Prima di leggere questo articolo complessivo v’invitiamo a rileggere questi articoli precedenti: QUI e QUI. V’invitiamo a considerare che dopo il G20 svolto a Bali (Indonesia) il 15-16/11/2022 il nodo scorsoio del progetto criminale globale chiamato Grande Reset si è stretto un po’ di più intorno al nostro collo. Collo di marionette ( come vogliono che siamo) che la fetida mano dell’aristocrazia finanziario-usuraia ( il deep-state ( leggi QUI) che è dietro e dirige il folle progetto globale del Grande Reset) sempre più vuole far ballare a suo piacimento.

Nodo scorsoio che potrebbe stringersi ancora di più intorno al nostro collo dopo le decisioni della corte costituzionale italiana il 30 novembre 2022 a Roma in merito all’obbligo vaccinale. Se continuiamo a non reagire, soprattutto.

Ma ancora dobbiamo assistere al tragico spettacolo di milioni di esseri inconscienti di ciò che sta capitando nel mondo, esseri con il cervello fritto dall’astuta propaganda mainstream, esseri che ancora si fidano della mascherina, dello pseudo-vaccino, del distanziamento. Talmente fritti nel cervello da pensare ancora che politici ignobili a servizio dell’aristocrazia finanziara-usuraia vogliano il nostro bene.

Esseri “fritti” che pensano… al natale.

Talmente fritti nel cervello che non vogliono sapere, capire, conoscere e sono preoccupati (poverini…) per la prossima banale e annuale influenza senza preoccuparsi di chi ci sta friggendo a fuoco lento per costruire una futura “nuova normalità”, un futuro “nuovo mondo” fatto di limitazioni di ogni tipo, d’identità digitale, di passaporti digitali, di controllo a gogò, di sorveglianza fino nei nostri pedalini, di corpi ( i nostri) entrati definitivamente in possesso degli stati ( e asserviti al Grande Reset), di digitalizzazzione ( leggi QUI) e sanificazione e pseudo-vaccini spinti all’inverosimile. Di compressione definitiva di libertà, diritti, costituzione, democrazia, repubblica, sana politica  ( leggi i tanti articoli QUI). In nome della salute, del clima e del fatidico green. Evviva!!

D’altra parte questo è ciò che prevede la diabolica Agenda 2030 ( leggi  QUI) elaborata dal Grande Reset,  “un ciò” nascosto dietro parole e frasette “bellille”, buone per i gonzi ignoranti. Questo ha confermato il G20 sotto la “direzione” del luciferino schwab.

Ma si, chiamateci “Cassandra” o “complottisti”. Non c’interessa nulla. Anzi, è un onore in mezzo a tanta puzza di fritto e davanti al nodo scorsoio!

Fritti e impiccati, ai covidioti va benissimo così, finchè si risveglierà qualcuno di loro davanti all’obbrobrio. Ma sarà troppo tardi. (GLR)

 

 

 

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Cosa ci fa klaus schwab, capo del WEF, al G20 di Bali del 15-16/11/2022? Forse è fra i capi di governo come “super capo” di tutti loro? Guarda caso c’era pure bill gates. Stavano lì, klaus e bill, per controllare che i capi di governo fossero in riga secondo le linee del Grande Reset?

 

 

 

Schwab a Bali a dettare le direttive

https://twitter.com/miia_2018/status/1592924892529577984

https://twitter.com/miia_2018/status/1592925106359390208

https://twitter.com/miia_2018/status/1592925106359390208

E il G20 obbedisce

Nel silenzio dei media che hanno dirottato la conclusione del G20 sulla guerra si guardano tutti bene dal menzionare o pubblicare il report di questo meeting….

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Al punto 23 e 24 …

23) “Più mRNA per tutti”

Riconosciamo la necessità di rafforzare le capacità e la cooperazione locali e regionali di produzione di prodotti sanitari, nonché reti di ricerca e sviluppo globali e regionali sostenibili per facilitare un migliore accesso ai Vax a livello globale, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e sottolineiamo l’importanza del partenariato pubblico-privato, del trasferimento di tecnologia e della condivisione delle conoscenze a condizioni volontarie e Sosteniamo il

Hub di trasferimento della tecnologia dei vaccini mRNA dell’OMS e tutti i raggi in tutte le regioni del mondo con l’obiettivo di condividere la tecnologia e il know-how tecnico a condizioni volontarie e reciprocamente concordate. Accogliamo con favore la ricerca congiunta e la produzione congiunta di vaccini, compresa una cooperazione rafforzata tra i paesi in via di sviluppo. Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro dell’RSI (2005), per facilitare i viaggi internazionali senza soluzione di continuità, l’interoperabilità e il riconoscimento di soluzioni digitali e soluzioni non digitali, comprese le prove di vaccinazione. Sosteniamo il continuo dialogo internazionale e la collaborazione sulla creazione di reti sanitarie digitali globali affidabili come parte degli sforzi per rafforzare la prevenzione e la risposta alle future pandemie, che dovrebbero capitalizzare e costruire sul successo degli standard esistenti e del COVID-19 digitale


24) “Trasformazione  digitale totale”: Green Pass a ciascuno

La pandemia di COVID-19 ha accelerato la trasformazione dell’ecosistema digitale e dell’economia digitale. Riconosciamo l’importanza della trasformazione digitale nel raggiungimento degli SDG.

