IL DOVERE DELLA MEMORIA. Calendario laico dei Santi.

Lapide nel luogo dell'assassinio, Piazza di Spagna, Roma

 

Il 4 dicembre 1943 venne ucciso da un fascista della Guardia Nazionale con un colpo di pistola in piazza di Spagna a Roma  MARIO FIORETTI (31 anni) magistrato e Antifascista socialista.

 

vedi: Il magistrato "volante": MARIO FIORETTI


 

 

Il 4 dicembre 1945 viene ucciso a Ventimiglia di Sicilia (PA) con colpi di lupara da parte di sicari mafiosi GIUSEPPE PUNTARELLO ( 53 anni) autista di una ditta di trasporti e segretario della sezione locale del PCI.

 

vedi:  Un autista determinato: GIUSEPPE PUNTARELLO

 

Il 3 dicembre del 1944 muore fucilato a Centallo (Cuneo) ad opera delle Brigate Nere DUCCIO GALIMBERTI (Tancredi Galimberti detto Duccio, 38 anni)  avvocato, Antifascista, Azionista e capo partigiano delle formazioni  “Giustizia e Libertà”.

 

vedi:  L'iniziatore della Resistenza: DUCCIO GALIMBERTI

 


Comitini (AG)

Il 29 novembre 1946 muoiono uccisi a colpi di lupara sparati da sicari mafiosi su una strada tra Aragona e Comitini (AG)   FILIPPO FORNO  (46 anni) bracciante e sindacalista e GIUSEPPE PULLARA bracciante. Leggi il resto di questo articolo »

 

Il 28 novembre 1946 muore a Calabricata (Catanzaro)  uccisa da un colpo di fucile GIUDITTA LEVATO ( 31 anni) contadina.

 

vedi: La contadina che diede tutto: GIUDITTA LEVATO


 

 

Il 26 novembre 1944 muore fucilata dai nazifascisti a Pavullo nel Frignano (Modena) IRMA MARCHIANI (33 anni, nome di battaglia Anty) ricamatrice, modista e Partigiana.

 

vedi:  La modista comandante: IRMA MARCHIANI

 


Joppolo Giancaxio (AG)

Il 25 novembre 1946 muore ucciso a Joppolo Giancaxio (AG) con colpi di lupara da parte di sicari mafiosi GIOVANNI SEVERINO contadino e segretario della Camera del Lavoro di Agrigento.

Severino era, nell’immediato dopoguerra, un animatore coraggioso delle lotte contadine per l’assegnazione degli appezzamenti di terreno e per una giusta redistribuzione dei prodotti agricoli

I responsabili dell’assassinio non furono mai trovati.


 

Il 25 novembre 1945 muore a Cattolica Eraclea (AG) dopo essere stato gravemente ferito con due bombe a mano lanciate da sicari mafiosi GIUSEPPE SCALIA (39 anni) contadino e sindacalista socialista.

 

vedi: Un contadino sindacalista: GIUSEPPE SCALIA

 


Il Governo Parri

Il 24 novembre 1945 a Roma venne proditoriamente messo in crisi il  GOVERNO presieduto da FERRUCCIO PARRI (1890- 1981): l’unico governo italiano ispirato dalla Resistenza, fondato sul CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) e con un Partigiano alla guida.

Una giornata della vergogna“.

 

vedi:  Un "golpe bianco": LA CRISI DEL GOVERNO PARRI.


La Val d'Enza

 

Tra il 20 e il 25 novembre 1944 presso la Val d’Enza (tra Massa Carrara, Parma e Reggio Emilia) si svolse una dura battaglia tra partigiani e militi fascisti e tedeschi in cui vengono uccisi in combattimento o fucilati combattenti e civili.

 

vedi:  La battaglia della Val d'Enza


 

Il 16 novembre 1879 muore ad Udine suicida con due colpi di pistola GIOVANNI BATTISTA CELLA (42 anni, detto Titta) avvocato, imprenditore, Patriota risorgimentale italiano e volontario garibaldino.

 

vedi:  Un Patriota valorosissimo: GIOVANNI BATTISTA CELLA

 

 

Il 10 novembre 1944 viene fucilato a Modena da un plotone di fascisti della GNR GIACOMO ULIVI (19 anni) studente di legge all’università di Parma e Partigiano. Con lui morirono i Partigiani  ALFONSO PIAZZA ed EMILIO PO.

