Articoli marcati con tag ‘violenza’

 

 

Non c’è nulla di più nobile, importante e fondamentale, in questa nostra precaria e contraddittoria esistenza così piena di orrori, che amare la verità e lottare per essa.

Anche, soprattutto per ciò che sta accadendo a Gaza. Leggi il resto di questo articolo »

 

Chissà quanti ricordano lunedi 9 marzo 2020. Chissà quanti ricordano anche tra i nostri pochi lettori lunedì 9 marzo 2020.

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Immagina che tocchi a te innalzare l’edificio del destino umano allo scopo finale di rendere gli uomini felici e di dare loro pace e tranquillità, ma immagina pure che per far questo sia necessario e inevitabile torturare almeno un piccolo esserino, ecco, proprio quella bambina Leggi il resto di questo articolo »

 

Drammaturgo e scrittore statunitense (1911-1983)

 

Questo articolo complessivo è la terza parte degli articoli che trovate QUI QUI e a cui vi rimandiamo assolutamente.

Anche questo articolo complessivo e molto articolato è un tentativo, un contributo per sfondare “il coro unanime a senso unico” della narrazione ufficiale dei giornaloni e delle televisiononi sulla tragedia del medio oriente. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

 

Un maledetto imbroglio” è il titolo di un bellissimo film di Pietro Germi (1914-1974) del 1959 in cui il regista adattava il capolavoro di Carlo Emilio Gadda (1893-1973) “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana“, pubblicato nel 1946. Leggi il resto di questo articolo »

 

GLR – CONSIDERAZIONI (35)

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

Le altre “Considerazioni al tempo del regime sanitario-digitale ” le trovate  QUI

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Considerare. Riflettere. Accendere sempre di più il senso critico. Conoscere. Ponderare. Meditare. Nutrirsi della forza morale dei Testimoni del passato  (vedi il nostro Calendario Laico dei Santi, QUI ). Leggi il resto di questo articolo »

NOTIZIE-FLASH (41) – 3/7/2022

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Dal 2020 fino ad ora sui media, dalle bocche dei politici, delle virostar e delle suffragette (attori, cantanti, pseudo-intellettuali, nani e ballerine di ogni tipo) un solo grido: attenti al lupo. Attenti al lupo”virus e virusetti”. Al lupo “guerra”. Al lupo “putin”. Al lupo “clima”. Al lupo “carenza energetica”. Al lupo “elettricità, gas, acqua” . Al lupo “bollette”. Attenti al lupo. Leggi il resto di questo articolo »

NOTIZIE-FLASH  (36) – 10/6/2022

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NOTIZIE  102   24/5/2022

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Dalla cattiveria non può venire nulla di buono, lo capisce anche una gallina. Solo il covidiota-vaccinato-cittadino di serie A non lo capisce e crede che dalla cattiveria, dalla ferocia, dall’odio, dalla violenza verbale di questi giorni dei politicanti, dei vaccinologi da tv, degli operatori sanitari allineati, dei giornalisti di servizio possa venire un bene, il bene supremo per questi poveretti: la salute.

Non sanno, i poveretti, che quando viene seminato odio, discriminazione Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Segregazione per motivi razziali. Segregazione per motivi religiosi. Segregazione per motivi di classe. Segregazione per motivi di genere. Segregazione per motivi di origine nazionale. Segregazione per motivi etnici. Segregazione per motivi politici. Segregazione per ragioni economiche. Segregazione per motivi legati alle scelte sessuali. Segregazione per motivi residenziali. Segregazioni familiari e negli ambienti di lavoro. Segregazioni, discriminazioni à gogo!

Adesso aggiungiamo ( grande meta dell’umanità) a questa lunga ignobile lista la segregazione vaccinale, ideata dai criminali gestori del Grande Reset e dai loro governucoli complici, che prepara la segregazione terapeutica e, in un futuro molto prossimo, la segregazione digitale ( se sei pieno di nano-robot nel sangue e quindi utile oppure se sei rimasto un inutile “umano”: transumanesimo prossimo venturo…). Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Resistere, dire NO al vaccino e alle mascherine è, prima di tutto, resistere e dire NO al progetto criminale chiamato Grande Reset che sta gestendo a livello mondiale questo tentativo d’imporre una dittatura sanitaria globale e che si “nasconde” dietro il “racconto mediatico” di un virus poco più grave di un’influenza facendolo passare per la peste bubbonica del 1576 (quella de “I Promessi Sposi” di Manzoni) o per la peste nera del 1348 (quella de “Il Decameron” di Boccaccio). (Per approfondire leggi gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/).

