Rovinare la salute pubblica con gli pseudo-vaccini e i danni fisici conseguenti, con gli stress causati dai lockdown e dai bavagli-mascherine, con il continuo creare allarmi, emergenze e paure di pseudo-virus a gogò, ( leggi QUI), con limitazioni, ZTL e divieti stancanti imposti per pseudo-ragioni climatiche, con gli stress per adeguare case, macchine, elettrodomestici alle follie pseudo-green di un’europa impazzita dietro il progetto criminale globale chiamato Grande Reset, con le preoccupazioni economiche sempre più crescenti anche per queste follie pseudo-green, con l’ossessione di guerre e conseguenti preoccupazioni di penuria energetica, con i bambini e ragazzi sempre più costretti a stare davanti al computer ( con le radiazioni dello schermo) per la follia della didattica a distanza (DAD).

E rovinare la salute pubblica con l’espansione a dismisura del 5g e delle sue pericolose radiazioni, con l’espansione a dismisura della digitalizzazione della nostra vita ( vedi la diabolica smart-city: QUI) e con l’espansione a dismisura del controllo soffocante di tutti noi per le strade, per gli uffici, per i parchi, per ogni luogo pubblico che sempre più si reggeranno sul 5g e le sue radiazioni ( e sul prossimo ancor più devastante 6g).

E rovinare la salute pubblica, quindi, con un uso ancor più compulsivo e dannoso del telefonino che diviene il terminale di tutta la nuova burocrazia tirannica degli stati asserviti al progetto criminale globale chiamato Grande Reset: ID digitale, green-pass europeo, wallet digitale europeo ( leggi QUI) e non ultimo l’IT-alert per essere “allarmati e impauriti” ad hoc.

E rovinare la salute pubblica con la fine del poco di privacy che ancora c’era e quindi inquietati dal fatto che tutti i nostri dati, sanitari, personali ed economici, si muoveranno in questa selva di antenne e radiazioni del 5g ( una morte in 5g: leggi QUI).

Ma no, dal 9 marzo 2020 ( leggi QUI) tutto è stato fatto “per il nostro bene”. Ma no, siete dei malfidati.

Anche l’innalzamento dei campi magnetici, con aumento dell’inquinamento magnetico, che il nostro governicchio prevede di fare è “per il nostro bene”: così possiamo scaricare un film in HD in due secondi, connetterci con 7345 “amici” nello stesso momento e il governicchio può controllarci anche i pedalini in un nano secondo.

Per qualche tumore in più vale la pena, no? In fondo è un tumore per “il nostro bene” come gli effetti avversi degli pseudo-vaccini, no? (GLR)

 

 

 

 

Ci raccomandiamo di firmare la petizione che trovate alla fine di questo articolo che segue.

 

CELLULARI, VERSO L’INNANZALMENTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. L’ALLARME DEGLI ESPERTI: “SARÀ BOOM DI TUMORI”

Il Governo Meloni mette a punto una bozza di decreto che prevede l’incremento a 24 Volt/metro e oltre dei limiti di legge di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali di reti e apparecchi telefonici mobili.

Fiorella Belpoggi, Direttrice Scientifica emerita dell’Istituto Ramazzini, lancia la petizione di Legambiente che chiede il blocco del provvedimento.

 

A livello ministeriale è stata messa a punto una bozza di decreto che prevede l’innalzamento a 24 Volt/metro, o persino a valori superiori, dei limiti di legge di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali, attualmente fissati in Italia a 6 V/m. La svolta è giudicata inderogabile ai fini della copertura del territorio con tecnologie di quinta generazione.

Nell’intervento che segue la scienziata Fiorella Belpoggi, Direttrice Scientifica emerita del prestigioso Istituto Ramazzini, uno dei centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, sottolinea che i nostri attuali limiti di 6 V/m sono ritenuti sicuri poiché sono quelli entro i quali gli studi sperimentali non hanno osservato effetti avversi e spiega che non esiste nessuna ragione tecnica per innalzare il valore di attenzione per i campi elettromagnetici generati dalle alte frequenze (se non quella economica da parte dei gestori delle telecomunicazioni che intendono, dopo aver acquistato le licenze per il 5G, risparmiare sui costi delle infrastrutture).

