Arthur Kleinman (1941), psichiatra statunitense

 

Ripetiamo la domanda già posta in questo articolo: Pericolo vaccino (8). Attenti al killer!.

Perchè i cosiddetti esperti del comitato tecnico scientifico del nostro governucolo debbono sempre avere ragione su come analizzano e interpretano questo virus e il vaccino? Perchè i vari crisanti, burioni, galli e quant’altri, ormai “divi” della televisione, debbono sapere sempre cosa è giusto e cosa no mentre le De Mari, le Regillo, i Bhakdi ed altri medici ed esperti  ( come quelli che seguono qui e i tanti presenti sul nostro sito e sui social) che propongono analisi diverse sulla cosiddetta epidemia o sui vaccini debbono avere sempre torto, accusati di propalare fake news e censurati?

Perchè non c’è un vero e libero confronto tra quelli del CTS e altri medici e scienziati di parere diverso a cui tutti potremmo assistere e farci un’idea più ragionata? Quale illuminazione divina crisanti e company hanno avuto a priori? Quale “rimbecillimento” hanno avuto invece Bhakdi, Martin, Citro, Amici, Montanari, De Mari e company a priori? Fosse che fosse l’ombra del Grande Reset? Chissà!

Come diceva quello: facciamoci una domanda e diamoci una risposta ( sempre se non siamo covidioti) piuttosto velocemente. (GLR)

 

 

ABBIAMO DIMENTICATO CHE COS’È UN ESSERE UMANO

La dottoressa Silvana De Mari è medico specializzato in chirurgia generale, endoscopia digestiva e psicoterapia nonché scrittrice per il giornale la Verità e di libri fantasy.

L’intervista di Byoblu24 parte da questa sua riflessione: “Nella letteratura fantastica è nascosta la realtà storica soprattutto la più cupa, quella non raccontabile”. Il fantasy e l’attualità hanno in comune più elementi di quanti ne potremmo immaginare ed è la dottoressa De Mari a raccontarceli.

Con lei analizziamo le varie sfaccettature di questa emergenza oramai arrivata al suo 11esimo mese di vita. Per poi toccare il discusso tema delle cure domiciliari contro il Covid-19 e gli effetti di una insicurezza cronica collettiva che sta producendo una “generazione di fobici”.


Vedi e ascolta: https://www.byoblu.com/2021/02/09/abbiamo-dimenticato-che-cose-un-essere-umano-silvana-de-mari/

9/1/2021

 

 

Ripetiamo la domanda ( soprattutto ai covidioti, ma tanto è inutile): perchè la dott. De Mari deve avere torto a priori soltanto perchè non si allinea alla “narrazione” ufficiale e fa capire che c’è qualcos’altro dietro il modo di gestire, da parte della politica, questa emergenza sanitaria? (GLR)

 

 

 

RNA

 

UN FARMACO RNA IN FASE SPERIMENTALE, NON UN VACCINO

Sottoporre i pazienti al cosiddetto vaccino, farmaco Rna, senza fare i test sierologici è irresponsabile

Innumerevoli medici stanno invocando sanzioni per i colleghi perplessi davanti ai vaccini, qualsiasi tipo di vaccino.. Il dottor Sabin, che ha messo a punto la vaccinazione orale contro la poliomielite raccomandava la vaccinazione antipolio, che infatti ha debellato la polio, ma ha sempre sconsigliato la vaccinazione antiinfluenzale, che non ha debellato l’influenza, perché si inetta un ceppo che non corrisponde a quello in atto e si sottopone il paziente a un rischio inutile.

Le vaccinazioni non sono tutte uguali e i vaccini non sono tutti uguali: alcuni sono indispensabili, altri forse utili, altri sicuramente inutili e quindi inutilmente dannosi.

Oggi il dottor Sabin sarebbe considerato un pericoloso no vax terrapiattista dagli scienziati che affollano le nostre reti televisive parlandoci di vaccini.

Il professor Sabin, non ha brevettato la sua scoperta, perché una scoperta scientifica che salva delle vite deve essere a disposizione di tutti. Lo stesso fece Fleming con la penicillina. Che questi colossi farmaceutici secretino tutto per salvare il segreto industriale non suona benissimo, che la comunità europea li abbia riempiti di soldi senza pretendere trasparenza suona ancora peggio.

