A cosa serve una corte costituzionale che non difende il dettato e lo spirito della Costituzione? Che non difende i diritti e la libertà dei cittadini sanciti da quella Costituzione? Che non difende ad oltranza la Repubblica e la sua sovranità? A cosa serve?

Serve, forse, ad asservire ancora di più l’italia al progetto criminale globale chiamato Grande Reset? Al deep state globale ( leggi QUI) gestito dall’aristocrazia finanziario-usuraia dei gates, dei rothschild, dei rockfeller, dei soros, degli schwab, delle tre piovre ( leggi QUI)?

Serve, forse, a direzionare l’italia verso la “nuova normalità prevista dal Grande Reset ( leggi QUI), ad abituarci al dominio della biopolitica, del biopotere sui nostri corpi ( leggi QUI) verso la digitalizzazione ossessiva delle nostre vite ( leggi, leggi QUI)?

Quindi, Costituzione addio? Quindi, scienza (!!) come nuovo dio da adorare, addomesticati e cecati ( leggi, leggi QUI)? E, poi, quale scienza? La loro?

Le sconcertanti parole della tale presidente della corte costituzionale, presidente di quei 15, sembrano darci una risposta precisa. Sembrano rendere ancora più buia la notte della Repubblica ( come abbiamo già visto in questi articoli precedenti: QUIQUI, a cui vi rimandiamo assolutamente).

E nel buio della notte girano demoni e mostri… mentre “dormiamo” e “dormiamo” e “dormiamo”. (GLR)

 

L’incubo di Johann Heinrich Fussli (1781)


 

NIENTE COSTITUZIONE “ABBIAMO SEGUITO LA SCIENZA”: SILVANA SCIARRA SI CONFESSA AL CORRIERE

È tornata a parlare la Presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Dopo la discussa sentenza con cui sono state legittimate le decisioni prese dal Governo Draghi in tema di obblighi vaccinali, la Presidente Sciarra ha deciso di consacrare al Corriere della Sera le sue riflessioni su questa scelta.

Non poteva d’altronde scegliere giornale migliore, visto che il quotidiano milanese si è contraddistinto per il pieno appoggio alle politiche governative e avrebbe quindi garantito alla giudice la giusta vetrina unita all’assenza di domande scomode.

Nessun riferimento alla Costituzione


Ciò che stupisce del contenuto di questa intervista è la totale assenza di qualsiasi riferimento alla Costituzione. Silvana Sciarra non cita mai la Carta, nemmeno per sbaglio. Eppure la Corte, di cui è massima espressione, avrebbe il compito di difendere la Costituzione contro qualsiasi attacco.


Ci sono però altre priorità e Silvana Sciarra le esplicita bene nell’affermazione centrale dell’intervista: “Per ora posso solo dire che la Corte ha seguito la scienza, come del resto è avvenuto più volte in passato, in tema di vaccinazioni e altro”. Hanno quindi seguito la scienza, prima ancora della Costituzione. Di quale scienza però si tratta?


La scienza monolitica secondo la Corte

Dalle parole della Presidente Sciarra sembra infatti che la scienza sia una sorta di monolite, un insieme di persone che pensano le stesse cose, elaborano gli stessi dati e arrivano ai medesimi risultati, senza alcun dubbio o discussione. Forse la Presidente della Corte Costituzionale è convinta che la scienza sia ciò che pensano i vari Burioni, Bassetti e Pregliasco?

A ben guardare la cosiddetta scienza è anche composta dalle scelte prese, per esempio, da Joseph Ladapo, principale consigliere medico del Governatore della Florida, che si è sempre opposto a qualsiasi obbligo di vaccinazione contro il Covid. Nel variegato universo della scienza fa parte anche l’autorità sanitaria danese che dallo scorso settembre aveva deciso di indirizzare la campagna di vaccinazione esclusivamente agli over 50.

Insomma quel dogma monolitico presente nella testa della Presidente della Corte si scioglie come neve al Sole non appena si oltrepassano i confini nazionali.

Le diverse interpretazioni delle altre corti europee

Eppure nella stessa intervista la Presidente Sciarra parla di un dialogo costante con le altre corti europee: “Quando viene sollecitata, la Corte di giustizia fornisce un’interpretazione uniforme del Diritto europeo che si riverbera su tutti gli stati nazionali”.

Peccato che proprio sul tema dell’obbligo vaccinale, del green pass e delle restrizioni in generale, le varie corti di diversi Paesi europei si sono mosse in ordine sparso. In Spagna, per esempio, alcune corti costituzionali regionali avevano bocciato l’introduzione del green pass motivando la scelta sull’incapacità del vaccino di impedire la trasmissione dell’infezione.

