Un uomo imprigionato dietro un QR code. E per di più con la mefitica mascherina. Dittatura digitale e dittatura sanitaria intrecciate tra loro, insieme alla dittatura ecologico-green ( leggi QUI).
Ma certamente la digitalizzazione assoluta della nostra vita in tutti gli ambiti è la meta finale del progetto criminale globale chiamato Grande Reset e della sua Agenda 2030, partorita attraverso l’ONU asservito all’aristocrazia finanziario-usuraia ( leggi QUI), che lo finanzia e quindi lo manipola per i propri diabolici progetti di governance globale ( leggi QUI).
Lo scopo finale del criminale Grande Reset è quindi una “tecno-gabbia” in cui essere rinchiusi per realizzare il nuovo uomo “normalizzato”, addomesticato, iper-sorvegliato e iper-condizionato, puro fornitore di dati, secondo i desiderata dell’èlite pluri-miliardaria:
“Un passaporto vaccinale internazionale, un’identità digitale, un sistema di credito sociale e una moneta digitale della banca centrale (CBDC) formano un sistema di controllo digitale che bloccherà la popolazione in perpetuo.
Il riconoscimento facciale è una parte essenziale della struttura di controllo, in quanto è la “password” della vostra identità digitale.”
A tutto ciò vanno aggiunte le diaboliche “smart city” con le loro ossessionanti ZTL ( leggi QUI e QUI e già in via di esecuzione a Trieste e Oxford, in inghilterra) in modo da essere rinchiusi in uno spazio ristretto, sotto continua sorveglianza digitale e potendo muoversi soltanto per quanto è permesso.
No, non dimentichiamo la tragedia di Gaza e l’orrore di quanto vi sta accadendo: il nostro sito sta fornendo ampie documentazioni che puoi leggere QUI.
Ma inseriamo la guerra in medio-oriente e quella in ucraina dentro un quadro generale che vede collegate queste orrende guerre alle dittature sanitarie, ecologiche e digitali in via di elaborazione e realizzazione con conseguenti crisi energetiche ed economiche che facilitano la nostra sottomissione.
Se ci fermiamo solo su un particolare ( pure di enorme importanza come la tragedia di Gaza) e perdiamo di vista il quadro generale del progetto criminale del Grande Reset con le sue varie ignobili sfaccettature dittatoriali in elaborazione ( come quella digitale, appunto) allora siamo “fottuti” e l’operazione di “distrazione di massa” è riuscita. E non fai caso all’ultima “telecamerina” che hanno messo sulla strada dove abiti….
D’altra parte consapevolezza e conseguente Resistenza costano fatica, impegno, dedizione: è in gioco la nostra dignità di uomini/donne liberi. (GLR)
La vostra identità digitale sarà la vostra “prigione digitale”
La vostra identità digitale sarà la vostra “prigione digitale” – Perché presto potreste ritrovarvi in una “prigione digitale”! La vostra prigione digitale è già stata costruita e sarà il Lockdown Finale.
Un passaporto vaccinale internazionale, un’identità digitale, un sistema di credito sociale e una moneta digitale della banca centrale (CBDC) formano un sistema di controllo digitale che bloccherà la popolazione in perpetuo.
Il riconoscimento facciale è una parte essenziale della struttura di controllo, in quanto è la “password” della vostra identità digitale.
Entro la fine del 2022, nel mondo ci saranno 1 miliardo di telecamere di sorveglianza che raccolgono dati, tutte collegate a Internet e all’intelligenza artificiale (AI). Anche le telecamere e i dispositivi di registrazione audio nei telefoni cellulari, nelle automobili e negli elettrodomestici intelligenti raccolgono e condividono dati.
Tutti questi dati vengono poi utilizzati per assegnare a ogni persona un punteggio individuale, basato sul suo comportamento, sulla sua espressione e sulla sua interazione con il mondo. In ultima analisi, il punteggio del credito sociale determinerà ciò che si può o non si può fare, ciò che si può comprare e dove si può andare.