Il farmaco Rna Pfizer e Moderna, chiamato comunemente ed erroneamente  vaccino, dovrebbe combattere l’epidemia SARS 2 covid 19. Questi  medici  nutrono la certezza che questi farmaci possano avere una spettacolare efficacia del 95%, e che quindi il gravissimo numero di effetti collaterali gravi, sia giustificato in un rapporto costo benefici.

Questo numero spettacolare 95 % di efficacia, tondo e potente,  rimbalza nelle discussioni mentre Tornatore fa un spot sugli abbracci, azzurro come un puffo,  che trasuda rassicurazione, petalosità e zucchero candito.

Questi spot affermano il falso. Iniettare il farmaco Rna erroneamente chiamato vaccino nella popolazione esponendola a tutti i rischi previsti dal foglietto illustrativo, inclusi eventuali danni sulla fertilità e danni a distanza di cui non si sa nulla, come specificato, non serve a diminuirne la trasmissibilità.

La capacità del medicinale Rna a prevenire la trasmissibilità del covid si potrebbe facilmente verificare con il test sierologico. Incredibilmente, assurdamente, irresponsabilmente, un accidente di nessuno sta facendo i sierologici per controllare la provata immunizzazione.

L’unico doveroso metodo per verificare se il farmaco Rna funziona sarebbe verificare sistematicamente la situazione anticorpale nei pazienti sottoposti a inoculazione prima e dopo la somministrazione. In questa maniera

- Si evita di inoculare il farmaco in pazienti già immunizzati: se si inetta l’Rna che stampa una proteina in un paziente che ha già gli anticorpi per quella proteina si spreca il denaro del vaccino e si sottopone il paziente a un rischio di allergia. I pazienti con Igg anti covid NON devono essere sottoposti a vero vaccino e, meno che mai, a inoculazione di farmaco Rna e possono diventare donatori di plasma iperimmune. Eppure i medici non fanno i test sierologici. I test sierologici costano 4 euro e si leggono in 8 minuti. Prima dell’inoculazione del farmaco Rna occorrerebbe anche verificare, nei pazienti a rischio per vita sessuale disordinata, che non abbiano l’HIV. I portatori di HIV non in terapia, hanno nelle cellule una polimerasi virale, la strascriptasi inversa, che reagirebbe con l’Rna iniettato che non sarebbe quindi più eliminato dalle cellule. Eppure nessuno verifica l’eventuale presenza di HIV.

- Si controlla se dopo l’inoculazione compare l’immunizzazione e se compare effettivamente al 95%. Se questa immunizzazione non compare, se non è al 95 %, se è soltanto al 20 o 30%, si sospende la (cosiddetta ) vaccinazione , si scegli un’altra casa , si smette si usare denaro pubblico e di sottoporre i pazienti a un rischi inutile. Sono migliaia e migliaia le reazioni avverse da questo farmaco in Italia.

Incredibilmente nessuno verifica con i sierologici. Eppure tutti dichiarano che il medicinale Rna ha 95% di sicurezza. Sicurezza di cosa? Allora questo 95, da dove salta fuori?

Dottor Bassetti in una spettacolare intervista nell’ultima puntata di Report alla  domanda “Chi prende il vaccino (termine improprio la frase corretta è chi subisce l’inoculazione di un  farmaco Rna Pfizer sperimentale)  potrà continuare a diffondere il virus?”  dà questa incredibile risposta:

“Al momento non abbiamo dati certi.”

Lei non ha dati certi? Come osa non avere dati certi? Se lei e tutti gli altri vi foste presi il disturbo di fare il sierologico prima e dopo le inoculazioni avreste dati granitici.

E soprattutto i dati certi non dovrebbero averli Pfizer e Moderna? Voi state iniettando roba nella gente senza prima aver visto i tabulati dei trial con l’esito dei sierologici?

Come riportato dal professor Doshi (Peter Doshi, professore di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici dell’Università del Maryland, ndr), quei tabulati non ci sono, il test non è stato fatto, nei trial facevano un tampone sono a chi sviluppava sintomi di tipo influenzale, non a tutti i 30000 partecipanti alla sperimentazione, come sarebbe stato appena ovvio. Quindi non c’è un accidente di nessuno che sia in grado di sapere in che percentuali i “vaccinati” sviluppino immunoglobuline G.