Riconosciamo che la connettività digitale accessibile e di alta qualità è essenziale per l’inclusione digitale e la trasformazione digitale, mentre un ambiente online resiliente, sicuro e protetto è necessario per rafforzare la fiducia nell’economia digitale. Riconosciamo l’importanza delle politiche per creare un’economia digitale abilitante, inclusiva, aperta, equa e non discriminatoria che promuova l’applicazione delle nuove tecnologie, consenta alle imprese e agli imprenditori di prosperare e protegga e responsabilizzi i consumatori, affrontando al contempo le sfide legate al divario digitale, alla privacy, alla protezione dei dati, ai diritti di proprietà intellettuale…

Riconosciamo l’importanza di contrastare le campagne di disinformazione, le minacce informatiche, gli abusi online e garantire la sicurezza nell’infrastruttura di connettività. Rimaniamo impegnati a consentire ulteriormente il libero flusso di dati con fiducia e a promuovere flussi di dati transfrontalieri.

Avvieremo una trasformazione digitale più inclusiva, incentrata sull’uomo, potenziante e sostenibile. Riaffermiamo inoltre il ruolo dei dati per lo sviluppo, la crescita economica e il benessere sociale.

Fonte: QUI

https://www.maurizioblondet.it/  17/11/2022

 

 

KLAUS SCHWAB AL G20: IL MONDO SARÀ MOLTO DIVERSO ED ELON MUSK DENUNCIA IL SUO PIANO MALVAGIO

I capi di Stato e di governo e altre personalità di spicco si sono riuniti in Indonesia per il Vertice del G20. Al vertice ha partecipato anche Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum. Si è recato in Indonesia per un incontro economico a margine del Vertice del G20, la cosiddetta Conferenza economica del B20.


Vedi e ascolta QUI


Klaus Schwab sul Grande Reset al Vertice del G20: il mondo sarà molto diverso

Ha fatto riferimento alle varie crisi esistenti: economica, politica, sociale, ecologica e istituzionale. Secondo Schwab, il mondo è sottoposto a una “profonda ristrutturazione sistemica e strutturale”. “Ci vorrà un po’ di tempo”, ha detto.

Il mondo avrà un aspetto diverso quando avremo superato questo processo di transizione”, sottolinea Schwab da tempo.

La novità?

La forza trainante del cambiamento politico è la transizione verso un mondo multipolare, che potrebbe portare a un mondo sempre più frammentato, ha detto Schwab.

Per questo motivo, incontri come il vertice del G-20 sarebbero necessari per evitare un’eccessiva segmentazione, ha aggiunto.


Da mezzo secolo sembra  il confidente di re, presidenti, miliardari, primi ministri e leader industriali. Che si tratti di multinazionali, governi, sindacati o ONG, difficilmente esiste un’organizzazione di rilievo nei principali Paesi industrializzati e anche in molti Paesi emergenti e in via di sviluppo il cui personale di spicco non sia in qualche modo collegato al WEF. Secondo Musk Klaus Schwab è probabilmente una delle persone più influenti di tutti i tempi.


Ovviamente Schwab ha un ruolo di frontman: leggi  QUI (in lingua inglese)

Grandi giochi di inganno in corso.

https://www.nogeoingegneria.com/   16/11/2022

 

 

IL PASSAPORTO VACCINALE NELLA DICHIARAZIONE DEL G20: PERCHÉ GIORGIA MELONI L’HA FIRMATA?

Viaggi su aerei di lusso, hotel 5 stelle e aperitivi intervallati da qualche riunione. Agli occhi del cittadino comune il G20 sembra essere questo: un enorme e costosissimo contenitore senza niente al suo interno.

Quello che esce dalla riunione dei potenti del mondo è infatti una dichiarazione di intenti che non può rappresentare una soluzione ai problemi concreti affrontati dai cittadini.

Il G20 “non è il luogo per risolvere le questioni di sicurezza”. Davvero?

Anche il testo condiviso da tutti i leader del forum e pubblicato a seguito dell’ultima riunione di Bali rispecchia queste caratteristiche. In un contesto in cui il conflitto tra Russia e Ucraina con le sue conseguenze rappresenta la principale fonte di preoccupazione per la maggioranza dei cittadini dell’emisfero occidentale, il G20 decide di lavarsene le mani.

A proposito della guerra infatti i leader scrivono che: “Si riconosce che il G20 non è il luogo per risolvere questioni di sicurezza”. I contribuenti di tutto il mondo scoprono così che, nonostante i soldi pubblici investiti in aerei di lusso, hotel 5 stelle e aperitivi, il G20 non è una riunione a scopo diplomatico.

Se non è un’occasione per i leader del mondo di incontrarsi e discutere anche di problemi legati alla sicurezza internazionale, viene da chiedersi che cosa sia in realtà questo forum e a che cosa serva.

L’inspiegabile vetrina data a Klaus Schwab

Se per gli Stati partecipanti sembra quindi essere una semplice vetrina dell’apparenza, alcuni soggetti privati potrebbero invece averne compreso l’utilità. Avevamo dato conto dell’ambigua e non giustificata presenza al G20 di Klaus Schwab, ingegnere tedesco fondatore del World Economic Forum. Perché un privato cittadino avrebbe diritto di sedere tra i leader più potenti al mondo e avere pure il privilegio di tenere un discorso di fronte a tutta la platea, come se fosse uno di loro?


Questioni irrisolte, che tuttavia confermano l’ascendenza di quest’uomo su molti Governi del mondo. Ricordiamo che in tempi non sospetti Schwab venne ricevuto con tutti gli onori dal già Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il contenuto di quell’incontro non è stato naturalmente divulgato.