Poi resistere e dire NO vuol dire salvaguardare la nostra salute ed integrità personale e non fidarsi solo delle comunicazioni ufficiali: tanti medici ed esperti di tutto il mondo ci stanno avvertendo dei pericoli sanitari dei vaccini ma i loro interventi sono censurati dai media ufficiali, soprattutto i nostri, e le loro voci sono reperibili solo sulla Rete, come anche sul nostro sito. Chissà perchè? Non sentite puzza di Grande Reset ? Leggi il resto di questo articolo »

 

 

“Noi non possiamo oggi prevedere quali forme politiche si preparino per il futuro: ma in un paese di piccola borghesia come l’Italia, e nel quale le ideologie piccolo-borghesi sono andate contagiando anche le classi popolari cittadine, purtroppo è probabile che le nuove istituzioni che seguiranno al fascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, e anche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fra esse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi, quelle ideologie; ricreeranno uno Stato altrettanto, e forse più, lontano dalla vita, idolatrico e astratto, perpetueranno e peggioreranno, sotto nuovi nomi e nuove bandiere, l’eterno fascismo italiano.”


Così scrisse Carlo Levi (1902- 1975) al termine del suo capolavoro Cristo si è fermato ad Eboli ( 1945). Leggi il resto di questo articolo »

 

Rassegnazione e paura portano il popolo dei covidioti al mascheramento totale e, fra poco, alla micidiale vaccinazione di massa. Bisogna dire che i media allineati alla narrazione ufficiale del nostro governucolo del regime sanitario hanno fatto un buon lavoro terroristico in funzione del Grande Reset, dell’ingegneria sociale che vuole “riprogrammarci” come uomini e come società.Vi raccomandiamo di studiare il Grande Reset, progetto criminale in cui le mascherine obbligate hanno un ruolo strategico fondamentale ( leggete con attenzione gli articoli in questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ). Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Gli animi di servi hanno permesso le dittature e i totalitarismi di ogni tempo. La storia lo insegna. Anche questa nuova ( ma vecchia…) dittatura sanitaria è possibile a causa di milioni di anime di servi impauriti e irrazionali come il covidiota. E solo con gli animi di servi che il criminale progetto globale del Grande Reset ( nascosto dietro il paravento del virus) potrà andare avanti rendendo il nostro povero mondo un inferno per gli uomini liberi dentro sé stessi. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

 

Riproponiamo l’articolo ”Fascismo in mascherina” dell’aprile scorso perchè, purtroppo, non solo non è superato ma è sempre più attuale. Il nostro governucolo della dittatura sanitaria ( legato al Great Reset internazionale) va avanti nella compressione della Costituzione e dei diritti e la mascherina ne è il simbolo, il simbolo di questa nuova/vecchia forma di fascismo. Finchè esisterà un mare di covidioti impauriti, mascherati e tamponati un governucolo come il nostro avrà vita facile. Ma Brecht ci ricorda la dignità della Resistenza da parte di chi ancora conserva senso critico e valori che non siano la misera nuda vita. Leggi il resto di questo articolo »

Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale.  Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)

 

Il ministro Azzolina impone la mascherina degli Elkann ai bambini. Obbliga insegnanti ed educatori a diventare dei cyborg dell’istruzione, a vigilare costantemente nel reprimere e punire l’impulso di vita che hanno bambini e ragazzi. Leggi il resto di questo articolo »

Mentre ci misuriamo a distanza e ci adattiamo a ‘cenare senza come Dio’ (E. Dickinson), mentre ci abituiamo a vedere spegnersi, un lume per volta, la cultura (la cultura sì, nessuna Mostra, nemmeno la più discreta, nessuna scuola, nemmeno la più piccola, resta aperta; teatri, cinema e librerie sono vuoti – ma le palestre, dove mani appiccicose stringono strumenti sudati, quelle continuano ad assembrare), mentre un metro di circonferenza virtuale ci isola dal mondo come un cane da guardia, vicino a noi, a pochi altri metri, avviene forse l’evento di più asettica ferocia avvenuto sulla terra: centinaia di migliaia di persone vengono spinte e guidate sul mare e per terra verso le frontiere di un paese che li aspetta con bastoni e fucili e distrugge il cibo che li terrebbe in vita, e quando cercano di tornare indietro alle loro prigioni, quelli stessi che li hanno spinti fuori li fermano tenendoli a forza nella non-terra di mezzo che hanno creato per loro. Leggi il resto di questo articolo »

