Tanti articoli e video, centinaia, sul pericolo vaccino che trovate QUI ( ed anche in internet e sui social). Tanti interventi di medici, biologi, virologi, esperti, giornalisti ( non allineati alla propaganda di regime, certo) e vittime, molte vittime che avvisano dell’inutilità dello pseudo-vaccino ( in verità una terapia genica), della dannosità, del pericolo, della possibile ( e reale) mortalità del vaccino.

Ma niente, nulla, nada per il covidiota già in fila per la quarta dose ( vedi le tante notizie che trovi QUI sull’insistenza criminale del governo che risponde ai criminali del progetto criminale del Grande Reset criminale. Chissà perchè???). Peggio per lui/lei.

Niente, nulla, nada per il covidiota ( gente semplice e medici, infermieri, specialisti asserviti) che beve da anni la propaganda del mainstream e non legge altro, non studia altro, non sente altro, non vede altro che la sua fetida paura indotta e si rende così ogni giorno il primo complice dei criminali. Peggio per lui/lei.

Una volta un giornalista asservito chiese a una persona che definiva no-vax perchè non voleva vaccinarsi e la persona rispose: perchè studio. Una persona che voleva sentire e vedere prima di prestarsi a fare da puntaspille per un’accozzaglia di criminali.

Vi offriamo questo n.36 della serie Pericolo vaccino ricco di interventi scientifici ed informazioni, come gli altri numeri. Vi possa aiutare a rafforzare la difesa della vostra dignità di uomini/donne e cittadini e la difesa della vostra salute, gravemente attentata da questi pseudo-vaccini.

E vi siano di ulteriore aiuto i due video-appello che seguono. Vediamoli e ascoltiamoli e fateli circolare, per favore. In quanto ai covidioti, che non vogliono sentire e vedere, peggio per loro.

E prepariamoci alle elezioni del 25  settembre, forse l’ultima occasione per fermare i criminali: leggi QUI. (GLR)

 

 

Video appello: «Salviamo le vite di quelli che amiamo. No alla quarta dose»

È virale l’appello video per dissuadere chi intende farsi inoculare la quarta dose. Gli autori sono «un gruppo di studenti, per lo più di medicina contro il GreenPass che ha chiesto a giornalisti e medici di mescolarsi a loro nel farlo», si legge nel tweet del prof. Andrea Stramezzi. Oltre al professore, nel video c’è anche la dottoressa Barbara Balanzoni, radiata dall’Albo dei medici per le sue posizioni contro alla sperimentazione genica anti Covid.

Il testo dell’appello:«Siamo qui per lanciare un grande appello, in vista del prosieguo della campagna vaccinale anti Covid. Chiediamo a tutti di non fare la quarta dose, d’interrompere subito la somministrazione di questa terapia e di diffidare profondamente di chi la sta promuovendo. Il governo italiano non è stato trasparente con noi, al contrario: ci ha mentito, ci ha ingannati tutti, ci ha brutalmente ricattati.

Ha usato violenza contro di noi, e poi ci ha lasciato soli, a piangere i nostri morti. Persone a noi molto care, innocenti e in buona fede sono morte a causa di questo vaccino. Noi siamo qui anche per loro, per ricordarle, per testimoniare ciò che è accaduto e per impedire ad altri di morire o venire danneggiati. Non perseguiamo la vendetta: vogliamo giustizia.

Possiamo fare ancora molto per salvare vite umane. Sottoponetevi alle visite di controllo, parlate con i medici che curano gli effetti avversi, state vicini alle persone a cui volete bene. Gli attivisti dei movimenti e dei comitati che in questi mesi si sono spesi per difendere l’inviolabilità del corpo, cerchino di coordinarsi ora più che mai, e si presentino presso gli hub vaccinali per parlare con le persone, per sensibilizzarle e per dissuaderle dal sottoporsi ancora a questa sperimentazione.

Esiste ormai una vasta documentazione scientifica che può essere utilizzata per questo scopo. Questo mercato dell’orrore deve finire adesso, nessuno deve più vaccinarsi: salvate le vite di quelli che amate! Salviamo le vite di quelli che amiamo!»

 

Il video dell’appello QUI

https://www.lapekoranera.it/  28/7/2022


 

 

Se tu potessi ritornare indietro lo rifaresti il vaccino?

Vedi e ascolta attentamente:

rifaresti-il-vaccino-o-no



 

 

 

 

Vaccino Covid, nuovo rapporto Aifa Italia: 916 segnalazioni di morte

Parliamo di 0,66 eventi con esito fatale segnalati ogni 100.000 dosi somministrate. Complessivamente pervenute 137.899 segnalazioni di effetti avversi.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato oggi il dodicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-COVID-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Nel periodo considerato sono pervenute 137.899 segnalazioni su un totale di 138.199.076 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 100 ogni 100.000 dosi), di cui l’81,8% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.