 

Per il G20 il certificato vaccinale è uno strumento di successo

Ed ecco che la presenza di Schwab potrebbe aver giocato un ruolo nella stesura della dichiarazione finale del G20, dal momento che è presente l’ossessione preferita dell’ingegnere teutonico: la schedatura digitale degli esseri umani. Dal punto 19 della dichiarazione si fa infatti riferimento al Covid 19 definita come una “pandemia non terminata”.


Dopo un susseguirsi di lodi per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ecco che iniziano a palesarsi le parole chiave tanto care all’élite di Davos. Si parla della necessità di “rafforzare la sorveglianza globale” per contrastare l’emergere di nuovi virus. Non solo. Si fa esplicito riferimento al green pass: “Riconosciamo l’importanza di standard tecnici condivisi e metodi di verifica per facilitare i viaggi internazionali senza interruzioni, l’interoperabilità e il riconoscimento di soluzioni digitali e non digitali, inclusa la prova delle vaccinazioni”.


E si legge poi ancora che: “Per rafforzare la prevenzione e la risposta alle future pandemie bisognerebbe basarsi sul successo degli standard esistenti e dei certificati digitali COVID-19”.


Questo può significare solo una cosa: nel caso in cui dovesse scoppiare una nuova emergenza sanitaria i Paesi del G20 considerano il green pass come un esempio di successo che andrebbe applicato nuovamente. La domanda è: perché il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha firmato questa dichiarazione che è in contrasto con il suo programma politico, ribadito in una recente  conferenza stampa?

Byoblu,  18/11/2022

 

 

La Corte Costituzionale deciderà obbligo vaccinale

Il B20 invita il G20 ad adottare PASSAPORTI VACCINALI utilizzando gli standard dell’OMS e a promuovere schemi di IDENTITÀ DIGITALE. ID digitale, passaporti per vaccini possono dare a governi e aziende il potere di incentivare, costringere o manipolare in altro modo il comportamento umano: la prospettiva.

Il B20 chiede al G20 di adottare passaporti vaccinali secondo gli standard dell’OMS e di promuovere sistemi di identità digitale. In vista del vertice del Gruppo dei Venti (G20) del 15 novembre, il Business 20 (B20) ha tenuto il proprio vertice a Bali, in Indonesia, dal 13 al 14 novembre.

Il primo giorno del vertice B20, il Ministro della Salute indonesiano Budi Gunadi Sadikin ha dichiarato che i Paesi del G20 dovrebbero adottare un “certificato sanitario digitale che utilizzi gli standard dell’OMS” e che stanno cercando di introdurre questo tipo di passaporto vaccinale nei “regolamenti sanitari internazionali” durante la prossima Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra.

“Abbiamo un certificato sanitario digitale riconosciuto dall’OMS – se sei stato vaccinato o testato correttamente – puoi muoverti” – Budi Gunadi Sadikin, Ministro della Salute indonesiano, Summit B20 2022

“I Paesi del G20 hanno concordato questo certificato digitale utilizzando lo standard dell’OMS e lo presenteremo alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità di Ginevra come revisione della normativa sanitaria internazionale” – Budi Gunadi Sadikin, Ministro della Salute indonesiano, al Vertice B20 2022.

“Per la prossima pandemia, invece di bloccare la circolazione delle persone al 100% […] si potrà garantire una certa circolazione delle persone”.

“L’Indonesia ha ottenuto, e i Paesi del G20 hanno concordato, questo certificato digitale che utilizza lo standard dell’OMS, e lo presenteremo alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità di Ginevra come revisione della normativa sanitaria internazionale.

“Speriamo che per la prossima pandemia si possa ancora vedere un po’ di movimento di persone, di merci e di economia”, ha concluso Sadikin al Vertice B20.

“Garantire una risposta coordinata a livello globale per le crisi future, rafforzata da un’infrastruttura sanitaria globale sempre attiva” – Raccomandazione politica del B20, 2022.

La richiesta del ministro della Sanità indonesiano di un certificato sanitario digitale, che funga da passaporto per i vaccini, è entrata a far parte delle raccomandazioni politiche ufficiali del B20 al G20.


Secondo il comunicato finale del B20 Indonesia 2022, di 132 pagine: Policy Recommendations to the G20, i Paesi membri dovrebbero “Promuovere ulteriori scambi e l’uso strategico e la condivisione di scienza, tecnologia e dati appropriati per l’individuazione delle crisi, creando un quadro di coordinamento globale per la mitigazione delle crisi future”.

 

Queste raccomandazioni politiche includono, ma non si limitano a:

Adozione della documentazione digitale dei certificati COVID-19.

Creazione di solide linee guida sulla preparazione alle emergenze sanitarie per garantire una risposta coordinata a livello globale per le crisi future, rafforzata da un’infrastruttura sanitaria globale “sempre attiva” e abilitata dalla tecnologia.

Implementare ed estendere il riconoscimento reciproco dei vaccini COVID-19.

“Un lasciapassare sanitario basato esclusivamente sullo stato vaccinale individuale può aumentare il rischio di diffusione delle malattie” – Organizzazione Mondiale della Sanità, agosto 2021

Nell’agosto del 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato una guida di 99 pagine sull’implementazione della documentazione digitale dei certificati COVID-19, alias passaporti vaccinali, affermando che “un pass sanitario basato esclusivamente sullo stato vaccinale individuale può aumentare il rischio di diffusione delle malattie”.

Questo perché non è mai stato dimostrato che i “vaccini” COVID-19 prevengano la trasmissione o l’infezione, e recentemente è emerso al Parlamento europeo che Pfizer non ha mai testato il suo prodotto per bloccare la trasmissione.

Nonostante queste conoscenze siano di dominio pubblico, il B20 continua a raccomandare la prova della vaccinazione come mezzo per viaggiare.

