Così scrisse Shakespeare nell’ultima sua opera “La Tempesta”. Così ci avvertì: i diavoli girano per la terra con il volto accattivante di Lucifero, non sono all’inferno, come ci piacerebbe credere ( rileggi QUI, dai!). Il volto accattivante di chi dice di operare per la pace, per la salute di tutti,  per salvarci dal “cattivo”, per salvare “la democrazia e i valori occidentali”. Anche con la guerra.

Ma questa guerra al centro della triste europa nasconde un’altra guerra, la vera guerra: quella per realizzare il progetto criminale globale chiamato Grande Reset ( rileggi QUI, dai!), per “ricalibrarci” secondo la tragica follia dell’Agenda 2030 ( rileggi QUI e QUI, e dai!). Insomma la guerra delle èlites di Big Money, Big Pharma, Big Data e Big Tech ( i gestori del Grande Reset) contro di noi.

Una guerra contro me e te, i tuoi figli, i tuoi amici, tua zia, la/lo tua amante  per annichilirci, per addomesticarci, per impoverirci, per asservirci, per annullarci come persone pensanti e farci emigrare verso un mondo distopico transumanista ( rileggi QUI, dai su!).

Il vero nemico di questa guerra nella guerra ( rileggi QUI e QUI, dai!) siamo noi in quanto esseri umani pensanti e liberi ( non sono certo nemici i covidioti servili e non pensanti, leggi QUI).  Il nemico è apparentemente putin ( il “cattivo” contrapposto ai “buoni”, come insiste lo stupido e demenziale mainstream che subiamo ogni giorno).

Il nemico da schiacciare secondo l’Agenda 2030 sei tu, proprio tu, soltanto tu, principalmente tu, assolutamente tu, incontrovertibilmente tu ( e me, chiaramente, se non siamo dei covidioti perchè allora per “loro” non siamo dei nemici ma solo carne da macello).

Tu come italiano, come europeo, come individuo libero sei il nemico. E te ne saresti dovuto accorgere già da tempo con le tue ( e mie, certo) bollette e con la scarsità energetica che colpiscono te ( non putin),  con ciò che hai già subito per uno pseudo-virus ( prove della guerra verso di te e me, non verso putin, attraverso mascherine, siringhe e green pass e tanto impaurimento continuo), con la iper-digitalizzazione sempre più  incombente sulla tua e sulla mia vita che incatenerà te e me e i nostri soldi, non putin o i soldi di putin.

Lucifero ( con la facciaccia dei politici nostrani, europei e mondiali, di schwab, di gates, dei giornalisti ed “esperti” imbonitori che ci ammorbano con la propaganda, degli pseudo-intellettuali unti e con il fiato che puzza d’aglio, dei covidioti loro complici) è qui. Non all’inferno. E’ qui per fare la guerra contro te e me.

E se noi, che diciamo queste cose insieme con gli Autori degli articoli e dei video che seguono, siamo soltanto dei ” complottisti”, delle “cassandre” deliranti lo dirà la storia. Proprio la storia che diede tragicamente ragione a Cassandra davanti alle rovine fumanti di Troia. Proprio come aveva predetto, non ascoltata e derisa ( Eneide, canto II). GLR

 

 

La Germania e l’UE hanno ricevuto una dichiarazione di guerra

Il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream (NS) e Nord Stream 2 (NS2) nel Mar Baltico ha spinto il “capitalismo dei disastri” ad un livello completamente nuovo e sinistro

Questo episodio di guerra industriale/commerciale ibrida, sotto forma di attacco terroristico contro infrastrutture energetiche in acque internazionali, segnala il collasso completo del diritto internazionale, affossato da un ordine “a cui non esistono alternative,” “basato sulle regole.” L’attacco ad entrambi i gasdotti è consistito in cariche esplosive multiple fatte esplodere in sezioni diverse vicino all’isola danese di Bornholm, ma in acque internazionali.