Inoltre, invita i cittadini a prendere in seria considerazione i gravi rischi per la salute correlati a un’alta esposizione ai campi elettromagnetici artificiali (proprio l’Istituto Ramazzini ha condotto un grosso studio che ha evidenziato un aumento dell’incidenza di tumori del cervello e del cuore nei ratti Sprague-Dawley esposti a radiazioni a radiofrequenza dei telefoni cellulari) e li invita a firmare una petizione contro l’aumento dei limiti.

La petizione è visualizzabile a fine testo insieme ad altra utile documentazione che invitiamo i lettori a leggere per favorire il discernimento.

 

Sono Fiorella Belpoggi, sono stata la Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini, uno dei centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, secondo solo al National Toxicology Program americano per numero di composti studiati e per la durata anche della nostra attività che ha superato i 50 anni.

Ho deciso di parlarvi per illustrare un problema che in questi giorni è affrontato dal nostro Governo, ma di cui i cittadini sanno poco o nulla. È, infatti, circolata una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in vigore in Italia già a partire dal 2001 e che ha costituito una vera protezione per la popolazione italiana, uno dei più bassi livelli di esposizione in Europa e quindi nel mondo.

Ecco si pensa, e si propone, e si mette al voto, di innalzare tali livelli a 24 Volt/metro fino ad arrivare a una tolleranza di 30 Volt/metro. Poiché queste intensità di campo elettromagnetico verranno misurate come media sulle 24 ore, voi capirete che, passando dai 6 volt/metro nelle 24 ore ai 24 volt/metro, ecco ci potranno essere, durante le ore di maggiore traffico, delle esposizioni veramente molto alte.

Ma perché io sono preoccupata? Perché in uno studio che l’Istituto Ramazzini ha compiuto e pubblicato abbiamo osservato un aumento significativo di tumori dei nervi, delle cellule che rivestono i nervi, le cellule di Schwann, tumori che si chiamano neurinomi e che sono stati osservati anche nei forti utilizzatori di telefono cellulare. Ecco noi abbiamo visto un aumento di tali tumori nella popolazione di ratti che noi abbiamo esposto. E questo mi fa essere preoccupata.

Ma sono ancora più preoccupata perché, pur essendo favorevole all’innovazione, al progresso e a questa tecnologica del wi-fi – che sta permeando la vita quotidiana e ci dà anche la possibilità di lavorare da casa, di essere in comunicazione con il resto del mondo, di compiere eventualmente interventi chirurgici a distanza, piuttosto che la guida di automobili senza  l’autista – rilevo però che tutto questo non si combina con la questione della salute, se noi chiediamo l’aumento dell’esposizione, perché aumentare i campi elettromagnetici vuole dire aumentare l’esposizione.

Non c’è infatti nessuna ragione tecnica per l’innalzamento di questi limiti perché si tratta solo di pianificare, reingegnerizzare lo stato dell’arte, cioè la situazione attuale delle antenne già disponibili, programmare una distribuzione delle emittenti in un modo più adatto a far raggiungere il segnale in tutte le località che ne sono ancora sprovviste e quindi anche questi 6 Volt/metro possono essere sufficienti per ottimizzare il servizio della telefonia mobile.

Se poi ci fosse la necessità di potenziare in alcuni casi specifici il segnale, ecco si tratterebbe di un’eccezione, ma non della regola.

Quindi noi – io, altri ricercatori e scienziati, non solo italiani, e Legambiente, che si è fatta promotrice di questa petizione – chiediamo che la proposta di decreto-legge venga bloccata, che ci sia prima un momento per la discussione e la negoziazione.

Non indico l’assoluta volontà di bloccare questi livelli, ma almeno di valutare quale potrebbe essere un livello compatibile con la nostra salute, così come si fa per le sostanze chimiche.

