Il “nuovo” anno 2023…

 

Premesso che per noi il nuovo anno 2023 è nato ( come avviene da millenni) il 21 dicembre 2022, nel giorno del Solstizio d’inverno (leggi QUI); premesso che consideriamo quest’ammucchiata di feste “nataline, capodanniche, befaniche” più che mai “atroci”, come scriveva Pasolini (leggi QUI); premesso che in queste feste “atroci” per resilienti beoti, invece, dovremmo porci domande fondamentali che possano colorare di dignità e libertà il nuovo-vecchio anno  (leggi QUI); premesso tutto questo affermiamo con fermezza, oggi 1 gennaio 2023, che questo “nuovo” anno è nato già stravecchio e decrepito nel solito devastante segno della paura e del panico  (leggi QUI):



Così titolava, in prima pagina, La Verità del 30/12/2022, ma almeno in senso critico e preoccupato, mentre gli altri giornaloni e le televisioni del fetido mainstream asservito al Grande Reset proponevano paura e angoscia per il “virus” quasi con soddisfazione giuliva e pimpante.

Si, il 2023 è già stravecchio e già presenta i soliti tormenti che abbiamo visto dal 2020. Già presenta “virus” che mettono paura e quindi giustificano conseguenti vecchie emergenze con altre possibili future vecchie limitazioni delle nostre libertà ( ciò che ne è rimasto…), come già accade dal 2020 ( leggi QUI).

Si, il 2023 è già stravecchio e presenta i soliti intrecci inestricabili di emergenze su emergenze per il già noto ( ai non-covidioti) scopo di realizzare a tutti i costi il progetto di asservimento previsto dall’Agenda 2030 dell’aristocrazia finanziario-usuraia, che dirige il Grande Reset dalle budella oscure e fetide del deep state globale (leggi QUI e QUI).

Si, il 2023 è già stravecchio e ari-presenta la vecchia mascherina, il vecchio bavaglio, la vecchia bavetta come principale soluzione per difendersi dal vecchissimo-nuovo “pseudo-virus”, con lo scopo invece di segnare il nostro asservimento e addomesticamento alla dittatura sanitaria ( per l’inutilità e la dannosità della mascherina leggi i tanti articoli QUI ).

Si, il 2023 è già stravecchio e già mostra i soliti, immarcescibili, spaventatissimi, ipnotizzati, punturati, disinfettati,  imbavagliati e ridotti a “nuda vita” covidioti di ogni età: anzi a codesti facciamo degli auguri impossibili: che si sveglino, capiscano e quindi resistino. Viene da ridere…

 

SVEGLIOTTA COVIDIOTTA

Un regalo geniale: la svegliotta di Natale

 

Silver Nervuti

Vedi e ascolta QUI

24/12/2022

 

Eppure nella massa ignorante ( nel senso che ignora, volutamente, cosa si nasconda dietro le facce di politi e governanti, nostrani ed europei) riecco il dirsi l’un l’altro, da sciocchi resilienti: “anno nuovo, vita nuova”. No! Invece “Anno vecchio, vita vecchia”, bisognerebbe dire perchè d’illusioni si muore, come infatti già sta accadendo. Ma i resilienti non sono in grado di capire.

L’unico segno che potrebbe rendere il 2023, pian piano, veramente un “anno nuovo” è l’ampliarsi del bacino di persone Resistenti, pronte alla disubbidienza civile, pronte a non vaccinarsi e non mascherarsi, pronte a comprendere, capire, diventare consapevoli e difendere, ad ogni costo, la propria DIGNITA’ ( prima della salute) di uomini/donne liberi e di cittadini/e che difendono la Costituzione, nata dal sangue e dai sacrifici della Resistenza. Tutto questo renderebbe il 2023 “un anno nuovo”! Il resto è solo chiacchierare, ciarlare, blaterare…

Quindi, invece di fare festeggiamenti da inconscienti ( cioè senza consapevolezza di ciò che sta accadendo) e di farsi auguri ridicoli ( cioè senza consapevolezza di cosa VERAMENTE dovremmo augurarci) è bene, sarebbe bene aprire la porta del 2023 con grande circospezione, diffidenza e vigilanza come mostra l’intelligente vignetta che segue.  E’ il nostro augurio… (GLR)

( Puoi leggere la seconda e la terza parte di questo articolo complessivo QUI e QUI)

 

 

 

 

BILANCIO DI FINE ANNO

Se ne sta andando il 2022, un anno pessimo da qualunque prospettiva lo si osservi.

