Articoli marcati con tag ‘Israele’
Buona notte e sogni d’oro ai dormienti al tempo del progetto criminale del Grande Reset! (vedi gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/)
Buona notte e sogni d’oro a chi è convinto che Big Money, Big Pharma, Big Tech e i governi si stanno preoccupando della nostra salute e non di costruire un potere assoluto su un mare di addomesticati (noi).
Buona notte e sogni d’oro a chi è covidiota e tutto contento crede che ritorneremo alla normalità se ci faremo vaccinare, tamponare, mascherare, curare, sanificare, disinfettare come topi-cavia.
Buona notte e sogni d’oro a chi non sa niente del progetto della “Nuova Normalità” di cui si è discusso al Word Economic Forum di Davos, gennaio 2021. Leggi il resto di questo articolo »
Se Israele vuole l’eredità di quell’ebraismo ridotto in cenere, deve assumerne la piena eredità morale
Yad Vashem è il museo dell’Olocausto di Gerusalemme, il sacrario della Shoà, ma per gli israeliani è ben altro che questo. Quel luogo è per molti aspetti, il topos del senso stesso dell’esistenza di Israele come stato ebraico. Ogni cittadino, ogni fanciullo, ogni soldato, si reca in pellegrinaggio in quel luogo per assumere il pieno statuto identitario di ebreo israeliano. Ogni persona, dal semplice turista o viaggiatore, al più illustre politico in visita in Israele, quale che sia la ragione della sua presenza, sa che ha il dovere di rendere omaggio alle vittime dello sterminio nazista recandosi a Yad Vashem. Leggi il resto di questo articolo »
Lunedì scorso tramite un’intervista chiestami dal Fatto Quotidiano (leggere più sotto, n.d.r.), ho dato notizia della mia decisione definitiva di uscire dalla comunità ebraica di Milano, di cui facevo parte, oramai solo virtualmente, ed esclusivamente per il rispetto dovuto alla memoria dei miei genitori. A seguito di questa intervista il manifesto mi ha invitato a riflettere e ad approfondire le ragioni e il senso del mio gesto, invito che ho accolto con estremo piacere. Premetto che io tengo molto alla mia identità di ebreo pur essendo agnostico. Ci tengo, sia chiaro, per come la vedo e la sento io. La mia visione ovviamente non impegna nessun altro essere umano, ebreo o non ebreo che sia, se non in base a consonanze e risonanze per sua libera scelta. Leggi il resto di questo articolo »
Il lettore di questo giornale sa che sono un suo collaboratore con una rubrica settimanale e con qualche altra rapsodica «incursione» che mi viene richiesta di tanto in tanto. Spesso approfitto dello spazio concessomi per scrivere di Medioriente e specificamente di conflitto israelo-palestinese (fatto). Ogni volta che, sulla dolorosa questione, esprimo le mie idee strettamente personali e, ribadisco «strettamente personali» perché non rappresento nessuno, piovono contro di me le accuse di ebreo antisemita, nemico del popolo ebraico o traditore (opinioni). Questo avviene tramite mail, post e dichiarazioni su vari blog e siti inviatimi da fanatici, farabutti o sbroccati di varia risma (opinione). Alcune persone, sia amici che detrattori, ritengono che ciò che dico e penso, anche a causa della passione partecipante con cui mi esprimo, abbia un’influenza rilevante a causa della mia notorietà e che quindi dovrei essere cauto (opinione). Io sostengo invece che ogni essere umano, in democrazia, sia libero di esprimere come meglio crede le sue idee (opinione) e se coloro che non le condividono o vi si oppongono ravvisano nei suoi discorsi i reati di istigazione all’odio o al razzismo, possono rivolgersi all’Autorità giudiziaria per denunciarlo (fatto) in luogo di spargere vigliaccamente ripugnanti accuse protetti dalla libertà della rete (fatto). Leggi il resto di questo articolo »