 

vedi:  Generosità e sapienza di uno studente: GIACOMO ULIVI

 

L’8 novembre 1947 viene ucciso dalla mafia a Marsala (TP) con colpi di fucile VITO PIPITONE  (39 anni) contadino e dirigente della Confederterra locale.

 

vedi:  Un contadino determinato: VITO PIPITONE

 

 

 

Il 5 novembre del 1977  muore a Firenze dopo una lunga malattia GIORGIO LA PIRA (73 anni) politico, docente universitario, Padre costituente, Sindaco di Firenze, pacifista, Antifascista e frate laico francescano e domenicano.

 

vedi:  Un sindaco "artista" della pace: GIORGIO LA PIRA

 

 

Il 3 novembre del 1915  muore a Corleone (PA) ucciso a colpi di rivoltella dalla mafia BERNARDINO VERRO (49 anni) sindacalista, politico e sindaco di Corleone.

 

vedi:  Un sindaco in lotta: BERNARDINO VERRO

San Giuseppe Jato ( PA)

Il  3 novembre 1947 viene ucciso dalla mafia a San Giuseppe Jato (PA) CALOGERO CAIOLA testimone oculare della strage di Portella della Ginestra.

Caiola era un piccolo proprietario terriero della zona e il giorno della Strage di Portella della Ginestra del 1 maggio 1947, aveva probabilmente riconosciuto dei suoi compaesani che tornavano verso casa armati di lupara e mitragliatrice. Si stava preparando a testimoniare coraggiosamente al processo per la Strage come testimone oculare, ma fu ucciso sei mesi dopo vicino a casa sua.

Gli inquirenti non collegarono l’omicidio alla sua testimonianza: infatti si cominciarono ad inventare elementi che aiutassero a dipingere Caiola come un poco di buono, una persona di dubbia moralità, addirittura con tendenze perverse. Nessuno osò parlare di omicidio di mafia.

Caiola è una di quelle tante vittime innocenti di mafia “morte due volte”. Prima col sangue, poi con l’infamia e la dimenticanza. I suoi resti riposano nel cimitero di San Giuseppe Jato.

 

vedi:  Una strage di contadini: PORTELLA DELLA GINESTRA


 

Nella notte del 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia (RM) viene ucciso a bastonate da forze oscure dello stato PIER PAOLO PASOLINI, poeta, scrittore, giornalista, regista, linguista, pittore e animatore della coscienza civile. Leggi il resto di questo articolo »

 

Il 1 novembre del 1944 viene fucilata a Savona da un plotone di fascisti PAOLA GARELLI (28 anni, nome di battaglia Mirka) parrucchiera e Partigiana.

 

Vedi:  La parrucchiera Partigiana: PAOLA GARELLI

 

 

Il 29 ottobre del 1799 viene giustiziato in piazza del Mercato a Napoli IGNAZIO CIAIA (33 anni) poeta, insegnante, politico e Responsabile della Repubblica Napoletana del 1799.

 

Vedi:  Il poeta Repubblicano: IGNAZIO CIAIA

 

Il 29 ottobre del 1799 viene giustiziato in piazza del Mercato a Napoli FRANCESCO MARIO PAGANO (51 anni) avvocato, giurista, filosofo, docente, autore teatrale e Padre della Repubblica Napoletana del 1799.

 

Vedi:  Il "Platone di Napoli": FRANCESCO MARIO PAGANO

 

Il 27 ottobre del 1972 viene ucciso a Ragusa con sei colpi di pistola dalla mafia GIOVANNI SPAMPINATO (25 anni),  giornalista.

 

Vedi:Il giornalista che cercava la verità: GIOVANNI SPAMPINATO

 

 

Il 27 ottobre del 1553 a Ginevra fu messo al rogo dai calvinisti come eretico MICHELE SERVETO (42 anni) teologo, umanista e medico spagnolo.

 

vedi:  L'eretico che faceva paura: MICHELE SERVETO

Il 25 ottobre del 1947 a Terrasini (PA) muore ucciso dalla mafia con bastonate in testa e crivellato di proiettili GIUSEPPE MANIACI (38 anni) segretario della Confederterra locale e dirigente comunista.