Si è trattato di un’operazione sofisticata, condotta in modo furtivo nei bassi fondali degli stretti danesi. Questo escluderebbe in linea di principio i sottomarini (le navi che entrano nel Baltico hanno un pescaggio limitato a 15 metri). Per quanto riguarda i potenziali battelli “invisibili,” questi potrebbero navigare solo con il permesso di Copenaghen – dal momento che le acque intorno a Borholm sono piene di sensori, che riflettono il timore di incursioni da parte di sottomarini russi.

Lunedì i sismologi svedesi avevano registrato due esplosioni sottomarine, una delle quali stimata in 100 kg di TNT. Tuttavia, potrebbero esserne stati utilizzati anche 700 kg per far esplodere tre punti distinti delle condutture [ora sembra che le falle siano quattro, N.D.T]. Una tale quantità [di esplosivo] non avrebbe potuto essere trasportata in un solo viaggio dai droni subacquei attualmente disponibili dalle nazioni vicine. La pressione sulle condutture è diminuita in modo esponenziale. I tubi sono ora pieni di acqua di mare.

Le tubature del NS e NS2 possono essere riparate, ovviamente, ma difficilmente prima dell’arrivo del Generale Inverno. La domanda è se Gazprom – già concentrata su diversi clienti eurasiatici di peso – si prenderà il disturbo, soprattutto considerando che le navi di Gazprom potrebbero essere esposte nel Baltico ad un eventuale attacco navale della NATO.

I funzionari tedeschi stanno già dicendo che NS e NS2 potrebbero essere “potenzialmente” fuori servizio “per sempre.” L’economia dell’UE e i cittadini dell’UE avevano un gran bisogno di queste forniture di gas. Ma l’EUrocrazia di Bruxelles – che governa gli Stati nazionali – non era d’accordo, perché obbedisce ai diktat dell’Impero del Caos, della Menzogna e del Saccheggio. Si può affermare che, un giorno, questa euro-oligarchia dovrebbe essere processata per alto tradimento.

Allo stato attuale delle cose, l’irreversibilità strategica è già evidente; la popolazione di diverse nazioni dell’UE pagherà un prezzo enorme e da questo attacco subirà gravi conseguenze a breve, medio e lungo termine.


Cui bono?

Il Primo Ministro svedese Magdalena Andersson ha ammesso che si è trattato di “un sabotaggio.” Il Primo Ministro danese Mette Frederiksen ha ammesso che “non si è trattato di un incidente.” Berlino è d’accordo con gli Scandinavi. Ora fate un confronto con l’ex Ministro della Difesa polacco (2005-2007) Radek Sikorski, un russofobo sposato con la l’altrettanto russofoba “analista” statunitense Anne Applebaum, che ha allegramente twittato “Grazie, USA.”

La cosa si fa sempre più curiosa quando si viene a sapere che contemporaneamente al sabotaggio è stato parzialmente aperto il Gasdotto Baltico dalla Norvegia alla Polonia, un “nuovo corridoio di approvvigionamento di gas” che serve “i mercati danese e polacco”: in realtà un affare di poco conto, se si considera che mesi fa i loro sponsor avevano difficoltà a trovare il gas, ed ora sarà ancora più difficile e con costi molto più alti.

Il NS2 era già stato attaccato – alla luce del sole – durante la sua costruzione. Già a febbraio, navi polacche avevano attivamente cercato di impedire alla nave posatubi Fortuna di terminare il NS2. I tubi venivano posati a sud di Bornholm, come avrete capito.

La NATO, da parte sua, è stata molto attiva nel settore dei droni subacquei. Gli Americani possono utilizzare i droni subacquei norvegesi a lunga autonomia, che possono essere modificati per altri progetti. In alternativa, per il sabotaggio potrebbero essere stati impiegati sommozzatori professionisti della Marina, anche se le correnti di marea intorno a Bornholm sono un problema serio.


Il quadro generale rivela un Occidente collettivo in preda al panico più assoluto, con le “élite” atlantiste disposte a ricorrere a qualsiasi cosa – bugie oltraggiose, assassinii, terrorismo, sabotaggio, guerra finanziaria totale, sostegno ai neonazisti – pur di evitare la discesa in un abisso geopolitico e geoeconomico.