Detto questo, chiedo a tutti voi di aderire alla petizione di Legambiente che potrete trovare nel sito di Legambiente stessa oppure scrivendo alla email energia@ legambiente.it e in questo modo, dando la vostra adesione, segnalando il vostro nome, cognome, la vostra email, verrete inseriti nella petizione che stiamo per presentare al Governo.

Vi ringrazio molto per l’attenzione e spero che l’impegno mio e di altri colleghi per la salute di tutti i cittadini trovi il giusto sostegno anche da tutti voi e, soprattutto, l’ascolto del Governo e delle compagnie telefoniche.

Dott.ssa Fiorella Belpoggi

 

QUI l’Appello di numerose associazioni – costituite in coordinamento Rete 6V/m – contro l’ipotesi di innalzare i limiti per l’esposizione ai campi elettromagnetici.

QUI lo studio dell’Istituto Ramazzini pubblicato nel 2018 che ha evidenziato un aumento dell’incidenza di tumori del cervello e del cuore nei ratti Sprague-Dawley esposti a RFR (radiazioni a radiofrequenza dei telefoni cellulari).

QUI un approfondimento sull’ Elettrosensibilità, detta anche “Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici”, che è una condizione patologica conseguente a una esposizione sopra la media a fonti di Inquinamento Elettromagnetico (può essere stata cumulativa nel lungo termine a causa di un ambiente di vita inquinato oppure di durata breve ma molto intensa).


Il consiglio è di informarsi il più possibile riguardo questa tematica.

Chi vuol dire NO all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può firmare la petizione cliccando QUI

 

Valentina Bennati,  https://comedonchisciotte.org/  27/6/2023

Giornalista professionista specializzata in tematiche di salute e ambiente. Naturopata membro FNNP (Federazione Nazionale Naturopati Professionisti).

 

 

 

Tecnologia, l’esperto: Il 5g non è sicuro per la salute. Ecco perché.

 

 

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

 

‘Vi spiego perché i telefonini fanno male’

 

 

Ascolta e vedi QUI


 

 

 

 

 

5G, quali rischi per la salute?


 

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

 

Noi del GLR non siamo totalmente d’accordo con questo video che segue ma alcune considerazioni e domande che pone le riteniamo importanti. E forse le fake news stanno da qualche altra parte…

RETI 5G (e uccelli morti): BENEFICI… e RISCHI


 

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

 

 

 

 

ELETTROSMOG E LEUCEMIE INFANTILI!

Neonati non risparmiati dal peggio nella periferia invisibile del Belpaese. Cavie e carne da macello nel cuore del malandato Tavoliere (Puglia), terra meravigliosa eppure martoriata.

Te ne accorgi dalla statistiche oncologiche negli ospedali locali (casa sollievo della sofferenza a S. Giovanni Rotondo e i riuniti di Foggia) e dai manifesti funebri che occhieggiano il viandante sui muri sbrecciati dal degrado cancrenoso.

Un elettrodotto Terna a ridosso delle civili abitazioni e dei luoghi dove gioca chi si è appena affacciato alla vita, come nel caso della parrocchia di San Giuseppe, dove le linee dell’alta tensione sovrastano un piccolo campo di calcio; esattamente dove sgambettano ignari pargoli esposti giorno e notte a un pericolo mortale.

Leucemie fulminanti che non risparmiano i bambini: accade da anni, a Carapelle (una manciata di chilometri dal capoluogo provinciale), nel silenzio sociale e nell’omertà istituzionale.

Ancora, sempre tra le case sorgono impianti industriali eolici e potenti antenne telefoniche (Telecom, ma non solo) targate 5 G, col beneplacito della regione sgovernata da Michele Emiliano.

Qui, dove lo sfruttamento disumano è la regola generale e la criminalità dilaga spesso col favore delle autorità tricolore, proprio dove due lustri fa, la Caviro di Faenza, grazie a politicanti venduti ai peggiori prenditori, voleva imporre un inceneritore di rifiuti, il valore della vita umana è pari a zero.

Gianni Lannes, giornalista  http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/  20/6/2023

 

 

 

 

 

 

ALLEANZA ITALIANA STOP 5G: “SCHILLACI VALUTERÀ LE NOSTRE RICHIESTE”

Presidiato il Ministero della Salute contro l’aumento d’elettrosmog.

