GLR-NOTIZIE-VOTO  4     31/8/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

Vedi “Notizie” precedenti QUI

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Questa è una nuova serie di GLR-NOTIZIE dedicata espressamente al voto del 25 settembre prossimo. Quel giorno avremo, forse, l’ultima occasione per abbattere questo regime sanitario-digitale ( iniziato, in Italia, il 9/3/2020, leggi qui: 9 marzo 2020: un’ orribile data piantata nel cervello come un paletto.) ad opera di masnadieri politici e governativi legati ai criminali che gestiscono il progetto globale chiamato Grande Reset ( leggi i tanti articoli QUI).

Il GLR parteggia per i nuovi movimenti e le nuove forze politiche nate in questi orrendi anni di regime come ferma opposizione a questa dittatura sanitario-digitale. Cercheremo di offrire informazioni e riflessioni legate, quindi, ad un voto di opposizione ed alternativa alla macelleria socio-politica-economica in corso in italia. E di opposizione ai covidioti della strada, primi complici di questa dittatura.

Come GLR non condividiamo tutto ciò che esprimono queste nuove forze ma ora non ha importanza. L’importante e urgente ora è che “il nemico del mio nemico è mio amico ( proverbio arabo)”. E i nostri nemici sono e devono essere i rappresentanti del Grande Reset in italia, tra pseudo-politici e governativi e pseudo-esperti. Discussioni, differenziazioni politiche ed ideali verranno dopo aver abbattuto ( se ci riusciremo) questo ammasso di masnadieri fascistoidi.

Il CLN che condusse la Lotta di Resistenza in italia tra il 1943 e il 1945 così  agì.

Prima di leggere questo GLR-NOTIZIE-VOTO 4  è necessario leggere o rileggere soprattutto questo: GLR-NOTIZIE-VOTO  3 -   24/8/2022,

e poi GLR-NOTIZIE-VOTO  1 – 24/7/2022 e GLR-NOTIZIE-VOTO  2 – 31/7/2022

 

 

 

 

CORSA ALLE ELEZIONI: I PARTITI ANTI SISTEMA PORTANO A CASA UN OTTIMO RISULTATO

Si chiude ufficialmente la partita per la raccolta firme: oggi (25/8/2022, ndr), infatti, è l’ultimo giorno per il controllo da parte delle Corti d’Appello. Superato il primo, importantissimo scoglio, con una grandissima adesione da parte dei cittadini, ora per i partiti antisistema inizia la scalata verso le urne e il termine ultimo è esattamente tra un mese.

I risultati ufficiali si sapranno solo domani, ma nel frattempo possiamo fare un bilancio di come è andata la “prima manche”, attraverso le voci dei protagonisti.

Alternativa per l’Italia, il partito rappresentato da Mario Adinolfi e Simone Di stefano esulta: coperta tutta Italia, ad eccezione della Campania e della Toscana dove le firme sono state sì consegnate ma per un motivo che andrà chiarito nelle sedi opportune, sono state abbassate sotto il limite. “Presenteremo ricorso”, afferma Mario Adinolfi.

Grande successo anche per Italia Sovrana e Popolare che fa sapere di essere presente nel 100% dei collegi plurinominali della Camera. “Per noi è stata sorprendente la risposta popolare, che nelle giornate torride di agosto, faceva file ai nostri banchetti per firmare la nostra lista”, dichiara la coalizione.

Passa anche Italexit di Gianluigi Paragone: il senatore sui propri canali social ha annunciato che il partito sarà presente in tutta Italia “grazie alle oltre 80mila firme raccolte su tutto il territorio nazionale, grazie all’impegno dei militanti e dei simpatizzanti che, in pieno agosto, hanno lasciato i loro ombrelloni per recarsi ai banchetti adibiti alla raccolta firme”.

