, obiettivi e capacità di giudizio. Leggi il resto di questo articolo »
La democrazia in crisi da distanza
Con la pandemia abbiamo visto il miserevole spettacolo del Parlamento “a distanza”, esautorato da ogni funzione. Non stupisce quindi che l’opinione pubblica lo percepisca sempre più come “ente inutile”. Ma si dimentica sempre il rischio dell’autoritarismo
Le crisi svolgono essenzialmente una funzione maieutica, la loro arte è quella della levatrice, traggono fuori da noi ciò che già in noi era in germe, maturava. Piccole o grandi sono sempre apocalissi, che significa rivelazioni: ciò che si nascondeva dietro il sipario e che ancora ci sforzavamo di ignorare, ecco ora si palesa, inaggirabile, infuggibile.
Questo testo è il monologo di don Giovanni dall’opera teatrale Don Giovanni o il convitato di pietra (1665) di Molière ( 1622- 1673). Di assoluta attualità sociale e politica…
DON GIOVANNI: “Non c’è più alcuna vergogna nell’essere ipocriti; l’ipocrisia è un vizio di moda e come tutti i vizi di moda passa per virtù. La parte dell’uomo per bene è la migliore che si possa recitare. Oh, la professione dell’ipocrita ha meravigliosi vantaggi! Leggi il resto di questo articolo »
Le vie del populismo non sono infinite, ma certo molteplici e variegate, al punto che talvolta fatichiamo a riconoscerle. Prendiamo ad esempio il movimento politico e d’opinione che si è creato su scala globale intorno alla giovane attivista svedese Greta Thunberg. La causa perorata da quest’ultima è certamente nobile e grandiosa: la salvaguardia del pianeta contro il rischio – dato come imminente – della sua distruzione causata dai cambiamenti climatici. Leggi il resto di questo articolo »
La risoluzione del Parlamento Europeo sull’“ Importanza della memoria per il futuro dell’Europa”, votata il 19 settembre a Strasburgo, ha sollevato immediate polemiche in Italia – ben più che in altri Paesi europei. A indignare una parte dell’opinione pubblica sono stati principalmente due aspetti: da una parte, le valutazioni storiche contenute nel testo, e in particolare gli articoli che indicano nel patto nazi-sovietico del 1939 la causa diretta dello scoppio della Seconda guerra mondiale; dall’altra, una sostanziale equiparazione fra i regimi nazista e comunista rispetto al segno totalitario e alle sofferenze causate a milioni di vittime in tutto il continente europeo. Leggi il resto di questo articolo »
Si chiama “poltrona” se ad occuparla è un altro. Se mi ci siedo io, allora si chiama pubblica responsabilità al servizio della gente. Si chiama inciucio se si mettono d’accordo gli altri. Se mi metto d’accordo io, se i compromessi li faccio io, si chiama patto per il futuro del Paese. Leggi il resto di questo articolo »
Dunque, c’è Conte che deve intortare l’Europa, il calcio mercato che impazza, un caldo già boia in città, l’immancabile immondizia che seppellisce Roma e, poi… massi, ci sono i soliti quaranta poveracci fermi in mezzo al mare. Ancora? Sempre gli stessi da un anno? Certo che no, però sono tali e quali! Ma la Sea Watch è sempre la stessa? Quasi, però questa è la 3. Che noia, dai, cambiamo canale… Leggi il resto di questo articolo »
Gli italiani sono prevalentemente cattolici – nonostante un forte calo di fedeli negli ultimi anni, dal 79% del 2000 al 60% attuale. Eppure c’è una stonatura di fondo, una voce collettiva che stride con il cattolicesimo e i suoi precetti. La gente che va in chiesa, che bacia il santino prima di andare a dormire e che tiene il Vangelo sul comodino, per larghi tratti è la stessa che impacchetterebbe i migranti per spedirli su Marte, o il più lontano possibile dalla propria vista.
Purtroppo a questi sfugge un piccolo particolare: anche Gesù era un profugo. Leggi il resto di questo articolo »
Orrendo, grottesco, cieco, irresponsabile, meschino: trovatelo voi l’aggettivo più adatto a definire il comportamento dell’Europa verso l’Africa, in questi giorni. E parlo dell’Europa tutta, non solo del nostro ridicolo Conte (che peraltro segue la strada di Minniti): parlo dei supponenti Macron e Merkel, dei fascistoidi di Visegrad, degli eleganti nordici.
