Articoli marcati con tag ‘neoliberalismo’
Frase importantissima questa scritta sulla benna di un trattore che partecipa ad una delle tante manifestazioni in corso a difesa dell’agricoltura dagli attacchi dissennati da parte dell’EU per instaurare la sua dittatura ecologico-green Leggi il resto di questo articolo »
A cosa serve una corte costituzionale che non difende il dettato e lo spirito della Costituzione? Che non difende i diritti e la libertà dei cittadini sanciti da quella Costituzione? Che non difende ad oltranza la Repubblica e la sua sovranità? A cosa serve? Leggi il resto di questo articolo »
GLR-NOTIZIE-VOTO 4 31/8/2022
ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE Leggi il resto di questo articolo »
Prima di leggere questo importantissimo articolo e il PDF seguente consigliamo di rileggere l’articolo Non è fantascienza, è realtà in: "Siamo tutti in pericolo!". Si, perchè purtroppo non è fantascienza ciò che Koenig ci presenta, non è una sconclusionata tesi di “complottisti- negazionisti” come piace raccontare ai media ufficiali. Anche, per esempio, Giordano Bruno fu accusato di essere un pazzo visionario quando denunciava la follia fondamentalista dell’inquisizione e delle chiese. Oggi sappiamo quanto avesse ragione. Almeno proviamo a ragionare prima di essere… resettati. (GLR)
COVID-19: IL GRANDE RESET – RIVISITATO. MINACCE SPAVENTOSE, PREMI PER L’OBBEDIENZA… Leggi il resto di questo articolo »
Il neoliberismo sfrenato ha finito per minare le basi stesse della democrazia liberale. Che oggi può essere salvata solo ripartendo dalla difesa del lavoro e dal pensiero ambientalista
Perché la democrazia liberale è in crisi? E come si può salvare? Su queste domande si è aperta, nel mondo occidentale, una discussione che può cambiare radicalmente l’agenda politica, orientandola verso la lotta alle disuguaglianze e le politiche ambientali. Leggi il resto di questo articolo »
Facciamo nostra la lezione di Pasolini: in un momento politico così difficile dobbiamo insegnare ai nostri figli i valori fondamentali della comunità. Rovesciando le prospettive.
Come insegnare ai più giovani quei valori fondamentali che sono la tolleranza e il senso della comunità? Come trasmettere quei valori che non possono essere “insegnati” allo stesso modo della data della battaglia di Lepanto o della formula del nitrato di calcio?
La tolleranza, l’amicizia, la democrazia, per essere insegnate, devono infatti essere agite, vissute. La tolleranza non è qualcosa che si può insegnare dicendo semplicemente “siate tolleranti”, o accontentandosi di mostrare, durante l’ora di storia, quanto certi personaggi siano stati intolleranti e malvagi nel recente passato. Lo stesso vale per il senso della comunità: non si può “insegnarlo” senza il coraggio e la voglia di esserlo quotidianamente nella propria carne viva. Leggi il resto di questo articolo »
Il breve saggio che segue nella traduzione italiana sul fascismo americano di Donald Trump e le sue analogie con i fascismi europei dello scorso secolo, a firma di Chris Hedges è apparso il 1° marzo sul sito web “truthdig!” e “Counterpunch”, prima delle primarie in Florida e nello Ohio. Chris Hedges, corrispondente dall’estero per il New York Times dal 1990 al 2005, premio Pulitzer per il giornalismo, è autore di numerosi bestsellers, ultimo in ordine di tempo “Salari di ribellione: l’imperativo morale della rivolta”. Si definisce socialista e viene considerato uno dei più acuti, aspri e documentati critici del grande Impero d’Occidente. Lucio Manisco
LA VENDETTA DELLE “CLASSI INFERIORI” E L’ASCESA DEL FASCISMO AMERICANO
Le elites educate nelle università hanno scatenato per conto delle corporazioni una brutale offensiva neoliberale contro i poveri del mondo del lavoro. Ora è stato presentato loro il conto. La loro duplicità – impersonate da politici come Bill e Hillary Clinton e Barack Obama – per decenni ha avuto gran successo. Queste elites, molte formate negli istituti “Ivy League” della costa atlantica, hanno sempre parlato di valori – civiltà, inclusione, condanna del razzismo esplicito, fanatismo bigotto, tutela dei ceti medi – pugnalando poi alle spalle le classi inferiori, nell’interesse dei loro padroni corporativi. Il gioco è ora finito. Leggi il resto di questo articolo »
intervista a Alain Caillé, a cura di Olivier Nouaillas
Di fronte alle quattro crisi – morale, politica, economica ed ecologica – che minacciano l’umanità, 64 intellettuali venuti dall’altermondialismo, dall’ecologia e dal cristianesimo sociale, propongono un “Manifesto convivialista”. Intervista al suo catalizzatore, il sociologo Alain Caillé.
“Mai l’umanità ha avuto a disposizione tante risorse materiali e tante competenze tecniche e scientifiche (…). Eppure nessuno può credere che questo accumulo di potenza possa proseguire all’infinito, tale quale, in una logica di progresso tecnico immutato, senza ribaltarsi contro se stessa e senza minacciare la sopravvivenza fisica e morale dell’umanità”.
Così iniziano le prime frasi del “Manifesto convivialista”, un libretto di una quarantina di pagine, ma intellettualmente molto ambizioso, ed espressione di una sensazione di urgenza. All’origine troviamo la volontà di Alain Caillé, sociologo fondatore del MAUSS (Movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali), che è riuscito a far lavorare insieme 64 ricercatori e professori universitari venuti da tutte le parti del mondo, di sensibilità altermondialista, ecologista o provenienti dal cristianesimo sociale (Edgar Morin, Susan George, Patrick Viveret, Serge Latouche, Elena Lassida, Jean-Baptiste de Foucauld, Jean Pierre Dupuy, Jean Claude Guillebaud…). Il risultato è l’elaborazione di un nuovo “fondo” dottrinale filosofico, il convivialismo, incaricato di rispondere alle quattro grandi crisi – morale, politica, economica ed ecologica – che stanno vivendo le nostre società all’inizio del XXI secolo. Prima della sua presentazione in una conferenza stampa prevista a Parigi per il 19 giugno, Alain Caillé, in anteprima, ha accettato di commentarne per noi le grandi linee in una lunga intervista concessa a La Vie, a casa sua, in un appartamento pieno di libri a due passi dalla stazione Montparnasse. Leggi il resto di questo articolo »