Nonostante le minacce mafiose si batteva da tempo contro il latifondo e per i diritti dei contadini. Era stato, in passato, nel carcere di Porto Longone (LI) come detenuto per reati comuni e aveva conosciuto i dirigenti comunisti MAURO SCOCCIMARRO (1895- 1972) e UMBERTO TERRACINI (1895- 1983), imprigionati per attività antifascista.

Questo incontro segnò il cambiamento di Maniaci e la nascita del suo impegno politico e sindacale. Le autorità conclusero le indagini, dopo l’omicidio, dicendo che “era escluso il movente politico”. I resti di Maniaci riposano nel cimitero di Terrasini.


 

 

Il 23 ottobre del 1867 muore a Roma a Villa Glori ucciso in combattimento ENRICO CAIROLI (27 anni) medico e patriota risorgimentale italiano.

 

vedi: La generosità di un giovane (2): ENRICO CAIROLI

 

 

Il 22 ottobre del 1880 muore a Pozzuoli (NA) dopo una breve malattia SALVATORE MORELLI (56 anni) politico, avvocato, scrittore, giornalista, Patriota risorgimentale italiano.

 

vedi:  Il Patriota difensore delle donne: SALVATORE MORELLI

Santa Ninfa (TP)

Santa Ninfa (TP)

Il 22 ottobre del 1946 a Santa Ninfa (TP) muore ucciso a fucilate da un sicario mafioso GIUSEPPE BIONDO mezzadro.

Iscritto alla Federterra, che lottava per l’applicazione della legge Gullo del 19 ottobre 1944 sulla divisione del prodotto al 60% per il mezzadro e al 40% per il proprietario, Biondo rivendicava ( attraverso una sua forte partecipazione all’attività sindacale) la ripartizione dei prodotti agricoli per sè e per gli altri contadini della zona secondo il decreto, assolutamente non accolto da padroni e gabellotti mafiosi.

Inoltre Biondo era stato sfrattato illegalmente dal proprietario del terreno, ma era tornato a lavorarvi e il proprietario decise, allora, di far uccidere da un suo campiere il mezzadro. L’assassino non fu mai giudicato e i resti di Biondo riposano nel cimitero di Santa Ninfa.


 

Il 19 ottobre del 1969 muore a Perugia dopo una breve malattia ALDO CAPITINI (69 anni)  educatore, filosofo, politico e Antifascista.

 

vedi:  Il filosofo della Pace: ALDO CAPITINI

Orlandini nel 1943

 

Il 18 ottobre del 1977 muore a Pianzano di Carpineti (RE) dopo una breve malattia DOMENICO ORLANDINI (64 anni, nome di battaglia Carlo)  presbitero, Partigiano e Antifascista.

 

vedi: La Resistenza di un prete: DOMENICO ORLANDINI

 

Il 15 ottobre del 1920 muore a Palermo ucciso da un sicario della mafia GIOVANNI ORCEL (33 anni)  tipografo e sindacalista socialista.

 

vedi:  La lotta di un tipografo: GIOVANNI ORCEL

L’8 ottobre del 1998 muore a Caccamo (PA) ucciso dalla mafia con colpi di fucile DOMENICO GERACI (44 anni), politico e sindacalista.

 

vedi: Il coraggio di un politico: DOMENICO GERACI

 


Lapide dedicata a Mirmina

Il 3 ottobre del 1920 muore a Noto (SR) ucciso dalla mafia con un colpo di pistola PAOLO MIRMINA (23 anni) sindacalista socialista molto attivo nella lotta per le terre siciliane.

Da sempre si era scontrato con i poteri forti della mafia siciliana che mal tolleravano il suo impegno a favore dei lavoratori e dei contadini locali.

Mirmina infatti era diventato giovanissimo capolega dei braccianti alla Camera del Lavoro di Noto e osò sfidare i possidenti terrieri per difendere i diritti dei contadini.

Il suo omicidio avvenne durante il comizio del parlamentare socialista Vacirca, partito non gradito al “potentato” perché era dalla parte del popolo: gli squadristi dei “baroni” – dietro specifico incarico – stavano disturbando il comizio per fa sì che Vacirca non parlasse e se ne andasse e il giovane Mirmina li raggiunse per invitarli a smetterla. La riposta fu un colpo di pistola dritto al cuore. I 4 delinquenti – che peraltro avevano già precedenti penali – furono assolti con formula piena.