La disattivazione del NS e NS2 rappresenta la chiusura definitiva di ogni possibilità di accordo tra Germania e Russia sulle forniture di gas, con l’ulteriore vantaggio di relegare la Germania allo status di vassallo assoluto degli Stati Uniti.

Questo ci porta alla domanda chiave su quale apparato di intelligence occidentale abbia progettato il sabotaggio. I candidati principali sono ovviamente la CIA e l’MI6, con la Polonia che funge da capro espiatorio, e la Danimarca che svolge un ruolo molto losco: è impossibile che Copenaghen non sia stata almeno “informata” dell’operazione.

Preveggenti come sempre, già nell’aprile 2021 i Russi si erano fatti alcune domande sulla sicurezza militare del Nord Stream.

Il punto cruciale è che potremmo trovarci di fronte al caso di un membro dell’UE/NATO coinvolto in un atto di sabotaggio contro l’economia numero uno dell’UE/NATO. Questo è un casus belli. Al di là della spaventosa mediocrità e codardia dell’attuale amministrazione di Berlino, è chiaro che il BND – l’intelligence tedesca – così come la Marina tedesca e gli industriali informati prima o poi faranno i loro conti.

Questo è stato tutt’altro che un attacco isolato. Il 22 settembre c’era stato un tentativo contro il Turkish Stream da parte di sabotatori di Kiev. Il giorno prima erano stati rinvenuti in Crimea dei droni navali con identificativi in lingua inglese, sospettati di far parte del complotto. A ciò si aggiungono gli elicotteri statunitensi che, settimane fa, avevano sorvolato i punti del futuro sabotaggio; una nave da “ricerca” britannica che si aggira nelle acque danesi da metà settembre; e la NATO che, lo stesso giorno del sabotaggio, aveva twittato di test di “nuovi sistemi senza pilota in mare.”


Mostrami i soldi (del gas)

Questo mercoledi, il Ministro della Difesa danese ha incontrato d’urgenza il Segretario Generale della NATO. Dopo tutto, le esplosioni sono avvenute molto vicino alla zona economica esclusiva (EEZ) della Danimarca. Questo può essere definito al massimo un rozzo kabuki ( teatro tradizionale giapponese); esattamente lo stesso giorno, la Commissione Europea (CE), l’ufficio politico de facto della NATO, ha ripetuto la sua ossessione di sempre: più sanzioni contro la Russia, incluso un tetto certificato al prezzo del petrolio.

Nel frattempo, i giganti dell’energia dell’UE sono destinati a perdere molto con il sabotaggio. All’appello figurano le tedesche Wintershall Dea AG e PEG/ E.ON; l’olandese N.V. Nederlandse Gasunie e la francese ENGIE. Poi ci sono quelli che avevano finanziato il NS2: ancora Wintershall Dea e Uniper, l’austriaca OMV, ancora ENGIE e la britannica Dutch Shell. Wintershall Dea e ENGIE sono sia comproprietari che creditori. I loro azionisti infuriati vorranno risposte serie da un’indagine seria.

E c’è di peggio: non ci sono più ostacoli sul fronte del terrore dei gasdotti. La Russia sarà in allarme rosso non solo per il Turk Stream, ma anche per Power of Siberia. Lo stesso vale per i cinesi e il loro labirinto di gasdotti che arrivano nello Xinjiang.

Qualunque sia la metodologia e gli attori coinvolti, si tratta di una vendetta (anticipata) per l’inevitabile sconfitta collettiva dell’Occidente in Ucraina. E un crudo avvertimento al Sud globale che la cosa potrebbe ripetersi. Ma l’azione genera sempre una reazione: d’ora in poi, “cose strane” potrebbero accadere anche agli oleodotti statunitensi e britannici in acque internazionali.

L’oligarchia dell’UE si sta disintegrando alla velocità della luce. La loro finestra di opportunità per tentare almeno un ruolo di attore geopolitico strategicamente autonomo è ormai chiusa.

