GLR – CONSIDERAZIONI   (62)

ANNO V DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate  QUI

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Magari!

Magari ognuno si dicesse di voler fare di se stesso una rivoluzione vivente, un’opposizione permanente a ciò che sta succedendo dal 2020. Costi quello che può costare.

Il che vorrebbe dire di aver cominciato a prendere coscienza di quale atto criminale è in corso per raggiungere la governance mondiale da parte dei veri padroni del mondo: i componenti iper-miliardari dell’aristocrazia finanziario-usuraia.

Il che vorrebbe dire di aver cominciato a capire cosa nascondono tutte le bubbole, le fandonie, le fanfaluche propinate dai media del mainstream a loro asservito.

Cosa nascondono le tragiche panzane sulla salute, sulle epidemie, sui pseudo-vaccini, sulla crisi climatica, sulla CO2, sulla crisi energetica, sulle guerre in corso, sulle transizioni ecologiche, energetiche e digitali.

Cosa nasconde il mondo migliore, sostenibile, da “mulino bianco” che ci aspetta ( come dicono loro) se ci facciamo, buoni buoni, impoverire, destrutturare e “resettare” dal Grande Reset ideato dalle menti malate di quegli iper-miliardari e portato avanti, a nome loro, da istituzioni come l’ONU, l’OMS, l’EU e da miriadi di governanti, politici, amministratori locale, preti, pseudo-scienziati, pseudo-giornalisti, pseudo-opinionisti con l’opinione preconfezionata ( leggi QUI).

Io, di me, farò una rivoluzione“, “io farò di me un ribelle” di fronte a questo progetto di disumanizzazione già iniziato, dagli anni 50, con l’avvento del più lurido consumismo, intrecciato con le lercie ” rivoluzioni industriali” dell’ ’800 e del ’900  ( fino a quella digitale e transumana, in corso) mentre il potere dell’aristocrazia finanziario-usuraia, nei budelli oscuri del deep-state, preparava il suo progetto di dominio globale fin dalla fondazione della Fabian Society a Londra nel 1884 e fino ad arrivare al World Economic Forum ( fondato nel 1971), fucina attuale dei suoi progetti di dominio (insieme a decine di altri think thank diabolici: leggi QUI), e fino al 2020,  l’inizio dell’attuazione del progetto criminale chiamato Grande Reset.

Ecco, magari ognuno di noi, al termine della propria vita, potesse dire queste parole:

“Ho lottato, è molto: credetti poter vincere (ma alle membra venne negata la forza dell’animo), e la sorte e la natura repressero lo studio e gli sforzi. E’ già qualcosa l’essersi cimentati; giacchè vincere vedo che é nelle mani del fato. Per quel che mi riguarda ho fatto il possibile, che nessuna delle generazioni venture mi negherà; quel che un vincitore poteva metterci di suo: non aver temuto la morte, non aver ceduto con fermo viso a nessun simile, aver preferito una morte animosa a un’imbelle vita”.


(Giordano Bruno, “De monade, numero et figura”, 1591)

 

(GLR)



 

La rivoluzione può aspettare

Basta guardarsi intorno per rendersi conto che di motivi per voler fare una rivoluzione ce ne sarebbero parecchi. O quantomeno una rivolta senza armi, una protesta. Almeno una qualche forma di resistenza. Eppure, non cambia mai niente.

Nel nostro paese, secondo dati Eurostat del 2019 relativi al reddito netto disponibile pro-capite, esiste una differenza media di circa 10000 euro tra le regioni del nord e quelle del sud, con Sicilia, Campania e Calabria agli ultimi posti.

Nonostante le evidenti disuguaglianze economiche, anche in termini di servizi e infrastrutture, la maggioranza dei cittadini italiani si è espressa per un governo che non dimostra alcuna volontà di ridurre le differenze tra nord e sud.

Ampliando il raggio d’analisi, anche in Europa troviamo importanti iniquità nella distribuzione del reddito tra l’area centro-nord, con Londra che alza la media, l’area sud e quella est. In sud Italia si possono trovare valori vicini, e a volte persino inferiori, a quelli delle aree più avanzate dell’est, come la Polonia.

E non dimentichiamoci dei super-ricchi: proprietari di multinazionali, capi della finanza, imprenditori e fruitori indisturbati dei paradisi fiscali. Circa 500 miliardari con patrimoni, non adeguatamente tassati, che da soli coprono il 20% della ricchezza dell’U.E.

