GLR – CONSIDERAZIONI   (42)

ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate  QUI

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Scrittore portoghese (1922 - 2010)

 

Domandiamoci: non proviamo vergogna per quanto è accaduto ed ancora continua ad accadere ( rileggi assolutamente QUI)? Non proviamo vergogna domandandoci come è potuto accadere ciò che è successo in questi ultimi tre anni (e succede e succederà ancora), chiedendoci insistentemente: come è potuto accadere ( rileggi assolutamente QUI)?

Non proviamo vergogna domandandoci se “il nuovo uomo” previsto dal progetto criminale globale chiamato Grande Reset è ancora un uomo/donna, se io e te siamo ancora uomini/donne ( leggi assolutamente QUI)?

Per gli antichi greci, ricordiamolo, la vergogna era talmente importante, fondamentale, essenziale da essere vista come una Dea: Aidos.

Non c’è molto altro da aggiungere a quanto segue in questo articolo di oggi.

Se è rimasto in noi un frammento di umanità, dopo ciò che è accaduto dal 9 marzo 2020 ( leggi QUI) e ancora continua ad accadere, ciò che segue in questo articolo (e in quanto trovate nei tanti articoli presenti QUI) è sufficiente per smuovere il nostro animo e risvegliare quell’”angelo custode” della nostra dignità che è la VERGOGNA.

Se non lo è vuol dire che forse siamo veramente perduti. (GLR)

 

AIDOS, la Dea della vergogna

 

 

 

LA VERITÀ E LA VERGOGNA

Giorgio Agamben

 

Dopo quanto è successo negli ultimi due anni è difficile non sentirsi in qualche modo diminuiti, non provare – lo si voglia o no – una specie di vergogna.

Non si tratta della vergogna che Marx definiva «una sorta di rabbia rivolta verso di sé», in cui intravedeva una possibilità di rivoluzione.

Si tratta, piuttosto, di quella «vergogna di essere uomini», di cui parlava Primo Levi a proposito dei campi, la vergogna di chi ha visto accadere quello che non avrebbe dovuto accadere.


È una vergogna di questa specie – è stato detto a ragione – che, fatte le debite distanze, proviamo davanti a una volgarità troppo grande, davanti a certe trasmissioni televisive, ai volti dei loro conduttori e al sorriso sicuro degli esperti, dei giornalisti e degli uomini politici che hanno consapevolmente sanzionato e diffuso la menzogna, la falsità e il sopruso – e continuano impunemente a farlo.


Chiunque ha provato questa vergogna sa di non essere per questo diventato migliore. Sa, piuttosto, come usava ripetere Saba, di «essere molto meno di quanto era prima» – più solo, anche se ha cercato amici e sodali, più muto, anche se ha provato a testimoniare, più impotente, anche se qualcuno ha ascoltato la sua parola.

Una cosa, tuttavia, non ha perduto, anzi ha in qualche modo inaspettatamente guadagnato: una certa vicinanza a qualcosa per cui non sa trovare altro nome che «verità», la capacità di distinguere il suono di quella parola, che, se l’ascolti, non puoi non credere vera.

Per questo e di questo egli può testimoniare.

È possibile – ma non è sicuro – che il tempo, come vuole l’adagio, finisca col svelare la verità e dargli – chissà quando – ragione. Ma non è questo che la sua testimonianza ha messo in conto.


A obbligarlo a non smettere di testimoniare è, piuttosto, proprio quella speciale vergogna di essere, malgrado tutto, un uomo – come, malgrado tutto, uomini sono anche coloro che, con le loro parole e le loro azioni, lo hanno costretto a provare vergogna.


Giorgio Agamben, https://www.quodlibet.it/  24/1/.2023

Giorgio Agamben è un filosofo italiano conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Ha scritto diverse opere che spaziano dall’estetica alla filosofia politica, dalla linguistica alla storia dei concetti, proponendo interpretazioni originali di categorie come forma di vita, homo sacer, stato di eccezione e biopolitica.

 

 

 

Non smettiamo di testimoniare, ci dice Agamben, a qualsiasi costo!

E cerchiamo di avere almeno la dignità di RICORDARE, di non dimenticare e la forza interiore di INDIGNARCI per ciò che è accaduto e ancora accade, per ciò che è stato detto e viene ancora detto. Cerchiamo almeno di VERGOGNARCI per l’0dio questi esseri che sono elencati nell’articolo che segue, e per quanto ne siamo stati e ne siamo ancora complici.

 

 


LA MIA GIORNATA DELLA MEMORIA

Campi di sterminio per chi non si vaccina.

Giuseppe Gigantino, cardiologo

Mi divertirei a vederli morire come mosche.

Andrea Scanzi, giornalista

Se fosse per me costruirei anche due camere a gas.

Marianna Rubino, medico

I cani possono sempre entrare, solo voi, come è giusto, resterete fuori.

Sebastiano Messina, giornalista

Vagoni separati per non vaccinati.

Mauro Felicori, assessore

 

Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile.

Stefano Feltri, giornalista

I no vax fuori dai luoghi pubblici.

Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana

Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo.

Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto

Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli.

Paolo Guzzanti, giornalista

Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci.

Roberto Burioni, virologo

 

Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti.

Alessia Morani, deputato

Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al Mondo.

Selvaggia Lucarelli, giornalista

I rider devono sputare nel loro cibo.

David Parenzo, giornalista

I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio

Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più.