Gli eurocrati si trovano ora di fronte ad un serio dilemma. Quando sarà chiaro chi sono gli autori del sabotaggio nel Baltico e quando capiranno tutte le conseguenze socio-economiche destinate a cambiare la vita dei cittadini dell’UE, il teatro kabuki dovrà finire. Inclusa la sottotrama già in corso, ultra-ridicola, secondo cui la Russia avrebbe fatto esplodere il proprio gasdotto quando Gazprom avrebbe potuto semplicemente chiudere le valvole, per sempre.

E, ancora una volta, la situazione peggiora: Gazprom minaccia di fare causa alla società energetica ucraina Naftofgaz per le fatture non pagate. Questo porterebbe alla fine del transito del gas russo in Ucraina verso l’UE. Come se tutto ciò non fosse abbastanza grave, la Germania è obbligata per contratto ad acquistare almeno 40 miliardi di metri cubi di gas russo all’anno fino al 2030.

Dire di no? Non possono: Gazprom ha il diritto legale di essere pagata anche senza spedire il gas. Questo è lo spirito di un contratto a lungo termine. E sta già accadendo: a causa delle sanzioni, Berlino non riceve tutto il gas di cui ha bisogno, ma deve comunque pagare.


Tutti i diavoli sono qui

Ora è dolorosamente chiaro che, quando si tratta di vassalli, i guanti di velluto imperiali vengono tolti. Indipendenza dell’UE: verboten ( proibito). Cooperazione con la Cina: verboten. Connettività commerciale indipendente con l’Asia: verboten. L’unico posto per l’UE è quello di essere economicamente sottomessa agli Stati Uniti: un pacchiano remix del 1945-1955. Con un perverso tocco neoliberista: noi possederemo la vostra capacità industriale e voi non avrete nulla.


Il sabotaggio del NS e NS2 era insito nel sogno imperiale di spezzare la massa terrestre eurasiatica in mille pezzi per impedire un consolidamento trans-eurasiatico tra Germania (che rappresenta l’UE), Russia e Cina: 50 trilioni di dollari di PIL, a parità di potere d’acquisto (PPP), contro i 20 trilioni degli USA.

Dobbiamo tornare a Mackinder: il controllo della massa terrestre eurasiatica costituisce il controllo del mondo. Le élite americane e i loro cavalli di Troia in Europa faranno di tutto per non rinunciare al loro controllo.


In questo contesto, le “élite americane” comprendono la squilibrata e straussiana “comunità di intelligence,” infestata dai neoconservatori, e Big Energy, Big Pharma e Big Finance, che le pagano e che non solo traggono profitto dall’approccio alla guerra perenne dello Stato Profondo, ma che vogliono anche fare il colpaccio con il Grande Reset architettato a Davos.


Gli Anni Venti erano iniziati con un omicidio, quello del generale Soleimani. Far saltare in aria gli oleodotti fa parte del seguito. Ci sarà un’autostrada per l’inferno fino al 2030. Tuttavia, tanto per citare Shakespeare, l’inferno è sicuramente vuoto e tutti i diavoli (atlantisti) sono qui.

Pepe Escobar,  presstv.ir  28/9/2022

Link: https://www.presstv.ir/Detail/2022/09/28/690009/Germany-EU-have-been-handed-over-declaration-of-war

Pepe Escobar è un analista geopolitico e autore indipendente. Il suo ultimo libro è Raging Twenties. È stato politicamente cancellato da Facebook e Twitter.

 

 

 

NORD STREAM: BOICOTTAGGIO MADE IN USA?

Che quello a Nord Stream sia stato un sabotaggio appare plausibile.

E, nel caso in cui davvero fosse così, non sarebbe difficile immaginare il responsabile: basterebbe domandarsi chi realmente abbia interesse a disgiungere l’Europa dalla Russia.

 

Diego Fusaro, Filosofo

Vedi e ascolta QUI

 

 

 

 

SVENTARE LA CATASTROFE

Posto che la Polonia ha sabotato entrambi i gasdotti in grado di fornire gas russo a basso prezzo a Germania, Italia e altri Paesi europei, affossandone definitivamente le economie, e lo ha fatto con un’operazione militare segreta sotto l’egida USA, si aprono scenari da guerra mondiale di una chiarezza inedita perfino alla vigilia delle 2 precedenti guerre mondiali, con l’aggravante dello spettro di un armageddon atomico e non solo, vista la corsa agli armamenti di nuova generazione e concezione degli ultimi anni.