Nel secondo trimestre del 2022 i tassi di segnalazione relativi alla 1a dose restano più elevati rispetto alle dosi successive e sono più bassi dopo la 4a dose per tutti i vaccini. Le segnalazioni gravi corrispondono al 18,1% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.

000 dosi somministrate, in linea con i precedenti Rapporti.
La reazione avversa si è verificata nella maggior parte dei casi (71% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento.

I decessi
916 segnalazioni gravi hanno avuto esito fatale, indicato al momento della segnalazione o come informazione acquisita successivamente al follow-up, indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità. Il tasso è sovrapponibile a quanto riportato nel Rapporto precedente: 0,66 eventi con esito fatale segnalati ogni 100.000 dosi somministrate. Si tratta di un insieme molto eterogeneo di segnalazioni che sono state attentamente monitorate nel tempo, con l’obiettivo di raccogliere per ciascuna scheda il maggior numero di informazioni possibili, come cartelle cliniche e referti degli accertamenti eseguiti, compresi i referti autoptici qualora disponibili’ – si legge nel report.

Il 46% dei casi riguarda donne, il 53% uomini mentre l’1% non riporta questo dato. L’età media è di 79 anni e nel 70,9% dei casi il tempo intercorrente tra la somministrazione e il decesso è compreso tra 0 e 14 giorni, non definito nel 6,9% dei casi e con intervallo maggiore di 14 giorni nel rimanente 22,2% dei casi. In 519 casi il decesso è registrato dopo la 1a dose, in 289 dopo la 2a, in 103 dopo la 3a dose e in 5 dopo la 4a dose. L’84,3% (772/916) delle segnalazioni con esito decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo dell’OMS, in base al quale il 58,5% dei casi (452/772) è non correlabile, il 28,2% (218/772) indeterminato e il 9,5% (73/772) inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti. Complessivamente, 29 casi (3,8%) sui 772 valutati sono risultati correlabili (circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate), di cui 27 già descritti nei Rapporti precedenti.

Le rimanenti 2 segnalazioni si riferiscono in un caso a un paziente 83enne, deceduto a causa di complicanze legate al Covid, contratto circa 5 mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale e la dose di richiamo (vaccinazione inefficace); nel secondo caso il paziente 94enne, dopo 3a dose segnalava malessere generale (diarrea, stanchezza, mal di schiena, astenia) e le condizioni di salute peggioravano progressivamente fino al decesso avvenuto 3 mesi dopo.

Il tipo di vaccino, l’età e il genere
Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (8,8%), Jcovden (ex-COVID-19 Vaccino Janssen) (1,1%) e Nuvaxovid (0,03%), in uso dal 28 febbraio 2022. In linea con i precedenti Rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, a eccezione di Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento (Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%).

In linea con le evidenze disponibili e con i precedenti Rapporti, il tasso di segnalazione è maggiore nelle fasce di età comprese tra i 20 e i 60 anni, per poi diminuire nelle fasce d’età più avanzate e nei giovanissimi, con un tasso di segnalazione mediamente inferiore dopo la 2a dose e ancora più basso dopo la 3a dose. Tale andamento si riscontra anche per le seconde dosi booster (4a dose)’ – si legge nel report. ‘Il 69% delle segnalazioni che riguarda le donne (tasso di segnalazione 135/100.000 dosi somministrate) e il 30% gli uomini (61/100.000 dosi somministrate), indipendentemente dal vaccino e dalla dose somministrata’.

Nella fascia di età 5-11 anni, al 26/06/2022 risultano inserite complessivamente 471 segnalazioni (circa lo 0,5% del totale) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente autorizzato per questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 18 casi ogni 100.000 dosi. Il 95% circa di queste segnalazioni e attribuito alla 1a dose e il 5% circa alla 2a. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati, indipendentemente dalla gravità e dal nesso di causalità, sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza.


Il Report completo in PDF QUI

https://www.lapressa.it/  27/7/2022

 

 

 

Eventi avversi in Europa: i dati ufficiali EMA

Francesca Donato, europarlamentare

Ieri a Zona Bianca ho avuto un “confronto” sugli eventi avversi da vaccino anti Covid. Nel corso del dibattito ho riportato i dati EMA. Questi alcuni dei commenti di Brindisi e Pregliasco rispetto ai dati sugli eventi avversi in Europa da me forniti.

