NOTIZIE del 26/7/2025
PERCHÉ GAZA CI RIGUARDA TUTTI
Nel nuovo approfondimento di ByoBlu Origini condotto da Giorgio Bianchi, ospite è la giornalista Claudia Carpinella, firma di InsideOver e profonda conoscitrice del Medio Oriente. L’intervista si concentra sull’attuale situazione nella Striscia di Gaza, teatro di una crisi umanitaria senza precedenti. Carpinella, con un’analisi dettagliata e fonti verificate, racconta la quotidianità della popolazione civile sotto assedio: mancanza di acqua, elettricità, cure mediche e la continua minaccia dei bombardamenti. Il confronto si estende alle dinamiche regionali, includendo le violenze in Cisgiordania, l’espansione dei coloni israeliani e il crescente ruolo repressivo dell’esercito.
Un tema centrale è il comportamento ambiguo della comunità internazionale, spesso silenziosa o complice, e il modo in cui i media occidentali filtrano le notizie, fornendo una narrazione parziale del conflitto.
Carpinella sottolinea quanto l’informazione sia diventata un campo di battaglia a sé stante, dove propaganda e censura condizionano la percezione pubblica. Il messaggio è forte e chiaro: “Perché Gaza ci riguarda tutti”. Non è solo una questione geopolitica, ma una sfida morale che interpella ciascuno di noi….
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“I nostri media non mostrano le sofferenze palestinesi, nessuno vuole vedere. Non dimentichiamo Gaza”, l’appello del giornalista israeliano Gideon Levy.
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Come smentire la propaganda israeliana in tempi di genocidio
Viviamo in tempi interessanti ma difficili. È evidente che i miti stiano cadendo e che le narrazioni consolidate da tempo si dissolvano quando vengono esposte alla dura e sanguinosa realtà. In nessun altro ambito ciò è più evidente che nei miti che hanno sostenuto Israele per molti decenni.
Israele è stato dipinto come un piccolo paese fragile ma resiliente che vive in un “quartiere difficile”. Tuttavia, ora, date le incessanti guerre di Israele, gran parte di questa mitologia viene abbandonata; non è più necessaria quando l’arroganza, l’orgoglio e il sadismo guidano l’ethos israeliano. L’immagine del piccolo Davide sta cedendo il posto a quella di una creatura vendicativa e genocida, con un pizzico di Antico Testamento…
Di seguito è riportata una discussione su alcuni dei miti che stanno crollando. I miti sono costruiti su narrazioni che a loro volta sono costruite su parole descrittive. Gran parte della discussione verte sul chiarire la natura ingannevole delle parole, che a sua volta smaschererà le false narrazioni.
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Per tutti i cittadini del mondo con una coscienza morale, il compito è quello di opporsi a tutte le cose orribili che Israele fa ogni giorno, di rifiutare le loro scuse pietose (“autodifesa”); rifiutare la rappresentazione dei nemici dichiarati di Israele (demonizzare Hamas e i palestinesi in generale); rifiutare la rappresentazione dell’esercito israeliano (perché qualcuno dovrebbe voler essere “alleato” di questo paese?), rifiutare Israele come etnocrazia in cui i diritti e lo status sono determinati dal fatto di essere ebrei o meno (rifiutare la “democrazia ebraica” se esclude o discrimina una parte della popolazione; non è molto diversa dalla “democrazia bianca” durante gli anni dell’apartheid in Sudafrica).
Per molti versi, se si fa appello ai “valori occidentali”, mantra spesso ripetuto dai funzionari occidentali, allora si deve anche essere disposti a giudicare le azioni e le istituzioni israeliane con lo stesso metro. Il fatto che Israele organizzi una parata del gay pride non lo rende un faro di valori condivisi. La nostra opposizione può iniziare con gesti semplici come chiedere al direttore del supermercato locale perché vende avocado e arance israeliani; infatti, il boicottaggio contro l’apartheid in Sudafrica è iniziato proprio con il boicottaggio delle arance. Ma questi sono piccoli passi quando sono necessarie azioni più coraggiose, che avrebbero dovuto essere intraprese già da tempo.
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GAZA!!!!
GAZA!!!
Quale schifezza applaudire un genocida! Ma riteniamo che se quell’essere fosse venuto a parlare al nostro Senato o alla Camera la cosa non sarebbe stata diversa… O no?
Il Congresso USA ha mostrato di vivere sotto il “Terrore ebraico”
Il numero di applausi ricevuti da Netanyahu dal Congresso degli Stati Uniti: sono stati 49 per il discorso di 50 minuti, che sommati ai 3 minuti di ovazione di benvenuto e ai 2 minuti di ovazione dopo il discorso, sono arrivati a 51. Il video mostra il conteggio degli applausi per il Primo Ministro israeliano durante il discorso di ieri.