Ottimo risultato anche per Vita che conferma di aver coperto quasi tutta Italia per il Senato, ad eccezione di Molise e Basilicata, mentre è stato riscontrato un piccolo intoppo per quanto riguarda le firme per la Camera per il quale verrà presentato ricorso.

Sembrerebbe aver subito una battuta d’arresto invece la coalizione Ucdl-Partito Animalista, a cui è stata contestata la mancata raccolta delle firme necessarie alla presentazione delle liste. La coalizione presenterà ricorso in Cassazione.

https://www.byoblu.com/     25/8/2022

 

 

 

UGO MATTEI PRESENTA IL RESISTENDUM: PRIMA PIETRA PER UNA RIVOLUZIONE?

Il giurista Ugo Matteifondatore del CLN, presenta ilResistendum”: referendum popolare propositivo autogestito di resistenza.

Obiettivo del referendum è testare la potenza di fuoco del Comitato di Liberazione Nazionale, per mettere una prima pietra, “con coraggio, creatività e assoluto ripudio della violenza, al progetto di cacciata del draghismo e del neoliberismo“.

In merito abbiamo ascoltato anche le voci del professor Davide Tutino e della dottoressa Erminia Ferrari.

Citando il professor Ugo Mattei:

Il Resistendum è un referendum popolare propositivo autogestito su temi sui quali mai il popolo potrebbe essere chiamato a pronunciarsi tramite canali ufficiali, e sui quali tuttavia vuole pronunciarsi. La Guerra e la NATO; il governo della salute pubblica e l’OMS; l’Europa e la sovranità monetaria. Tre quesiti propositivi rivolti a tutto il Popolo italiano.

Il 25 settembre sperimenteremo un nuovo embrione di democrazia partecipativa che allo stesso tempo sarà una prova generale della nostra capacità di mobilitazione. Il 25 il Popolo rivendicherà il proprio diritto di usare le urne per esprimersi davvero. Ci pronunceremo utilizzando quelle stesse urne che con le nostre tasse abbiamo pagato.

 

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MILANO, PRIMA MANIFESTAZIONE PER VITA: “SUPEREREMO IL 3%”

Ieri (27/8/2022, ndr) a Milano si è tenuta la prima manifestazione della coalizione Vita, il partito antisistema guidato dall’onorevole Sara Cunial.

Le telecamere di Byoblu erano lì e abbiamo raccolto le dichiarazioni di Davide Barillari, Paolo Sensini e Stefano Montanari sul programma e il futuro della lista.

 

https://www.byoblu.com/  28/8/2022

 

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ITALIA SOVRANA E POPOLARE: “LE NOSTRE LISTE PRESENTI IN TUTTI I PLURINOMINALI DELLA CAMERA”

Dopo lo sforzo della raccolta firme sotto il sole di agosto, il partito Italia Sovrana e Popolare si è presentato alla stampa con i suoi candidati di punta per annunciare un risultato notevole: le sue liste saranno presenti in tutti tutti i collegi plurinominali della Camera, quelli determinanti per il calcolo del quorum di sbarramento.

Fulvio Grimaldi, Antonello Cresti, Enzo Pennetta, Daniele Giovanardi, Andrea Zhock, Stefano D’andrea, Igor Camilli, Giorgio Bianchi, Lambrenedetto, Francesco Toscano, Marco Rizzo e anche l’editore di Byoblu Claudio Messora, erano tutti presenti a quello che di fatto è stato il primo appuntamento di campagna elettorale per la formazione nata dalla convergenza di Ancora Italia, Partito Comunista e diverse altre forze che nel corso degli ultimi anni hanno messo al centro della propria agenda politica il ripristino della sovranità popolare in Italia.

 

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STEFANO MONTANARI E DANIELE GIOVANARDI: IL CONFRONTO – ELEZIONI POLITICHE 2022

Byoblu inaugura la serie di dibattiti elettorali in vista delle prossime elezioni politiche ospitando Stefano Montanari e Daniele Giovanardi, rispettivamente candidati per Vita e Italia sovrana e popolare.