Stiamo scendendo nell’abisso, senza sapere dove arriveremo, fino a quando cammineremo nel buio. Dobbiamo cominciare a domandarci dove porta e quando si fermerà questa mutazione in corso del nostro Paese, che dopo aver travolto il linguaggio e la coscienza civica sta attaccando lo spirito di convivenza fino ad alterare il carattere collettivo degli italiani, liberando forze sconosciute e inquietanti, in un’inversione morale della democrazia. Leggi il resto di questo articolo »

Dagli ultrà al web, le radici del nuovo antisemitismo

Sono tornate le “zecche”. “Zecca” è la senatrice a vita Liliana Segre, sono “zecche” il deputato Lele Fiano e il giornalista Gad Lerner. Il finanziere miliardario George Soros è “zecca”, e anche Bruno Sed, presidente dell’ospedale Israelitico, proprietario a Roma dello storico caffè Greco, un tempo ritrovo di artisti e intellettuali e oggi nel mirino degli hooligan antisemiti. Leggi il resto di questo articolo »

Adesso basta. L’incredulità e la vergogna suscitate dagli irripetibili messaggi d’odio antisemita indirizzati senza nessuna pietà, al ritmo di duecento al giorno, contro Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz dove morì suo padre, per la sola colpa di essere ebreo, mi costringono a riconoscere un errore di sottovalutazione. Leggi il resto di questo articolo »

Care Amiche ed Amici,

i due passaggi parlamentari in cui si è sancita la caduta di Salvini, minoranza nel Parlamento e nel Paese, e si è formato il nuovo governo di salute pubblica, sono stati contraddistinti da una straordinaria passionalità e inusitata violenza. I giovani dicono che mai avevano visto una cosa simile al Senato e alla Camera, i vecchi invece l’avevano vista nei primi anni della Repubblica quando De Gasperi e Truman, elargitore del piano Marshall per rimettere in piedi l’Italia, espulsero i comunisti dal governo e cominciò il grande scontro che aveva per posta una scelta di campo (tra Est e Ovest) e di sistema (tra capitalismo e comunismo). Leggi il resto di questo articolo »

Appello

Il momento è serio: è il momento di essere seri. Non possiamo dire che c’è un pericolo fascista, e subito dopo annegare in quelle incomprensibili miserie di partito che hanno così tanto contribuito al discredito della politica e alla diffusa voglia del ritorno di un capo con “pieni poteri”. I limiti del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico sono tanti, gravi ed evidenti. Ma se, per entrambi, può esistere il momento del riscatto: ebbene, è questo. Leggi il resto di questo articolo »

Dna modificati in laboratorio, uomini cyborg e desideri monitorati dalle macchine. Il nostro futuro secondo lo storico e saggista israeliano Yuval Noah Harari.

 

Guardate l’essere umano. Guardate le sue dita dei piedi, questi ditini fragili, nulla a che vedere con gli artigli di un puma; questo corpo spelacchiato, così diverso dal manto di un orso; questo petto che per quanto gonfio nulla è rispetto ai pettorali corazzati di un gorilla; l’occhio miope che si acceca alla prima penombra, incapace di vedere nella notte come un gufo; queste scapolette umane che non hanno nulla a che vedere con le magnifiche ali di un falco pellegrino. Basta guardarci per capire quanto poco sia dotato questo orrendo essere umano che non sa volare, si arrampica a fatica e nuota peggio dell’ultimo dei pesci rossi. E il fiuto? Sentiamo odori a pochi metri da noi, mentre un cane è capace di sentire a distanza di due campi da calcio. Leggi il resto di questo articolo »

Potrebbe apparire quanto meno una forzatura definire Matteo Salvini il mandante morale della lapidazione subita da un bangladese,sul lungomare di Napoli, a opera di una babygang. Invece è solo un’imprecisione. Perché insieme a Salvini, ai suoi spin doctor, a chi si nutre delle sue briciole razziste per piccolo tornaconto personale, i mandanti sono tantissimi. Leggi il resto di questo articolo »

