Articoli marcati con tag ‘azionismo’

 

 

Il 10 settembre del 1943 verso le 14 viene ucciso all’inizio di viale Giotto (Roma) combattendo per la difesa di Roma RAFFAELE PERSICHETTI (28 anni) insegnante, Partigiano e Azionista.

 

vedi: Un professore a Porta San Paolo: RAFFAELE PERSICHETTI

 

Il 5 agosto 1944 muore fucilato da un reparto di SS italiane a Villar Pelice (TO) GUGLIELMO JERVIS (43 anni, nome di battaglia “Willy”) ingegnere, Partigiano, Antifascista e Azionista.

 

Vedi:  L'ingegnere che servì un'idea: GUGLIELMO JERVIS

 


 

 

L’11 luglio 1966 muore a Roma dopo una breve malattia AUGUSTO MONTI  (85 anni) scrittore, docente, pedagogista, politico, Antifascista e Azionista.

 

Vedi:  La Resistenza di un educatore: AUGUSTO MONTI

 

 

L’11 luglio 1969 muore a Zurigo dopo una lunga malattia GIACOMO BRODOLINI (49 anni) sindacalista, politico Azionista e Socialista e ministro.

 

Vedi:  Il ministro dalla parte dei lavoratori: GIACOMO BRODOLINI

 

Il 21 giugno 1945 viene inaugurato a Roma il GOVERNO presieduto da FERRUCCIO PARRI: l’unico governo italiano ispirato dalla Resistenza, fondato sul CLN ( Comitato di Liberazione Nazionale) e con un Partigiano alla guida.

 

 

Vedi:  Il governo della Resistenza: IL GOVERNO PARRI


 

 

Il 4 giugno 1942, a Roma, a casa dell’avvocato antifascista Federico Comandini in via Canina 6 (quartiere Flaminio) venne fondato clandestinamente il Partito d’Azione ad opera di uomini repubblicani, liberalsocialisti e socialisti liberali ( in rappresentanza di tanti altri sparsi per l’Italia o in esilio).

Il nome riprende quello del Partito d’Azione fondato da  Giuseppe Mazzini nel 1853 e sciolto nel 1867.

Lapide in via Canina 6, Roma

ll primo Partito d’Azione fondato da Mazzini aveva tra i suoi obiettivi le elezioni a suffragio universale, la libertà di stampa e il sostegno alle campagne militari di  Giuseppe Garibaldi per raggiungere l’Unità d’Italia in senso repubblicano. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

Il 4 maggio 1945 muore  a Stramentizzo (Trento) ucciso dai tedeschi in una rappresaglia GIORGIO MARINCOLA  (21 anni, nome di battaglia Mercurio) studente di medicina, militare, Azionista e Partigiano.

 

Vedi:  Lo studente che combatteva gli oppressori: GIORGIO MARINCOLA.

 

 


 

Il 5 aprile del 1944 muore fucilato nel poligono di tiro del Martinetto di Torino dalla Guardia Nazionale della RSI  PAOLO BRACCINI (36 anni, nome di battaglia Verdi) docente universitario, medico veterinario, Antifascista, Azionista e Partigiano.

 

Vedi:  Un uomo morto quasi con gioia: PAOLO BRACCINI



 

 

Il 20 febbraio 1993 muore a Roma dopo una lunga malattia LUCIANO BOLIS (75 anni), letterato, politico, membro del Movimento Federalista Europeo, Antifascista, Azionista e Partigiano.

 

Vedi:  L'Azionista tenace: LUCIANO BOLIS.

 

Il 12 febbraio 1945 muore fucilato da partigiani italiani comunisti presso Cividale del Friuli (UD) GUIDALBERTO PASOLINI (19 anni, detto Guido, nome di battaglia Ermes) studente, Partigiano e Azionista, fratello minore di PIER PAOLO PASOLINI.

 

Vedi:  La passione di un Partigiano: GUIDO PASOLINI

 

 

Il 9 febbraio 1967 muore a Roma dopo una breve malattia ERNESTO ROSSI (70 anni) politico, Antifascista, Azionista e giornalista economista.

 

Vedi:  Il democratico ribelle: ERNESTO ROSSI

 

 

Il 5 febbraio 1944 muore nel carcere di Regina Coeli (Roma), per le conseguenze delle torture subite, LEONE GINZBURG (35 anni) letterato, Antifascista, Azionista e Partigiano.

