Buona notte e sogni d’oro ai dormienti al tempo del progetto criminale del Grande Reset! (vedi gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/)
Buona notte e sogni d’oro a chi è convinto che Big Money, Big Pharma, Big Tech e i governi si stanno preoccupando della nostra salute e non di costruire un potere assoluto su un mare di addomesticati (noi).
Buona notte e sogni d’oro a chi è covidiota e tutto contento crede che ritorneremo alla normalità se ci faremo vaccinare, tamponare, mascherare, curare, sanificare, disinfettare come topi-cavia.
Buona notte e sogni d’oro a chi non sa niente del progetto della “Nuova Normalità” di cui si è discusso al Word Economic Forum di Davos, gennaio 2021.
Buona notte e sogni d’oro a chi non vede le violenze psicologiche e fisiche che i bambini stanno subendo per prepararli alla “Nuova Normalità”.
Buona notte e sogni d’oro a chi pensa ( pensa?) che tutte queste cose sono trovate giornalistiche di negazionisti/complottisti perchè lo dicono la televisione, burioni e draghi.
Si sta facendo notte, sempre più notte. Buonanotte a chi non vede niente. (GLR)
Di che colore è la notte?
Il criterio fissato dal governo per determinare il colore della nostra vita è 50 casi su 100.000 per settimana. Dal punto di vista statistico si tratta di una percentuale di rischio estremamente bassa, pari allo 0,5 per mille.
Come è possibile che gli uomini, per un rischio che resta basso anche se proiettato sull’intero anno, accettino di rinunciare non solo alla loro libertà, ma anche a tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta: al contatto con gli altri esseri umani, allo sguardo posato sui loro volti, alla memoria e alle feste celebrate gioiosamente insieme?
Sentinella, di che colore è la notte?
Giorgio Agamben, filosofo in https://www.quodlibet.it/ 25/1/2021
L’arbitrio e la necessità
La questione se i governi si servano consapevolmente della pandemia per dichiarare uno stato di eccezione che rafforza i loro poteri al di là di ogni limite o se essi non avessero altra scelta che l’emergenza è mal posta.
Quel che avviene oggi, come in ogni crisi storica decisiva, è che le due cose sono entrambe vere: l’uso dello stato di eccezione come uno stratagemma e l’impossibilità di governare altrimenti che attraverso di esso coincidono.
Il sovrano, pur agendo in modo assolutamente arbitrario, è nello stesso tempo costretto alla decisione incessante sull’eccezione che ne definisce in ultima analisi la natura.
L’epoca che stiamo vivendo è, cioè, quella in cui l’illegittimità dei poteri che governano la terra appare in piena luce: poiché essi hanno perso ogni possibilità di configurarsi in un ordine simbolico riconoscibile, essi sono obbligati a sospendere la legge e i principi costituzionali che potrebbero definirlo.
Lo stato di eccezione diventa in questo senso lo stato normale e chi governa non può in nessun caso governare altrimenti.
È forse possibile che lo stato di eccezione sia formalmente revocato: ma un governo di salvezza nazionale come quello che si sta configurando, in cui ogni opposizione cessa, è la continuazione perfetta dello stato di eccezione.
La nostra diagnosi di un definitivo tramonto dell’età delle democrazie borghesi è in ogni caso confermata. Resta da vedere fino a quando la sospensione della politica e l’emergenza come paradigma di governo potranno durare senza assumere una forma diversa dal terrore sanitario su cui si sono finora fondate.
Giorgio Agamben, filosofo in https://www.quodlibet.it/ 12/2/2021
Dopo le importantissime riflessioni del filosofo Agamben proviamo a capire cosa sta succedendo alla “destra” e alla “sinistra” al tempo del Grande Reset. Ma fate piano, perchè c’è chi dorme, mi raccomando. (GLR)
È iniziata la terza guerra mondiale
Alla fine ho capito: la Terza Guerra Mondiale è iniziata ed è una battaglia epica tra “vaccinisti” e “scettici”. Siamo nel pieno di un duello all’ultimo sangue: da un lato lo schieramento di coloro che credono che Big Pharma, Gates e Fauci salveranno il pianeta, dall’altro gli irriducibili sostenitori del legame inscindibile che esiste tra umanità e universo, tra il sole, la terra, il mare, l’organismo umano e i suoi virus (compreso il Covid 19).
