Articoli marcati con tag ‘inquinamento’
“Il primo tentativo di guerra meteorologica fu messo in opera dagli americani, nella seconda guerra mondiale, durante il bombardamento delle città tedesche di Amburgo e Dresda: in seguito agli incendi provocati dalle bombe al fosforo, le intense correnti ascendenti di aria rovente determinarono un fortissimo richiamo Leggi il resto di questo articolo »
Frase importantissima questa scritta sulla benna di un trattore che partecipa ad una delle tante manifestazioni in corso a difesa dell’agricoltura dagli attacchi dissennati da parte dell’EU per instaurare la sua dittatura ecologico-green Leggi il resto di questo articolo »
Rovinare la salute pubblica con gli pseudo-vaccini e i danni fisici conseguenti, con gli stress causati dai lockdown e dai bavagli-mascherine, con il continuo creare allarmi, emergenze e paure di pseudo-virus a gogò, ( leggi QUI), con limitazioni, ZTL e divieti stancanti imposti per pseudo-ragioni climatiche, Leggi il resto di questo articolo »
Virus, vaccini, salute, CO2, clima, energia, green, alimentazione, guerra, digitale, ecc. E’ tutto la stessa “pappa” del progetto criminale globale chiamato Grande Reset.
Virus, vaccini,salute, CO2, clima, energia, green, alimentazione, guerra, digitale, ecc. Leggi il resto di questo articolo »
Dobbiamo ripartire da questo articolo, QUI, perchè la presupposta emergenza climatica è il nuovo “covid” che, con l’intreccio devastante con tutte le altre presupposte emergenze, ci costringerà a subire limitazioni della nostra libertà, impoverimento forzato, controlli ossessionanti, modificazione violenta delle nostre esistenze, addomesticamento e asservimento assoluti molto più gravi di quelle della presupposta emergenza sanitaria (leggi QUI). Leggi il resto di questo articolo »
Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale. Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)
Virus fobia!
Attenzione all’ignoranza dilagante. Il 5 luglio scorso l’epidemiologo Tom Jefferson – in un’intervista al giornale The Telegraph – ha dichiarato di aver trovato tracce del nuovo corona virus in un campione di acque reflue raccolte in Spagna nel marzo del 2019.
Nelle acque di scarico di Milano e Torino, invece, c’erano già tracce del virus SARS-CoV-2 a dicembre 2019: a scoprirlo è stato uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità realizzato attraverso l’analisi di acque di scarico raccolte prima che il coronavirus si manifestasse in Italia Inoltre, un gruppo di esperti brasiliani hanno riscontrato il virus in alcuni campioni di acque prelevate dalle fogne di Florianópolis a novembre dell’anno passato. Leggi il resto di questo articolo »
“Io non sono convinto che in questi mesi gli italiani abbiano dimostrato “responsabilità”, “disciplina”, “senso civico”. I nostri concittadini si sono fatti prendere dal panico, si sono lasciati convincere da un’informazione (soprattutto televisiva) sensazionalista, parziale, ispirata al ‘pensiero unico” del male assoluto.”
(da: Terrore sanitario e la gente comune. )
Basta col terrorismo sanitario
Spesso mi chiedo, dandomi un pizzicotto, se io stia vivendo uno spaventoso incubo sanitario. Perché proprio di incubo si tratta, particolarmente quando abbiamo appreso il contenuto di un recentissimo report del chimerico Comitato tecnico-scientifico, dietro il quale si fanno scudo i nostri impareggiabili decisori politici. Leggi il resto di questo articolo »
Le vie del populismo non sono infinite, ma certo molteplici e variegate, al punto che talvolta fatichiamo a riconoscerle. Prendiamo ad esempio il movimento politico e d’opinione che si è creato su scala globale intorno alla giovane attivista svedese Greta Thunberg. La causa perorata da quest’ultima è certamente nobile e grandiosa: la salvaguardia del pianeta contro il rischio – dato come imminente – della sua distruzione causata dai cambiamenti climatici. Leggi il resto di questo articolo »
Dopo Ivrea – Al convegno di Casaleggio ho parlato del grande pericolo che minaccia l’essere umano: la Tecnologia, che eccita Beppe & C.