“Questi passaporti [vaccinali] servono per natura come forma di identità digitale” – World Economic Forum, febbraio 2022

“Il G20 dovrebbe sostenere la progettazione di politiche volte a promuovere le identità digitali come elemento costitutivo della privacy dei dati e della fiducia digitale” – Raccomandazione politica del B20, 2022


Secondo il World Economic Forum (WEF), il passaporto vaccinale, per sua stessa natura, è una forma di identità digitale.

Un’identità digitale comprende tutto ciò che vi rende unici nel regno digitale ed è un sistema in grado di consolidare tutti i vostri dati intimi più personali, compresi i siti web che visitate, i vostri acquisti online, le cartelle cliniche, i conti finanziari e le persone con cui siete amici sui social media.

Ora, il comunicato finale del B20 raccomanda anche, come questione politica, che il G20 sostenga e promuova non solo i passaporti vaccinali, ma anche i sistemi di identità digitale pubblici e privati. Si dice che questi sistemi di identità digitale contribuiscano a rafforzare l’inclusione finanziaria, a mitigare le crisi e a fungere da “mattone per la privacy dei dati e la fiducia digitale”.

 

Tuttavia, gli schemi di identità digitale possono dare a governi e aziende il potere di incentivare, costringere o manipolare in altro modo il comportamento umano nell’ambito di un sistema di credito sociale.


Le identità digitali possono essere utilizzate per determinare quali prodotti, servizi e informazioni sono a nostra disposizione e possono certamente essere utilizzate da enti pubblici e privati per negarci l’accesso.

Questa identità digitale determina i prodotti, i servizi e le informazioni a cui possiamo accedere – o, al contrario, ciò che ci è precluso” – World Economic Forum

Il G20 dovrebbe chiedere alle MDB [Banche Multilaterali di Sviluppo] di sostenere i governi nello sviluppo e nell’implementazione di schemi di identità digitale per rafforzare l’inclusione finanziaria” – Raccomandazione Politica del B20, 2022

Il comunicato finale del B20 invita il G20 a “Promuovere l’adozione di infrastrutture digitali (cloud, identificazione digitale, sistemi di pagamento digitali, firme digitali, tra gli altri) e a facilitare l’importanza della libera circolazione dei dati con fiducia e dei flussi di dati transfrontalieri, sulla base del rispetto dei quadri giuridici nazionali di ciascun Paese”.


Queste raccomandazioni politiche sostengono che:

Il G20 dovrebbe sostenere l’elaborazione di politiche volte a promuovere le identità digitali come elemento costitutivo della privacy dei dati e della fiducia digitale.

Il G20 dovrebbe promuovere la consapevolezza e aumentare la collaborazione tra settore pubblico e privato per migliorare l’interoperabilità degli strumenti che promuovono il consenso e l’autorizzazione, come la firma digitale e le piattaforme di autenticazione forte, per promuovere la fiducia nell’ecosistema digitale.

Il G20 dovrebbe adottare piani d’azione per realizzare i benefici dei sistemi di pagamento digitali inclusivi attraverso diverse azioni, come la digitalizzazione dei pagamenti pubblici e l’impegno attivo nell’agenda normativa.

Il G20 dovrebbe promuovere l’uso del cloud all’interno di enti pubblici e privati.

Il G20 dovrebbe promuovere politiche e aumentare la collaborazione per costruire capacità di R&S e garantire che gli sforzi di R&S si traducano effettivamente in impatti tangibili come parte degli sforzi per sviluppare capacità avanzate nelle infrastrutture digitali, come l’applicazione della blockchain.

Il G20 dovrebbe sostenere maggiori investimenti infrastrutturali e partnership pubblico-privato su iniziative digitali per individuare le frodi.

Il G20 dovrebbe consentire flussi di dati transfrontalieri sicuri e ordinati con fiducia, sulla base di quadri giuridici globali, regionali e nazionali applicabili per la privacy e la protezione dei dati.


Il B20 è il forum ufficiale del G20 per il dialogo con la comunità imprenditoriale mondiale ed è incaricato di formulare raccomandazioni politiche su determinate questioni.

Le raccomandazioni vengono poi consegnate alla Presidenza del G20 in occasione del Vertice B20, che si svolge in concomitanza con il Vertice del G20.


Il G20 è un forum che comprende diciannove Paesi con alcune delle maggiori economie mondiali, oltre all’Unione Europea (UE).

I Paesi sono Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Corea del Sud, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

Secondo il Council on Foreign Relations, la Spagna è invitata come ospite permanente.

Fonte: QUI

https://www.eventiavversinews.it/   15/11/2022

 

 

Il B20 invita il G20 ad adottare PASSAPORTI VACCINALI utilizzando gli standard dell’OMS e a promuovere schemi di IDENTITÀ DIGITALE

Anzitutto: che cos’è  il B20? Autodefinizione:

Il Business 20 (B20), rappresenta la voce imprenditoriale del G20.

Il B20 è diventato il primo gruppo di impegno del G20 nel 2010 ed è servito a fornire raccomandazioni politiche pratiche dal punto di vista delle imprese al G20. Attraverso la promozione della collaborazione tra le imprese ei responsabili politici, il B20 ha servito i leader del G20 per prendere decisioni politiche basate su esigenze reali e soluzioni globali.

Ecco cosa vuole dai 20 “Grandi”:

ID digitale, passaporti per vaccini possono dare a governi e aziende il potere di incentivare, costringere o manipolare in altro modo il comportamento umano: la prospettiva.

