Articoli marcati con tag ‘rabbia’

GLR – CONSIDERAZIONI   (43)

ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate  QUI

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Considerazioni per essere indignati, nervosi, arrabbiati, sdegnati e per non diventare degli sciocchi resilienti. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

 

SUPER GREEN PASS: DITTATURA COVIDIOTA!

Oggi nel Belpaese è andato in onda un altro delirio di potere delle autorità istituzionali, addirittura apicali.

Ecco tutte le misure fuorilegge (incostituzionali e anticostituzionali) del ricattatorio decreto legge denominato “Super Green Pass senza uno straccio di supporto epidemiologico (privo di valenza scientifica, sanitaria e medica), appena approvato dal Consiglio dei ministri, valido dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 che riceverà come di consueto, l’avallo dell’inquilino uscente del Quirinale. Leggi il resto di questo articolo »

 

Allargare l'immagine

 

Medici a servizio del cittadino e non del regime sanitario, non dei progetti criminali di modificazione dell’umanità che il Grande Reset persegue in funzione della “nuova normalità” ( leggi gli articoli al link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ )

Medici che si ricordano del giuramento d’Ippocrate che hanno fatto di servire in verità il paziente e non di partecipare da complici spaventati a ciniche manipolazioni sanitarie, come sta avvenendo. Medici, infermieri ed esperti che, quindi, il regime sanitario censura non permettendo che le loro analisi scientifiche possano essere divulgate attraverso i media come quelle, invece, di medici e scienziati proni al Grande Reset. Come quelle del mefitico comitato tecnico scientifico da cui veniamo giornalmente ammorbati. Leggi il resto di questo articolo »

“Io non sono convinto che in questi mesi gli italiani abbiano dimostrato “responsabilità”, “disciplina”, “senso civico”. I nostri concittadini si sono fatti prendere dal panico, si sono lasciati convincere da un’informazione (soprattutto televisiva) sensazionalista, parziale, ispirata al ‘pensiero unico” del male assoluto.”

(da:  Terrore sanitario e la gente comune. )

 

 

Dall’articolo: Il lavoro fatto su Giap durante l’emergenza coronavirus. Un bilancio – e un glossario – mentre si «smarmella tutto»

0. Le destre in piazza, ma che sorpresa!

Mentre scriviamo si parla molto delle «destre che scendono in piazza cavalcando il malcontento». Su questo blog già dai primi di aprile avvisavamo che presto o tardi sarebbe accaduto: quel malcontento – la rabbia per la gestione dell’emergenza coronavirus e per le sue conseguenze sociali – stava già montando, ma si esprimeva in modi che non entravano nei radar, oppure ci entravano, ma venivano subito fraintesi, distorti, sminuiti, derisi. Leggi il resto di questo articolo »

“Io non sono convinto che in questi mesi gli italiani abbiano dimostrato “responsabilità”, “disciplina”, “senso civico”. I nostri concittadini si sono fatti prendere dal panico, si sono lasciati convincere da un’informazione (soprattutto televisiva) sensazionalista, parziale, ispirata al ‘pensiero unico” del male assoluto.”

(da:  Terrore sanitario e la gente comune. )

 

Per qualcuno la sicurezza sanitaria diventerà perno delle strategie politiche liberiste

V’è un libro del 2013 di Patrick Zylberman e intitolato Tempetes microbiennes (Gallimard, Paris 2013), che ha, tra gli altri, anche il merito di aver intuito, in tempi non sospetti, l’essenza del nuovo metodo governamentale della crisi. Il libro di Zylberman, richiamato anche da Giorgio Agamben, mostra come la “sicurezza sanitaria” sia in procinto di diventare il perno delle strategie politiche liberiste. Leggi il resto di questo articolo »

Necessario, possibile, suicida? Proviamo a ragionare sul governo M5S-Pd senza evitare nessuna delle numerose pietre d’inciampo. Prima questione: Salvini è un pericolo per la democrazia? Se sì, sono ragionevoli anche i salti mortali per evitare le urne, altrimenti è più giusto e anzi doveroso andare subito al voto, che pure darebbe probabilmente al capo putinista la maggioranza assoluta in parlamento. Pericolo per la democrazia significa fascismo incombente, regime che lo prepara e avvicina a grandi passi. Leggi il resto di questo articolo »

Il Cara di Mineo, centro di accoglienza per richiedenti asilo, ha chiusoi battenti il 9 luglio. Oltre ai richiedenti asilo, avevano trovato ospitalità nella struttura anche 117 cani randagi, adesso costretti a cercare una nuova casa. Alcuni migranti invece sono stati trasferiti in differenti centri, mentre quelli che per il Decreto Sicurezza hanno perso ogni diritto o tutela sono finiti per strada. Leggi il resto di questo articolo »

Cosi il direttore d’orchestra trasformò Mani pulite in un processo di piazza.