La prima questione ormai ineludibile è che alcuni Paesi membri della UE, segnatamente Polonia e Paesi baltici, si sono dimostrati da sempre pregiudizialmente ostili alla Russia, ed ora rappresentano la testa di ponte di una chiara strategia guerrafondaia americana, mirata a contrapporre la Russia alla Germania ed al resto d’Europa.

Il golpe colorato in Ucraina di piazza Maidan (si trova a Kiev), orchestrato e diretto in prima persona dall’allora vicepresidente Biden e dall’onnipresente Victoria Nuland, con la collaborazione attiva della NATO a guida USA, si sta rivelando inequivocabilmente per quello che è stato, ovvero una mossa strategica di lungo corso per rendere inesorabile un conflitto indotto tra Russia ed Europa, due parti di un unico continente che invece cooperavano economicamente tra loro con reciproco vantaggio, foriero di una più larga alleanza euroasiatica, assolutamente incompatibile con la conservazione dello scricchiolante monopolarismo di stampo anglofono.

La direzione politica della UE si preoccupa più di contrastare l’autonomia di governi di destra, come da tempo in Ungheria, ora in Italia e in prospettiva in Francia, piuttosto che del grave conflitto d’interessi tra membri aggiunti, tradizionalmente ostili alla Russia, e Paesi fondatori, solo ora forzatamente indotti a dimostrarsi ostili alla Russia per obbedienza atlantista.


Questo andazzo consolidato denuncia la disgregazione di fatto di una UE non più rappresentativa, se mai lo è stata, della realtà geopolitica europea. Un’organizzazione degenerata che non ha più alcuna ragion d’essere nella sua attuale forma e sostanza, come ampiamente già visto nella scandalosa gestione della cosiddetta pandemia da covid-19, che è stato un accidente non certo estraneo alla forzatura dei venti di guerra ora in fase di precipitazione.

Si apre così nei fatti una destabilizzazione interna europea, preannunciata dalla brexit e caricata come una molla da un più ampio conflitto d’interessi interno all’alleanza atlantica, dove il dominante intende sacrificare per i propri interessi l’alleato dominato, l’Europa.

Il sabotaggio dei due gasdotti è un atto di guerra contro il cuore dell’Europa, e non certo da parte russa, che è parte lesa quanto e più di noi.

 

La seconda questione altrettanto ineludibile è l’inganno rappresentativo delle cosiddette democrazie occidentali, esacerbato dalla propaganda di guerra imposta dalle politiche neocon USA, paradossalmente attuate dal partito che si definisce “democratico”, in realtà una fazione elitaria ora giustamente in crisi di consenso visto che opera anche contro il proprio popolo, oltre che contro i popoli cosiddetti “alleati”.

Ne abbiamo un esempio eclatante in casa nostra, con l’ulteriore incremento dell’astensionismo di ben il 9% su percentuali già altissime, e con l’esclusione voluta di nuove forze politiche antagoniste al pensiero unico, uccise nella culla con vili stratagemmi elettorali.

Le spontanee proteste popolari in Francia e Germania non sortiscono alcun esito contro i rispettivi regimi manovrati dalla finanza apolide di matrice anglofona, mentre in altri Paesi anche europei le rivoluzioni colorate, fomentate dagli stessi soggetti, finiscono quasi sempre per rovesciare i governi legittimi, sostituendoli con governi fantoccio favorevoli agli interessi di quelle stesse elite.


Tutti i crimini sono odiosi, ma il seminare odio con continue menzogne e calunnie per provocare e giustificare una guerra per ben altri scopi nascosti, è il crimine più odioso in assoluto. Ed è esattamente quello che con ferocia e cinismo sta facendo l’elite finanziaria globale che sostiene l’unipolarismo americano. I metodi e le finalità di queste forze che dominano le economie occidentali sono semplicemente abominevoli, rappresentano il male assoluto, che intende invaderci corpo e anima.