Il B20 chiede al G20 di adottare passaporti vaccinali secondo gli standard dell’OMS e di promuovere sistemi di identità digitale. In vista del vertice del Gruppo dei Venti (G20) del 15 novembre, il Business 20 (B20) ha tenuto il proprio vertice a Bali, in Indonesia, dal 13 al 14 novembre.

Il primo giorno del vertice B20, il Ministro della Salute indonesiano Budi Gunadi Sadikin ha dichiarato che i Paesi del G20 dovrebbero adottare un “certificato sanitario digitale che utilizzi gli standard dell’OMS” e che stanno cercando di introdurre questo tipo di passaporto vaccinale nei “regolamenti sanitari internazionali” durante la prossima Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra.

“Abbiamo un certificato sanitario digitale riconosciuto dall’OMS – se sei stato vaccinato o testato correttamente – puoi muoverti” – Budi Gunadi Sadikin, Ministro della Salute indonesiano, Summit B20 2022.

I Paesi del G20 hanno concordato questo certificato digitale utilizzando lo standard dell’OMS e lo presenteremo alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità di Ginevra come revisione della normativa sanitaria internazionale”Budi Gunadi Sadikin, Ministro della Salute indonesiano, al Vertice B20 2022.

“Per la prossima pandemia, invece di bloccare la circolazione delle persone al 100% […] si potrà garantire una certa circolazione delle persone”.

“L’Indonesia ha ottenuto, e i Paesi del G20 hanno concordato, questo certificato digitale che utilizza lo standard dell’OMS, e lo presenteremo alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità di Ginevra come revisione della normativa sanitaria internazionale.

“Speriamo che per la prossima pandemia si possa ancora vedere un po’ di movimento di persone, di merci e di economia”, ha concluso Sadikin al Vertice B20.


Prima di diventare Ministro della Sanità indonesiano, Sadikin ha lavorato in posizioni di alto livello presso Bank Bali, Bank Mandiri, ABN AMRO Bank Indonesia, PT Bank Danamon e IBM.

“Un lasciapassare sanitario basato esclusivamente sullo stato vaccinale individuale può aumentare il rischio di diffusione delle malattie” – Organizzazione Mondiale della Sanità, agosto 2021

Nell’agosto del 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato una guida di 99 pagine sull’implementazione della documentazione digitale dei certificati COVID-19, alias passaporti vaccinali, affermando che “un pass sanitario basato esclusivamente sullo stato vaccinale individuale può aumentare il rischio di diffusione delle malattie”.

Questo perché non è mai stato dimostrato che i “vaccini” COVID-19 prevengano la trasmissione o l’infezione, e recentemente è emerso al Parlamento europeo che Pfizer non ha mai testato il suo prodotto per bloccare la trasmissione.


La Corte Costituzionale italiana obbedirà a questa direttiva

Ecco come tentare una difesa:


Il 29 novembre 2022 la Corte Costituzionale si pronuncerà in merito alle norme che hanno imposto gli obblighi vaccinali relativi al Covid 19. Dopo più di due anni la Consulta si esprimerà su una situazione diventata ormai insostenibile e paradossale: un obbligo vaccinale, su cui gravano rilevanti evidenze di illegittimità, ancora previsto per alcune categoriedi lavoratori.


A fronte di una norma motivata dallo scopo di “impedire la malattia e assicurare condizioni di sicurezza in ambito sanitario”, infatti, l’obbligo vaccinale non soddisferebbe affatto alcuno di tali requisiti, sia in riferimento alla salute pubblica (immunizzazione) come affermato dagli stessi report degli istituti di vigilanza europei ed internazionali (AIFA, Euromomo, Eudravigilance, ecc.), sia del singolo cittadino obbligato a un farmaco coperto da segreto “militare sconosciuto nei componenti quanto, per ammissione delle stesse case produttrici, negli effetti a lungo e medio termine – mentre si sa che nel breve termine hanno già causato migliaia di decessi ed eventi avversi gravi;” (Trib. di Firenze, Sec. Sez. Civile, n. 7360/2022).

All’unisono, in ambito giuridico è parere di diversi illustri costituzionalisti la violazione di numerosi articoli della nostra Costituzione: in particolare almeno otto: artt. 1, 2, 3, 4, 32, 33, 34, 41, in netto contrasto con i diritti fondamentali della persona sanciti anche dai trattati internazionali puntualmente ratificati dal nostro paese.

Questo perché non è mai stato dimostrato che i “vaccini” COVID-19 prevengano la trasmissione o l’infezione, e recentemente è emerso al Parlamento europeo che Pfizer non ha mai testato il suo prodotto per bloccare la trasmissione.


Documento da inviare alla corte costituzionale

“L’introduzione del green pass, nella forma imposta dal governo italiano, diversamente da quanto previsto dalla normativa UE (anch’essa discutibile), ha reso ulteriormente più evidente la significativa compressione di diversi diritti inviolabili come quello della libera circolazione e del lavoro.

Nell’Ordinanza del Tribunale di Catania, Giudice del Lavoro del 14.03.2022, si legge: “Non appare pleonastico ricordare che il diritto al lavoro costituisca una delle principali prerogative dell’individuo, su cui si radica l’ordinamento italiano, che trova protezione nell’ambito dei “principi fondamentali” della Carta costituzionale (artt. 1, 4) e che viene tutelato, non solo in quanto strumento attraverso cui ciascuno può sviluppare la propria personalità (art. 2), potendo così concorrere al progresso materiale e spirituale della società (art. 4), ma innanzitutto perché costituisce il mezzo per assicurare alla persona e al rispettivo nucleo familiare, attraverso la giusta retribuzione, il diritto fondamentale di vivere un’esistenza libera e dignitosa (art. 36 Cost.)”.