Francesco Saverio Borrelli aveva trascorso discosto i primi sessantadue anni di vita e i primi mesi di Mani pulite. Il padre, pure magistrato, era stato ufficiale di cavalleria di indole dannunziana. Magistrato fu il nonno, e Francesco Saverio era cresciuto in una raffìnata famiglia napoletana in cui i genitori si intrattenevano in francese, soprattutto se non volevano farsi intendere dalla servitù e dai figli. Era diplomato al conservatorio. Leggi il resto di questo articolo »

In Italia esisteva un argine che valeva tanto per la Lega di Bossi quanto per quella di Salvini, almeno fino all’anno scorso. Entrambi potevano raggiungere la doppia cifra al Nord, tenere saldamente il Veneto ed essere l’ago della bilancia per la tenuta dei governi di centrodestra, ma non superavano la linea simbolica che passando per Roma divideva il sopra dal sotto. Quell’argine di memoria, orgoglio e appartenenza territoriale resisteva da oltre vent’anni, ma ora è crollato. Il Sud ha dimenticato. Leggi il resto di questo articolo »

Il populismo ha realizzato, a sua insaputa, una delle profezie dell’autore del “Capitale”. Viviamo infatti in un mondo in cui i governanti sono schiavi degli umori e dell’applausometro dei follower: un insieme di monadi cariche di odio. Le persone possono finalmente esprimere le loro opinioni, hanno gli strumenti e il tempo per farlo, e queste opinioni sono per lo più manifestazioni di paura, odio, invidia. Leggi il resto di questo articolo »

I gilet gialli, i taxisti, i separatisti, i maestri, le femministe, i licenziati, i consumatori, la gente, in generale, scende in piazza nelle città europee. A volte in modo ordinato e rispettoso, a volte in modo tumultuoso. Combattono con le forze dell’ordine, attaccano i negozi, bruciano i cassonetti, vandalizzano gli arredi urbani, o semplicemente sfilano sventolando bandiere e gridando slogan non sempre rispettabili. Leggi il resto di questo articolo »

L’oscura pericolosa magia del muoversi insieme, verso l’ignoto, che dava moto agli alberi stecchiti, alle capanne di lamiera, alle luride piste di sabbia, non si ripeterà. Eppure, così, i giovani facevano la Storia camminando, la loro vita era un’epopea, un’odissea. Erano l’Inizio assoluto. L’Africa intera affronta il primo anno senza Migrazione.

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Un lungo articolo pubblicato lo scorso 16 settembre dal Corriere della Sera analizza come un muratore calabrese di mezza età, attualmente disoccupato, sia diventato uno degli “influencer politici” più potenti d’Italia. Il signore in questione – che sulle sue pagine condivide concetti atavici scritti in Impact, il classico font dei meme – spiega onestamente che da tutti quei click lui ci guadagna circa 600 euro al mese e che per racimolare questi due spicci ideologicamente “va dove tira il vento”. Leggi il resto di questo articolo »

L’antipolitica trionfa, si diffonde allegramente in un Paese anarcoide come il nostro. L’antipolitica, che vorrebbe essere una specie di smacchiatore della coscienza pubblica, si sta trasformando in odio e disprezzo per le istituzioni. Un odio pericolosissimo, perché le istituzioni servono per garantire la democrazia.

Dove le istituzioni e le leggi non funzionano, dominano i più ricchi e i più potenti. Molti, in buona fede, e spinti da una sincera indignazione contro i guasti della politica, hanno pensato che, distruggendo le istituzioni si poteva ricominciare tutto da capo e con purezza. Leggi il resto di questo articolo »

Oltre alle promesse di politiche assistenziali, sul voto meridionale ha pesato la sfiducia (giustificata) verso i potentati politici tradizionali

Chi ha vinto e chi ha perso le elezioni politiche in Italia? È fin troppo chiaro e le percentuali sono sotto gli occhi di tutti, quindi non partirei dai numeri per raccontare cosa questo voto significhi. Preferisco partire da quella parte di Italia dove spesso le cose si riescono a leggere in maniera più chiara, quella parte di Italia che meno è entrata in questa campagna elettorale e che meno entra in tutte le campagne elettorali ormai da moltissimo tempo.

Quella parte di Italia dove le forze politiche amano dragare voti, ma che, finché possono, evitano come la peste. Partiamo dal Sud Italia che ci siamo abituati a considerare feudo di Berlusconi e, allo stesso tempo, sede di un forte consenso al Partito democratico retto da ras locali che per decenni hanno assicurato valanghe di voti. Leggi il resto di questo articolo »

«I fascisti sono una trascurabile maggioranza». Quando Ennio Flaiano annotava il suo pensiero sul Diario Notturno era il 1956 e il fascismo era ufficialmente defunto e sepolto da 11 anni. Oggi è defunto e sepolto da 71 anni eppure ieri a Como si è tenuta una manifestazione nazionale antifascista. I fascisti dunque ci sono ancora? E quanti sarebbero? A giudicare dalle irruzioni di teste rasate di questi mesi e, con improvvisa frequenza, di qualche giorno fa ci sono. Le differenze con i bisnonni sono abissali, a tal punto da far dire che sono ‘fascisti immaginari’. Leggi il resto di questo articolo »

Esiste un gioco che a molti esperti pare astruso, o perché superfluo o perché poco serio e fuorviante. È il gioco della storia che si fa con i se: che ha dunque come oggetto non solo il mondo com’è stato  fatto – come ci sta davanti – ma come avrebbe potuto essere, se invece di imboccare una strada ne  avesse presa un’altra.  Declinato al presente è più di un gioco: è un esercizio intellettuale che mette il pensiero in  movimento, un metodo per guardare all’oggi come a una storia che possiamo scrivere in un modo o  nell’altro, non dipendendo il suo svolgimento da forze impersonali ma dalla persona che ciascuno di  noi è. Leggi il resto di questo articolo »

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