Si tratta di una vera e propria guerra che vede coinvolti su fronti opposti coloro ai quali le parole “distanziamento sociale” provocano un brivido di piacere lungo la schiena e dall’altra parte dei personaggi strani: che hanno nostalgia della vita sociale, dell’aria pura e, in generale, delle nostre libertà, percepiti dai più come votati al suicidio.
È la terza guerra mondiale, signori, una lotta senza esclusione di colpi tra i sostenitori del concetto di “scienza reale”, che probabilmente non hanno ben chiara la differenza tra “scienza” e tecnologia”, e chi sembra invece aver compreso che, se “scienza” si traduce nello di studio e nel tentativo di interpretazione delle leggi dell’universo, la tecnologia non è altro che l’arte di trarre profitto da questi studi.
C’è una differenza lampante tra studiare il Covid 19 per comprenderlo e sconfiggerlo (scienza) e il voler ad ogni costo monetizzare questi studi (tecnologia).
I sostenitori dell’esistenza dei “veri scienziati promulgatori di tesi universali” sembrano non accorgersi dell’incoerenza e della paradossale mancanza di scientificità di questa tesi: la scienza, infatti, non si è mai basata sui larghi consensi, come succede campo artistico; le scoperte e le innovazioni affondano le loro radici nella creatività e nella rottura dei paradigmi, cioè, del consenso universale. I sostenitori delle “tesi scientifiche unanimi” sembrano ignorare il fatto che, storicamente, le più importanti rivoluzioni in questo settore videro la luce in un contesto di profonda dissidenza intellettuale.
Nella terza Guerra mondiale che stiamo vivendo non esistono più “Destra” e “Sinistra” né nazioni e confini, il mondo è spaccato esattamente a metà; così vediamo individui “di sinistra”, sulla carta nettamente in opposizione alle idee di Trump, che all’improvviso si trovano concordi con la sua politica, non certo perché ne approvino i modi rudi o lo stile, ma perché Trump è riuscito ad avvicinarsi al loro modo di sentire e percepire l’esistenza.
Mentre molti prevedevano che il Covid 19 avrebbe segnato la fine politica di Trump, sembra stia accadendo l’esatto opposto e il suo approccio alla pandemia gli sta portando nuovi consensi e, se andiamo più in profondità, troviamo altri aspetti interessanti: ferventi pacifisti e, in particolare, sostenitori della causa palestinese si stanno rendendo conto che le stesse misure vigliacche e orwelliane inflitte a quel popolo vengono ora utilizzate sulla gran parte di cittadini americani e Covid-scettici.
Assistiamo in pratica a un’insolita alleanza che, benché non sia ancora concreta e alla luce del sole, porterà benefici se non al Trump attuale, di sicuro al Trump 2.0
Nella terza Guerra mondiale che stiamo vivendo gli “anti-fascisti” di un tempo sono i nuovi fascisti moderni (vedi il link, ndr), mentre i loro tradizionali oppositori, bollati come “razzisti”, “fascisti”, e persino “suprematisti”, sono in prima linea nelle battaglie per le libertà fondamentali e i diritti umani.
Allo stesso modo coloro che si definivano “di sinistra” sposano le idee hitleriane più controverse: sostengono che i popoli dovrebbero essere distinti politicamente in base alla biologia (identitariani), al colore della pelle (salvo essere bianchi), al sesso (salvo essere maschi) e in base all’orientamento sessuale (salvo essere eterosessuali). Secondo Hitler i popoli di lingua germanica erano superiori politicamente grazie alla loro biologia, cioè alla “razza”, in quanto “non” ebrei o latini.
Nel mondo alla rovescia che è ormai diventato la nostra realtà quotidiana, la classe lavoratrice, o meglio, NON lavoratrice (viste le attuali condizioni socio economiche) è finita a simpatizzare per Trump, per la Brexit e i Tories (in Gran Bretagna) e i Gilet gialli (in Francia e in altri paesi dell’Europa Occidentale)
In termini di identificazione politica socio economica, la sinistra e la destra si sono scambiate i ruoli, e non si tratta di una semplice fase di transizione ma di uno scambio profondo a livello metafisico e esistenziale.
Di fatto, i progressisti/di sinistra/liberali sono attratti dalle nuove tecnologie, dai media “mainstream” e da Wall Street, mentre la destra è mutata in un movimento populista che accarezza le idee rivoluzionarie.