Parlo dell’Europa tutta che non si occupa di Africa ma di rifiutarne i migranti, che frigna per l’effetto fregandosene della causa, che si rimpalla al suo interno esseri umani – prendili tu, no prendili tu! – con lo stesso cinismo con cui cent’anni fa si spartiva la loro terra – la prendo io, no la prendo io! – e come ancora adesso se ne spartisce le risorse naturali, i contratti, le dighe, l’import di armi, i giacimenti, gli appalti – li prendo io, no li prendo io! Leggi il resto di questo articolo »
“Bisogna ricominciare a distinguere che altro è il lavoro professionale redditizio e altro l’ufficio politico gratuito, e che chi mescola le proprie cariche politiche con i propri affari personali, inquinando nello stesso tempo la vita privata e la vita pubblica, le ragioni della politica e quelle della scienza e dell’arte, non è un grande politico, né un grande scienziato, ma è semplicemente un miserabile cialtrone”.
Chi pensate lo abbia scritto? Un antiberlusconiano invasato, da anni in attesa di veder finalmente approvata una vera legge sul conflitto d’interessi? Un antirenziano moralista che storce il naso davanti alle riunioni di corrente tenute da Matteo Renzi negli uffici dell’azienda farmaceutica di famiglia del capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci? O peggio ancora un indefesso populista demagogicamente convinto che “la politica non è una professione e che gli onori si chiamano così perché non danno guadagno”. Leggi il resto di questo articolo »
Ma come siete buoni voi che il mondo lo abbracciate. E tutti che ostentate la vostra carità. Per le foreste, per i delfini e i cani. Per le piantine e per i canarini. Un uomo oggi ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna. Che vien da dire: ma poi coi suoi simili come fa ad essere così carogna?
Giorgio Gaber in Io se fossi Dio, 1980 ( da Viaggio al termine della notte (1932) di L. F. Celine (1894- 1961), scrittore francese) Leggi il resto di questo articolo »
Nei Paesi di partenza le migrazioni sono causate da sconvolgimenti delle attività produttive, dei rapporti sociali e delle condizioni ambientali, che impediscono alle popolazioni di continuare a ricavare da vivere nei luoghi in cui vivono. Nei Paesi d’arrivo generano tre tipi di reazioni: una di rifiuto, che si concretizza nel sostegno ai partiti xenofobi; una di accoglienza interessata per i contributi che i migranti danno alla crescita economica e alla ricchezza monetaria dei nativi; una di accoglienza disinteressata e generosa, basata sulla solidarietà nei confronti delle persone più provate dalla vita. Leggi il resto di questo articolo »
Le acque del Mar Dolciastro che invadono i giorni del Natale si vanno ritirando. E mentre il calendario liturgico prepara la festa dei Santi Innocenti, l’equivoco culturale e spirituale soggiacente alla periodica inondazione sentimentale si palesa. I vangeli di Luca e di Matteo che si leggono in questi giorni iniziano con due prologhi tragici: le sequenze che dalle doglie di Betlemme alla strage degli innocenti vogliono avvisare l’ascoltatore che l’irriducibile conflitto fra un potere carnefice e la vittima inerme è la cifra della vita di Gesù. Leggi il resto di questo articolo »
È malato un Paese che dopo l’ennesimo, prevedibile terremoto, con centinaia di morti e tante distruzioni, deve destinare le pagine dei suoi giornali per metà alle storie dei morti e dei sopravvissuti e agli annunci della ricostruzione, che questa volta sì, si farà sul serio. E l’altra metà delle pagine alle indagini di una procura della Repubblica, alla loro ampiezza e alla diffusione di illeciti e reati, che quasi sembrano costituire la normalità. Ancora una volta il ricorso alle consulenze esterne è il sospetto strumento di favoritismi, ruberie, finanziamento degli sponsor politici. Leggi il resto di questo articolo »
Che differenza c’è fra l’innocenza di un bambino morto nel World Trade Center e quella di uno morto sotto le nostre bombe a Kabul? La verità è che quelli di New York sono i «nostri» bambini, quelli di Kabul invece, come gli altri 100.000 bambini afghani che, secondo l’UNICEF, moriranno quest’inverno se non arrivano subito dei rifornimenti, sono i bambini «loro». E quei bambini loro non ci interessano più.
Tiziano Terzani (1938- 2004), scrittore e giornalista
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Le macerie siriane e i nostri tweet ipocriti
SONO 3,7 MILIONI i bambini siriani oggi a rischio, decine di migliaia sono già morti. UNICEF
È PIÙ OSCENA la foto di Omran Daqneesh, 5 anni ferito dopo il bombardamento della sua casa di Aleppo? O è più oscena la foto di Omran sbattuta su tutti i media occidentali per secernere la solita inutile lacrimuccia di comodo, il solito inutile dolore aggettivato dei soliti commossi da spiaggia? Leggi il resto di questo articolo »
L’ipocrisia del cosiddetto mondo civilizzato è assoluta, le ‘buone coscienze’ si dicono dispiaciute oppure propongono soluzioni – vedi sparare sui barconi, combattere gli scafisti (come?) – che sono peggiori del dramma in atto. Quello che viene nascosto e non viene detto all’opinione pubblica europea e italiana è quali sono le cause di questa fuga dall’Africa e dal Medio-Oriente. Leggi il resto di questo articolo »