Cesare Manzini, infermiere

 

Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla.

Francesca Bertellotti, infermiera

Provo un pesante odio verso i no vax.

J-Ax, cantante

Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina.

Carlotta Saporetti, infermiera

Non siete vaccinati? Toglietevi dal ca**o!

Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna

Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo Ruandese ha sterminato i Tutsi.

Alfredo Faieta, giornalista

 

Il green pass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli.

Renato Brunetta, ministro

E’ giusto lasciarli morire per strada.

Umberto Tognolli, medico

Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente.

Giovanni Spano, vicesindaco

Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro.

Filippo Maioli, medico

Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo.

Giuliano Cazzola, giornalista

 

Mandategli i Carabinieri a casa.

Luca Telese, giornalista

Gli renderemo la vita difficile, sono pericolosi.

Piepaolo Sileri, Viceministro

E’ possibile porre a loro carico una parte delle spese mediche, perché colpevoli di non essersi vaccinati.

Sabino Cassese, costituzionalista

Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?

Laura Cesaretti, giornalista

Se arrivi in ospedale positivo, il Covid ti sembrerà una spa rispetto a quello che ti farò io.

Vania Zavater, infermiera

 

I novax sono i nostri talebani.

Giovanni Toti, presidente regione Liguria

Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi.

Matteo Bassetti, infettivologo

SPAZZARE VIA I NO VAX? UN DOVERE

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia

 

Più tutti coloro che:

-  ci hanno chiamato – e magari ancora oggi hanno l’impudenza di farlo, dinanzi alle morti quotidiane e alle incalcolabili vittime del siero genico – “complottisti”;

-  che ci hanno proibito di prendere i mezzi pubblici;

-  che ci hanno sospeso dal lavoro e dallo stipendio;

-  che ci hanno chiuso ospedali, bar, ristoranti, banche, uffici della posta, cliniche, ecc.

-  e tutti coloro che si sono resi complici, in qualsiasi modo, di tutto questo, dai politici agli intellettuali, dagli “scienziati” ai medici, dai datori di lavoro agli esercenti, dagli attori e guitti ai cantanti e “influencer”.

IO NON DIMENTICO, NE’ ORA NE’ MAI.

E giustizia andrà fatta.

 

Massimo Viglione, 27/1/2022

Massimo Viglione (1964) è uno scrittore di estrazione cattolica tradizionalista, storico e docente universitario.

 

 

 

Il fetido elenco di insulti e di ferocia di questi farabutti, che avete appena letto, è veramente  ” Il giorno della Memoria” all’epoca del Grande Reset vaccinale.

Purtroppo questo elenco di farabutti sarà destinato a continuare.

Ecco, infatti, la biocrazia, il biopotere, la biopolitica in azione ancora, sempre, testardamente ( come mostra l’articolo che segue) perchè il dominio sui nostri corpi è il fine e lo scopo del progetto criminale globale chiamato Grande Reset a cui stati e governi ( ed anche il nostro) sono servilmente sottomessi  ( leggi QUI).

Provare vergogna per il nostro stato, per il nostro governo, per questa nostra italia al guinzaglio ( con i suoi milioni di covidioti al seguito)  è la fondamentale via per vivere una profonda INDIGNAZIONE che ci prepari ad una decisa RESISTENZA e ad una continua DISUBBIDIENZA CIVILE, nei prossimi anni, che salvi la nostra DIGNITA’.

Quindi a maggior ragione nessuna pacificazione ( leggi QUI) e nessuna vergognosa e umiliante resilienza  (leggi  QUI), la parola d’ordine di questi criminali globali.

 

I PARLAMENTI CAMBIANO, LE AGENDE RESTANO: IL GOVERNO DISCUTE “IL PIANO DI VACCINAZIONE 2023-2025

Il governo Meloni ci ha tenuto a trasmettere segnali di discontinuità rispetto alla precedente gestione Covid firmata Speranza: la conclusione anticipata dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario, la sospensione delle multe agli over 50 non vaccinati, la pubblicazione su base settimanale dei bollettini Covid.

Tuttavia, lo smantellamento degli impianti normativi d’emergenza è avvenuto sincronicamente in tutti i Paesi che, altrettanto sincronicamente li avevano attivati. Dunque, anche di fronte a dichiarazioni della presidente del Consiglio, che durante il discorso programmatico al Senato riguardo alla precedente gestione Covid disse: “abbiamo contestato che si scambiasse la scienza con la religione“, rimane il dubbio che le agende internazionali, su alcuni specifici temi, abbiano più peso della volontà del parlamento nazionale.

È il sospetto che viene leggendo “Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025”, di cui Byoblu ha potuto prendere visione in esclusiva e che sarà all’ordine del giorno di una riunione convocata per il prossimo 2 febbraio tra il ministero della Salute e alcuni presidenti e assessori alla salute regionali. Il piano, come dichiarato dallo stesso documento, “discende dai documenti internazionali”, per l’esattezza: il “Piano europeo per le vaccinazioni (EVAP)”, “l’Agenda OMS sull’immunizzazione 2030” e “L’agenda europea dell’OMS sull’immunizzazione 2030″….


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il-governo-discute-il-piano-di-vaccinazione-2023-2025


 


 

 

 

Scegliamo di farci curare solo da medici no-vax: anche questo è una scelta di Resistenza!

Da La Verità, 22/11/2022

 

 

 

ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

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