La sua secondo frase è ancora più incredibile della prima

“Io mi auguro che prevenga anche l’infezione, e quindi possa anche ridurre la trasmissione del virus

Lei si augura? Ma che carino! Chissà, magari, ferse riduce ( quanto? Un pochino?) la trasmissione del virus. Lei si augura, dottor Bassetti, o lei sa benissimo che il cosiddetto vaccino non previene il contagio perché altrimenti le case produttrici non raccomanderebbero di continuare a usare le folli regole di sicurezza antiumane, mascherine, distanziamento sociale, assassinio della convivialità, anche dopo essersi fatti iniettare questa roba.

Non state facendo i test sierologici per sciatteria o perché è meglio che questa verifica non venga fatta?

95 % di sicurezza lo ha detto la Pfizer. 95 % di che?  Non della trasmissibilità, ma di riduzione dei sintomi.  Dottor Bassetti, il 95% di riduzione dei sintomi la otteniamo curando il covid con i farmaci corretti.

A questo link https://www.bmj.com/content/371/bmj.m4037 potete trovare le affermazioni del professor  Peter Doshi pubblicate sul British Medical Journal che spiega come non siano stati fatti i sierologici ai partecipanti al trial. Il farmaco Rna si limita a diminuire i sintomi, secondo Doshi la sua sicurezza è del 20 %, non 95.

Doshi ha verificato. In Italia si fidano tutti ciecamente di una casa farmaceutica già trascinata in tribunale innumerevoli volte per danni iatrogeni apocalittici.

Sono convinti che le case farmaceutiche siano aggregazioni di santi che dicono sempre la verità. Forse non sanno nulla delle terrificanti cause della Pfizer e non hanno mai sentito la parola talidomide.

Talidomide è il nome del terribile farmaco che una sessantina di anni fa causò un’epidemia di bambini ciechi e focomelici, figli di madri che la avevano assunta. Sul foglietto illustrativo c’era scritto che era raccomandata in gravidanza.

Doshi spiega che  la Pfizer e la Moderna non hanno fatto test sierologici. Ha fatto i tamponi? Si, ma solo ai pazienti che presentavano sintomi influenzali  La Pfizer ha esaminato i pazienti e ha osservato, ammalavano di sintomi influenzali quelli che avevano ricevuto il farmaco e avevano i sintomi meno gravi.

Io, Silvana De Mari, medico, legata al giuramento di Ippocrate, in scienza e coscienza dichiaro che è un gesto di irresponsabilità che i pazienti vengano sottoposti a inoculazione di farmaci RNA Pfizer e Moderna, senza essere sottoposti a test sierologici.

Dichiaro inoltre che le persone in buona salute  che sono morte di morte improvvisa nel 15 giorni successivi all’inoculazione del farmaco Rna avrebbero dovuto essere sottoposte ad autopsia e che è stato un gesto gravissimo non sottoporli ad autopsia.

Oltretutto ogni persona in buona salute che muore di morte improvvisa dovrebbe essere sottoposta obbligatoriamente ad autopsia, perché potrebbe trattarsi di un delitto o di un pericolo per la comunità ( nuova malattia, fuga di gas)

I produttori del farmaco Rna affermano che chi ha assunto il loro farmaco  potrebbe continuare a diffondere la malattia, dichiarano di non avere dati certi ma che si augurano  che possa fermare l’epidemia, e che in tutti i casi occorrerà continuare a seguire le regole di prudenza, cioè non vivere. Visto che non sanno, un motivo di più per eseguire i test sierologici.

Chiunque pensi di realizzare un’immunità di gregge da trattamento farmacologico Rna, con un  trattamento farmacologico che non garantisce l’immunità, sta facendo un’operazione irrazionale. Se non garantisce l’immunità ma diminuisce solo i sintomi non nel 95%, ma nel 20%  non ha nessun senso.

Farlo non è un gesto di amore, è solo un gesto di imprudenza che mi espone a rischi che nemmeno conosciamo, come dichiarato ufficialmente nel foglietto illustrativo.

Silvana De Mari, medico   in https://www.silvanademaricommunity.it 9/1/2021

 

 

Scusate, ripetiamo la domanda: perchè la dott. De Mari o la dott. Rigillo ( qui sotto) debbono avere torto a priori e venire considerate eretiche? Perchè non c’è un dibattito pubblico tra loro e i professoroni del CTS? (GLR)

 

 

 

LETTERA PER LE MASCHERINE

Alla Dirigente

dell’…

La docente e psicologa della scuola Rigillo Isabella, rende noto che le mascherine emanano un forte odore di alcol o altre sostanze da risultare repellente e nauseante.