Il 2022, per un verso, non è stato se non la continuazione dei due anni precedenti per linee tratteggiate: l’emergenza terapeutica ha aperto l’anno, con il triste valzer dell’infame tessera verde e degli obblighi sulla nostra pelle.

Per un altro verso, l’anno è continuato con l’epifania di una nuova emergenza, quella bellica: e ha dimostrato, una volta di più, come l’ordine neoliberale si fondi intrinsecamente sull’emergenza impiegata in guisa di metodo di governo.

A sua volta, l’emergenza bellica si è portata presso quella energetica, con drammatici contraccolpi sulla vita dei cittadini di tutta Europa. Insomma, il 2022 non sarà certo oggetto di rimpianto.

Anche se, a dire il vero, dato il contesto nel quale ci troviamo a vivere, sembra che la storia proceda di male in peggio, mandando in frantumi tutti i sogni e tutte le aspettative di chi aveva ritenuto di ravvisare in essa il dispiegarsi di un senso e magari anche di un happy ending.


L’anno che sta arrivando in effetti non sembra promettere nulla di buono: né sul piano bellico, poiché la guerra non accenna a terminare e anzi sembra volersi intensificare ed estendere; né sul piano terapeutico, dacché in quest’ultimo scorcio del 2022 sembra di rivivere, a mo’ di dejavù, quanto già abbiamo vissuto all’inizio del 2020, con un allarme dalla Cina che, in tempi piuttosto rapidi, finisce per travolgere anche le nostre vite occidentali.


Insomma, pare davvero che vi sia poco da festeggiare, quale che sia la prospettiva assunta: ha davvero senso festeggiare per la fine del 2022, sapendo che sta arrivando un nuovo anno che potrà forse solo peggiorare le cose?


E, di conseguenza, può dirsi un gesto sensato il festeggiamento dell’anno che sta arrivando, alla luce dei presupposti di cui si è appena detto?

L’atteggiamento scettico della sospensione del giudizio pare essere in questo caso il più sensato. Sempre mantenendo vivo, comunque, l’ottimismo della volontà di gramsciana memoria, benché mai come oggi sia un’impresa a dir poco ardua.

Diego Fusaro, filosofo  Byoblu 30/12/2022



 

 

COVID, IL MODELLO CINESE NON HA FUNZIONATO E ORA VOGLIONO USARLO IN ITALIA: BASTA CON LA PSICOSI

La questione al centro della conferenza di fine anno di Giorgia Meloni, al di là di cose che già si sapevano sulla manovra, sul gas, è una buona notizia. Dovremmo vedere una diminuzione, cioè un ritorno alla normalità, per le bollette che resteranno comunque alte.

Però forse, visto che scendono un pochino i prezzi dell’energia, che pure sono molto volatili, e che dovrebbero entrare in funzione le misure prese dal governo potrebbe esserci a partire da gennaio una riduzione del 19,5%. È chiaro che sul lungo periodo la situazione si farà comunque difficoltosa.

Un piccolo cioccolatino di ottimismo sulle bollette almeno, perché invece siamo un po’ meno ottimisti su tutta questa faccenda del Covid proveniente della Cina: è ritornata la psicosi.

Adesso c’è la nuova psicosi sulla variante Grifon ovviamente devono fare questi nomi abbastanza inquietanti, che sta arrivando dalla Cina.

Sono partiti i tamponi, c’è il Governo cinese che dice “non discriminate i nostri cittadini”, c’è un rallentamento dell’Unione europea che dichiara l’urgenza di una decisione comune e nel frattempo il tempo passa senza che decidano alcunché. Io ritengo sinceramente che tutta questo allarme non sia non sia opportuno, pesa sulla popolazione.