Brindisi: Dove sono questi numeri?  Chi lo dice? Sono numeri a caso.

Pregliasco: Cose che non hanno una logica. Complottismo.

Come promesso nel corso della trasmissione pubblico qui i dati citati. La speranza è che Brindisi e Pregliasco decidano di sfruttare l’occasione per documentarsi prima di dare ulteriori informazioni sbagliate al proprio pubblico.

Potete verificare le tabelle che pubblico voi stessi a questo indirizzo web: la banca dati europea delle segnalazioni avverse ai farmaci.

 

Prosegui la lettura QUI

 

 

 

 

VACCINO COVID: È O NON È UNA TERAPIA GENICA? IL DILEMMA SPIEGATO DA GIOVANNI FRAJESE

Il professor Giovanni Frajese è stato tra gli ospiti della serata tenutasi il 25 luglio a Firenze e dedicata alla memoria del premio Nobel Luc Montagnier. L’endocrinologo romano, dopo aver espresso il proprio omaggio allo scienziato scopritore del virus dell’HIV e autore di ricerche pionieristiche sull’interazione tra i campi elettromagnetici e il DNA, ha tenuto la propria relazione sulle terapie geniche.

Dal Covid in poi è stata sdoganata una tecnologia spintissima di modificazione dell’RNA con possibili modificazioni anche del DNA stesso. Qualcosa che sarebbe stato impossibile fino a due anni fa“.

A partire da questa considerazione, Frajese ha articolato il proprio intervento facendo riferimento a studi di alto profilo, articoli scientifici pubblicati sulle riviste più prestigiose e dichiarazioni ufficiali delle agenzie regolatorie internazionali.

 

Vedi e ascolta QUI

 

 

 

“Il siero ha inquinato la specie umana”: la dottoressa Anna Rita Iannetti spiega con l’epigenetica gli effetti della vaccinazione di massa

La dottoressa Anna Rita Iannetti ha un curriculum senza pari. Da anni si occupa soprattutto dello studio dell’epigenetica e di come le emozioni al pari del sistema microbico possano influire sul Dna proprio e dei figli che metteremo al mondo. Secondo i calcoli della dottoressa Iannetti la salute dei nostri ragazzi è in serio pericolo e non solo la loro. Ecco come spiega tutto ciò e le possibili soluzioni al problema.

 

Scarica il PDF e leggi con attenzione

il-siero-ha-inquinato-la-specie-umana


 

 

 

Un intervento prezioso e molto tecnico da inviare a medici ossessionati di far vaccinare, tamponare e mascherare, da buoni servi.  Divertitevi a vedere se ci capiscono qualcosa, tanto per loro è importante solo ubbidire e salvare il gruzzoletto. Chi se ne frega della salute del paziente: giuramento d’Ippocrate addio!

 

IL CHIMICO MAINARDI: COSA SUCCEDE AL TUO CORPO QUANDO TI VACCINI

La scorsa settimana ho avuto il piacere di conoscere il Dott. Paolo Mainardi, neurochimico di fama mondiale, che ha trascorso molti anni della sua vita lavorativa studiando il microbiota – l’insieme dei microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo.

Convinto sostenitore del ruolo centrale che hanno questi microrganismi nel controllo del processo infiammatorio, il Dott. Mainardi si è speso a lungo, attraverso collaborazioni nazionali e internazionali, per riportare l’attenzione del mondo scientifico sull’importanza di un’alimentazione sana che possa garantire l’equilibrio del microbiota, necessario al miglior funzionamento possibile del nostro sistema immunitario, battendosi quindi contro interessi commerciali e farmaceutici ben radicati.

In questa prima intervista che il Dott. Mainardi ci ha rilasciato, analizzeremo cosa avviene chimicamente quando nel nostro corpo vengono inoculati vaccini a mRNA, come quelli per il COVID-19, andando anche ad analizzare nel dettaglio sia alcune componenti del siero come il cd. PEG – responsabile di molte delle reazioni allergiche post inoculazione – sia come si innesca la cd. ADE – fenomeno molto pericoloso per la nostra salute in quanto porta virus e anticorpi a collaborare piuttosto che a scontrarsi.

 

Scarica il PDF e leggi con attenzione

il-chimico-mainardi-cosa-succede-al-tuo-corpo-quando-ti-vaccini



 

 

Vaccino Covid, tra le reazioni avverse scoperte «malattie autoimmuni». Lo studio

Tra le varie (e non poche) reazioni avverse al vaccino Covid scoperte dagli esperti da quasi due anni a questa parte ora ci sono anche le «malattie autoimmuni». Lo studio, condotto e illustrato dalla dottoressa Maria Cristina Sacchi, coordinatrice del centro di autoimmunità presso il laboratorio di Analisi e autoimmunità dell’Azienda ospedaliera di Alessandria, ha fatto notare «l’insorgenza di auto-anticorpi» in seguito al siero usato per combattere il Coronavirus in Italia e non solo.