I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno entrambi dedicato la vita alla scienza e alla medicina, mantenendo un’integrità morale e deontologica che li ha portati a battersi contro l’obbligo vaccinale imposto dal governo Draghi.

Tuttavia nei giorni scorsi tra loro era scoppiata una polemica: Montanari, da diversi anni punto di riferimento dei movimenti per la libertà di scelta terapeutica, aveva accusato il partito di Giovanardi di presentare all’interno delle sue liste candidati che in passato si erano allineati al mantra vaccinista, elogiando i sieri anti-covid.

Tuttavia, la contrarietà a qualsiasi obbligo vaccinale e l’abolizione totale del green-pass è tra i punti fondamentali del partito guidato da Francesco Toscano e Marco Rizzo.


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FRONTE DEL DISSENSO, IL CAMPEGGIO AD ASSISI: “VOTATE I CANDIDATI PIÙ COMBATTIVI”

Si è svolto nel fine settimana il campeggio organizzato dal Fronte del Dissenso, due giorni di confronti e di riflessioni su come contrastare l’incalzare delle politiche globaliste e lo svuotamento di sovranità democratica del nostro Paese.

Diversi gli ospiti presenti, tra cui Giorgio Bianchi, che ha aggiornato il pubblico sulla situazione del conflitto in Ucraina, e gli studenti contro il green-pass, che hanno tenuto dei seminari sui diritti in epoca di accelerazione tecnologica.

Naturalmente si è parlato anche delle prossime elezioni politiche: pur in una varietà di punti di vista che comprendono anche l’astensionismo, l’indicazione di Moreno Pasquinelli è stata quella di valorizzare i candidati che hanno dimostrato più combattività nel corso degli ultimi due anni.

 

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ELEZIONI 2022: ECCO LISTE E CANDIDATI

Ci siamo. I partiti sono tutti schierati ai blocchi di partenza dopo il deposito del contrassegno, la consegna delle firme (per quei pochi che dovevano farlo) e l’espletamento dei vari passaggi burocratici: adesso possiamo prepararci a poco meno di un mese di fuoco.

La campagna entra nel vivo e noi con essa, andando così a portare all’attenzione dei nostri lettori le prime valutazioni per una corretta guida elettorale.


La fotografia della situazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partiamo dall’inizio, e cioè dai simboli. Come riporta il sito del Ministero dell’Interno, sono 75 i contrassegni ammessi dal Viminale in vista del 25 settembre. Come sappiamo, “i contrassegni sono destinati a contraddistinguere le liste nei singoli collegi plurinominali e i candidati nei singoli collegi uninominali”. Ovviamente, 75 contrassegni non significheranno 75 scelte diverse.

Eccolo allora il secondo passaggio: le alleanze definitive. Rispetto al nostro precedente articolo, alcune di esse sono state confermate mentre altre sono drasticamente cambiate, confermando un classico della politica italiana: il voltafaccia.


Nel dettaglio, la coalizione di centrodestra si conferma e si fortifica.

Accanto ai tre dell’Ave Maria – LegaFratelli d’ItaliaForza Italia – mancava il quarto, come ci ricorda il film di Colizzi del 1968, ecco allora spuntare la lista Noi Moderati, che comprende i partiti più piccoli di quell’area: Unione di CentroCoraggio ItaliaItalia CentroNoi con l’Italia [2]. Saldata l’alleanza, la coalizione di centrodestra viaggia attualmente spedita verso il prossimo governo, con gli ultimi sondaggi che le attribuiscono percentuali di gradimento intorno al 48% .

A seguire, o per meglio dire inseguire, Giorgia Meloni &Co., ecco la coalizione di centrosinistra, guidata dalla lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, composta dal calderone messo in piedi da Letta, che comprende PDArticolo UnoPSIDemoSMovimento Repubblicani EuropeiVolt ItaliaEmilia Romagna CoraggiosaCentristi per l’Europa.