Tutti questi fattori si stanno unendo per controllare la popolazione globale. Come osserva Zeee, questa prigione digitale, che è già in gran parte costruita, sarà la chiusura definitiva dell’umanità.
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L’identità digitale è stata descritta dal World Economic Forum (WEF) come un nuovo capitolo del contratto sociale. Il problema, come ha osservato Jabbi, è che il nuovo contratto sociale del WEF non è stato accettato da nessuno di noi. È stato rivisto dal WEF e dai suoi alleati e imposto al resto di noi, senza il nostro consenso.
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La vostra identità digitale sarà la vostra prigione digitale
Nel video, Jabbi propone una presentazione che spiega la prigione digitale che è la vostra identità digitale – in altre parole, come la vostra identità digitale si collega al sistema di credito sociale in arrivo e controllerà ciò che potete o non potete fare nella vostra vita quotidiana.
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L’articolo completo lo trovate QUI
Gli ID digitali saranno necessari in tutto il mondo per partecipare alla società entro il 2030
Con l’aiuto della Bill and Melinda Gates Foundation e della Rockefeller Foundation, le Nazioni Unite hanno piani grandiosi per schiavizzare permanentemente ogni essere umano su questo pianeta entro il 2030.
L’implementazione di ID digitali in tutto il mondo sta avvenendo proprio ora e arriverà con un sistema di pagamento completamente digitale senza contanti e la completa distruzione dell’illusione della libertà.
Mercoledì 8 novembre 2023, è previsto un evento di lancio virtuale per quello che viene definito l’agenda “50-in-5”. Le Nazioni Unite, la Bill and Melinda Gates Foundation e i partner della Rockefeller Foundation stanno lanciando la campagna per accelerare l’implementazione dell’ID digitale, pagamento digitale e lancio della condivisione dei dati in 50 paesi sotto l’egida dell’infrastruttura pubblica digitale (DPI) entro il 2028, secondo un rapporto del Daily Exposé.
Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha annunciato l’intenzione di implementare “ID digitali ” in tutto il mondo entro il 2030 e saranno obbligatori per le persone che desiderano partecipare alla società, secondo Reclaim the Net.
In preparazione di questa agenda permanente per la schiavitù digitale, mesi di preparazione e un budget di circa $ 6,8 milioni sono stati accantonati per il lancio di questo meccanismo di identificazione digitale supportato da biometrici.
Esseri umani morali hanno iniziato a mettere in discussione non solo un sistema di identificazione digitale, ma un sistema in cui una classe dirigente schiaccia tutti sotto di esso. Potrebbe bloccarsi o rendere impossibile schiavizzare l’umanità, una volta che gli esseri alla fine capiranno di essere schiavi. Sfortunatamente, rendersi conto che siamo schiavi è il primo passo per liberarsi ed è il passo più difficile.
I DPI vengono venduti come un meccanismo per l’inclusione finanziaria, la convenienza, il miglioramento dell’assistenza sanitaria e il progresso verde.
Ma chiunque abbia due cellule cerebrali da strofinare insieme capisce che questa è la fine del gioco; un sistema di schiavitù totale e completo dal quale gli esseri umani non hanno alcuna possibilità di fuggire.
Si tratta di una “frase onnicomprensiva applicata a un incombente sistema di governance tecnocratico alimentato da tre componenti fondamentali: ID digitale, pagamenti digitali come le valute digitali delle banche centrali (CBDC) e massiccia condivisione di dati”.
Per “partecipare” alla “società” dovrai essere il loro schiavo per sempre. Ecco di cosa si tratta.
Proprio adesso, le persone stanno cominciando a rendersi conto che la schiavitù non è mai stata abolita, ma solo estesa per includere tutti.