Quello che sta succedendo in Israele rappresenta un perfetto terreno di prova della terza guerra mondiale in corso; i ruoli in gioco in termini di politica, strategia “scienza” e diritti umani corrispondono perfettamente. Israele per varie ragioni politiche, è in testa alla classifica delle vaccinazioni di massa con largo distacco rispetto agli altri paesi. Ha infatti già somministrato il “miracoloso” siero Pfizer a più di un quinto della sua popolazione, nonostante ciò, o proprio per questo, il Covid 19 stia colpendo pesantemente il paese.
Il sistema sanitario è sull’orlo del collasso, esattamente come quello britannico, gli ospedali, al pari di quelli brasiliani, hanno un disperato (e letterale) bisogno di ossigeno, e mentre il governo tenta di manipolare i numeri, i casi registrati aumentano ogni giorno.
Il caso israeliano è ancor più affascinante se lo esaminiamo alla luce del primo patto sionista. I padri fondatori israeliani e sionisti si proponevano di rendere i nuovi ebrei un popolo coraggioso e intrepido, legato profondamente alle antiche tradizioni della natura e al ritorno all’agricoltura.
L’esperimento è fallito: nel 2021 nel territorio ebraico il vaccino Pfizer sta decisamente rimpiazzando i cari vecchi rimedi della nonna, gli israeliani, finora, hanno accettato passivamente di fungere da cavie e da testimoni per il resto del mondo, “rumors” dicono addirittura che Hezbollah e Hamas stiano pensando di andare in pensione, il vaccino Pfizer sta facendo egregiamente il loro lavoro.
Paradossalmente le sole comunità israeliane immuni dalla paura e che attualmente rispecchiano fedelmente l’ideale sionista sono gli ebrei ortodossi e gli arabi (palestinesi, di fatto). A tal proposito è interessante sottolineare che nessuna delle due comunità ha mai lontanamente sospettato di essere sionista, sono soltanto esseri umani.
In alcuni giornali ho letto che in vari paesi, si stanno facendo pressioni per varare leggi che impongano l’obbligo di indossare un braccialetto GPS a chi è sottoposto a regime di quarantena, in modo da controllare la loro obbedienza alle imposizioni.
Ora, correggetemi se sbaglio, se la terza guerra mondiale che stiamo combattendo è una lotta senza quartiere tra vaccinisti e scettici, sarebbe logico applicare lo stesso sistema coercitivo ad entrambe le categorie, in modo da essere certi che si evitino a vicenda. È chiaro che queste due fazioni non possono e non devono entrare in contatto tra loro e, per ovvie ragioni, è bene che continuino a sentirsi minacciate reciprocamente.
Nei precedenti conflitti mondiali i popoli hanno lottato per la conquista di territori, per i confini degli stati, per far valere ideologie e spesso per la propria libertà. Nel conflitto attuale purtroppo non riesco a immaginare come la pace potrà prevalere e in che modo questa terza guerra mondiale potrà finire.
Cosa comporteranno la sconfitta o la resa in questa guerra? Non lo so, probabilmente nulla di buono.
Fonte: Gilad Atzmon, The UNZ Review, 19/1/ 2021, https://www.unz.com/gatzmon/in-the-ww3-in-which-we-live/
In https://comedonchisciotte.org/ 10/2/2021
ISRAELE ANNUNCIA LO STOP ALLE RESTRIZIONI PER I POSSESSORI DI PASSAPORTO VACCINALE
Israele è pronto per allentare le restrizioni per il Covid-19 e svelare un nuovo “passaporto vaccinale” che consente a coloro che hanno ricevuto il vaccino di accedere ad alcuni spazi pubblici. Secondo il primo ministro Benjamin Netanyahu infatti i vaccini potrebbero presto rendere superflue le restrizioni. Il gabinetto Covid-19 del paese ha approvato un allentamento delle misure di chiusura dopo un incontro di lunedì sera, lo ha comunicato l’ufficio di Netanyahu con una dichiarazione, mettendo Israele sulla buona strada per entrare nella “seconda fase” del piano di uscita del ministero della Salute questa domenica.