 

vedi:  La Resistenza di un letterato: LEONE GINZBURG

 

Il 4 gennaio 1975 muore a Roma dopo una lunga malattia CARLO LEVI (73 anni) scrittore, pittore, politico, giornalista, medico, Antifascista e Azionista.

 

vedi:  Un uomo "meridiano": CARLO LEVI

 

Il 26 dicembre 1954 muore a Firenze dopo una lunga malattia AMELIA PINCHERLE ROSSELLI (84 anni) scrittrice, Antifascista, Azionista e madre di ALDO, CARLO e NELLO ROSSELLI.

 

Vedi:  Il coraggio di una scrittrice: AMELIA PINCHERLE ROSSELLI


 

 

Il 24 marzo 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine PILO ALBERTELLI (36 anni), insegnante, filosofo, Azionista, Antifascista e Partigiano.

 

Vedi:  L'insegnante che educava agli ideali: PILO ALBERTELLI.

Un acuto editoriale di Leonardo Becchetti su ‘Avvenire’ («Non senza competenze», 19 agosto 2018) ha messo a fuoco il corto circuito tra il vasto consenso politico di comunità organizzate con bassa capacità di elaborazione delle conoscenze e le competenze degli esperti. L’articolo mi ha rimandato alla lettura di un recente prezioso libretto di Alberto Guasco in cui si ripercorre la folgorante meteora del ‘Fronte dell’Uomo qualunque‘, costola politica dell’omonimo giornale di Guglielmo Giannini (Le due Italie. Azionismo e qualunquismo‘, Franco Angeli editore). Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 agosto 1944 muore fucilato da un reparto di SS italiane a Villar Pelice (TO) GUGLIELMO JERVIS (43 anni nome di battaglia “Willy”) ingegnere, Partigiano, Antifascista e Azionista.

Jervis nacque a Napoli: la madre apparteneva ad una famiglia valdese e il padre era un ingegnere di origini inglesi. Dopo avere studiato a Torino e Firenze nel 1925 si era laureato in ingegneria al Politecnico di Milano. Subito dopo prestò un anno di servizio militare e lavorò per sei anni in una fabbrica di Milano. Entrò poi a lavorare all’Olivetti d’Ivrea nel 1934 dove fu incaricato  di dirigere la Scuola apprendisti meccanici dell’azienda. Era anche molto attivo nella Comunità religiosa Valdese e nel 1932 si sposò con LUCILLA ROCHAT ( 1907- 1988 insegnante e partigiana) con cui ebbe tre figli. Leggi il resto di questo articolo »

L’11 luglio 1966 muore a Roma dopo una breve malattia AUGUSTO MONTI  (85 anni) scrittore, docente, pedagogista, politico Antifascista e Azionista.

Monti nacque un piccolo paese delle Langhe in Piemonte, Monastero Bormida (Asti) , in una famiglia di modeste condizioni e all’età di tre anni si trasferì a Torino al seguito del padre. Dopo gli studi liceali conseguì la laurea in lettere e nel 1904 ed ebbe l’incarico d’insegnare prima in Sardegna e poi a Chieri (TO).

Fedele agli ideali del Risorgimento partecipò come volontario alla  prima guerra mondiale passando due anni in Austria da prigioniero. Dopo la guerra continuò a lavorare come insegnante e tra il 1924 e il 1934 fu docente di lingua italiana e lingua latina in un liceo a Torino ed ebbe tra i suoi allievi alcuni tra i più noti personaggi della cultura torinese del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale come CESARE PAVESE (1908- 1950), LEONE GINZBURG (1909- 1944), GUIDO SEBORGA  (1909- 1990) e MASSIMO MILA (1910- 1988) ( tutti futuri antifascisti militanti, impegnati in Giustizia e Libertà, poi nel Partito d’Azione e nella Resistenza) e trasformando il proprio insegnamento in scuola di libertà attraverso un’autentica visione laica e un profondo antifascismo (nel 1925 abbandonò la prestigiosa collaborazione con il Corriere della Sera per protestare contro la “presa fascista” del quotidiano).

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L’11 luglio 1969 muore a Zurigo dopo una lunga malattia GIACOMO BRODOLINI (49 anni) sindacalista, politico Azionista e Socialista e ministro.