Personaggi delle televisioni pubbliche e private che appaiono protagonisti di show che niente hanno da aggiungere alla cultura italiana o europea, se non contribuire al suo declino.


Personaggi strapagati per mandare ai cittadini messaggi preparati ad hoc per essere minuziosamente privi di ogni stimolo critico e di senso della realtà. Messaggi esattamente in linea con i valori della società in cui viviamo, cioè il consumo e l’apparenza.


Intanto, poco lontani da noi, si stanno svolgendo conflitti con dinamiche spesso distorte dai mass media.

Il numero dei morti sul lavoro è in aumento, ci sono impieghi per i quali non esistono sindacati, non vengono riconosciute ferie o malattia e la gente dorme per strada.

L’attenzione della gran parte dei cittadini-spettatori è completamente soggiogata dagli slogan pubblicitari e dalle notizie manovrate dei tg (di stato!) e continuano, lobotomizzati, a rimandare impegni e ad organizzare l’agenda in base ai palinsesti televisivi o passano gran parte del loro tempo ad usare social, i cui ideatori, nel frattempo, mandano i loro figli in scuole dove non ci sono nemmeno le lavagne elettroniche.

Complice, forse, anche la sensazione di non poter incidere in nessun modo nelle scelte politiche, il focus viene totalmente distolto dai temi che, almeno un tempo, erano cari ai cittadini, i quali spesso hanno dovuto rivendicare diritti che gli spettavano.


Invece, oggi, anche se molti diritti ce li stanno togliendo, continuiamo, mezzi addormentati, a vedere le serie su Netflix e la televisione, a fare acquisti su Amazon, comodamente da casa, perché poi semmai si può anche rimandare indietro la merce.


Siamo pronti a comprare l’ultimo modello delle varie tecnologie disponibili sul mercato e ci illudiamo di avere tutti i diritti possibili.


La possibilità del consumo immediato ci fa credere di avere una qualità della vita alta. È come se ogni diritto in meno venisse compensato con un consumo in più e ogni malcontento venisse immediatamente sedato, almeno per un po’.


Il consumo, momentaneamente e in modo apparente, rende quieto ogni desiderio o impulso e, allo stesso tempo, ci allontana sempre più dai più profondi bisogni dell’esistenza.


Siamo talmente impegnati ad omologarci agli standard da cui siamo costantemente bombardati, da non avere né tempo né energie per organizzare una rivolta, uno sciopero o, prima ancora, per fare gli adeguati approfondimenti e letture riguardo un tema per cui lottare.

Ormai, siamo dentro al sistema fino al collo.

Il lavoro non ci lascia abbastanza tempo libero per l’incontro e il confronto con gli altri lavoratori e anche il tempo libero è talmente scandito da attività organizzate e prestabilite, ovviamente tutte omologate, che quasi vogliono farci dimenticare che la vita è una sola. Figuriamoci se c’è spazio per pensare a una qualche forma di rivoluzione.


Il consumo è l’oppio del nostro tempo.


Chiara Grasselli,   https://www.lafionda.org/   12/4/2024

Chiara Grasselli si è laureata in Biologia Molecolare e ha conseguito il dottorato di ricerca in Biochimica presso l’Università degli studi di Perugia. È docente di ruolo di Scienze Naturali nella scuola secondaria superiore. È attiva nel sociale e spera in ogni forma di resistenza.

 

 

 

 

 

NUOVO PARADISO TERRESTRE

In pochi anni abbiamo perso millenni di cultura, di intelligenza, cancellando i successi delle più grandi e sanguinose lotte di popolo per la conquista della civiltà!

 

Silver Nervuti

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

 

INVOLUZIONE DELLA SPECIE

Oggi, guardando indietro, ci rendiamo conto di quanto sia tutto cambiato. L’abbondanza di regole e protezioni ha reso le persone incapaci di badare a se stesse. Prima dovevi essere sveglio, reattivo, imparare a cavartela da solo. Ma ora?

Ora c’è qualcuno che decide tutto per te, che ti dice cosa fare, cosa indossare, dove andare.

I bambini di oggi sono cresciuti con il cellulare in mano, senza conoscere il gusto di cadere da una bicicletta e sbucciarsi le ginocchia.


Sono diventati pedine pronte all’obbedienza e all’adattamento senza una vera autonomia.