I resti di Mirmina riposano nel cimitero di Noto.

Il 15 ottobre 1944, sul luogo dell’omicidio venne deposta una targa commemorativa.  L’incisione recita:

“Qui umile ed impavido difensore della sublime causa proletaria cadeva colpito da ignobile mano sicaria Paolo Mirmina il 3 ottobre 1920. Il proletariato netino nel XXVI della sua scomparsa lancia il severo monito che non invano caddero tutte le gloriose avanguardie dell’avvenire sociale”.


 

 

Il 3 ottobre del 1931 muore sul mar Tirreno in un incidente aereo LAURO DE BOSIS (30 anni) scrittore, poeta e Antifascista.

 

vedi:  Il volo di un antifascista: LAURO DE BOSIS

 

Il 27 settembre del 1956  muore a Firenze  PIERO CALAMANDREI (67 anni) Padre della Costituzione Italiana, “Cantore” della Resistenza, Padre costituente e Combattente per la giustizia come giurista, come uomo politico, come uomo di cultura.

 

vedi:  Il Cantore della Resistenza: PIERO CALAMANDREI

 

Il 27 Settembre 1960 viene ucciso a Lucca Sicula (AG) con vari colpi di lupara da parte di sicari mafiosi PAOLO BONGIORNO (38 anni) sindacalista e politico comunista.

 

vedi:  Il coraggio di un jurnataru: PAOLO BONGIORNO


Il 27 settembre 1943 a Napoli inizia l’insurrezione del popolo napoletano contro gli occupanti tedeschi.

L’insurrezione partì dal quartiere del Vomero per propagarsi in tutta la città e vide impegnati civili e militari con grande coraggio e generosità. L’insurrezione ( nota come Le quattro giornate di Napoli) durerà fino al 30 settembre quando gli occupanti tedeschi furono costretti a lasciare la città lasciando dietro di loro incendi e stragi. Il 1 ottobre gli Alleati entrarono in Napoli già liberata.

Il bilancio degli scontri durante le “quattro giornate” non è concorde nelle cifre: secondo alcuni autori, nelle settantasei ore di combattimenti, morirono 168 partigiani e 159 cittadini; secondo la Commissione ministeriale per il riconoscimento partigiano le vittime furono 155 ma dai registri del Cimitero di Poggioreale risulterebbero 562 morti.


 

Il 22 settembre 1970 muore a Torino, dopo una lunga malattia, PIETRO CHIODI (55 anni, nomi di battaglia Piero e Valerio) filosofo, docente universitario, Antifascista e Partigiano.

 

Vedi: Il filosofo Partigiano: PIETRO CHIODI

 

 

Il 22 Settembre del 1919 viene ucciso a Prizzi (PA) da sicari mafiosi con due colpi di fucile GIUSEPPE RUMORE sindacalista e segretario locale del Partito Socialista.

 

vediUn socialista scomodo: GIUSEPPE RUMORE

Alia (PA)

Il 22 Settembre 1946 vengono uccisi ad Alia (PA) con una bomba a mano GIROLAMO SCACCIA e GIOVANNI CASTIGLIONE contadini.

Mentre era in corso una riunione di contadini, nella casa del segretario della Camera del Lavoro ad Alia, per discutere delle possibilità di assegnare i feudi “Raciura” e “Vacco” alle cooperative di contadini, in seguito ai decreti “Gullo” (ottobre 1944),  ignoti lanciarono bombe a mano all’interno della casa e poi spararono numarosi colpi di lupara. I contadini Scaccia e Castiglione morirono sul colpo, mentre altri 13 rimasero feriti. Nessuno venne condannato per l’attentato e i resti di Scaccia e Castiglione riposano nel cimitero di Alia.


 

 

Il 19 settembre 1887 muore suicida ad Udine MARZIANO CIOTTI (48 anni) Patriota risorgimentale e garibaldino.

 

Vedi:  L'uomo che ha dato tutto alla Patria: MARZIANO CIOTTI

 


 

 

Il 14 settembre 1944 muore presso Gombola di Polinago (MO) in combattimento contro i tedeschi FRANCO CESANA (12 anni) studente e Partigiano.

 

Vedi:  Il ragazzo che volle diventare Partigiano: FRANCO CESANA.

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