Brodolini nacque a Recanati (Macerata) in una famiglia della buona borghesia e compì gli studi liceali a Bologna. Subito dopo la maturità nel 1940 venne chiamato alle armi come ufficiale di complemento in Albania e Grecia. Al ritorno fu mandato in Sardegna fino all’armistizio dell’8 settembre del 1943.

In Sardegna conobbe l’azionista EMILIO LUSSU (1890- 1975), sua moglie JOYCE LUSSU (1912- 1998) e la loro cerchia di ardenti amici antifascisti che completarono la sua formazione politica che lo portò ad entrare nel Partito d’Azione nel 1946, divenendone un attivo militante  anche come dirigente del partito nelle Marche. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 aprile del 1944 muore fucilato nel poligono di tiro del Martinetto di Torino dalla Guardia Nazionale della RSI  PAOLO BRACCINI (36 anni, nome di battaglia Verdi) docente universitario, medico veterinario, Antifascista, Azionista e Partigiano.

Braccini nacque a Canepina  (VT) in una famiglia di profonde convinzioni socialiste ( il padre era amico di GIACOMO MATTEOTTI) e sviluppò presto un forte sentimento antifascista. Laureatosi in agraria nel 1930 all’Università degli studi di Milano nel 1931 è chiamato alle armi. Leggi il resto di questo articolo »

Il 24 marzo 1944 muore a Roma ucciso dalle SS tedesche presso le Fosse Ardeatine PILO ALBERTELLI (36 anni), insegnante, filosofo, Azionista, Antifascista e Partigiano.

Albertelli nacque a Parma nella famiglia di un ingegnere e deputato socialista, ultimo di tre figli ( i due fratelli diverranno un ingegnere, Nullo, e un violoncellista celebre, Ippolito Nievo). Il padre aveva scelto di chiamare i figli con i nomi di grandi protagonisti del Risorgimento: Pilo prese il nome da ROSOLINO PILO (1820- 1860), Patriota risorgimentale siciliano.

Il padre Guido sfuggì ad un attentato fascista nei primi anni del fascismo e il suo studio venne distrutto dagli squadristi per cui la famiglia fu costretta a trasferirsi a Roma. Pilo s’iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia presso la Sapienza, l’Università di Roma, ed ebbe tra i suoi insegnanti l’allora giovane filosofo GUIDO CALOGERO (1904- 1986) e la sua ottima applicazione agli studi gli guadagnò la stima del filosofo di regime Giovanni Gentile. Leggi il resto di questo articolo »

Il 24 marzo del 1944 muore fucilato a Roma nell’Eccidio delle Fosse Ardeatine ORLANDO ORLANDI POSTI (18 anni, detto Lallo) studente, Azionista, Antifascista e Partigiano.

Orlandi Posti ( Lallo, come lo chiamavano gli amici) nacque a Roma e aveva soltanto diciassette anni quando decise di aderire, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, al Partito d’Azione. Come “azionista” entrò nella resistenza e partecipò alla difesa di Roma combattendo dalle parti di ponte Salario. Leggi il resto di questo articolo »

 

Ernesto Rossi 1897- 1967

Ernesto Rossi, del quale quest’anno si celebrano i cinquant’anni dalla morte (9 febbraio 1967), era stato volontario non ancora diciannovenne nella prima guerra mondiale e, nato a Caserta, vicino Napoli, era arrivato a Firenze dove in quel momento insegnava lo storico GAETANO SALVEMINI.

L’incontro con lui fu per il giovane casertano decisivo di fronte al dibattito violento che allora si scatenò tra i sostenitori della neutralità dell’Italia e quelli dell’intervento nella prima guerra mondiale. Insegnante di matematica nelle scuole italiane, fu arrestato nel 1930, mentre faceva lezione, e condannato dal Tribunale Speciale Fascista a venti anni di cui nove furono scontati in carcere e quattro al confino di Ventotene. Leggi il resto di questo articolo »

Il 12 febbraio 1945 muore fucilato da partigiani italiani comunisti presso Cividale del Friuli (UD) GUIDALBERTO PASOLINI (19 anni, detto Guido, nome di battaglia Ermes) studente, Partigiano e Azionista, fratello minore di PIER PAOLO PASOLINI.