Ho partecipato sabato al convegno “Capire il futuro” organizzato da Davide Casaleggio per onorare, a un anno dalla morte, la figura di suo padre. Gianroberto Casaleggio era uno strano animale, un uomo molto pragmatico (alla sua intuizione della piattaforma sul web si deve in buona parte, com’è noto, la fortuna dei Cinque Stelle) e insieme un idealista, un ottimista che credeva nel futuro dell’uomo, soprattutto attraverso lo sviluppo delle tecnologie, come ci dicono certe sue teorie che si spingevano verso un orizzonte molto lontano. Il convegno, vista l’importanza dei temi che ha cercato di mettere a fuoco, aveva secondo me innanzitutto lo scopo di dimostrare che i Cinque Stelle non sono affatto quei “baluba”, ignoranti e impreparati, che tutti, o quasi tutti, vogliono far apparire. A me è toccato in sorte di trattare, nell’ultimo degli interventi degli ospiti, di un tema che, in un certo senso, ricomprendeva tutti gli altri: “Il futuro dell’uomo”.
Il testo è tratto dal libro: Gustavo Zagrebelsky, Diritti per forza, Einaudi 2017 , € 12
Le generazioni future hanno fatto il loro ingresso nel dibattito pubblico. Ciò, perché la condizione dei viventi è oggi inedita. La Terra (intesa come ambiente fisico e sociale), per millenni, si è pacificamente considerata la base di perpetua riproducibilità nel tempo della vita degli esseri umani, quali che fossero le offese che i suoi figli potevano infliggerle. Oggi non è più così. Le odierne capacità distruttive, di gran lunga superiori alle capacità rigenerative delle risorse della natura fisica e dei legami sociali, fanno dubitare circa la sensatezza della formula di Thomas Jefferson al tempo della Rivoluzione americana: «La terra appartiene ai viventi». Leggi il resto di questo articolo »
Intervista a Zygmunt Bauman (1925- 2017) sociologo e filosofo polacco
«Lo stato sociale è finito, è ora di costruire il “Pianeta Sociale”». Solo così, spiega Zygmunt Baumann, si potrà uscire dalla crisi globale che il mondo contemporaneo sta vivendo. La politica deve avere la forza di reinventarsi su scala planetaria per affrontare l’emergenza ambientale o il divario crescente tra ricchi e poveri. Altrimenti è condannata alla marginalità in una dimensione locale, con strumenti obsoleti adatti a un mondo che non esiste più. L’inventore della “società liquida” non crede in una capacità di auto-riforma della politica, «meglio costruire un’opinione pubblica globale e affidarsi a organizzazioni cosmopolite, extraterritoriali e non governative».
Hawking profeta inascoltato. Lo scienziato britannico intervistato da Larry King: “I tre grandi pericoli sono la stupidità umana, l’intelligenza artificiale e l’inquinamento”
L’astrofisico inglese Stephen Hawking è completamente paralizzato dalla sclerosi laterale amiotrofica, ma vede ancora più lontano di tutti. In una conferenza a Tenerife ha indicato nella stupidità dell’uomo, nell’inquinamento e nell’intelligenza artificiale i tre più grandi pericoli che minacciano la nostra sopravvivenza e ha confessato di non farsi illusioni sul fatto che le cose possano migliorare. Leggi il resto di questo articolo »
Maria Rita D’Orsogna, è fisico e professore associato presso il dipartimento di matematica della California State University at Northridge, a Los Angeles, dove vive stabilmente. Nell’ottobre del 2007, ricevette una telefonata di un amico da Lanciano, in Abruzzo, dove vivono i suoi genitori e durante la conversazione l’amico le parlò di un misterioso “centro oli” di Ortona. Non c’erano molte informazioni all’epoca, su quella che poi si scopri essere una raffineria proposta dall’ENI fra i campi del Montepulciano per trattare petrolio di scarsa qualità e fortemente inquinante. Ad ogni modo, Maria Rita D’Orsogna comprese subito che estrarre petrolio scadente e raffinarlo fra i vigneti era qualcosa di nefasto che non avrebbe portato niente di buono all’Abruzzo. Così, anche se da lontano tutti le dicevano che era una battaglia persa, lei si mise all’opera. Leggi il resto di questo articolo »
VARSAVIA-ADISTA. Non fa nemmeno più notizia il fatto che, ancora una volta, la comunità internazionale si sia dimostrata incapace di prendere decisioni in materia di cambiamento climatico. Non è bastato il tifone Haiyan che ha devastato le Filippine (e tantomeno i tornado in Midwest e l’alluvione in Sardegna) né l’ultimo allarme lanciato dal mondo scientifico – quello contenuto nell’ultimo rapporto dell’Ipcc (l’Intergovernamental Panel on Climate Change) – a salvare dall’ennesimo fallimento la 19a Conferenza delle Parti (Cop 19) della Unfccc, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, svoltasi a Varsavia dall’11 al 23 novembre nel silenzio pressoché totale della grande stampa italiana. Leggi il resto di questo articolo »