Si vede in giro gente che si è rimessa la mascherina, già con le palpitazioni e non ci sono però fino adesso degli elementi concreti che giustifichino queste misure, anche perché questa variante sta già girando in Italia.

Molti esperti invitano a mantenere la calma. Ci sono usi politici di queste faccende sanitarie che sono veramente deleteri. Sono due giorni che Repubblica ci regala delle emozioni veramente strabilianti. Sono i botti di Capodanno. Il titolone di Repubblica sui vaccini e la Meloni che si nasconde…

Poi non si capisce esattamente dove si nasconde, hanno fatto partire persino una campagna per la 4.ª dose. Quindi non ci si vaccina abbastanza. Questo è il punto. Cioè siamo al 90% della popolazione che si è vaccinata, ma non è ancora sufficiente.

Ma la premier insiste, “le decisioni le lascio ai medici”. Vi ricordo che le restrizioni come l’abbiamo noi, non ci sono praticamente in nessuna parte del mondo. Le multe che non sono state nemmeno abolite, sono state sospese ai non vaccinati.

Qualcuno mi ha scritto nei giorni scorsi chiedendomi che deve fare con con la multa con il bollettino che ha ricevuto? Io nel dubbio sinceramente non pagherei, però non sono un esperto della questione, quindi lì bisogna poi vedere come si evolve la situazione, io credo che le cancelleranno.

Repubblica alza l’allarme e qui però dobbiamo chiarirci. Io ricordo sempre questa frase di Walter Ricciardi consulente del ministro Speranza che diceva “se potessimo fare come in Cina in poche settimane avremmo sconfitto il virus”.

Ebbene, quelli che volevano importare il modello cinese adesso, di fronte al fallimento del modello zero covid cosa fanno? Vengono a dirci “eh, però bisogna che facciamo più controlli e più restrizioni”. Cioè tu vuoi sopperire ai disastri fatti da un modello sbagliato utilizzando lo stesso modello. Teniamoci alla larga, per favore.


Non iniziamo il 2023 di nuovo con questo carico sulle spalle, perché veramente è deleterio.


È un è una situazione che va sicuramente osservata, tenuta sotto controllo. Capire è giusto, che gli esperti guardino se ci sono nuove varianti, però basta con la psicosi, basta con l’utilizzo politico del Covid. Perché è un’arma politica che stanno utilizzando per dire “Governo cattivo, fascista e novax”.

 

Francesco Borgonovo

Vedi e ascolta QUI

30/12/2022

 

 

 

Nuova psicosi per il ceppo  Gryphon

Da La Verità 30/12 /2022

 


 

 

 

Covid-19: non caschiamoci di nuovo.

Dopo tre anni, non è più giustificabile.

Se ripercorressimo insieme i passaggi iniziali che hanno portato alla follia pandemica nel 2020, troveremmo per certo delle grandi similitudini rispetto a quello che i media stanno cercando di ripetere oggi.

Ora come allora, i primi a chiedere restrizioni nei confronti della Cina sono stati Italia e  Stati Uniti, che hanno deciso di imporre la richiesta di tampone negativo a tutti i viaggiatori da lì provenienti.

Ora come allora, dalla Cina arriverebbero notizie devastanti sulla situazione covid (non so se vi ricordate il video dei cellulari senza proprietari per dimostrare centinaia di milioni di morti, rivelatosi poi un fake clamoroso): ma da dove arrivino queste “notizie” non è dato sapersi, dal momento che la commissione sanitaria nazionale cinese, che funge da ministero, ha annunciato qualche giorno fa che non pubblicherà più i dati giornalieri sui casi e sui decessi di Covid.

Se poi si ha lo scrupolo di andare a verificare, si scopre che la “notizia” di quasi 250 milioni di cinesi infettati è partita dalla CNN, che richiama Bloomberg News e il Financial Times, che a loro volta fanno riferimento a notizie trapelate dall’ultima discussione a porte chiuse della commissione sanitaria nazionale cinese.