Raniero La Valle

Care Amiche ed Amici,

la Camera ha approvato il secondo decreto sicurezza di Salvini dopo aver espresso su di esso un voto di fiducia al governo con 325 voti contro 248. Il decreto è incostituzionale non solo in quanto a singoli articoli della Costituzione e del diritto internazionale che lasciamo ai giuristi e al presidente della Repubblica di valutare ai fini di accertarne l’illegittimità, ma sopratutto è in antitesi con lo spirito globale della Costituzione, con la sua stessa ragion d’essere che com’è noto non è la ragion di Stato ma la ragione delle persone umane come cittadini, non come individui isolati ma come membri di comunità politiche. Leggi il resto di questo articolo »

Attenzione, perché così finisce male. Strano che fra tutte le analogie storiche, alcune decisamente stiracchiate, adoperate per comprendere meglio il nostro presente, non venga in mente a nessuno la suggestione delle guerre civili: la politica ridotta a guerra totale tra connazionali che sparano all’impazzata da trincee contrapposte, la degradazione dell’avversario a nemico da abbattere, anche fisicamente, l’odio assoluto e feroce come carburante per alimentare le armi di offesa. Leggi il resto di questo articolo »

Un senso di spossatezza e di astensione, che non è dovuto al caldo, è calato sulla nostra vita e la condiziona, la regola. Come? Con una sorta di muta astensione, a volte offesa, a volta cercando soltanto di non esserci. Quanti di voi, lettori, parlate, giudicate e prendete posizione in una conversazione in pubblico, se il pubblico non sono pochi intimi? Leggi il resto di questo articolo »

Lo spettacolo d’arte varia di un ministro dell’Interno che irride e fa il bullo con un ragazzino di tredici anni sembra la plastica rappresentazione dei meccanismi psicologici che spingono tanta gente a votarlo. Forte con i deboli, morbido con i forti, basta con tutta quella faccenda complicata che è l’etica, tutti quei discorsi teorici da professoroni o da buonisti. Qui si fanno i fatti, si menano le mani, si stringe la mascella, si querelano gli scrittori, si bullizzano i ragazzini, non ce n’è per nessuno. E questo piace. Leggi il resto di questo articolo »

L’oscura pericolosa magia del muoversi insieme, verso l’ignoto, che dava moto agli alberi stecchiti, alle capanne di lamiera, alle luride piste di sabbia, non si ripeterà. Eppure, così, i giovani facevano la Storia camminando, la loro vita era un’epopea, un’odissea. Erano l’Inizio assoluto. L’Africa intera affronta il primo anno senza Migrazione.

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Un lungo articolo pubblicato lo scorso 16 settembre dal Corriere della Sera analizza come un muratore calabrese di mezza età, attualmente disoccupato, sia diventato uno degli “influencer politici” più potenti d’Italia. Il signore in questione – che sulle sue pagine condivide concetti atavici scritti in Impact, il classico font dei meme – spiega onestamente che da tutti quei click lui ci guadagna circa 600 euro al mese e che per racimolare questi due spicci ideologicamente “va dove tira il vento”. Leggi il resto di questo articolo »

Una guerra civile incruenta per tutto ciò che non riguarda i nervi, il tempo perso e l’avvelenamento del clima emotivo sta incendiando l’Italia. È la rissa che i sostenitori delle opposte fazioni politiche ingaggiano ogni giorno sui social network. Non mi riferisco a chi siede in Parlamento o ai professionisti dell’informazione. Sono i comuni cittadini a darsele di santa ragione. Insulti, linciaggi, accuse, colpi bassi. Leggi il resto di questo articolo »

C’è una generazione di bulli maleducati, ma la colpa è nostra. Perchè abbiamo paura di pronunciare una parola: autorità

Scenetta n. 1
Siamo in un bar molto elegante, un caffè storico nel centro di una grande città. Divanetti e poltroncine di velluto, boiserie, specchi, tappeti, e gran carrelli di dolci e salatini. Camerieri in livrea. Le cinque del pomeriggio. Entra una giovane coppia con bambino, sui quattro anni. Molto carino, riccioli biondi, camicia a quadri, jeans. Si siedono a un tavolino, sorridenti. Loro, si siedono, i genitori. Il bambino no. Il bambino si allunga, si sdraia, si divincola, si contorce, sul divanetto e poi per terra, dove comincia a strisciare, va sotto le sedie, ne esce, si mette a correre tra i carrelli, urla, saltella, sbraita. Mamma e papà si alzano a turno, cercando di riprenderlo, domarlo, acquietarlo. Alla fine, in due, lo riportano al tavolino, ma non riescono a farlo sedere. Il bambino ricomincia a sdraiarsi, strisciarsi, scivolare… Leggi il resto di questo articolo »