Il tarlo tossico di questo odio indotto e coltivato è sempre lo stesso: il razzismo, l’idea che altri non meritino pari dignità umana, e perciò sia lecito sfruttarli per il proprio privilegio o peggio sterminarli quando l’odio razziale raggiunge livelli estremi, come nella parte neonazista dell’Ucraina.

Non c’è altra motivazione altrettanto facile da sobillare e coltivare nell’animo umano, in grado di mettere un popolo contro l’altro fino ad arrivare alle luttuose e devastanti distruzioni della guerra armata, dove odio chiama odio.


Ovviamente il vero aggressore farà di tutto per provocare l’aggredito, fino a che non lo costringe a reagire per difendersi. A quel punto il gioco è fatto, l’uso della forza militare viene strumentalizzato per far apparire i protagonisti dello scontro a ruoli invertiti: l’aggredito che reagisce diventa l’aggressore, ragione in più per punirlo.

E chi si beve tale propaganda di guerra, giustificando così un peggio che gli sembra inevitabile, non è meno responsabile di chi cresce direttamente nell’odio razziale. Entrambi vittime inconsapevoli, tanto quanto di fatto responsabili delle loro e delle altrui sofferenze.

Quindi se, dopo la crisi del 1962 per l’installazione di missili russi a Cuba in risposta a quelli statunitensi schierati anche in Italia, stiamo rivivendo in peggio il rischio concreto di un’escalation militare incontrollabile, fino ai limiti estremi di una assurda guerra nucleare globale, vuol dire che adesso un nemico vero c’è, anche se non è quello che ci vogliono far credere, quanto piuttosto chi ce lo vuole far sembrare tale.

Un nemico vero che ha molti nomi e molte sembianze. Una di queste si chiama NATO a guida di fatto americana, un organismo paradossalmente dichiarato a scopo puramente difensivo, al quale contribuiamo con una spesa erariale di 110 milioni di euri al giorno!


Se la classe politica europea non è in grado di denunciare i veri nemici dei propri governati e dell’umanità intera, divenendone complici per paura di contraddire l’alleato dominante, dovranno farlo direttamente i popoli europei, le vittime designate di questa catastrofe annunciata non solo dall’evoluzione rapida degli eventi bellici, ma anche dai concreti danni economici già subiti e dei ben peggiori previsti a breve.


Non basta dichiararsi pacifisti se poi si accetta tutto ciò passivamente. Svegliarsi e ribellarsi a questo teatro dell’assurdo è un imperativo morale ormai ineludibile.


Alberto Conti,  ComeDonChisciotte.org   1/10/2022

 

 

 

LO SCONTRO FINALE? NATO E RUSSIA SULL’ORLO DEL CONFLITTO GLOBALE

Quando sta avvenendo in queste ore cambierà le sorti dell’intera umanità. Lo scontro di civiltà fra Occidente e Oriente, fra la NATO e l’Eurasia, sta per compiere una svolta epocale.

Ne parliamo con Andrea Lucidi, inviato in Donbass, e Luciano Lago, analista geopolitico di Controinformazione.info. Modera Fabio De Maio.

 

Vedi e ascolta QUI

 

 

 

 

Il documento segreto che scuote l’America

Negli Stati Uniti sta circolando un documento con il logo della RAND, un’organizzazione senza fini di lucro che rappresenta uno dei più importanti centri di ricerca strategica al servizio dell’industria militare statunitense.

Il documento, che si dice provenga da un informatore interno all’organizzazione, descrive un elaborato progetto per arricchire gli Stati Uniti a spese della Germania e dell’Europa in generale, mediante il coinvolgimento tedesco ed europeo contro la Russia nella guerra in Ucraina…..

 

Continua la lettura QUI

26/9/2022

 

 

 

Due contributi per capire meglio che questa è una guerra contro te e me. No?