Una volta che una massa critica di esseri umani capirà che questo sistema che i governanti hanno creato per tenerci sotto il loro controllo è stato fatto solo per garantire che le persone rispettino volontariamente la loro oppressione, inizieremo a liberarci. Fino ad allora, i governanti continueranno a stringere le catene invisibili che abbiamo legato al nostro collo.
Mac Slavo, https://www.vocidallastrada.org/ 8/11/2023
EURO DIGITALE: DOBBIAMO PREOCCUPARCI?
Riteniamo interessante e per questo pubblichiamo l’articolo che segue, dove vengono presentati alcuni degli aspetti tecnici del progetto Euro Digitale, a tutti gli effetti una valuta digitale di Banca Centrale (CBDC).
Parliamo di un nuovo mezzo di pagamento a corso legale, nato apparentemente per contrapporsi alle criptovalute, veri e propri strumenti finanziari ad alto rischio per la loro estrema volatilità, in quanto derivano da una emissione “out of thin air” a carattere privato, senza la presenza di alcun sottostante nè di garanzie reali.
Cosa bolle davvero in pentola a Francoforte, cosa sarà l’Euro Digitale? Buona lettura.
Euro Digitale: dobbiamo preoccuparci?
In questi ultimi mesi, si fa un gran parlare di Euro digitale, ossia di quello che, nella mente dei nostri burocrati europei, dovrebbe diventare il fratellino digitale della moneta contante. Dal momento che noi tutti già usiamo la nostra bella carta di credito o di debito per fare i nostri pagamenti elettronici, la domanda che sorge naturale è: ma davvero se ne sentiva il bisogno?
Cerchiamo quindi di fare ordine per capire di cosa si sta parlando, anche considerando che la fase di preparazione di questa nuova piattaforma di pagamento è partita il primo novembre scorso.
Cos’è l’Euro digitale
In estrema sintesi, si tratta di una CBDC (Central Bank Digital Currency), ossia della forma digitale della moneta cartacea emessa dalla BCE. Si affianca quindi agli altri mezzi di pagamento elettronici, con la differenza fondamentale che qui parliamo di una moneta elettronica emessa direttamente dalla Banca Centrale Europea, moneta che per sua natura è un’attività per il sistema economico in generale, senza diventare la passività di nessuno.
A differenza della moneta elettronica emessa dalle banche commerciali che, all’atto dell’emissione per esempio di un mutuo a un privato, contestualmente vede accendersi un correlativo credito della banca verso chi ha avuto il prestito secondo il seguente schema:
Come si nota, il saldo di ricchezza finanziaria aggiuntiva risulta essere, con la moneta emessa all’interno del sistema delle banche commerciali, uguale a 0 a differenza di quella di BCE che effettivamente può creare nuova ricchezza finanziaria, con l’emissione di moneta che va ad aggiungersi a quella in circolo nel settore privato, grazie alla spesa pubblica dello stato.
Ma al di là dell’aspetto finanziario della questione, cosa cambia a noi utenti dei servizi di pagamento se anziché pagare con la carta di credito che sottrae fondi dal conto corrente del pagatore per accreditarli su quello del venditore, paghiamo con il futuro borsellino elettronico fornitoci dalla BCE? Pochissimo dal punto di vista operativo ma probabilmente tutto dal punto di vista sostanziale.
Andiamo quindi a capire quali sono le caratteristiche di questo futuro Euro Digitale e i relativi potenziali vantaggi e svantaggi.
Caratteristiche dell’Euro digitale
Abbiamo affermato sopra che l’Euro Digitale è una CBDC (Central Bank Digital Currency). La prima lettera dell’acronimo riporta al concetto di centralizzazione e già qui capiamo una differenza con le criptovalute: queste hanno come caratteristica fondamentale quella di essere decentralizzate su blockchain pubblica, ottenendo vantaggi sia in termini di sicurezza tecnica (almeno con la potenza computazionale attuale) che di riservatezza.