Qualora la decisione della Corte Costituzionale tentasse di salvaguardare giuridicamente l’azione politica dei governi Conte e Draghi durante il periodo della cosiddetta “pandemia covid”, attraverso il sostegno della legittimità costituzionale di tutti gli atti amministrativi emanati per limitare le libertà fondamentali e per impedire ai cittadini danneggiati di attivare le possibili azioni risarcitorie nei confronti dello Stato, oltre all’evidente legittimazione di un sopruso inaccettabile, aprirebbe un pericoloso precedente giuridico atto a legittimare qualsivoglia “stato d’emergenza”, in frode al dettato costituzionale e funzionale a dare il via libera a generalizzate, gravissime e illiberali limitazioni della vita dei singoli e della collettività intera, cosi come d’altronde tristemente già avvenuto.

E’ invece auspicabile che la Corte Costituzionale, con la sua sentenza, ponga fine ad un lungo susseguirsi di ripetute, gravi violazioni di cui alcune ancora incomprensibilmente in vigore pur in assenza di condizioni che ne giustifichino l’applicazione.

Che prenda atto degli effetti avversi riconosciuti in connessione alle terapie vaccinali, spesso irreversibili, come riportato dallo stesso Istituto Superiore della Sanità (dati anch’essi sottostimati visto l’attivazione della sola vigilanza passiva), nonché degli inconoscibili effetti a medio e lungo termine originati dalla totale assenza di ogni preventiva e necessaria sperimentazione farmacologica dei prodotti utilizzati.

Alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dal dirigente della Pfizer in audizione presso il Parlamento Europeo, circa la mancata esecuzione da parte dell’azienda farmaceutica delle sperimentazioni necessarie alla messa in commercio di tale farmaco, appare oltremodo inaccettabile, oltre che politicamente e socialmente immorale, per uno Stato che osa dichiararsi Civile, usare in deroga a qualsiasi criterio di prudenza e precauzione, con azioni palesemente coercetive, i propri cittadini come cavie da laboratorio a tutto vantaggio di industrie farmaceutiche private protette, con contratti truffaldini e omertosi, da ogni possibile azione penale e civile.

In tale situazione di estrema incertezza dei cittadini e profonda, inaccettabile ambiguità dimostrata dalle istituzioni statali nazionali ed europee, dalle industrie farmaceutiche, nonché da una certa parte del mondo scientifico riconosciuto,

AUSPICHIAMO

al fine di ripristinare un minimo di fiducia verso le istituzioni e l’ordinamento giuridico fondamento imprescindibile di uno Stato, una doverosa presa di posizione netta e limpida da parte della Corte Costituzionale, senza alcuna ambiguità interpretativa, per ripristinare il diritto inderogabile alla libertà di cura e riaffermare quella inviolabilità del corpo, sancita in ben note Dichiarazioni internazionali, a cui lo Stato italiano non dovrà mai più venir meno.

 

1.000.000 DI PEC ! ALLA CORTE COSTITUZIONALE !!!

Invito tutte le Cittadine e tutti i Cittadini italiani, a inviare una PEC alla CORTE COSTITUZIONALE che in NOVEMBRE emetterà sentenza sull’obbligo vaccinale. L’indirizzo PEC della Corte e’:
segreteria.generale@pec.cortecostituzionale.it


OGGETTO: Esposto all’eccellentissima Corte Costituzionale Italiana: antiscientificita’  e incostituzionalità della “vaccinazione” obbligatoria COVID-19.

Il/La sottoscritto/a___ (nome e cognome), Cittadino/a della Repubblica Italiana e’ consapevole che ai sensi della Costituzione Italiana non può rivolgersi direttamente all’eccellentissima Corte Costituzionale per presentare l’esposto in oggetto.
Tuttavia, e’ ALTRETTANTO CONSAPEVOLE della gravità, della drammaticita’ del momento storico che l’Italia sta vivendo,  poiche’ ogni giorno da più di 2 anni,
-sono compressi,
-sono calpestati,
-sono ignorati,
i diritti costituzionali e i diritti inviolabili dell’Umanità, della Cittadinanza  e dei Lavoratori.
Con piena fiducia, AFFIDA a codesta Eccellentissima Corte il presente esposto, dichiarando che:
-condivide in toto il contenuto medico-scientifico dell’allegato “Rapporto sulla campagna vaccinale e sulla gestione della COVID-19” della Società Italiana di Medicina (link https://societaitalianamedicina.it/);
-ritiene l’obbligo vaccinale in oggetto incostituzionale, visti gli articoli 1, 2, 3, 4, 32, 36 Cost. e viste le numerose ordinanze di remissione alla Corte Costituzionale dei decreti legge che impongono i trattamenti iniettivi anti Sars-CoV2 per l’esercizio da parte dei Cittadini di diritti e liberta’ fondamentali;
– fara’ tutto ciò che gli/le e’ possibile in punto di diritto per garantire il TOTALE RISPETTO della Costituzione della Repubblica Italiana.

IN  FEDE


Si alleghera’ alla PEC il documento redatto dai medici italiani che trovate sotto, comunque disponibile QUI.

Chi di voi non avesse una PEC, può firmare in calce alla PEC di un vostro conoscente: in questo caso però, affinché la vostra firma abbia valore,  dovete allegare alla PEC anche la copia di un vostro documento di riconoscimento valido (passaporto, carta d’identità, patente).