È finita – Un altro sintomo del nostro disfacimento: meglio marcire del tutto prima di ricominciare

Si moltiplicano gli episodi di studenti, in genere delle prime classi, cioè adolescenti o preadolescenti, che offendono, minacciano, picchiano, umiliano i loro professori. Ma anche di genitori che aggrediscono i docenti. Sono solo le manifestazioni più appariscenti di una questione che solo apparentemente riguarda la scuola e i giovani, o in particolare l’Italia, ma si innesta nella profonda decadenza del mondo occidentale, il suo lento e inesorabile marcire. Dove tout se tient. Leggi il resto di questo articolo »

Non c’è scuola italiana che non lo insegni il fascismo. Il problema è farlo percepire come qualcosa di tremendo, reale e attuale. Attuale non perché siamo di fatto già circondati da un nuovo fascismo ma perché il fascismo è una reale possibilità delle società avanzate, una scorciatoia della politica e anche della mente e sta rialzando la testa e glielo lasciamo fare.

Fascismo è un’esperienza politica, sociale e umana illiberale e violenta. Un problema è che per i ragazzi la sostanza illiberale del fascismo è inimmaginabile. Non tanto perché crescono immersi nelle libertà fondamentali dell’individuo e del cittadino: parlano quando vogliono e di quel che vogliono, si spostano dove li porta il desiderio, si ritrovano, si aggregano e disaggregano. Protestano. Ma soprattutto perché si percepiscono illimitati. Leggi il resto di questo articolo »

La scuola deve insegnare anche il senso del dovere.

Con un recente decreto, il ministro Fedeli ha abolito il voto di condotta nella scuola media, e quindi la possibilità di far ripetere l’anno a chi abbia avuto un’insufficienza in questo campo. Tale eventualità diventa impossibile ora che il voto di condotta sarà sostituito da una «valutazione del comportamento con giudizio sintetico e non più con voti decimali, per offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascuna studentessa o studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico», secondo il linguaggio dei nostri responsabili dell’Istruzione. Come se una simile valutazione più articolata non potesse essere semplicemente affiancata al voto di condotta espresso con un numero. Leggi il resto di questo articolo »

Vorrei avvertire i lettori. Questa non è una dichiarazione in più di indignazione e dolore per l’uso della faccia bambina di Anna Frank come materiale di uno spregevole gioco. Ciò che sto per scrivere riguarda l’Italia, non una offesa crudele e demente. Riguarda la crisi di un Paese travolto da pulsioni oscure e cattive che non sono il fascismo, anche se comprendono il fascismo e lo usano come motore o come occasionale bandiera. Riguarda coloro che stanno mostrando senza esitazione e, anzi, probabilmente con orgoglio, una grave deformazione morale.  Leggi il resto di questo articolo »

Da oggi in libreria per Bompiani il nuovo romanzo di Rossana Campo, “Cati”. L’autrice racconta al Fatto Quotidiano la genesi di una “favola di potere”.

A un certo punto, avevo cominciato a pensare: quando è successo? E perché? Quando la forza femminile è stata sottomessa, quando hanno iniziato a svilirci, ad ammazzarci e violentarci? Ricordavo me stessa ragazzina, e le mie amiche. La natura cominciava a modellare i nostri corpi, era il momento in cui ci sentivamo strabordanti di energie, curiose, eccitate, pronte a entrare nel mondo come eravamo: vive, selvagge. Quando abbiamo sentito che tutto questo non andava bene? Leggi il resto di questo articolo »

Né patria, né Dio – Così gli smartphone diventano garanti dell‘onestà. Persino più della mamma

“Te lo giuro, sul mio telefonino”. Abruzzo, spiaggia di Tortoreto, uno stabilimento (ma qui si chiamano chalet), neanche tra i più moderni. È quasi ora di pranzo. Tre ragazzine, quattordici/quindici anni al massimo, giocano un’improbabile partita a scopa. Vanno perdonate, non hanno la manualità dei loro nonni, che con l’astuccio delle “napoletane” avevano ben altra dimestichezza, ma sembrano impegnarsi. E poi, una volta tanto, non si stanno parlando attraverso un telefonino. Qualcuno le osserva, quasi intenerito dal loro perdersi nel calcolo della primiera, perché una delle tre racconta di aver saputo dal padre che, oltre ai sette e ai sei, contano anche gli assi. Come e quanto, non lo sanno, ma contano. Ridono. Leggi il resto di questo articolo »

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