In particolare si tratta di «quegli anticorpi che attaccano erroneamente le nostre cellule, tessuti, od organi, provocando quindi un’infiammazione che», presto o tardi, dopo la somministrazione del vaccino Covid, «potrebbe talvolta portare a sviluppare malattie autoimmuni» nelle persone vaccinate.

La ricerca, testata su 77 operatori sanitari, è stata riportata sul giornale Il Fatto Quotidiano. Tra tutti questi sanitari, nel 28,5% «sono comparsi de novo auto-anticorpi antinucleo (Ana)». Ciò, secondo l’esperta, vorrebbe dire che l’incremento di questi valori «potrebbe essere correlato al numero di esposizioni al vaccino: infatti dopo le prime due dosi il 7,8% dei soggetti» presi in considerazione durante lo studio «aveva avuto insorgenza de novo degli Ana, e il 20,7% dopo 3 dosi».

Tuttavia – si legge ancora nella ricerca della dottoressa di Alessandria – la presenza di questi auto-anticorpi non comporta per forza a sviluppare una malattia autoimmune in soggetti vaccinati. «I dati ottenuti – precisa Maria Cristina Sacchi nel suo studio pubblicato su Il Fatto Quotidiano – suggeriscono che questi nuovi vaccini a mRna possano essere in grado di indurre un’alterazione dell’assetto autoimmune, ma questi auto-anticorpi potrebbero essere anche solo transitori».

E infine l’esperta, con il suo team, conclude così lo studio: «Infatti, gli stessi possono essere presenti in una parte delle popolazione sana, statisticamente più piccola, negli anziani, e nei parenti di primo grado di pazienti con malattie autoimmuni».

https://www.ilgiornaleditalia.it/   25/7/2022

 

 

 

 

L’Aifa nasconde i dati sugli effetti avversi.

Mentre nel mondo si indaga sui danni dei vaccini, il rapporto più recente della nostra agenzia risale a marzo. Nel frattempo, sono state inoculate oltre 4 milioni di dosi. E pure la farmacovigilanza attiva resta una chimera.

Immaginate di essere in ospedale. Siete malati. Passa il medico che vi deve curare. E prende in mano una cartella clinica. Solo che la cartella clinica risale a quattro mesi prima. «Ma come, dottore? Non sarà il caso di avere esami più aggiornati?». «Certo che sì. Ma noi abbiamo soltanto questi…». Ebbene: che cosa pensereste di quelmedico? Vorreste che fosse cacciato dall’ospedale, vero? E forse lo denuncereste pure in Procura.

Bene: sui vaccini, l’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, si sta muovendo esattamente come quel medico. L’ultimo rapporto disponibile sugli effetti avversi, infatti, si ferma al 26 marzo scorso. Sono passati 118 giorni: considerati i tempi dei viaggi spaziali, si faceva tempo ad andare e tornare dalla Luna venti volte. Dico: venti volte andata e ritorno dalla Luna. Possibile che nello stesso tempo non sia stato possibile aggiornare il rapporto Aifa sugli effetti avversi?

Sembra incredibile ma è proprio così. Sul sito dell’Aifa ci sono alcuni dati spiccioli con segnalazioni sparse, che per altro si fermano al 26 giugno, cioè a un mese fa. Ma il vero e proprio rapporto, quello che dovrebbe uscire ogni tre mesi, è fermo a dati di quattro mesi fa. Da allora a oggi sono state somministrate oltre quattro milioni di dosi.

Come è possibile che ancora non sappiamo che cosa abbiano prodotto queste quattro milioni di dosi? Quante persone sono state male? E come? Quando? Perché tutti quelli che in tv s’indignano in nome della scienza non chiedono, in nome della medesima scienza, che questi dati siano forniti in modo completo e senza ritardi? Non sarebbe nell’interesse di chi si sottopone alla sacra inoculazione avere tutte le informazioni possibili circa gli effetti della medesima? Come si fa a chiedere alle persone di continuare a vaccinarsi con quarte, quinte, seste, centoventesime dosi se poi non si indaga adeguatamente su che cosa esse stanno producendo nel corpo di chi le riceve?

In tutto il mondo ci si sta muovendo. In Germania, al di là della polemica dei dati, si invitano i cittadini a segnalare i casi attraverso appositi formulari. In Francia si sta indagando in profondità sugli effetti del vaccino sul ciclo mestruale. In Gran Bretagna già sono partite le prime raffiche di risarcimenti.