Guido nasce a Belluno nella famiglia piccolo borghese di una maestra e un ufficiale, proveniente da Bologna dove era nato il fratello Pier Paolo. In seguito tutta la famiglia si trasferirà a Casarsa delle Delizie (Pordenone). Dopo la maturità scientifica conseguita a Pordenone Guido, invece d’iscriversi all’università, decise d’impegnarsi attivamente contro i tedeschi. Assunse il nome di battaglia “Ermes” ed entrò nelle Brigate Osoppo-Friuli ( formazioni partigiane autonome d’ispirazione cattolica ma anche laica e socialista) e combattè sulle montagne che circondano Pordenone. Leggi il resto di questo articolo »

Il 9 febbraio 1967 muore a Roma dopo una breve malattia ERNESTO ROSSI (70 anni) politico, Antifascista, Azionista e giornalista economista.

Rossi fu figura centrale del Partito d’Azione e del Partito Radicale dei primi anni. Con ALTIERO SPINELLI (1907- 1986) ed EUGENIO COLORNI ( 1909- 1944) fu tra i principali promotori del federalismo europeo e con loro condivise la stesura del Manifesto di Ventotene (1944) considerato la sua opera più importante e il suo testamento morale.

Rossi nacque a Caserta, nella famiglia di un ufficiale che fu trasferito a Firenze nel 1899, e si formò negli ambienti democratico-liberali fiorentini. Partecipò da volontario alla Prima guerra mondiale comportandosi valorosamente. Nel 1919 s’iscrisse a giurisprudenza all’Università di Siena e si laureò nel 1920. Leggi il resto di questo articolo »

Il 5 febbraio 1944 muore nel carcere di Regina Coeli (Roma), per le conseguenze delle torture subite, LEONE GINZBURG (35 anni) letterato, Antifascista, Azionista e Partigiano.

Ginzburg nacque ad Odessa (Ucraina) in una famiglia ebraica colta e agiata. Dal punto di vista religioso i genitori erano rispettosi di una tradizione ebraica priva di dogmi mentre Leone si sarebbe sempre considerato un “libero pensatore”. Presso la famiglia viveva dal 1902, come istitutrice, l’italiana Maria Segre che insegnò a Leone ed ai suoi due fratelli il francese e l’italiano e favorì rapporti con l’Italia fin dal 1910.

Tra il 1914 e il 1919 Ginzburg studiò in varie città italiane e nel 1920 si stabilì a Torino. Nel 1921 i Ginzburg si spostarono ancora una volta: andarono a Berlino dove il padre aveva avviato una nuova società commerciale assieme a un amico. Nell’autunno 1923, mentre il padre restava in Germania per lavoro, la famiglia ritornò a Torino e tra il 1924 e il 1927 Ginzburg concluse gli studi laureandosi in Lettere Moderne. Leggi il resto di questo articolo »

Testimonianza – Un testo dell’avvocato filosofo napoletano Gerardo Marotta racconta la parabola (triste) dell’Istituto italiano di studi filosofici. In occasione dell’addio a Gerardo Marotta, pubblichiamo lo stralcio di un lungo testo dell’avvocato, l’ultimo che ci ha inviato.

 

Ancora oggi, ai nostri giorni, si assiste a Napoli e in tutto il Paese alla mancanza di cultura politica e non si riesce a formare un governo, un Consiglio regionale o un Consiglio comunale capace davvero di governare. Il Mezzogiorno è pieno di persone intelligenti ma che non sanno governare perché la cultura filosofica e politica fu estirpata completamente dalla controrivoluzione del 1799. Tanto che nella Storia del Regno di Napoli Benedetto Croce osserva che dopo la controrivoluzione, le stragi e le condanne a morte volute dal Borbone “non un filo di filosofia (e quindi di filosofia del diritto e di diritto pubblico) vi fu a Napoli”. Leggi il resto di questo articolo »

…   “Non è già un teorema di economia politica o una tesi filosofica, quale che ne sia in definitiva  l’efficacia chiarificatrice, ciò che spinge gli uomini a combattere, a sacrificarsi e, se è necessario, a morire per un ideale, ma un impulso morale. Leggi il resto di questo articolo »

Il 4 gennaio 1975 muore a Roma dopo una lunga malattia CARLO LEVI (73 anni) scrittore, pittore, politico, giornalista, medico, Antifascista e Azionista.