Questa infantilizzazione della società è pericolosa. Ci rende vulnerabili al controllo, alla manipolazione. E purtroppo, molti sono disposti a seguire ciecamente chi dice loro cosa fare, senza pensare alle conseguenze.


Le auto moderne sono strapiene di tecnologia, ma nonostante ciò, gli incidenti stradali continuano a essere numerosi. La colpa non è delle macchine, ma di chi le guida.

È tempo di capire che il problema siamo noi, non la tecnologia. Bisogna tornare a essere responsabili delle nostre azioni.

 

Silver Nervuti

Ascolta e vedi QUI

 

 

 

 

 

Smascherati i passaporti della vergogna

Davvero sorprendente come certe verità saltino fuori a distanza di tempo e guarda caso sono le verità gridate a gran voce dai cosiddetti complottisti, ma soffocate dai miserabili troll delle fake news che dicevano con le vocette in falsetto oh non è vero, non è vero.

Ieri la dottoressa Hanna Nohynek dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha testimoniato in tribunale di aver informato il suo governo che i pass e i passaporti  vaccinali non erano necessari, ma di essere stata ignorata, nonostante avesse spiegato che i sieri spacciati per vaccini anticovid non fermavano la trasmissione del virus e che i passaporti davano un falso senso di sicurezza.

Le  rivelazioni sono emerse in un’aula di tribunale di Helsinki dopo che un  cittadino finlandese, Mika Vauhkala, ha fatto causa visto  che gli è stato negato l’ingresso in un bar perché non aveva un pas vaccinale.

La dottoressa  Nohynek è primaria presso l’Istituto finlandese per la salute e il benessere ed è presidente del gruppo strategico di esperti sull’immunizzazione dell’Oms.

Testimoniando ieri, ha dichiarato che l’Istituto finlandese per la salute sapeva entro l’estate del 2021 che i vaccini contro il Covid-19 non avevano fermato la trasmissione del virus.

Nello stesso periodo del 2021 , l’Oms ha affermato che stava lavorando per “creare un quadro internazionale affidabile” per viaggiare sicuri mentre gli stati membri dell’UE iniziavano a lanciare passaporti Covid. Il regolamento UE sui certificati digitali è stato approvato nel luglio 2021 e successivamente sono stati emessi oltre 2,3 miliardi di certificati.

In realtà era già noto il fallimento dei vaccini e in ogni caso la dottoressa Nohynek ha testimoniato ieri che il suo istituto ha ulteriormente  informato il governo finlandese alla fine del 2021 che i passaporti Covid  non avevano più senso, anche se i certificati continuavano a essere richiesti.

Non c’è dubbio che questa testimonianza sia molto importante perché rompe l’omertà delle mafie pandemiche: la dottoressa Nohynek fa ampiamente  parte dei circoli medici globali.

Oltre a presiedere il gruppo consultivo strategico dell’Oms sulle vaccinazioni, è uno dei principali consulenti finlandesi sui vaccini e fa parte dei consigli di amministrazione di Vaccines Together e dell’International Vaccine Institute .

Dunque si tratta per così dire  di “voci dentro” che ormai arrivano all’esterno e probabilmente fanno capire che dentro l’Oms cova la ribellione contro la tirannia Gates che si esercita attraverso il segretario terrorista Tedros Adhanom, uno dei personaggi più repellenti dell’intero panorama Onu che pure abbonda di canaglie.


Intanto la causa va avanti e si aspetta la testimonianza del cardiologo britannico Aseem Malhotra il quale testimonierà che, durante la pandemia  alcune autorità mediche e molti professionisti hanno sostenuto politiche non etiche, coercitive e disinformate come i mandati vaccinali e i passaporti vaccinali, che hanno minato il consenso informato del paziente e la pratica medica basata sull’evidenza.


Forse arriverà davvero il momento del redde rationem per questo tentato golpe contro la democrazia, contro la scienza, contro la salute e contro il buon senso che è stato inscenato grazie ai laboratori per la guerra biologica e ai finanziamenti coperti, sotto forma di pandemia. Golpe che continua a fare vittime.


https://ilsimplicissimus2.com/   12/4/2024

 

 

 

 

DALLA RETE

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ANNO V DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE

 

 

 

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Vedere con attenzione il docufilm “Invisibili” sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO:  QUI

Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE   QUI

912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE   QUI

 

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