Articoli marcati con tag ‘nemico’

 

 

Forse molti non hanno ancora capito ( meglio, non vogliono capire, troppa fatica) che quasi tutto l’Occidente è in mano a politicanti e governanti pazzi che giocano con il fuoco, il fuoco terrificante di una guerra globale atomica. Leggi il resto di questo articolo »

Credo che molti si siano chiesti perché l’Occidente, e in particolare i paesi europei, cambiando radicalmente la politica che avevano perseguito negli ultimi decenni, abbiano improvvisamente deciso di fare della Russia il loro nemico mortale.

Una risposta è in realtà senz’altro possibile. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Sono passati due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, che continua a seminare lutti e disperazione. Un nuovo conflitto è sorto in Medio Oriente, come conseguenza della mancata soluzione alla questione palestinese che si trascina da più di un secolo. Leggi il resto di questo articolo »

 

“I miseri” di Quentin Massys, pittore fiammingo (1466-1530)

 

Allargate l’immagine appena sopra e vedrete le faccie di chi compone l’aristocrazia finanziario-usuraia, i pluri-miliardari ideatori e gestori ( attraverso il World Economic Forum e mille altri think tank ( leggi QUI e QUI) ) del progetto criminale globale in corso chiamato Grande Reset. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Così scrisse Shakespeare nell’ultima sua opera “La Tempesta”. Così ci avvertì: i diavoli girano per la terra con il volto accattivante di Lucifero, non sono all’inferno, come ci piacerebbe credere ( rileggi QUI, dai!). Il volto accattivante di chi dice di operare per la pace, per la salute di tutti,  per salvarci dal “cattivo”, per salvare “la democrazia e i valori occidentali”. Anche con la guerra. Leggi il resto di questo articolo »

CONSIDERAZIONI (31)

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE Leggi il resto di questo articolo »

Non si scappa dalla Storia. Nel suo essere ciclica ci mette sempre di fronte agli errori che pensavamo di esserci lasciati alle spalle. In questo periodo stiamo vivendo l’ennesimo ciclo in cui un popolo assume i tratti più brutali di chi ha scelto per governarli, in attesa di rinnegarli. Tutto questo può durare un anno o un ventennio, poi si fingerà di non aver mai indossato quelle maschere, di aver sempre rifiutato l’assimilazione. Ma la Storia, dimenticata da molti, continua a conservare il dono della memoria e della testimonianza. Leggi il resto di questo articolo »

Attenzione, perché così finisce male. Strano che fra tutte le analogie storiche, alcune decisamente stiracchiate, adoperate per comprendere meglio il nostro presente, non venga in mente a nessuno la suggestione delle guerre civili: la politica ridotta a guerra totale tra connazionali che sparano all’impazzata da trincee contrapposte, la degradazione dell’avversario a nemico da abbattere, anche fisicamente, l’odio assoluto e feroce come carburante per alimentare le armi di offesa. Leggi il resto di questo articolo »

Mentre il nostro ministro dell’Interno è impegnato in una polemica a colpi di baci via social, è in atto una disobbedienza politica, una rivolta dei sindaci che sta prendendo piede in tutto il Paese. L’oggetto del contenzioso è il Decreto Sicurezza, che rischia concretamente di riversare per le strade delle città persone senza nome, senza protezione e senza futuro. Quanto di più lontano possa esserci dalla “sicurezza”. Leggi il resto di questo articolo »

Una guerra civile incruenta per tutto ciò che non riguarda i nervi, il tempo perso e l’avvelenamento del clima emotivo sta incendiando l’Italia. È la rissa che i sostenitori delle opposte fazioni politiche ingaggiano ogni giorno sui social network. Non mi riferisco a chi siede in Parlamento o ai professionisti dell’informazione. Sono i comuni cittadini a darsele di santa ragione. Insulti, linciaggi, accuse, colpi bassi. Leggi il resto di questo articolo »

Europa. Nell’ostilità contro i nuovi flussi migratori si occultano le responsabilità dirette che le potenze euro-atlantiche hanno nelle guerre e negli squilibri economici che condannano all’emigrazione

In più di un ventennio, gli Usa e i loro maggiori alleati europei hanno intrapreso azioni militari con i più vari e pretestuosi obiettivi, senza alcun risultato coerente e apprezzabile. Lo stesso è avvenuto in tanti interventi, affatto interessati e arbitrari, nei conflitti interni di altri paesi. Su un altro versante, le pur giustificate reazioni a violenti attentati terroristici sono apparse spesso velleitarie o fuori misura se non, addirittura, strumentali. Ancor più grave e desolante è l’incapacità di rispondere in modo responsabile e adeguato ai nuovi e crescenti flussi migratori, cui si reagisce con vane chiusure e negazione dei diritti umani. Leggi il resto di questo articolo »

Saint Denis, il blitz della polizia francese nel quartiere a nord di Parigi il 18 novembre

Daesh, l’Is, è la malattia autoimmune dell’Occidente. È la reazione imprevedibile ma fisiologica dentro il copro di un Occidente cosiddetto civilizzato. Dal corpo umano, d’altra parte, si impara quasi tutto, ad avere voglia di studiarne il funzionamento. Perché il corpo altro non è che il dispositivo che sta dietro ogni azione dell’uomo. Prima delle sue parole, prima di qualsiasi apparato ideologico con cui l’umanità intera cerca di impacchettare il mondo. Se la retorica del nemico, dell’altro da noi, è l’ordinaria procedura retorica d’emergenza, è dentro il corpo dell’Occidente capitalistico che varrebbe la pena dare un’occhiata. A interrogarlo, risulterebbe evidente che è il nostro sistema immunitario — cioè il sistema con cui pervicacemente ci difendiamo — a produrre la propria, apparentemente incontrollabile, minaccia. Leggi il resto di questo articolo »

TIZIANO TERZANI  (1938- 2004) AD ORIANA FALLACI (1929- 2006)

 

7 OTTOBRE 2001. LETTERA DA FIRENZE

Il Sultano e San Francesco

Non possiamo rinunciare alla speranza

 

Tiziano Terzani

Oriana, dalla finestra di una casa poco lontana da quella in cui anche tu sei nata, guardo le lame austere ed eleganti dei cipressi contro il cielo e ti penso a guardare, dalle tue finestre a New York, il panorama dei grattacieli da cui ora mancano le Torri Gemelle. Mi torna in mente un pomeriggio di tanti, tantissimi anni fa quando assieme facemmo una lunga passeggiata per le stradine di questi nostri colli argentati dagli ulivi. Leggi il resto di questo articolo »

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