Levi nacque a Torino in un’agiata famiglia ebraica e fin da ragazzo si dedicò con passione alla pittura che coltiverà per tutta la vita anche con importanti successi. Nel 1917 si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell’Università di Torino e dal 1918 entrò in rapporto con PIERO GOBETTI facendo parte del suo gruppo che mirava alla “Rivoluzione liberale”. Scriverà:

“Scrivere di Piero Gobetti, significa, per noi della nostra generazione, fare della autobiografia”

Levi si laureò in Medicina divenendo per alcuni anni assistente presso la  Clinica medica dell’Ateneo torinese e fece dei viaggi a Parigi in cui decise di dedicarsi definitivamente alla pittura. Dal 1931 partecipò al movimento antifascista ‘Giustizia e Libertà’, fondato a Parigi da CARLO ROSSELLI nel 1929, e scrisse  per lo stesso vari saggi.  Ciò causò il suo primo arresto per due mesi nel 1934.  Al secondo arresto, nel maggio 1935, seguì  la condanna al confino in Lucania. Leggi il resto di questo articolo »

Il 26 dicembre 1954 muore a Firenze dopo una lunga malattia AMELIA PINCHERLE ROSSELLI (84 anni) scrittrice, Antifascista, Azionista e madre di ALDO, CARLO e NELLO ROSSELLI.

Amelia nacque a Venezia da una famiglia dell’alta borghesia ebraica, ultima di cinque figli (era sorella di Carlo Pincherle padre dello  scrittore Alberto Pincherle noto come Moravia). La famiglia aveva forti tradizioni risorgimentali: nelle sue Memorie, scritte tra il 1931 e il 1946, Amelia mise in luce i cardini attorno ai quali ruotò la sua infanzia e che tanto influenzarono la sua vita di donna: la fascinazione per i moti del ’49 veneziano e per il senso del dovere mazziniano che permeò quella generazione, la leva di un altruismo spinto all’eccesso, la tendenza alla solitudine e l’acuta osservazione dell’ambiente circostante in chiave teatrale. Leggi il resto di questo articolo »

Non temo e non spero nulla. So soltanto che ciascuno di noi deve fare ogni giorno, sino all’ultimo, il suo dovere…

Bisogna saper lavorare con umiltà, senza ostentazione, magari anche in attività oscure… Leggi il resto di questo articolo »

L’ 8 dicembre 1981 muore a Roma dopo una lunga malattia FERRUCCIO PARRI (91 anni, nome di battaglia Maurizio), insegnante, politico, giornalista, Azionista, Antifascista, capo della Resistenza italiana e presidente dell’unico governo fondato sulla Resistenza nel 1945.

Parri nasce a Pinerolo (TO) da una famiglia di origini marchigiane, quarto di cinque figli. Il padre, insegnante di letteratura italiana e fervente mazziniano, spinse la famiglia a spostarsi frequentemente a causa del suo lavoro scolastico. Dopo aver completato gli studi liceali, Parri si iscrisse nell’autunno del 1908 alla facoltà di lettere dell’Università di Torino, scegliendo l’indirizzo storico-geografico.

Da studente divenne un appassionato lettore delle molteplici riviste fiorentine, in particolare de La Voce di Giuseppe Prezzolini (1882- 1982), che arricchì la sua educazione mazziniana ricevuta in famiglia e che gli indicò il compito che le nuove generazioni dovevano fare proprio, ovvero battersi per una riforma etica della politica e promuovere l’educazione civile del popolo italiano. Leggi il resto di questo articolo »

Il 10 settembre del 1943 verso le 14 viene ucciso all’inizio di viale Giotto (Roma) combattendo per la difesa di Roma RAFFAELE PERSICHETTI (28 anni) insegnante, Partigiano e Azionista.

Persichetti era figlio di un famoso chirurgo romano, studiò al Liceo “Visconti” a Roma ma ottenne la licenza liceale da privatista al liceo “Mamiani”. Si laureò in lettere e, dopo la laurea, divenne ufficiale di complemento nel 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna” e poi  professore di storia dell’arte, prima all’Istituto “De Merode” e poi al Liceo “Visconti”, facendosi apprezzare per le sue doti d’intellettuale e di democratico. Leggi il resto di questo articolo »

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