DIFFONDIAMO IL PIU’ POSSIBILE!

https://www.maurizioblondet.it/   16/11/2022

 

 

G-20: Gli ‘adulti nella stanza’ alla ricerca dell’ordine perduto

Spenti i riflettori dell’evento G20 di Bali, nella stanza si vedono solo tre adulti – Cina, Stati Uniti, e Russia – che in vari bilaterali e in negoziati più o meno segreti hanno affinato alcune determinazioni. Nessuna amicizia né solidarietà. Tutti coscienti che nessuno vince continuando nel pericoloso (e dannoso) disordine mondiale. Nessuna concessione reciproca, nessuno sconto. Realismo e pragmatismo sono le parole d’ordine.

Inopportuna e provocatoria, la visita della Pelosi a Taiwan è stata archiviata in ossequio ai principi stabiliti nel 1971 all’Onu (one China… e quindi il sacro principio vestfaliano dell’integrità territoriale internazionalmente riconosciuta). Sull’inopportunità di usare le armi nucleari Cina e USA sembrano essersi intesi (Taiwan non vale la bomba), ma anche Usa e Russia paiono essere avviati nella stessa direzione (incontrandosi per riaprire i negoziati START).

Sull’Operazione Militare Speciale della Russia in Ucraina, Cina e USA si rendono conto del fallimento tattico-strategico russo ma convengono sull’assoluta stupidità politico-strategica di un isolamento e un’umiliazione della Russia (la Cina ha buona memoria del secolo dell’umiliazione cinese e gli USA delle inopinate conseguenze della vessatoria “pace” di Versailles).

Entrambi preferiscono superare “l’incidente militare” con un possente piano di ri-costruzione (per l’aggredito costruzione tout court) che abbia un respiro regionale transfrontaliero concordato e bilanciato anche con tutele e garanzie oltre a zone ibride di possibile collaborazione.

Coscienti dei rispettivi limiti e vincoli interni, Cina e USA hanno preso atto che il loro livello di interdipendenza economica è tale da sconsigliare nuovi avventurismi e rappresaglie, lasciando aperta la strada della competizione leale e della concorrenza tecnologica e commerciale (insomma, embarghi e sanzioni arricchiscono gli avvocati ma impoveriscono gli Stati).

Durante il G20 sembrano essere apparse delle prospettive di governance mondiale su un modello quadrilatero: G2+1+1. Cina-USA (G2), Cina-Russia (+1) e USA-UE (+1). IL G2 (idea obamiana poi fallita) sarebbe l’epicentro dell’infrastruttura mondiale, mentre i due +1 non sarebbero aree di influenza tipiche della vecchia semantica geopolitica ma piuttosto partner ancillari dotati di autonomia.

Una configurazione mondiale neo imperiale.

D’altra parte, l’esito attuale dei 9 mesi di guerra ha portato a dover trarre delle lezioni reali e pragmatiche: a) le logiche unipolari non sono più sostenibili né convenienti a impedire il multipolarismo; b) si è consolidata la cattura da parte americana dell’Europa e di potenze emergenti ferocemente anti-russe e anti-europee quali quelle dell’intermarium polacco-ucraino-lituano (già caro a Józef Pi?sudski esattamente un secolo fa); c) in Eurasia, sono Cina e India che indirizzano i flussi energetici e commerciali necessari per la Russia, con ricadute evidenti dall’Australia all’Asia centrale al Golfo Persico e all’Africa.

Nulla è risolutivo. Il mondo resta fluido. I colpi di coda delle quinte colonne sono pur sempre possibili. Le geometrie variabili sono d’obbligo. In ogni caso, sembra che nell’atmosfera decadente balinese i leader abbiano vissuto una proustiana riflessione psicologica sulla memoria e sul tempo alla ricerca dell’ordine perduto. Resta da vedere se nel tempo ritrovato i leader si accorgeranno dell’inevitabilità del trascorrere del tempo, evitando rimorsi ma costruendo insieme una nuova narrativa.

Nella stanza del G20 di Bali si scorgono anche dei fanciulli vestiti a festa. Essi si rivolgono agli adulti con danze e piroette, tentando di catturarne l’attenzione. Tra di essi solo una fanciulla dal crine dorato e rauca vocale determinatezza. L’aria festosa è interrotta dalle immagini di un omino di verde vestito che irrompe con i dieci comandamenti della pace mentre recita terrificanti parole di distruzioni. Ai margini della sala, appaiono altre figure, un po’ in disparte.

Un mefistofelico signorotto che in guisa di novello Savonarola parla di isolamento del maligno, propone a tutti i suoi sei punti per la felicità, e racconta di un suo meraviglioso giardino incantato e protetto dai barbari invasori. Un’angelica dama, una vispa Teresa che svolazza di pan in frasca offrendo sostegno e supporto per tutti, cerca disperatamente una sedia dove adagiarsi. Uno spilungone faustiano si volge al “gran mondo” delle corti imperiali, dove sperimenta le seduzioni del potere, della ricchezza e della gloria terrena.

D’improvviso, un fanciullo giuggiolone dalle mani esili e ossute si agita annunciando che un missile è caduto nel giardino incantato. Tomba il silenzio con fremiti di terrore. Il mefistofelico signorotto subito identifica l’invasore che vuole turbare l’incanto della felicità.

Gli adulti, un po’ infastiditi si riuniscono appartati in un capannello dal quale si ode che a voce bassa commentano: la colpa è dei barbari in ogni caso, ma non di un missile si tratta bensì di un messaggio del cielo. Sic transit gloria mundi.

Paolo Raffone, L’Antidiplomatico,  18/11/2022

 

 

Un breve video per riassumere la strategia diabolica dell’aristocrazia finanziario-usuraia di cui anche questo ultimo G20 fa parte. “Sapevatelo”! E, quindi, nessuna pacificazione, nessuna stupida resilienza ma indignazione profonda:  leggi QUI.