La centralizzazione perseguita da una Banca Centrale, fa invece perdere questi vantaggi tecnici, favorendo il rischio di controllo totale sulle transazioni.
Sappiamo che Fabio Panetta, dal primo novembre 2023 Governatore della Banca d’Italia nonché già membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, ha assicurato sulla testa degli italiani tutti che nessuno si permetterà mai di mettere il becco nelle transazioni digitali di noi cittadini, ma siccome la testa è nostra, avere qualche rassicurazione tecnica sarebbe stato meglio. Fabio Panetta, nuovo governatore della Banca d’Italia in carica dal 1 novembre 2023, arriva direttamente dal board della Bce.
Legato al tema della riservatezza c’è quello della potenziale programmabilità di questo Euro digitale. Anche qui, i documenti assicurano che mai e poi mai questa moneta digitale diventerà, pur essendolo possibile dal punto di vista tecnico, programmabile. Quindi mai nessuno si permetterà di stabilire limiti di spesa avendo riguardo al luogo, al quando, al cosa e al destinatario dei pagamenti.
Vabbè, fidiamoci sulla parola che non ci bloccheranno l’acquisto di ulteriori litri di carburante o ci lasceranno al freddo perché abbiamo raggiunto i nostri limiti di CO2.
Certo che, se manterranno la parola, non coglieranno uno dei potenziali vantaggi di una CBDC che, nell’ambito degli scambi commerciali, potrebbe offrire dei vantaggi sia in termini di maggiore velocità di vedersi accreditati i denari, che di creazione di regole sottostanti alla transazione finanziaria che potrebbero anticipare eventuali liti in giudizio civile.
Infatti, se realizzata su architettura DLT (come la blockchain), la transazione in Euro digitale potrebbe avere uno smart contract associato con una regola per cui al verificarsi di una condizione, per esempio il ritiro della merce da parte del corriere, fa scattare il pagamento.
Direi quindi che, stante le dichiarazioni nei documenti ufficiali, nessun vantaggio rispetto alla moneta elettronica bancaria che già usiamo ma potenziali ulteriori rischi riguardo all’utilizzo del contante per quanto riguarda la riservatezza sulle nostre abitudini.
Un’altra caratteristica dell’Euro digitale è di essere, agli effetti giuridici, esattamente la copia dematerializzata della moneta contante: in linea teorica dovrebbe quindi, pur essendo in formato elettronico, dare il vantaggio agli esercenti di riceverla esattamente con lo stesso valore quantitativo del contante senza privazioni dovute alle commissioni bancarie.
Per ora non è dato sapere se ciò sarà effettivamente così, visto che nel Digital Euro Package si citano sibilline remunerazioni per gli intermediari per non meglio specificati servizi a valore aggiunto alla clientela: il diavolo sta nei dettagli e siccome questi dettagli ancora non li hanno esplicitati, si sente puzza di zolfo. D’altronde, aspettarsi che la BCE disintermedi le banche sarebbe pura utopia, oltre che un suicidio per molte banche che sicuramente avranno amici alla BCE stessa.
Un vantaggio decantato nei documenti è l’inclusività, concetto con il quale affermano che anche gli anziani e i disabili potranno effettuare pagamenti digitali.
Sembra quasi che siano convinti che attualmente questi concittadini siano esclusi per un qualche bug delle piattaforme di pagamento o che saranno in grado di semplificare rispetto a oggi con l’utilizzo del portafoglio digitale: forse pensano a un chip sottocutaneo ma la soluzione sarebbe la stessa già in uso oggi da parte di qualche tifoso della tecnologia spinta.
In realtà, l’unica vera inclusività che si può intravedere è che anche i soggetti attualmente esclusi dal sistema bancario per i più disparati motivi, dovrebbero poter usare l’euro digitale perché in caso contrario, sarebbe come dichiarare che non è contante.