Anche in Grecia la Corte ragiona in maniera diversa da quella italiana e in tempi non sospetti aveva dichiarato illegittimo l’obbligo vaccinale per i sanitari. Peccato che il giornalista del Corriere della Sera non abbia incalzato la Presidente Sciarra su questi punti, lasciandole così credere che la scienza sia il risultato del pensiero di quattro virologi che vediamo troppo spesso apparire in televisione.

Byoblu, 9/10/2022

 

 

 

La consulta si mette a nudo. Altro che Costituzione, difende Europa e “scienza”.

 

Da La Verità 10/12/2022

 

 

 

 

 

 

 

OBBLIGO VACCINALE E BOOSTER: PER LA CMSI I DATI DELL’ISS SMENTISCONO LA SENTENZA DELLA CONSULTA

Nei giorni scorsi la Corte Costituzionale ha espresso parere di conferma della legittimità dell’obbligo vaccinale, ritenendo “non irragionevoli, né sproporzionate le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico”. La sentenza -ampiamente prevedibile e dal sapore molto politico- ha sollevato numerosi e inquietanti interrogativi sia a livello giuridico, sia a livello scientifico.

Quest’ultimo aspetto è stato preso in considerazione dalla Commissione Medico-Scientifica Indipendente (CMSi). Fermo restando che gli attuali vaccini non erano stati testati, durante la sperimentazione clinica, in merito alla trasmissibilità del virus da parte dei vaccinati, permangono tuttora fortissimi dubbi sulla loro efficacia complessiva e sugli effetti avversi.

Stampa e tv hanno magnificato tali prodotti per due anni consecutivi, attraverso una pubblicità senza precedenti; tuttavia le perplessità e le domande poste dai ricercatori della CMSi meriterebbero argomentazioni e risposte esaurienti. Esse invece, ad oggi, non sono ancora pervenute da parte delle autorità sanitarie e istituzionali.

Nel comunicato diffuso lo scorso 6 dicembre, la Commissione dichiara che l’obbligo sia in realtà “sempre meno giustificato e che gli adulti (di età compresa tra i 40 e i 59 anni) con booster si infettano il 60% in più rispetto ai non vaccinati”.

Gli esperti hanno analizzato i dati ufficiali pubblicati dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), giungendo alla conclusione che “solo nella fascia d’età di 80 e più anni i dati ISS mostrano nei vaccinati con booster un 45% di infezioni in meno dei non vaccinati. Nelle altre fasce d’età, infatti, i numeri sono impietosi.


Si legge nel comunicato: La realtà documentata dai dati ISS è che oggi, in media, rispetto ai non vaccinati di pari fascia d’età i bambini di 5-11 anni con due dosi di vaccino si infettano il 31% in più; i giovani 12-39 anni con booster il 26% in più; gli adulti 40-59 anni con booster il 60% in più; gli anziani 60-79 anni con booster il 2% in più dei non vaccinati e, se fermi a due dosi -dunque probabilmente a maggior distanza dall’ultimo inoculo- si infettano l’11% in più”.


Praticamente un disastro.I dati sono coerenti con un gran numero di studi internazionali” -sostengono i ricercatori della CMSi- studi presentati in occasione del congresso internazionale POLI-COVID-22, svoltosi nelle scorse settimane a Torino e oscurato dai media.

Si ricorda infatti che al Congresso (durato una settimana) erano state invitate anche le autorità sanitarie nazionali (tra queste una ventina di componenti dell’ISS ed ex membri del CTS), al fine di garantire il pluralismo e la condivisione dei lavori scientifici. Sostenuto inizialmente dal Politecnico di Torino, il patrocinio dell’università è venuto meno a pochissimi giorni dall’inaugurazione del Congresso (al quale hanno preso parte medici, ricercatori ed epidemiologi di fama mondiale) ed è venuta meno pure la partecipazione dei relatori di ISS ed ex CTS.

La “fuga” di questi ultimi e la revoca del patrocinio sembrano rivelare o un timore o un rifiuto al confronto istituzionale e pubblico, da parte delle autorità sanitarie: perché sottrarsi?

Nel primo comunicato stampa degli organizzatori si evince che l’ISS non avrebbe partecipato al congresso con la motivazione che “il convegno avrebbe dato spazio a punti di vista diversi sulla pandemia” e che alcuni fra gli altri relatori confermati non sarebbero stati all’altezza, secondo l’ISS, dei fini che il congresso si era prefisso.

