Articoli marcati con tag ‘pluralismo’

Il modo autoritario con cui viene trattato il problema del virus e il taglio dei parlamentari non sono due problemi diversi ma le due facce della stessa medaglia: l’eversione della democrazia. (GLR)

 

LUI VOTEREBBE SI: la fascistissima legge elettorale che ridusse i deputati a 400.

Canale Sovranista mette il luce una particolarità molto interessante: il referendum costituzionale voluta dal Movimento 5 stelle ed appoggiato ufficialmente dal PD (in cambio del MES….) viene a ridurre il numero dei Deputati quanti ne volle la fascistissima legge elettorale del 17 maggio 1928 (anno VI dell’E.F.) Leggi il resto di questo articolo »

I leader dell’attuale governo italiano sono orgogliosi di definirsi “populisti”. Non sono gli unici a rivendicare quel titolo. Il populismo è in ascesa ovunque. Nel 2017, il Cambridge Dictionary lo definì la parola dell’anno. Eppure non c’è un consenso sulle cause che lo hanno generato e diffuso.

Per alcuni, il populismo ha dato voce all’ansia economica prodotta dal processo di globalizzazione in settori della popolazione penalizzati da quest’ultima. Per altri, è stato la reazione alla messa in discussione delle identità culturali tradizionali da parte delle innovazioni indotte dal processo di globalizzazione. Per altri ancora, è nato dalla frustrazione di una globalizzazione che ha reso i governi nazionali responsabili verso i mercati internazionali piuttosto che verso i loro elettorati domestici. Leggi il resto di questo articolo »

L’appello di Ian McEwan ( scrittore inglese, 1948) ai giovani americani “Solo il sapere umanistico ci rende sensibili ai diritti”. Estratto del discorso tenuto alla cerimonia delle lauree al Dickinson College, Pennsylvania,USA.

VORREI condividere con voi qualche riflessione sulla libertà di parola (e libertà di parola qui include la scrittura e la lettura, l’ascolto e il pensiero): la libertà di parola, la linfa vitale dell’esistenza, la condizione essenziale dell’educazione umanistica che avete appena ricevuto. Partiamo da una nota positiva: con ogni probabilità oggi sulla terra esiste più libertà di parola, più libertà di pensiero, più libertà di ricerca che in qualsiasi altro momento della storia conosciuta ( anche prendendo in considerazione l’età dell’oro dei cosiddetti filosofi “pagani”). Ma la libertà di parola è stata, è e sarà sempre sotto attacco: da destra, da sinistra, dal centro. L’attacco verrà da sotto i vostri piedi, dagli estremisti religiosi come da ideologie non religiose. Leggi il resto di questo articolo »

La laicità, che nella stagione del Concilio sembrava aver recuperato all’interno della Chiesa cattolica nuovo slancio, attraversa oggi una situazione di stallo e persino di involuzione. Il ritorno del clericalismo in una forma piú sofisticata (ma non meno pericolosa) con il conseguente depotenziamento dell’autonomia laicale, la rinascita di tentazioni integraliste che finiscono per non rispettare l’ambito proprio della politica (e piú in generale di tutte le attività terrestri) e, infine, l’affermarsi di un fondamentalismo etico che pretende di imporre allo Stato le proprie posizioni in campo legislativo sono altrettanti indici del tentativo della Chiesa di invadere spazi che non le competono, mettendo perciò seriamente a rischio il riconoscimento e il rispetto della laicità

Ma come oggi si manifesta tale invadenza? Quali sono i campi nei quali la Chiesa (e in particolare quella italiana) sembra soprattutto esercitare la propria indebita ingerenza? La risposta a questi interrogativi meriterebbe un’ampia disamina della situazione, che non è possibile contenere nel breve spazio di un articolo. Ci limitiamo perciò a prendere in esame l’ambito della politica, dove tale ingerenza è apparsa piú evidente, al punto che vi è chi è giunto persino a parlare di ritorno a una forma di religione civile. Leggi il resto di questo articolo »

Il leggero, ma regolare, incremento della elevata secolarizzazione della nostra società fa apparire la realtà italiana del tutto analoga a quella dei Paesi dell’Europa occidentale. Vari studi sociologici recenti, mettendo in discussione il «classico» paradigma della secolarizzazione come esito inarrestabile dei processi di modernizzazione, vedono nella realtà europea un’eccezione rispetto al trend che sembra invece caratterizzare, con una varietà di fenomeni, le Americhe, l’Africa e l’Asia, dove sembra invece affermarsi una tendenza alla «desecolarizzazione». Al di fuori dell’Europa, le religioni sono in ripresa sui piani del believing, behaving e belonging, cioè della fede abbracciata e personalmente affermata, del comportamento convinto e del senso di appartenenza.  In queste brevi riflessioni ispirate al VII Rapporto sulla secolarizzazione pubblicato da Critica liberale, voglio però soffermarmi su un altro aspetto.

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