Riguardo all’inclusività un altro vantaggio propinatoci è che con l’Euro digitale potrebbero, in casi di crisi tipo Covid, accreditare direttamente sui portafogli digitali dei cittadini europei gli Euro: falso vantaggio perché già oggi potrebbero accreditare denari sui nostri conti correnti, anche a quei nostri concittadini che ora sono esclusi dal sistema bancario facendo semplicemente una legge che non permetta di escluderli totalmente, permettendogli le semplici operazioni di versamento, pagamento con carta di debito e prelievo dagli ATM.
Ma quanto è green l’Euro digitale
Sappiamo che mamma Ue, è molto sensibile al tema dell’ambiente è che è disposta a qualsiasi sacrificio, nostro, per salvare il pianeta. Peccato che un’infrastruttura tecnologica in grado di supportare il numero di server, con il relativo raffreddamento, necessari a un progetto di questo tipo considerando anche le necessarie crittografie di sicurezza che su tale struttura dovrebbero poggiarsi, sarà molto energivora.
Una piattaforma per un servizio di questo tipo dovrà anche essere anche molto ben ridondata, per cui mi sa che mamma UE dovrà mettersi l’animo in pace riguardo alla CO2.
Conclusioni
A dirla tutta, non sembra che l’Euro digitale porterà vantaggi sostanziali rispetto al sistema attuale di piattaforme di pagamenti.
Come abbiamo visto, anche i vantaggi di inclusività o sono falsi o superabili con delle semplici normative ad hoc che si potrebbero legiferare in un paio di sedute tanto sono semplici. Al contrario, i rischi relativi alla privacy sono enormi e tutti affidati al buon cuore dei governanti: la limitazione delle libertà personali è dietro l’angolo.
Massimo Russo, https://comedonchisciotte.org/ 11/11/2023
Massimo Russo. Esperto di economia, Presidente dell’Associazione MMT Lombardia.
NOTE
https://finance.ec.europa.eu/publications/digital-euro-package_it
https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/explainers/tell-me-more/html/what_is_money.it.html
La moneta digitale delle banche centrali è la fine della libertà
La moneta digitale della banca centrale (CBDC) metterà fine alla libertà umana.
Non lasciatevi ingannare dalle garanzie di sicurezza, dalle promesse di anonimato e di protezione dei dati. Sono tutti inganni e diversivi per nascondere l’intento malevolo che si cela dietro la diffusione globale della CBDC.
La moneta digitale delle banche centrali è il meccanismo di controllo sociale autoritario più completo e di vasta portata mai concepito. La sua “interoperabilità” consentirà di collegare in rete le CBDC emesse da varie banche centrali nazionali per formare un unico sistema globale centralizzato di sorveglianza e controllo delle CBDC.
Se permettiamo che prevalga, la CBDC consegnerà il governo globale dell’umanità nelle mani dei banchieri.
Il CBDC è diverso da qualsiasi tipo di “denaro” che conosciamo. È programmabile e nel suo codice si possono scrivere “contratti intelligenti” per controllare i termini e le condizioni della transazione.
Le decisioni politiche e i programmi politici più ampi, che limitano le nostre vite a piacimento, possono essere applicati utilizzando la CBDC senza bisogno di leggi. La responsabilità democratica, già un concetto farsesco, diventerà letteralmente priva di significato.
Il CBDC consentirà livelli di sorveglianza davvero senza precedenti, poiché ogni nostra transazione sarà monitorata e controllata. Non solo i prodotti, i beni e i servizi che acquistiamo, ma anche le transazioni che facciamo tra di noi saranno supervisionate dai banchieri centrali dello Stato di governance globale. La raccolta dei dati si espanderà fino a comprendere ogni aspetto della nostra vita.
Ciò consentirà ai pianificatori centrali di progettare la società esattamente come desiderano i banchieri. Il CBDC può essere e sarà collegato ai nostri ID digitali e, attraverso i nostri “portafogli” CBDC, legato ai nostri conti individuali di crediti di carbonio e ai certificati jab.