Oltre a questo fastidio quotidiano i bambini cominciano a manifestare i primi segni di disagio fisico e psicologico: mancanza d’aria, insofferenza verso il cattivo odore delle mascherine, sensazione di pizzicore alla gola e irritazione epidermica, conati di vomito, mal di testa, tempi di attenzione durante le lezioni ridotte, apatia, ansia, insicurezza, attacchi di panico, disturbi del sonno, facilità al pianto e tono dell’umore basso.

Inoltre, qualche bambino non la toglie nemmeno a mensa per mangiare, alcuni mostrano timore di abbassarla.

Con il respiro a qualche alunno il materiale delle mascherine si bagna ed i pelucchi vengono ingeriti o respirati. A questi bambini nonostante sia cambiata più spesso il fenomeno si ripete di frequente. Lamentano raucedine e dichiarano di avere qualcosa nella gola che non scende o che gli è entrata nei polmoni.

Qualche alunno ha le mani con apparenti reazioni allergiche all’uso massiccio di disinfettante. Non sono state rese note le certificazioni di innocuità dei prodotti utilizzati.

In quasi tutti il rendimento scolastico è diminuito notevolmente. La coercizione a stare seduti per tutte le ore con la mascherina e senza potersi muovere o relazionarsi con i compagni è lesivo alla loro dignità e alla libertà di vita e sviluppo sano.

E’ noto che i polmoni a questa età sono ancora nella fase di crescita. Le responsabilità sui danni da uso di questi dispositivi sono di chi ha stabilito l’obbligo di indossarle per sette ore di seguito (per il tempo pieno) e le distribuisce in ogni scuola, in qualità di docente e psicoterapeuta declino e dissento dall’uso.

Va, inoltre, evidenziato che, con ordinanza n. 7468 del TAR del Lazio, depositata in data 4 dicembre 2020 il TAR del Lazio annulla in via cautelare l’obbligo delle mascherine per gli alunni da 6 a 11 anni poichè tale obbligo non è motivato.

Critiche al DPCM del 3/11/2020 relativo all’obbligo di portare la mascherina introdotto con l’art. 1 comma 1 lettera b in risposta al ricorso proposto dai genitori di un alunno di età compresa tra i 6 e 11 anni che aveva avuto dei sintomi legati all’eccesso di anidride carbonica dovuta all’obbligo di portare la mascherina.

Il Comitato Tecnico Scientifico, nel consigliare l’uso della mascherina per i bimbi in età scolastica, richiama un documento dell’OMS che raccomanda tale dispositivo quando sia effettuata una valutazione della situazione epidemiologica locale, unita all’esame del contesto socio culturale e ad altri fattori, come la valutazione dell’impatto del dispositivo sulla capacità di apprendimento del bambino.

Il DPCM, invece, semplifica e introduce un obbligo generico di portare la mascherina a tutti gli studenti di età fra i 6 e 11 anni su tutto il territorio nazionale (salvo che per diversi motivi di salute comprovati).

Il TAR Lazio: ”dal DPCM impugnato non risulta siano stati effettuati approfondimenti sull’incidenza dell’uso della mascherina, per gli alunni da 6 a 11 anni, sulla salute psicofisica degli stessi, nè un’analisi del contesto socio-educativo in cui l’obbligo per tali scolari è stabilito come pressochè assoluto, nè sulla possibilità che vi sia un calo di ossigenazione per apparati polmonari assai giovani causato dall’uso prolungato della mascherina”.

Inoltre: “dal DPCM impugnato non emergono elementi tali da far ritenere che l’amministrazione abbia effettuato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale della salute della collettività e tutti gli altri diritti inviolabili parimenti riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, fra cui primariamente il diritto alla salute dei minori di età fra i 6 e 11 anni, si da poter connotare di ragionevolezza e proporzionalità l’imposizione a questi ultimi dell’uso di un dispositivo di protezione individuale in modo prolungato e incondizionato, anche “al banco” e con distanziamento adeguato”.