E sempre la CNN specifica come “non può confermare in modo indipendente le cifre“, ma, commenta, “se così fosse, rappresenterebbe circa il 18% di 1,4 miliardi di persone in Cina e rappresenterebbe il più grande focolaio di Covid-19 fino ad oggi a livello globale“.

Ipotesi, misteriose fonti, condizionali, nessuna correlazione.

Tre anni fa, a seguito delle richieste pressanti della Regione Lombardia e del Veneto, casualmente anche in questi giorni in prima linea nel far ricominciare la psicosi, era partita la campagna “abbraccia un cinese”: in campo politici, conduttori televisivi, attori, chiunque avesse un minimo di appeal mediatico pronto a combattere la sinofobia che si stava diffondendo, a suon di involtini primavera mangiati in ogni dove, aperitivi a ChinaTown a Milano e visite a sorpresa in scuole a predominante frequentazione cinese.

Sono cambiati i tempi, e dubito che vedremo ancora una movimentazione del genere. Aggiungo. Essendo abituata ad analizzare e mettere in dubbio qualsiasi notizia mi venga così veementemente sottolineata, a distanza di tre anni mi chiedo: e se anche questa fosse stata una manipolazione?

Edward Louis Bernays pubblicò nel lontano 1928 un libro, “Propaganda”, nel quale scrive che “la consapevole e intelligente manipolazione dei costumi e delle opinioni delle masse è un aspetto importante della società democratica” ; tale manipolazione rappresenta, inoltre, un efficace strumento attraverso il quale “uomini intelligenti possono combattere per finalità produttive e contribuire a metter ordine in mezzo al caos


Nel pensiero di Bernays emerge l’idea di un popolo che non si autogoverna, nemmeno in democrazia. L’autore, quindi, fa riferimento a delle élite che guidano il paese, in quanto


In teoria ciascuno fa le sue scelte per quanto concerne la vita pubblica e quella privata […] in pratica accettiamo che i nostri dirigenti e gli organi di stampa ci indichino le questioni di interesse generale. Accettiamo che un pastore, uno studioso, o semplicemente un’opinione diffusa ci prescrivano un codice di comportamento sociale standardizzato al quale ci conformiamo per la maggior parte del tempo”

Ebbene, se riflettiamo con calma, ci rendiamo conto che è stata la campagna a tutela della comunità cinese presente in Italia a causare un effetto boomerang proprio nei loro confronti quando, in senso inverso, è partita la macchina mediatica mondiale che ha indicato la Cina come responsabile dolosa del Covid19.

Nell’immaginario comune è ormai consolidata l’idea che la Cina abbia deliberatamente rilasciato un virus definito altamente letale per colpire l’Occidente, virus poi degradato a semplice influenza, ricordiamo.

Nonostante siano emersi finanziamenti statunitensi nel laboratorio di Wuhan per il guadagno di funzione sui virus creati in laboratorio, in pochi mettono in dubbio la narrativa dilagante e ripetuta per due anni secondo cui la colpa di tutto quello che abbiamo vissuto sia assolutamente da imputare alla Cina.

Eppure, a fine 2021 grazie a Project Veritas si venne a conoscenza della proposta dell’EcoHealth Alliance”Project Defuse“, che riguardava lo studio dei coronavirus nati dai pipistrelli a Wuhan.

Project Veritas aveva mostrato documenti “mai visti prima” del Dipartimento della Difesa (USA) per i quali l’organizzazione di ricerca militare d’élite degli Stati Uniti DARPA (Defence Advanced Research and Projects Agency) aveva rifiutato una proposta di EcoHealth Alliance.


La proposta fu respinta dalla DARPA perchè “troppo pericolosa“, ma è stata successivamente approvata dal NIAID (The National Institute of Allergy and Infectious Diseases) degli Stati Uniti, guidato dal dottor Anthony Fauci, nonostante DARPA avesse chiaramente indicato che avrebbe violato la moratoria del “guadagno di funzione“. Riguardatevi questo servizio di Presa Diretta QUI.