 

SPUNTANO I COCCI DI COVID E GUERRA: ADESSO GLI AIUTINI DI STATO NON BASTERANNO

Anche se maggiorato, il tax credit per le imprese non aiuterà. A dirlo è Il Sole 24 Ore, suggellando l’annus horribilis per chi è in proprio o vuole promuovere i nostri prodotti con la formula che meglio li valorizza: su piccola scala. L’annus però rischia di prolungarsi insostenibilmente al 2023, ed è gravissimo perché se chiudono le imprese, chiude l’Italia.

Nel terzo trimestre il prezzo dell’elettricità è raddoppiato, rendendo il tax credit una rincorsa impossibile agli aumenti; gli ultimi provvedimenti sul Dl Aiuti alzano al 30% il bonus per gli operatori non energivori, e togliere il reddito di cittadinanza ai non meritevoli rischia di essere una soluzione inefficace e di superficie.

Queste toppe che si stanno mettendo alla lunga possono non bastare per un motivo molto semplice: qui il problema è ripensare totalmente la politica energetica italiana, prendere atto che forse con la Russia non avremo più rapporti e fare tutti un enorme bagno di realtà e chiederselo chiaramente: come ne usciamo?

Siamo destinati – come scrive Economist – ad avere un 2023 drammatico? Può essere, ma il rischio per il 2024 non sarebbe quello di essere drammatico, perché non ci sarebbero più imprese su cui drammatizzare.

Confindustria per esempio ha supportato tutte le politiche più restrittive sul Covid. Era in prima linea a chiedere l’obbligo, ha voluto il green pass, ha marciato molto sul ‘riaprire in sicurezza’, ma poi bisogna anche essere lungimiranti.

Se aderisci a un certo tipo di ideologia, se entri così nella narrazione del mainstream, allora quel mainstream te lo fai andar bene anche quando ti danneggia. Altrimenti lo si dice chiaramente assumendo un atteggiamento critico: “Ragazzi, così non ce la facciamo”. Possiamo anche fare a meno di certe retoriche sulla democrazia per poi andare a strozzare chi si fa un mazzo così nelle piccole e medie imprese.

“Chiude una catena di Hotel “, leggiamo sul Resto del Carlino e sul Messaggero. Tragico, no? Però passa. Passa così, in sordina, senza avere il tempo di fermarsi a pensare quanto lavoro danno 5 hotel, quanto indotto producono, quanto fanno girare l’economia di un territorio, quanto producono vita.

Anche qui, come occorre smettere di pensare che i poveri siano responsabili della loro condizione e che la povertà sia una malattia, dobbiamo anche smettere di pensare che gli imprenditori siano tutti dei ladri e dei profittatori. Perché facevo riferimento alle divisioni del Covid? Perché o ci rendiamo conto che queste divisioni vanno superate per superare il momento, oppure non ne usciamo.

 

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3/10/2022

 

 

Ciò che è descritto in quest’immagine è guerra verso te e me o verso putin?

 

ALLARGA L'IMMAGINE

 

 

 

Angelo Sanchez esponente socialista in Gran Bretagna, SOSPESO dal partito, dopo aver pronunciato questo discorso alla camera dei deputati.

 

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scrittore e umorista austriaco (1874-1936)

 

 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE


 

 

Tanti interventi e riflessioni fatte dai rappresentanti delle Liste Antisistema, che si sono presentate alle elezioni, li trovate nei sei GLR-NOTIZIE-VOTO,  QUI.

Pur se sconfitti, le loro analisi rimangono preziosissime per continuare la Resistenza.

 

 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Il fascismo? C'è già da due anni.

GLR-NOTIZIE-FLASH  47 – 30/9/2022

Ex-italia: nulla di buono all’orizzonte…

GLR-NOTIZIE-FLASH  46 - 27/9/2022

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (26). Un’Agenda che incombe.

Elogio ai non vaccinati

GLR-CONSIDERAZIONI 37. Noi, bacati e servili.

La regina del panfilo

GLR-CONSIDERAZIONI  36.  La tenaglia

Ma allora perchè?

Tirannia prossima ventura.

Verso la dittatura digitale (12). Internet dei Corpi, il fine del Grande Reset.

 

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

 

 

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