A fiancheggiare la lista del partito di Bibbiano altre 3 liste, rispettivamente quella di +Europa, quella della macchietta di Di Maio, Impegno Civico, e quella formata dall’unione di Europa VerdeSinistra Italiana, che con poca fantasia prende il nome di Alleanza Verdi e Sinistra [5]. Questo elenco della spesa di partiti e partitini nonostante gli sforzi però, è davvero lontano dal poter mettere in difficoltà il centrodestra: i sondaggi più benevoli lo danno intorno al 30%.


Rispetto a quanto illustrato nell‘articolo del 5 agosto, sappiamo che la coalizione di centrosinistra ha perso una componente essenziale, quella di Mr. Calenda. Dopo intese raggiunte, conferenze e strette di mano, la tendenza di Letta a voler giocare ad asso piglia tutto, spostando il baricentro della coalizione troppo a sinistra, ha fatto storcere il naso al leader di Azione, che prima di ferragosto ha rotto con +Europa e abbandonato il progetto, preferendo correre con l’amico Matteo Renzi.

Il cosiddetto Terzo Polo composto da AzioneItalia Viva, che si presenteranno insieme alle elezioni sotto un unico simbolo e con un programma comune, non sembra però convincere gli italiani, e infatti al momento il gradimento è sotto al 6%. I due partitini, il cui scopo principale è portare in parlamento i loro leader, anche uniti non cambiano il loro status.

Nota di merito, se così si può dire, al Movimento 5 Stelle, unica forza politica attualmente presente in Parlamento ad avere il coraggio di correre da sola piuttosto che cercare alleanze in giro. In preda ad un attacco di redenzione per salvare la faccia, dopo aver illuso gli italiani e aver disatteso tutte le promesse fatte negli anni, il partito guidato dall’ex carceriere degli italiani Giuseppe Conte si ritrova a essere gradito ancora dall’11% dei votanti.. mica male in fondo.


Raccolta firme e nuovi partiti

A inizio agosto ci eravamo lasciati con la necessità per i nuovi partiti di dover raccogliere le firme durante il mese più vacanziero dell’anno, in modo da correre insieme agli altri alle politiche del 25 settembre, a causa di manovre legislative culminate nella legge di conversione del “decreto Elezioni” del maggio.


Tali giochi di Palazzo avevano il chiaro intento di favorire chi era già all’interno e di scoraggiare chi invece voleva entrarvi, in particolare i partiti cosiddetti del dissenso che, diciamolo, si sono difesi bene grazie al sostegno di molti cittadini.


Vediamo quindi nel dettaglio com’è andata la raccolta firme sotto l’ombrellone:

Premio “furbacchione dell’estate 2022” va sicuramente a Erich Grimaldi, il fondatore di UCDL: Unione per le cure, i diritti e le libertà. Conscio di non essere in grado di poter raccogliere il numero adeguato di firme per poter essere presente in tutti i collegi d’Italia, ma diciamo anche in alcuni visto la pochezza di seguaci del partito, l’avvocato Grimaldi ha stretto un’alleanza dell’ultimo minuto con il partito Animalista, che mai in questi due anni ha preso posizione contro la violazione dei diritti di milioni di cittadini italiani (forse se non sei un animale non attrai la loro attenzione?) e il partito 10 Volte Meglio, che avendo partecipato già nel 2018 alle elezioni era escluso dalla raccolta firme.

Nonostante ciò, dai vari articoli in questi giorni pubblicati si apprende che questa formazione non riuscirà a essere presente in tutte le regioni; le Corti d’Appello di Cagliari, Napoli e Campobasso hanno infatti escluso la coalizione e quindi sono partiti i ricorsi alla Corte di Cassazione.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La lista Italia Sovrana e Popolare, come annunciato dai leader di partito che compongono la coalizione, è riuscita a raccogliere tutte le firme necessarie e, a meno di imprevisti dell’ultimo minuto, dovrebbe essere presente ovunque. La lista, come detto in precedenza, riunisce Ancora Italia (Toscano), Partito Comunista (Rizzo), Riconquistare l’Italia (D’Andrea), Azione Civile (Ingroia), Italia Unita (Nappi), Comitati No Draghi e, ultima arrivata, l’organizzazione politica Patria Socialista di Igor Camilli .