In Italia invece l’Aifa è ferma al rapporto del 26 marzo. I dati successivi? Scomparsi. Come si vorrebbero far scomparire direttamente gli effetti avversi, che restano un tema tabù: la grande stampa e le tv, infatti, continuano a professare la religione del dio vaccino essere perfettissimo creatore del cielo della terra. E dunque infallibile. Chiaro, no? Si può forse pensare, anche solo per un attimo, che qualcuno possa stare male dopo essersi avvicinato alla beatitudine salvifica della divina punturina?

È questa sacralità vaccinale, del tutto contraria a ogni principio scientifico, che ha sempre reso impossibile parlare di effetti avversi. Fin dall’inizio chi stava male è stato cancellato, emarginato, spesso addirittura descritto come uno psicopatico o un malato immaginario.

Le vittime hanno creato un comitato che si chiama «Ascoltaci» proprio perché nessuno le ha mai ascoltate. Anche al ministero della Salute: chiedevano udienza e le lasciavano fuori. Regolarmente. Di conseguenza anche l’Aifa, che pure avrebbe fra i suoi compiti istituzionali proprio la farmacovigilanza, ha molto snobbato la questione. Ed è per questo che accumula costanti ed eccessivi ritardi nella pubblicazione dei rapporti trimestrali. Per questo manda online sul sito una manciata di dati, scarni e senza valore. Per questo, soprattutto, non ha mai attivato la farmacovigilanza attiva, cioè non è mai andato davvero alla ricerca degli effetti avversi come avrebbe dovuto fare (magari per scoprire che le persone che stanno male sono molto di più di quel che si pensa).

Non che ci stupisca questo comportamento da parte dell’Aifa. Il direttore generale, Nicola Magrini, uomo di fiducia del ministro Speranza, è lo stesso che accorse a celebrare i fasti del vaccino italiano Reithera dopo i risultati della prima fase di sperimentazione: mai successo che un esponente dell’agenzia si esponesse a tal punto su un farmaco senza aspettare la conclusione della necessaria terza fase di sperimentazione. E sappiamo poi com’è finito quel vaccino: male.

In compenso Magrini, mentre si spendeva per un vaccino rivelatosi inefficace, ha sottovalutato tutte le cure alternative, da Anakinra ai farmaci monoclonali. Su questi ultimi è stata anche aperta un’indagine della Corte dei Conti per il rifiuto di 10.000 dosi gratuite offerte da Eli Lilly nell’ottobre 2020. Mentre il presidente Trump veniva curato con i monoclonali, l’Aifa li rifiutava, anche se erano gratis (salvo poi comprarli, in ritardo, e a caro prezzo…).

Perché il direttore generale dell’Aifa s’è speso per sostenere tutti i vaccini, compresi quelli inefficaci, e non ha sostenuto i farmaci che potevano salvare migliaia di vite? E perché continua a snobbare le vittime degli effetti avversi? Perché non ha realizzato un sistema di farmacovigilanza attiva per andare a scoprire davvero l’estensione del fenomeno? E perché, alla fine, non riesce nemmeno a rimanere al passo con la pubblicazione dei normali rapporti trimestrali e priva gli operatori del settore di dati che sono fondamentali per capire come comportarsi con le nuove vaccinazioni?

In attesa che Roberto Speranza dopo il 25 settembre se ne vada e che al ministero arrivi qualcuno capace di dare un impulso diverso e più trasparente alla gestione della nostra salute, sarebbe opportuno che l’Agenzia per il farmaco rispondesse a queste domande. In fretta.

Poi verrà il giorno in cui si farà chiarezza di tutto quello che è successo in questi mesi bui. E ciascuno dovrà prendersi le sue responsabilità. Come un medico che cura i malati basandosi su esami vecchi di quattro mesi.

Mario Giordano, https://www.laverita.info/  23/7/2022

 

 

Filosofo greco (50-135 d.C.)

 

 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (24). Clima: il nuovo "covid".

Verso la dittatura digitale (11). Smart city: una città di schiavi.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Terza guerra mondiale e Grande Reset

Le tre piovre.

Pericolo vaccino (34). Più ti vaccini più ti ammali.

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

 

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

dove trovate altre notizie importanti su vaccini e tamponi

 

INFORMAZIONI DI RESISTENZA

QUI

 

SENTI IL DOVERE DI DIFFONDERE QUESTE NOTIZIE

 





Calendario eventi
luglio 2022
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
Cerca nel Sito
Newsletter
In carica...In carica...


Feed Articoli