Articoli marcati con tag ‘25 aprile’
E’ il 6 maggio 1945, pieno giorno. Siamo in una qualsiasi parte d’Italia e accendiamo la radio per ascoltare una trasmissione in diretta della RAI, appena nata. Dalla radio esce una voce molto conosciuta da tutti gli sportivi, quella di Nicolò Carosio, il grande commentatore radiofonico delle partite di calcio nazionali ed internazionali.
Ma oggi, 6 maggio 1945, Carosio non commenta con passione una partita Bologna-Juventus o un’ incontro Italia-Francia. Oggi “Nick” ( come veniva chiamato affettuosamente) deve fare Leggi il resto di questo articolo »
Si, la Resistenza continua.
Il 25 aprile del 1945 è stato solo una tappa fondamentale del processo di LIBERAZIONE dell’italia dal fascismo: allora nella forma mussoliniana-nazista. Leggi il resto di questo articolo »
Il modo corretto, a nostro deciso avviso, di vivere il 25 aprile è quello di RICORDARE ben bene le ultime parole di BRUNO FRITTAION, giovane partigiano di 19 anni fucilato a Tarcento (Udine) il 1 febbraio 1945 ( leggi QUI) e che trovate nel manifesto qui sopra: “Fate che il nostro sacrificio non sia stato vano!“. Leggi il resto di questo articolo »
“Seguir virtute e canoscenza”, per questo siamo fatti dice Dante. “Viver come bruti” è invece il futuro prospettato dal piano criminale chiamato Grande Reset ( vi raccomandiamo di leggere gli articoli a questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).
Esseri “bruti” che vivono di “nuda vita”, come afferma con grande chiarezza Agamben nell’articolo che segue e in tutti i suoi scritti presenti sul nostro sito ( clicca sul “tag” agamben in fondo alla pagina). “Bruti” che vediamo già realizzati nei covidioti che ci circondano tamponati, mascherati, distanziati, vaccinati, terrorizzati e maniacali.
“Bruti” brutalizzati da un regime sanitario feroce, da una biopolitica cinica Leggi il resto di questo articolo »
Questo articolo è la prosecuzione di questo: Un 25 aprile al tempo del Grande Reset: per un vero Antifascismo.. E’ la prosecuzione di una triste presa di coscienza ( per chi non è covidiota naturalmente): il grande dono della Liberazione dal nazi-fascismo del 25 aprile 1945, costato sacrifici e sangue di uomini/donne Resistenti, svapora in questa orrenda dittatura sanitaria, nuovo-vecchio fascismo, proiezione del progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( approfondisci, per favore, leggendo gli articoli a questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).
Un 25 aprile che svapora nelle dichiarazioni di esseri delle istituzioni Leggi il resto di questo articolo »
Quanti stanno dando il permesso al nostro governucolo di farci del male: meglio essere trattati da sudditi, addomesticati in vista del “mondo nuovo” previsto dal Grande Reset ( leggete gli articoli a questo link e guardate quanto male ci stanno già facendo: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/), derubati di diritti, lavoro, salute, cittadinanza che morire di covid.
Meglio morti dentro, meglio senza dignità, mascherati, tamponati e vaccinati come cavie da laboratorio che morti fuori. Leggi il resto di questo articolo »
Fanno bene i pochissimi che lo denunciano, ma davvero non sorprende che questa unanime pretesa di salvazione precipiti nella solita ricetta: cioè il conferimento del potere a Uno che ci salvi. Perché il desiderio di autoritarismo pubblico è negli italiani irresistibile. Leggi il resto di questo articolo »
Il 25 aprile del 1992 moriva in tragico incidente stradale
padre ERNESTO BALDUCCI
(1922- 1992)
Nello stesso giorno anniversario della Liberazione moriva un maestro della liberazione, padre Balducci. Come a legare per sempre la figura di questo prete straordinario con il grande evento della storia recente d’Italia, frutto del sacrificio di migliaia di uomini e donne che avevano combattuto e dato la vita perchè l’Italia fosse liberata dal nazifascismo. Anche padre Ernesto è stato un “partigiano”: non sulle montagne o in drammatici scontri con i Tedeschi, ma attraverso la sua brillante e acuta attività di conferenziere o attraverso i suoi illuminanti scritti. Un partigiano che ha lottato per la liberazione più difficile: quella delle coscienze. La liberazione dal grigiore mentale, dall’ignoranza, dall’indifferenza, dall’incoscienza dei grandi problemi del mondo di oggi. Liberazione che ha sempre consistito nel provocare all’impegno e alla responsabilità, alla conoscenza e all’amore da vivere donando se stessi e non rifungiandosi nei “buchi” dove troppi di noi sopravvivono pensando solo a salvaguardarsi. Il 25 aprile del 1945 ha dischiuso la possibilità della Liberazione: era qualcosa in nuce che doveva essere sviluppata, curata, difesa. Sappiamo come è andata, vediamo che Italia e italiani sono di fronte a noi dopo 67 anni da quei giorni fatidici del 1945. Vediamo quanto sia stato “sprecato” il sangue e il sacrificio di migliaia di Resistenti. Padre Balducci ne era consapevole e ha impegnato la sua vita perchè gli italiani diventassero degni di ciò che era stata la Resistenza e non continuassero, con la loro inettitudine, a ritornare sotto la dittatura, questa volta dell’ideologia consumistica, della stupidità e della volgarità, nel disimpegno quasi totale. Proprio come aveva gridato il suo coetaneo Pasolini. Profeti entrambi che hanno messo la loro vita ( così diversa eppure così simile) a servizio dell’uomo e della sua dignità. Leggi il resto di questo articolo »