Nel comunicato del 6 dicembre, la CMSi afferma che “il messaggio di fondo si può così ribadire: il tempo trascorso dall’ultima dose di vaccino è la variabile fondamentale. Infatti la protezione vaccinale dall’infezione, buona all’inizio con le precedenti varianti ma solo mediocre con Omicron, declina poi rapidamente, si azzera in pochi mesi e quindi si inverte, cioè i vaccinati diventano in media più soggetti a infettarsi dei non vaccinati”.

La protezione diventa perciò negativa, ma c’è di più. La Commissione cita i risultati di uno studio pubblicato sul British Medical Journal: “I booster ripristinano in modo transitorio la protezione iniziale, ma anche dopo tali richiami si torna a perdere velocemente la protezione dall’infezione, con un percorso che sembra accelerato al ripetersi dei successivi inoculi (Gazit, BMJ 2022;377:e071113)”.

Pare fantascienza, invece è realtà: con il trascorrere del tempo dall’ultima somministrazione l’efficacia scema a tal punto da diventare negativa e, come se non bastasse, il decadimento sembra sempre più rapido con il susseguirsi delle iniezioni. Con i vaccini tradizionali, per intenderci, non si era mai assistito a niente di simile: la protezione non è mai diventata negativa.

Secondo la CMSiè verosimile che il rischio di reinfezione si traduca anche nel caso di trasmissione, come mostra -tra l’altro-, un grande studio israeliano (Woodbrige et al. Nat Commun 2022;13:6706), in cui in caso di reinfezione, le cariche virali (considerate proporzionali al rischio di reinfezione) a 70 giorni di distanza dalla terza dose erano in tendenza già aumentate rispetto alle cariche virali medie dei non vaccinati. Al contrario, nei guariti -in caso di reinfezione- le cariche virali si mantenevano in modo prolungato a un livello inferiore”.

Secondo la Commissione la Corte ha legittimato l’obbligo vaccinale nonostante l’assenza oggi di presupposti scientifici.La sentenza n. 258/94 (Corte Costituzionale 1994) della Corte Costituzionale spiega che le leggi che prevedono l’obbligatorietà delle vaccinazioni sono compatibili con l’articolo 32 della Costituzione “se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri” e “se vi sia previsione che il trattamento non incida negativamente sullo stato di salute di chi vi è assoggettato, salvo che per conseguenze temporanee e di scarsa entità””.

Alla luce degli studi e dei dati raccolti, “l’invocato “principio di solidarietà” (menzionato dalla Corte, ndr) non avrebbe motivo oggettivo di essere utilizzato per giustificare queste vaccinazioni”.

La CMSi si sofferma infine sulla delicata (e censuratissima) tematica delle sospette reazioni avverse, reazioni peraltro enormemente sottostimate. Vi è una discrepanza impressionante tra il numero delle segnalazioni rilevate nei sistemi di vaccinovigilanza passiva o di segnalazione spontanea rispetto alla sorveglianza attiva attuata negli studi clinici randomizzati controllati registrativi negli adulti per i vaccini Pfizer e Moderna e dal programma v-safe dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention) negli USA.

Le reazioni avverse ai vaccini a mRNA segnalate nei suddetti sistemi di sorveglianza attiva superano di tre ordini di grandezza quelle dei sistemi di sorveglianza passiva e, per quanto possa sembrare incredibile, ciò vale anche per le reazioni avverse gravi (“severe”)”. Precisa la Commissione: “È vero che la protezione da malattia severa si mantiene buona per i vaccinati, ma anche nei confronti della malattia severa il vantaggio si erode nel tempo negli adulti e in età pediatrica (si vedano ad esempio le pubblicazioni su LancetJAMA, e New England Medical Journal), benché più lentamente rispetto a quello verso l’infezione”. Le criticità sono emerse anche confrontando i decessi stimati nei trial.

Il comunicato della CMSi si conclude con un riferimento ai “dati inglesi (dell’Ufficio Nazionale per le statistiche UK) di mortalità totale per stato vaccinale relativi al 2022, purtroppo pubblicati solo da gennaio a maggio e che mostrano un’allarmante tendenza all’aumento della mortalità in tutte le fasce di età nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, con grandi differenze rispetto al 2021, quando la mortalità totale tra i vaccinati era nettamente inferiore rispetto a quella dei non vaccinati”.