Secondo sondaggi indipendenti sono loro i preferiti del dissidenti italiani, risultando in testa tra le liste del dissenso.

 

Dietro di loro nelle preferenze, ma con la certezza che non sarà presente ovunque, c’è la coalizione VITA, fondata da R2020 (Cunial-Barillari), No Paura Day (Sensini), Movimento 3V (Teodori), Alleanza Italiana Stop 5G (Martucci) e Sentinelle della Costituzione (Avv. Polacco), con il pubblico sostegno anche di Gianni Rivera, Enrico Montesano, Nino Moriggia (presidente ComiCost), Red Ronnie, Silver Nervuti e Giorgio Sandri [12]. Nonostante i tanti nomi altisonanti infatti, la lista ha avuto alcuni problemi a raccogliere consensi al sud, risultando esclusa da Molise e Basilicata e non presente in alcuni collegi come Trapani, Agrigento, Napoli e Lecce.


Italexit, nonostante la fine del matrimonio lampo con Alternativa di Cabras (che non si presenterà alle elezioni, dimostrando l’insussistenza di un vero progetto politico), ha raggiunto anche lei il numero di firme necessarie e – tranne che per una diatriba legale in Trentino Alto Adige [15] dove la lista è stata esclusa dalla corsa al Senato, e una questione riguardante le firme a Campobasso [16] – sarà presente in tutta Italia. Nonostante non sia la preferita tra i dissidenti, a 30 giorni dal voto, delle varie liste “anti-sistema”, il progetto di Paragone secondo alcuni sondaggi ufficiali risulta essere l’unico che attualmente potrebbe superare la soglia del 3%.


Mario Adinolfi, co-fondatore di Alternativa per l’Italia, ha annunciato il 20 agosto con un tweet che anche questa lista, nata dall’unione del suo partito Il popolo della Famiglia con Movimento Exit di Simone Di Stefano, è riuscita, incredibilmente, a raccogliere le firme necessarie. A causa della mancanza di ulteriori dichiarazioni ufficiali successivamente al depositarle nelle varie corti d’Appello, possiamo dirvi che la coalizione, definita dal mainstream ultracattolica e di estrema destra, dovrebbe essere presente in tutte le circoscrizioni.


Stesso discorso per Unione Popolare, movimento nato nel luglio del 2022 dalla convergenza elettorale di Potere al PopoloDeMaRifondazione ComunistaManifestA. Collocabile all’estremità opposta rispetto ad Adinolfi, la lista di estrema sinistra, autodefinitasi antisistema nonostante le ambigue posizioni rispetto a vaccini e green pass, ha raggiunto il numero di firme necessarie e sarà presente anche lei sulla scheda elettorale.

Tra i partit(in)i a non essere riusciti a raccogliere le firme necessarie per poter partecipare alle elezioni del 25 settembre ci sono invece Forza del Popolo di Musso [22] e Rivoluzione Sanitaria di Panzironi [23]. In questa frammentazione generale, siamo sicuri che in pochi se ne accorgeranno.


I nomi caldi

Veniamo adesso ad un argomento sicuramente interessante da trattare per poter completare il quadro delle informazioni generali, e cioè la caccia al candidato fatta dall’area del dissenso per potersi accaparrare il maggior numero di voti.

Lo scopo doveva essere inizialmente quello di presentarsi come un blocco unico per poter favorire il voto di quella parte della popolazione italiana che da anni è disinnamorata della politica.