Con circa il 43% dei cittadini israeliani vaccinati con almeno un iniezione del vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech, il governo si è mosso per consentire la riapertura di centri commerciali, mercati all’aperto, musei e biblioteche, il prossimo fine settimana, riducendo gradualmente le controverse restrizioni, tra l’altro introdotte in ritardo rispetto a molti paesi. Sempre a partire da domenica, gli israeliani con un “Green Pass” – distribuito a coloro che hanno ricevuto due dosi di vaccino o che si presume siano immuni dopo la guarigione dall’infezione – potranno accedere a determinati spazi pubblici, come palestre e alberghi ed eventi sportivi. Il pass può essere visualizzato tramite un’app del telefono.
In un’intervista a Channel 12 News di Israele lunedì, Netanyahu ha parlato con ottimismo della traiettoria del paese in mezzo alla pandemia, affermando che 570.000 cittadini di età superiore ai 50 anni potrebbero rendere l’attuale blocco di Israele l’ultimo se dovessero ricevere il vaccino.
“Abbiamo bisogno del massimo sforzo nazionale … per vaccinare queste 570.000 persone”, ha detto il primo ministro, aggiungendo “Quando saranno vaccinati, non ci sarà più bisogno di blocchi”. “Se quelle 570.000 persone sopra i 50 anni verranno vaccinate, non è solo l’ultimo blocco, avremo chiuso con il Covid, punto … Siamo leader mondiali nei vaccini; saremo i primi a uscire dal coronavirus.”
Netanyahu, che ha affrontato mesi di accese proteste per le misure di blocco, ha anche salutato la decisione del governo di iniziare la riapertura come “una notizia meravigliosa”, mentre si prende il merito del progetto Green Pass.
“Il gabinetto ha approvato il mio passaporto verde “, ha detto. “In due fasi … le persone con passaporto verde potranno andare al cinema, alle partite di calcio e basket – e successivamente nei ristoranti e sui voli stranieri – e chi non si vaccina non potrà farlo“.
La prossima fase di riapertura è fissata per il 7 marzo, secondo la dichiarazione di Netanyahu, quando a piccoli ristoranti e caffè sarà consentito di riprendere le operazioni, nonché limitati raduni pubblici. Quelli con Green Pass potranno quindi cenare fuori come di consueto e riprendere la “piena attività” in hotel, sale per eventi e altri spazi pubblici.
Opinione
Eccoci qui. Esattamente dove da marzo scorso, vi dicevamo che saremmo arrivati. Uno degli obiettivi ben noti di questa pseudo/psyco/pandemia per cui siamo stati tacciati di complottismo e tartassati da Fact checker e censure : introdurre una nuova identità digitale legata alle vaccinazioni.
D’altronde bastava guardare il sito di ID2020 o quello della Gavi Alliance o ascoltare un qualsiasi discorso di Bill Gates per capire che c’era ben poco da dubitare sulla veridicità dei nostri avvertimenti. Ora passeranno all’attacco. Saranno tempi duri per noi contrari alla vaccinazione, o meglio contrari alla terapia genica sperimentale.
La dichiarazione di Netanyahu riportata sopra suona come una minaccia. E tranquilli che non tarderà ad arrivare anche in Italia.
Quello che realmente Netanyahu voleva dire è che se non si tornerà alla normalità sarà per colpa di quei 570.000 non vaccinati. Untori, nemici dell’umanità e della salute, colpevoli di non voler sottostare alla follia antiscientifica di un manipolo di tecnocrati psicopatici e misantropi.
Big Pharma ha messo sul piatto della geopolitica internazionale il suo immenso potere. Ha rivendicato la sua fetta di umanità ricattando e tenendo in ostaggio intere nazioni.
Non gli interessano Stati o terre, ma solo assicurarsi che tutti gli aspetti delle nostre misere vite siano da loro gestiti . Una gestione sanitaria delle nostre esistenze. D’ora in avanti tutto ciò che faremo dovrà portare introiti a Big Pharma.
Oggi Big Pharma ha un volto, il suo più astuto rappresentante: Bill Gates. La nuova società si sta realizzando come proiezione di una mente turbata e malata che ha avuto la fortuna di fare troppi soldi, troppo velocemente. Tanti da garantirgli più potere di intere nazioni.
Con poche mosse ha comprato tutto e tutti, controllori e controllati, governi, governi ombra e burattinai. Bill Gates è un criminale e ci sono tutti gli estremi per processarlo in una nuova e più efficace Norimberga (vedi link, ndr).