C’è tempo per un ultimo, accorato appello della Commissione: Tutto ciò rafforza la richiesta, emersa con forza anche nel congresso POLI-COVID-22, di aprire un urgente confronto scientifico anche con voci scientifiche critiche, come quelle presenti al congresso, cui è stato negato di nuovo un confronto istituzionale.


Sottrarsi al confronto non basterà: le evidenze che “qualcosa” sia andato storto durante la gestione della pandemia e nel corso della campagna vaccinale sono ormai inconfutabili.

La scienza deve aprire necessariamente un serissimo dibattito su ciò che è accaduto dall’inizio 2020 ad oggi, mentre i media farebbero bene a interrompere la propaganda, per tornare ad occuparsi di giornalismo d’inchiesta: Verità e Giustizia non devono più essere negate.

Francesco Servadio, https://www.buongiornosuedtirol.it/   9/12/2022

 


 

 

COVID-19. SI STA DAVVERO TORNANDO ALLA NORMALITÀ?

In molti si stanno convincendo circa il ritorno effettivo alla normalità. Pensano che ormai l’epidemia sia soltanto un ricordo lasciato alle nostre spalle e che tutto stia finalmente ritornando come era prima della funesta epifania del coronavirus nel 2020. L’ordine del discorso del resto sembra avere altre priorità, focalizzandosi soprattutto sulla questione bellica e sulla crisi energetica.

A ciò si aggiunga che il nuovo governo della destra bluette neoliberale in Italia ha garantito, con la figura del nuovo ministro della salute, che ciò che è stato non tornerà a essere, poiché il nuovo governo segna una vera e propria svolta rispetto ai governi precedenti. Insomma, tutto sembra lasciare pensare che l’emergenza epidemica e le misure stringenti ad essa connesse appartengono realmente a un passato definitivamente tramontato. Ma siamo davvero sicuri che le cose stiano in questi termini?

Davvero l’emergenza è finita per sempre? Per un verso vi è chi già parla di nuove epidemie all’orizzonte, con ciò avvalorando la tesi secondo cui siamo entrati, come disse von der Lyen, nell’epoca delle pandemie.

Per un altro verso, dovremmo avere appreso in questi due anni, sulla nostra pelle letteralmente, che lo yoyo pandemico è cosiffatto che, dopo la fase 2, non vi è mai la fine reale dell’emergenza: vi è sempre invece il ritorno alla fase 1, quella delle misure più stringenti.


D’altro canto, la nostra tesi è quella che sostiene che l’emergenza epidemica è divenuta a tutti gli effetti un preciso metodo di governo neoliberale: grazie all’emergenza permanente, che diventa permanente stato di eccezione, il potere neoliberale può ridurre libertà e diritti in nome della sicurezza.

Per questo, l’emergenza difficilmente potrà finire, essendo essa divenuta la nuova normalità, il nuovo modo di governo neo-liberale.


Lo scopriremo comunque nei prossimi mesi, anche se tutto sembra avvalorare la nostra tesi: alla normalità non si tornerà, poiché l’emergenza permanente coincide essa stessa con la nuova normalità del capitalismo terapeutico ( leggete l’articolo che trovate QUI), glr).

Diego Fusaro, filosofo   Byoblu  8/12/2022

 

 

 

 

“Dormiamo” e “dormiamo” mentre i mostri e i demoni della notte girano…

 

La strategia UE: vaccinazioni perenni e chi si oppone rischia l’apartheid.

 

Da La Verità 11/12/2022

 

 


 

 

 

 

 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

 

Tanti interventi e riflessioni fatte dai rappresentanti delle Liste Antisistema, che si sono presentate alle elezioni, li trovate nei sei GLR-NOTIZIE-VOTO,  QUI.

Pur se sconfitti, le loro analisi rimangono preziosissime per continuare la Resistenza.

 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

GLR-NOTIZIE-FLASH 51 – 4/12/2022. Controllo, controllo…

GLR-NOTIZIE  111 - 29/11/2022. Un 30 novembre molto pericoloso.

GLR-NOTIZIE  110 - 23/11/2022. Siamo tutti in pericolo.

GLR-CONSIDERAZIONI  39. Come è potuto accadere?

Il nodo scorsoio e il fritto.

Biopolitica e biopotere: i nostri corpi proprietà dello stato.

GLR-NOTIZIE  109 - 11/11/2022 - Zitti e morti.

Verso la dittatura digitale (13). Morte in 5g

Pericolo vaccino (37).

Vaccino: un maledetto imbroglio

La strada verso l’inferno (2): Deep State

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

 

 

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