Il CBDC limiterà la nostra libertà di vagare e consentirà ai nostri programmatori di regolare il nostro comportamento se ci allontaniamo dalla nostra funzione Technate designata.
Lo scopo del CBDC è stabilire la tirannia di una dittatura. Se permettiamo che la CBDC diventi il nostro unico mezzo di scambio monetario, verrà usata per renderci schiavi. Non fatevi illusioni: La CBDC è la fine del gioco.
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Il “CBDC al dettaglio” estende la supervisione della banca centrale e le permette di governare ogni aspetto della nostra vita. Il CBDC al dettaglio è lo scenario da incubo definitivo per noi “cittadini”.
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La banca centrale del Regno Unito – la Bank of England (BoE) - ha recentemente pubblicato le specifiche tecniche previste per il suo CBDC, che chiama ingannevolmente Digital Pound. La BoE afferma categoricamente che:
Il CBDC non sarà anonimo perché la capacità di identificare e verificare gli utenti è necessaria per prevenire i reati finanziari e per soddisfare gli obblighi legali e normativi applicabili. [. . .] Saranno accettati diversi livelli di identificazione per garantire che il CBDC sia accessibile a tutti. [. . . ] Gli utenti devono essere in grado di variare le loro preferenze in materia di privacy per soddisfare le loro esigenze di privacy entro i parametri stabiliti dalla legge, dalla Banca e dal Governo. Una migliore funzionalità della privacy potrebbe far sì che gli utenti traggano maggiori benefici dalla condivisione delle loro informazioni personali.
Ancora una volta, è fondamentale capire che il CBDC non è affatto come il contante. Il contante può essere preferito dai “criminali”, ma è più ampiamente preferito dalle persone che non vogliono condividere tutti i loro dati personali semplicemente per condurre affari o acquistare beni e servizi.
La sterlina digitale metterà fine a questa possibilità per i cittadini britannici. Così come i CBDC di tutti gli altri Paesi la faranno cessare per i loro cittadini.
Il modello della BoE non prevede vie di fuga. Anche per coloro che non sono in grado di presentare “documenti” approvati dallo Stato su richiesta, saranno applicati “diversi livelli di identificazione” per garantire che la griglia di controllo del CBDC sia “per tutti”. La BoE, il ramo esecutivo del governo e la magistratura formano una partnership che determinerà i “parametri” accettabili delle “preferenze di privacy” della BoE, non degli utenti.
Più dati personali si condividono con la BoE e i suoi partner statali, più dolce sarà l’uso consentito del CBDC. Tutto dipende dalla vostra volontà di conformarvi. Se non vi conformate, non sarete in grado di funzionare come cittadini e sarete di fatto esclusi dalla società tradizionale.
Se accettiamo semplicemente l’introduzione del CBDC, il concetto di essere umano libero è ormai superato.
L’articolo completo, in lingua inglese, lo trovate QUI
Un politico europeo: “pessime notizie” sugli ID digitali e sulle valute digitali delle banche centrali
“Ho appena lasciato la stanza in cui si sono svolte le trattative sull’identità digitale e ho una brutta notizia“, ha annunciato mercoledì il deputato olandese al Parlamento europeo Rob Ross.
Su X, in un post allegato con un video, ha scritto:
«ULTIM’ORA: Pessima notizia. Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno appena raggiunto un accordo sull’introduzione dell’identità digitale, la eID . Subito dopo, il commissario UE Breton ha dichiarato: “Ora che abbiamo un portafoglio di identità digitale, dobbiamo aggiungerci qualcos’altro…”, suggerendo una connessione tra CBDC e eID. Hanno ignorato tutti gli esperti di privacy e gli specialisti in sicurezza. Stanno portando avanti tutto. Non sono ottimista. Ma non è ancora troppo tardi. Il Parlamento deve ancora votare su questo. Fate sapere ai vostri eurodeputati che siete contrari all’identità digitale e che volete che i vostri eurodeputati votino contro!»