Chi non vuole vedere è complice e un giorno, presto o tardi, come tale verrà considerato.
Davide Donateo in https://www.databaseitalia.it/ 16/2/2021
Basterebbe venire a sapere di questo cartone animato che, per ora, gira solo negli USA per capire che tutto il circo del Covid non ha nulla a che fare con la salute ma con il potere, un potere assoluto e cinico. Basterebbe capire che stanno programmando i bambini per la “Nuova Normalità” ( di cui Gates è un protagonista fondamentale) fin dalla ignobile mascherina imposta a loro da ministri, insegnanti e genitori senz’anima. Ma mentre cercate, finalmente, di capire fate piano, mi raccomando, c’è chi dorme nella notte e vuole fare sogni d’oro. (GLR)
Un inquietante video per bambini chiede: “Cosa succederebbe se Bill Gates sparisse?”
Il cartone dice ai bambini che se Bill Gates scomparisse, il pianeta e tutti quelli che ci vivono morirebbero.
In un altro esempio di come la propaganda globalista venga inserita nella programmazione dei bambini, un video rivolto ai bambini spiega come sarebbero orribili le cose se Bill Gates scomparisse.
Dopo aver immaginato cosa accadrebbe se Batman e Superman non fossero più in giro, il video, prodotto da AumSum, rivolge quindi la sua attenzione al globalista Gates. Il video afferma che poiché Gates è la terza persona più ricca del mondo, se scomparisse “un miliardario cosi` rispettato mancherebbe a molte persone”. Nel video due personaggi iniziano a piangere dietro a Gates, tirando fuori mazzette di denaro, poi scompaiono.
Quindi rileva che se Gates fosse svanito, “la filantropia prenderebbe un brutto colpo”, con ulteriori affermazioni che se Gates non fosse stato in giro per il mondo i ricchi e potenti probabilmente non avrebbero più dato “metà” dei loro soldi per cause caritatevoli. Il video afferma inoltre che la conservazione del clima e l’energia pulita cesserebbero di esistere se Gates non fosse qui, e che i combustibili fossili malvagi “ritornerebbero”.
Come a voler dare una buona dose di propaganda, il fumetto insegna anche ai bambini che Warren Buffet sarebbe sconvolto se Gates scomparisse, e questa sarebbe una brutta cosa.
Non si fa menzione di come, se Bill Gates scomparisse, anche i suoi sforzi per monopolizzare completamente e dominare la produzione alimentare globale e i programmi di salute pubblica attraverso colture e medicinali geneticamente modificati scomparirebbero.
Qualcosa che potrebbe anche scomparire nel tempo sarebbe la fame estrema, che è aumentata del 30 per cento nei 18 paesi africani che la Fondazione Gates ha inizialmente preso di mira.
La scomparsa di Gates potrebbe anche vedere un rallentamento della tendenza alla crescente povertà rurale, con le persone che soffrono la fame in queste nazioni che sono salite a 131 milioni.
Forse senza i massicci finanziamenti di Gates, le multinazionali agricole e chimiche non avrebbero le risorse per decimare in modo così efficace la biodiversità dei terreni agricoli e non sarebbero in grado di applicare efficacemente i loro alimenti sintetici e pesticidi brevettati.
Mettelo nel cartone la prossima volta.
Questo è il video ( in lingua inglese): https://youtu.be/jbXiQhkOVTA
In https://neovitruvian.com/ 16/2/2021
ANNO II DEL REGIME SANITARIO
Si sta facendo notte. Per chi non vuol dormire, anzi, vuole essere più che mai sveglio, vigile ed informato per resistere alla “notte” vi consigliamo di cliccare ai “tag” che trovate in fondo a questa pagina.
In particolare vi consigliamo:
Considerazioni al tempo del regime sanitario (13). Il filosofo Agamben e il tradimento della scienza
Terrore sanitario (41): il nodo scorsoio vaccino.
Pericolo vaccino (8). Attenti al killer!
Considerazioni al tempo del regime sanitario (12). Uno stivale sulla faccia.
Medici e scienziati non allineati al regime sanitario (8). Restiamo umani!
Pericolo vaccino (3). Gates ci modifica...
Salviamoci dalla follia di Bill e dei suoi complici!
Scuola: salviamo i bambini! (3) Scuola di sottomissione