Applausi così prolungati e inarrestabili avvenivano nella Unione Sovietica quando al loro parlamento parlava Stalin. Mezze ore ore filate di applausi, le palme infiammate ma si era notato che nelle volte precedenti, chi aveva smesso prima era “sparito”. E nessuno osava domandare come mai..
Ieri Mike Johnson, Il Presidente della Camera, USA, [la terza persona nella gerarchia del potere degli Stati Uniti], ha superato tutti in servilismo e si è rivolto a Netanyahu con il prefisso “Sua Eminenza “, annunciando il suo discorso al Congresso. Il titolo di “Eminenza” nella cultura occidentale viene attribuito ai vescovi e ai monarchi cattolici.
L’unica persona nella storia degli Stati Uniti che ha portato il titolo di “Eccellenza” è stata George Washington. Quindi, rivolgersi a Netanyahu con “Sua Eccellenza” significa che è il leader supremo degli Stati Uniti, superiore all’attuale presidente.
Questa è la “democrazia” americana . non è l”autocrazia” di Putin. (fonte blondet)
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Seguono due articoli importantissimi per meditare, riflettere, capire. Siamo veramente in pericolo!
Sul collasso morale dell’occidente
L’Occidente è un concetto strano, recente e spurio.
Con “Occidente” si intende in effetti una configurazione culturale che emerge con l’unificazione mondiale dell’Europa politica e di quello che dal 1931 prenderà il nome di “Commonwealth” (parte dell’impero britannico). Questa configurazione raggiunge la sua unità all’insegna del capitalismo finanziario, a partire dal suo emergere egemonico negli ultimi decenni del ’900.
L’Occidente non c’entra nulla con l’Europa culturale, le cui radici sono greco-latine e cristiane. L’Occidente è la realizzazione di una politica di potenza economico-militare, che nasce nell’Età degli Imperi, che sfocia nelle due guerre mondiali e che riprende il governo del mondo verso la metà degli anni ’70 del ’900.
Purtroppo anche in Europa l’idea che “siamo Occidente” è passata, divenendo parte del senso comune. L’Europa storica, ad esempio, ha sempre avuto legami strutturali fondamentali con l’Oriente, vicino e remoto (Eurasia), mentre l’Occidente si percepisce come intrinsecamente avverso all’Oriente. Così l’Europa culturale è in ovvia continuità con la Russia, mentre per l’Occidente la Russia è totalmente altro da sé. Questa premessa serve a illustrare una grave preoccupazione di lungo periodo, che non riesco a trattenere…
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LA DEMOLIZIONE DEI DIRITTI UMANI.
L’Appello “No Censure di guerra”, che abbiamo lanciato contro la cancellazione del Concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev,alla Reggia di Caserta, denuncia la violazione di principi fondamentali della Costituzione Italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Atti come questo non solo dissacrano il principio che riconosce come l’Arte e la Scienza siano libere (art. 33Cost. e art.10 Cedu) e negano il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art. 21 Cost. e art.9 Cedu), ma soprattutto si pongono in aperto contrasto con il divieto di discriminazione previsto dall’art.3 della nostra Costituzione e dall’art.14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che, non ammettendo deroghe, sancisce che il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella Convenzione deve essere assicurato senza alcuna discriminazione per le opinioni politiche o per l’origine nazionale.
Tali violazioni rientrano in un a offensiva generale, con la quale gli Stati Uniti e dalle altre potenze dell’Occidente demoliscono i pilastri dei diritti umani: la Dichiarazione Universale sui Diritti umani che, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, quando inizia il processo di decolonizzazione, incorpora, gli insegnamenti derivati dall’esperienza della Guerra Mondiale e le aspirazioni dei popoli alla libertà e alla giustizia sociale; il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. adottato dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1966 ed entrato in vigore ne 1976.
Alla base del Patto c’è il principio che “tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale….
Manlio Dinucci
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Il padrino dell’ intelligenza artificiale, Geoffrey Hinton, premio Nobel per la Fisica nel 2024, lancia un avvertimento da brividi…
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Noi, cittadine e cittadini del mondo, chiediamo che Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, sia candidata al Premio Nobel per la Pace 2025.
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INCONTRI E CONVEGNI
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NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html
Invisibili – regia di Paolo Cassina: https://playmastermovie.com/invisibili/
La Morte Negata – regia di Alessandro Amori: https://playmastermovie.com/la-morte-negata/
Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
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