Il “volemose bene” però non ha funzionato, le liste del dissenso non si sono unite nonostante le pressioni della base – e continuano tutt’ora a non disdegnare in alcuni casi attacchi reciproci –  con l’effetto che, anzichè riportare milioni di persone alle urne, sono riusciti a far aumentare la sfiducia verso il voto anche tra coloro che in questi due anni hanno fatto parte della nuova Resistenza italiana.


Per sopperire a ciò, le tre organizzazioni politiche di riferimento dei dissidenti – VITAItalia Sovrana e PopolareItalexit – hanno quindi inserito nelle loro liste elettorali alcune delle figure principali che in questi due anni, e non solo, sono state cardine della lotta, nella speranza che un nome piuttosto che un altro possa spostare il gradimento degli elettori.


VITA

Tra i nomi caldi della lista, oltre a quelli dei suoi tanti fondatori, spiccano la coppia di scienziati Stefano Montanari e Antonietta Gatti, l’avvocato Renate Holzeisen, il docente Riccardo Fortin, la regista Ambra Fedrigo, il professor Massimo Fioranelli, il consigliere comunale 3V Ugo Rossi e il consigliere supplente 3V Bertali, entrambi di Trieste.

ITALEXIT

Tra le figure principali di questa realtà politica abbiamo i medici Giovanni Frajese, Giuseppe Barbaro e Andrea Stramezzi, il portuale sindacalista Stefano Puzzer (che aveva dichiarato di poter firmare con il sangue che mai si sarebbe candidato),  il giudice onorario Lina Manuali, la presidente dell’Associazione Fieristi Italiana Serena Tagliaferri, la vice questore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò, nonchè il giornalista Francesco Amodeo

ITALIA SOVRANA E POPOLARE

Tra i candidati della coalizione troviamo: l’ex primario del pronto soccorso di Modena Daniele Giovanardi (fratello dell’ex senatore Carlo), il giornalista Fulvio Grimaldi, il fotoreporter e documentarista Giorgio Bianchi, il fondatore di ByoBlu Claudio Messora, la senatrice uscente Bianca Laura Granato, il professore Andrea Zhok, lo scrittore Paolo Borgognone, il blogger Lambrenedetto, il saggista Enzo Pennetta e l’attrice novantacinquenne Gina Lollobrigida.

Buona campagna elettorale a tutti!

https://comedonchisciotte.org/   30/8/2022

 

 

 

 

Una riflessione di grande importanza per un voto consapevole. Ascoltate!

 

ELEZIONI 2022: DESTRA E SINISTRA, IL PARTITO UNICO NEOLIBERALE

Ogni giorno, in vista delle elezioni di settembre, la destra bluette e la sinistra fucsia si fronteggiano come se fossero nemici irriducibili: eppure, a un’analisi non superficiale, esse risultano le due ali dell’aquila neoliberale. Insieme costituiscono il partito unico articolato neoliberale o, se preferite, il monopartitismo competitivo del neoliberismo.

Antifascista in assenza di fascismo la sinistra e anticomunista in assenza di comunismo la destra, entrambe le parti condividono egualmente l’atlantismo e la sovranità del mercato, vale a dire i punti salienti del programma neoliberale.

Da una diversa prospettiva, destra e sinistra rappresentano l’interesse dell’alto contro il basso, del capitale contro il lavoro, del signore contro il servo. E contribuiscono a far apparire pluralistico un sistema che in realtà nega diritto di esistenza a tutto ciò che non sia coerente con l’ordine neoliberale.

 

Diego Fusaro, filosofo

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ANNO III DEL REGIME SANITARIO


 


Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Ma allora perchè?

Tirannia prossima ventura.

Verso la dittatura digitale (12). Internet dei Corpi, il fine del Grande Reset.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (25). La Bestia.

La strada verso l’inferno

GLR-CONSIDERAZIONI 35. Teste a perdere.

Terza guerra mondiale e Grande Reset

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

 

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

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