 

 

Leggete e vedete QUI


 

 

 

 

 

IT ALERT: SBARCA IN ITALIA IL SERVIZIO DI “EMERGENZA”

È partito anche in Italia l’esperimento degli sms d’emergenza. Il sistema si chiama It Alert e senza alcun consenso da parte del cittadino, è già disponibile sui propri telefoni.

It Allert è un sistema di comunicazione, gestito dalla Protezione Civile, che in caso di catastrofi imminenti o gravi emergenze avvisa la popolazione tramite un messaggio sul cellulare.

Non si tratta di un’applicazione, ma di un servizio che interessa ogni dispositivo personale connesso alla rete telefonica. It Alert fa infatti uso della tecnologia Cell-Broadcast, che tramite il collegamento alle celle telefoniche invia brevi messaggi di testo a tutti i cellulari connessi nell’area.


Vedi e ascolta

it-alert

 

Le emergenze di It Alert

Quando sarà operativo, It Alert sarà impiegato per avvisare di: terremoti, attività vulcanica, precipitazioni intense, fino ad incidenti nucleari. Probabilmente il suo uso potrà anche essere esteso a “future pandemie” già ampiamente annunciate o “emergenze climatiche”.

La sua applicazione è stata testata in Toscana, seguiranno presto simulazioni di invio messaggi in Sicilia e Sardegna. Coincidenza più che mai inaspettata il lancio di It Alert e la scossa di terremoto fra Firenze e Siena, registrata nella stessa giornata dell’esperimento, ovvero il 28 giugno, a distanza di poche ore.

Come disattivare il servizio

Come abbiamo detto, non è un’applicazione che l’utente scarica sul proprio cellulare, ma inglobato all’interno del sistema stesso.

Quindi, per disattivarlo bisogna andare nelle impostazioni del proprio dispositivo, selezionare la voce “avvisi di emergenza” o “allerte pubbliche”. Per Iphone, It Allert si trova infondo alla sezione notifiche. Tuttavia, togliere il proprio consenso non significa disabilitare It Allert.

Il sistema più semplice per non venire coinvolti è quindi spegnere il telefono.

A preoccupare però, più che l’sms in sé, è il modulo che si riceve subito dopo. La Protezione Civile richiede infatti, in queste fasi di sperimentazioni, un riscontro del servizio tramite questionario. Sarà in questo caso che i dati personali del cittadino potranno essere registrati, non è però un’operazione obbligatoria. Per chi vuole tutelare la propria privacy basta non inviarlo.

Privacy?

Il sistema di sms d’allerta non è un’idea del nostro governo né della Protezione Civile, ma si tratta di un sistema già attivo in diversi Paesi, fra cui Stati Uniti Regno Unito.

Quale sia il fine di un simile progetto non è ancora chiaro. Per non parlare delle preoccupanti speculazioni che si possono fare sul sistema. Il campanello d’avviso urla all’emergenza, intima il destinatario ad avere paura, terrore. Qualcuno ha già visto un’analogia con i due minuti d’odio del romanzo distopico 1984.

 

Vedi e ascolta QUI

 

 

 

 

 

ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE


 

IMPORTANTE!!

PETIZIONI DA FIRMARE QUI

* FIRME PER IL REFERENDUM CONTRO LA GUERRA  QUI

 

Vedere con attenzione il docufilm “Invisibili” sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO:  QUI

Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE   QUI

 

MASCHERINA: ISTANZA DI AUTOTUTELA    QUI

 

Per acquistare il nostro Calendario Laico dei Santi   QUI

 

 

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GLR-NOTIZIE-FLASH  59 – 9/5/2023. Una firma per studiare i danni.

GLR-CONSIDERAZIONI  47. Giovani a perdere.

GLR NOTIZIE 115 - 26/4/2023. RESISTENZA tra manifestazioni, firme e consapevolezza.

Un mostro che  possiede il mondo e il nostro futuro.

Chi comanda nel mondo.

 

 


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