Roma, 25/01/2021

Isabella Rigillo, docente e psicoterapeuta   in https://www.silvanademaricommunity.it/ 7/1/2021

 

 

Perchè questo studio universitario che segue deve essere sbagliato a priori, senza confronti pubblici, e non deve essere pubblicato dai media allineati al governucolo? Solo perchè ridimensiona il lockdown che piace tanto ai covidioti spaventati e al potere? (GLR)

 

 

 

STUDIO DELLA STANFORD UNIVERSITY SULLE RESTRIZIONI: “NON HANNO ALCUN EFFETTO CHIARO E SIGNIFICATIVO

Uno studio della Stanford University afferma che i lockdown, la permanenza forzata a casa e le chiusure aziendali non hanno “alcun effetto benefico chiaro e significativo” sulla crescita dei casi di Covid-19 e possono persino portare a infezioni più frequenti nelle case di cura.

I ricercatori della Stanford University in California miravano a valutare in che modo i rigidi blocchi influenzano la crescita delle infezioni rispetto a misure meno restrittive.

Hanno utilizzato dati provenienti da Inghilterra, Francia, Germania, Iran, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Corea del Sud, Svezia e Stati Uniti, raccolti durante le fasi iniziali della pandemia nella primavera del 2020. Hanno confrontato i dati di Svezia e Corea del Sud, due paesi che non hanno introdotto blocchi rigidi in quel momento, con quello degli altri otto paesi.

Hanno scoperto che l’introduzione di eventuali interventi restrittivi non farmaceutici (NPI) come la riduzione dell’orario di lavoro, il lavoro da casa e l’allontanamento sociale hanno contribuito a frenare l’aumento delle infezioni in nove dei 10 paesi studiati, ad eccezione della Spagna, dove l’effetto era  “non -significativo . “

Tuttavia, quando hanno confrontato la diffusione dell’epidemia in luoghi che hanno implementato misure meno restrittive con quelli che optano per un blocco totale, non hanno riscontrato ” alcun effetto benefico chiaro e significativo ” di quest’ultimo sul numero di casi in qualsiasi paese.

La ricerca prosegue suggerendo che i dati empirici della successiva ondata di infezioni mostrano che le misure restrittive non riescono a proteggere le popolazioni vulnerabili.La percentuale di decessi per COVID-19 avvenuti nelle case di cura era spesso più alta ” con rigide restrizioni ” piuttosto che con misure meno restrittive. Dice anche che ci sono prove che suggeriscono che “a volte con misure più restrittive, le infezioni possono essere più frequenti negli ambienti in cui risiedono popolazioni vulnerabili rispetto alla popolazione generale “.

La ricerca ammette che i blocchi all’inizio del 2020 erano giustificati perché la malattia si stava diffondendo rapidamente e travolgendo i sistemi sanitari, e gli scienziati oi medici non sapevano quali fossero i dati sulla mortalità del virusTuttavia, indica i potenziali effetti dannosi sulla salute di rigide restrizioni, come la fame, i servizi sanitari che non sono disponibili per malattie non Covid, l’abuso domestico e problemi di salute mentale, e gli effetti di questi sull’economia significano che i benefici delle restrizioni potrebbero essere sopravvalutate e dovrebbero essere studiate attentamente.

I ricercatori concludono dicendo che, sebbene non possano escludere alcuni ” piccoli benefici “, non sono riusciti a trovare alcun ” vantaggio significativo ” di misure più restrittive sulla diffusione dell’infezione. Affermano che ” riduzioni simili ” possono essere ottenute con ” interventi meno restrittivi .

Un numero crescente di paesi ha recentemente introdotto blocchi di vario grado, in risposta al numero crescente di infezioni, attribuite ai nuovi ceppi altamente contagiosi di coronavirus.

In  https://www.databaseitalia.it/  11/ 1/ 2021

 

 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO


 

“Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.”

George Orwell (1903- 1950), scrittore e giornalista britannico

 

 

Per rispondere alle domande che abbiamo posto è necessario informarsi per altre vie diverse dai canali ufficiali, voci dei gestori del Grande Reset. Non c’è spazio lì per voci dissenzienti. Intanto vi preghiamo di leggere con attenzione i tanti articoli presenti in questo linkhttps://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/.

In particolare leggete:

Medici e scienziati non allineati al regime sanitario (7). Vaccino: il coraggio di opporsi.

Scuola: salviamo i bambini! (4) Incubo sanitario.

Terrore sanitario (33). Terrorismo mediatico dovunque (2)

Terrore sanitario (33). Terrorismo mediatico dovunque

Terrore sanitario (34). Dalli al negazionista! (2)

 

 

 

 


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