Qualcuno si ricorderà l’epico confronto tra il Senatore Rand Paul ed il Dottor Fauci, che persisteva nel negare qualsiasi ricerca finanziata dagli Stati Uniti nel laboratorio di Wuhan riguardante il guadagno di funzione:  vedi e ascolta QUI ( in lingua inglese).

Fauci dichiarò sotto giuramento al Congresso degli Stati Uniti che il NIAID non ha mai avuto nulla a che fare con la ricerca sul guadagno di funzionalità sui coronavirus.


Se si dovesse chiedere oggi alle persone dove è nato il covid19, sono assolutamente convinta che la maggior parte risponderebbe nel laboratorio di Wuhan, lasciando intenderne con convinzione la colpevolezza della Cina. Credo che sarebbero decisamente in pochi coloro che saprebbero ricordare questi passaggi e a porsi un dubbio in merito.

Del resto, la Cina ha applicato una politica di restrizioni al limite dell’accettabile: lockdown selvaggi, controllo sociale a tappeto. E’ vero, lo ha fatto in alcune zone del paese, ripetutamente. E’ anche vero che l’Italia è stato l’unico paese al mondo che si è fermato interamente per mesi, se questo è il metro di giudizio, siamo colpevoli anche noi della diffusione del covid?


Allo stato attuale, considerando la paura creata nei passati tre anni, è davvero molto semplice riattivare l’ipocondria generalizzata, ed è quello che sta succedendo in queste ore. E’ ripartito il tam tam, ma questa volta non è più necessario far abbassare la guardia sulla Cina per poi provocare una reazione di sdegno mondiale, è già tutto cristallizzato.


Stamani all’alba ho ascoltato la rassegna stampa: riapparsi immediatamente i virostar, ripresa la narrativa delle varianti pericolosissime e dei positivi asintomatici, ripartito il tam tam di paventati milioni di morti, ma c’è una differenza molto netta.

La Cina secondo i media è colpevole della sua politica “zero covid” con la quale sono state scelte chiusure a tappeto in alcune zone del paese, anche se i media lasciano intendere che le restrizioni abbiano interessato l’intero stato, ed ancor più colpevole di non aver investito in una campagna vaccinale che ha consentito ai paesi occidentali una riapertura ed il ritorno alla “normalità”, se possiamo definire normale green pass e dosi di siero ripetute ogni pochi mesi.

La Cina è colpevole secondo i media di nascondere dati importanti, che per magia lo stesso mainstream detiene ma sempre con il condizionale. La Cina è colpevole di aver annunciato che a partire dall’8 di gennaio 2023 toglierà ogni tipo di restrizione e di quarantena per i viaggiatori che arrivano nel paese. E già che ci siamo, ricordiamo che la Cina è colpevole della diffusione del virus, del resto i biolab ed il guadagno di funzione finanziati dagli Stati Uniti in Cina, in Ucraina e ovunque nel mondo sono tesi complottiste, vero?


Stiamo passando dall’abbracciare un cinese all’abbracciare un tampone e amare un vaccino, indotti a credere in questo modo di riacquistare libertà e normalità.


Chiunque sia il vero responsabile del covid19, con tutte le recriminazioni possibili per le scelte nefaste di coloro che hanno scelto di calpestare i diritti e le libertà individuali in nome del “dio scienza”, sappiate che se si permetterà ancora una volta di cavalcare questo esperimento sociale, questo sì responsabile della morte di milioni di persone, la colpa sarà solo nostra.


Non caschiamoci di nuovo, con quello che abbiamo appreso negli ultimi tre anni non è più giustificabile.

Rossella Fidanza,  https://rossellafidanza.substack.com/   29/12/2022

 

 

 

Il problema è lo Speranza che è stato inculcato in noi

Da La Verità 30/12 /2022



 

 

La nuova arma antifascista è il culto sanitario

Da La Verità 30/12 /2022

 


 

 

La vera emergenza

Da La Verità 30/12 /2022

 


 

 

 

 

Scegliamo di farci curare solo da medici no-vax: anche questo è una scelta di Resistenza!

Da  La Verità, 22/11/2022

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ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

LEGGERE   QUI

 

 

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