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Non conformarsi
Come ha scritto George Orwell, l’autore di 1984, “Il vero potere si ottiene quando la classe dirigente controlla gli elementi materiali essenziali della vita, concedendoli e negandoli alle masse come se fossero privilegi”
Se tutto questo non finisce subito, ciò che conoscete come libertà verrà trasformato in privilegi che possono essere attivati e disattivati in un istante. Guardate la Cina; questo è ciò che intendono portare in Occidente. E gli ID digitali + CBDC sono gli strumenti perfetti necessari per renderla realtà.
Come ha affermato Catherine Austin Fitts, “l’accesso alle vostre risorse finanziarie può essere negato o bloccato se non fate ciò che vi viene detto”. Perciò, piuttosto che aspettare che la tirannia totale vi colpisca, è più importante che mai iniziare a resistere ora.
L’articolo completo, in lingua inglese, lo trovate QUI
“Nego il consenso”: ecco come fuggire dalla geolocalizzazione nella tecnogabbia dati su Smartphone e cellulari – DOCUMENTI
La fase 2) del grande reset avanza nella controversa transizione digitale imperniata sulla rete 5G: dopo Green Pass come strumento di controllo e tracciamento sociale e dopo le prove di IT-Altert per la simulazione di emergenze su Smartphone e cellulari (oggi il caso ha voluto che in Toscana un terremoto vero si verificasse in simultanea all’invio del test allerta!), da un comitato di cittadini arriva la disponibilità della documentazione per opporsi alla costruzione di Big Data, la grande banca dati per la geolocalizzazione del popolo in stile grande controllo orwelliano, capitalismo della sorveglianza e sistema di credito sociale cinese mimetizzato all’occidentale.
“Le Smart City, il 5G, gli operatori telefonici e altre entità sconosciute, elaborano i dati sulla tua posizione. Sempre“, scrivono dal comitato informale di cittadinanza attiva – “ora puoi decidere di fermare tutto questo e liberarti da statistiche, studi, pubblicità e controllo.
Attraverso l’esercizio dei diritti consentito dal Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati personali, puoi bloccare il trattamento dati e uscire dal controllo”.
Continua la lettura QUI
Vedi qui: DALLA RETE: appuntamenti ed informazioni.
FERMIAMO INSIEME IL PORTAFOGLIO DIGITALE
Ecco l’elenco degli europarlamentari italiani elencati per partito.
Scrivete chiedendo di VOTARE CONTRO IL PORTAFOGLIO DIGITALE EUROPEO e che, altrimenti, non voterete mai più per il suo partito e non esprimerete preferenza per la sua elezione.
Scegliete specialmente quei partiti di centro (PD, FORZA ITALIA) che hanno dichiarato apertamente d’essere a favore della identità digitale.
Scarica e leggi il PDF:
fermiamo-insieme-il-portafoglio-digitale
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE
INIZIATIVE E FIRME DI RESISTENZA
IMPORTANTI DOCUMENTI DA SCARICARE QUI
Vedere con attenzione il docufilm “Invisibili” sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO: QUI
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
825 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
MASCHERINA: ISTANZA DI AUTOTUTELA QUI
Per acquistare il nostro Calendario Laico dei Santi QUI
Vedete il nostro video ” Il dovere della Memoria“: QUI
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Una guerra nella guerra (13). La lunga radice della violenza e della follia.
Una guerra nella guerra (12). Forse un giorno ci vergogneremo…
Una guerra nella guerra (11). Guerre che convengono, assai.
GLR-NOTIZIE-FLASH 65 – 30/10/2023. Un’atroce guerra e una decisa Resistenza.
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Pensiero Urgente n.295). “E’ semplice trascinare la gente”.
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