 

La strategia dell’èlite finanziaria-usuraia

 

Vedi e ascolta:

strategia-della-elite-finanziaria


 

 

 

 

 

29 Novembre 2022. In diverse città d’Italia, molti di noi parteciperanno ad una delle VEGLIE più importanti della nostra esistenza. La Corte Costituzionale potrebbe rendere MORALE L’IMMORALE.

Come Presidente di RRI2020, non posso far altro che PARTECIPARE attivamente a questa importantissima iniziativa. Sarò a Roma, ma ci saranno migliaia di persone in ogni città che abbia deciso di aderire alla Veglia.

Il mio invito, con il cuore, è quello di PARTECIPARE nella città a voi più vicina, altrimenti VENIRE A ROMA….

i Palazzi della Consulta devono SENTIRSI UN GROSSO PESO DELLA COSCIENZA…. e quella Coscienza SIAMO NOI… TUTTI NOI … INOCULATI O MENO…. UNITI.

Andrea Libero Gioia


Vedi e ascolta QUI

 

 

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DANNI DA VACCINO, AVVOCATI SVIZZERI DENUNCIANO PENALMENTE SWISSMEDIC

37 querelanti, 300 pagine di denuncia e sei persone presumibilmente danneggiate dal vaccino contro il Covid. Sono i numeri di una denuncia penale presentata dallo studio legale Kruse di Zurigo e patrocinata dagli avvocati Markus Zollinger e Daniel Liechti. Nel mirino Swissmedic, l’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti e dei dispositivi medici e i cinque medici vaccinatori dell’Inselspital di Berna.

La denuncia

“Ci troviamo di fronte al più grande pericolo causato dai medicinali e ai danni alla salute umana mai verificatisi in Svizzera”, si legge nella denuncia depositata lo scorso 14 luglio. “L’approvazione e la somministrazione di «vaccini» a base di mRNA, largamente inefficaci”, prosegue, “rappresentano un pericolo ben più grave dell’agente patogeno SARS-CoV-2, contro il quale questi «vaccini» dovrebbero proteggere”.

La denuncia è stata resa pubblica durante una conferenza stampa a Zurigo lo scorso 14 novembre, alla presenza anche di alcuni dei presunti danneggiati.

Ticino online riporta le dichiarazioni di un’assistente di volo 27enne che ha raccontato come dopo la seconda dose di vaccino anticovid, abbia sperimentato vertigini, poi febbre e problemi respiratori. Un’altra donna di 45 anni ha dichiarato invece di aver subito l’interruzione del ciclo mestruale per 3 mesi e poi dopo la dose di richiamo, le è stata diagnosticata una poliartrite che l’ha resa dipendente da una sedia a rotelle.

I danni registrati vanno dalla caduta dei capelli, alla modificazione del ciclo mestruale, dalla poliartrite alla debolezza muscolare fino alla morte, nel caso di una persona di 20 anni. In quest’ultimo caso, scrive l’emittente svizzera Srf, il nesso causale deve essere provato sulla base di esami patologici.

Le responsabilità di Swissmedic secondo gli avvocati

Secondo gli avvocati, Swissmedic era perfettamente a conoscenza di tutte le lacune e le zone d’ombra dell’immissione sul mercato di farmaci sperimentali, ma avrebbero deciso di proseguire con le somministrazioni, motivo per cui sono urgentemente sospettate di aver commesso un reato dal dicembre 2020 a oggi, scrivono gli avvocati.

La responsabilità penale ricade anche sui medici vaccinatori, in questo caso gli imputati appartengono al Gruppo Insel, nella misura in cui non abbiano fornito informazioni sufficienti prima dell’applicazione dei vaccini a base di mRna. Sulla base dei documenti finora disponibili” prosegue la denuncia, “si può affermare che non è stata fornita alcuna informazione o che, nella migliore delle ipotesi, sono stati documentati solo cinque minuti di informazioni, il che è semplicemente insufficiente in considerazione della complessità dei «vaccini» a base di mRNA.

Le lacune nella farmacovigilanza

Nel mirino anche la farmacovigilanza passiva. Sul sito di Swissmedic si legge che dal 1 gennaio 2021 al 28 giugno 2022 sono state analizzate oltre 15mila notifiche di casi sospetti che, secondo l’Autorità svizzera, confermano il profilo rischi-benefici complessivamente positivo dei vaccini. Il 62,1% delle reazioni denunciate sono state segnalate come “non gravi” mentre il 37,9% come “gravi”.

Secondo i legali dello studio Kruise, però, in Svizzera rispetto alla media UE viene segnalato solo il 10% circa di tutte le reazioni avverse, cosa che fa sospettare che un gran numero di medici abbia violato il proprio dovere di diligenza nell’ambito dell’obbligo di denuncia previsto dalla legge sui medicinali.

Swissmedic da parte sua avrebbe preso atto delle accuse penali avanzate, ma non ha rilasciato commenti in merito rimettendosi all’operato delle autorità competenti.

L’Antidiplomatico  17/11/2022

 

 

 

 

 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

Tanti interventi e riflessioni fatte dai rappresentanti delle Liste Antisistema, che si sono presentate alle elezioni, li trovate nei sei GLR-NOTIZIE-VOTO,  QUI.

Pur se sconfitti, le loro analisi rimangono preziosissime per continuare la Resistenza.

 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Biopolitica e biopotere: i nostri corpi proprietà dello stato.

GLR-NOTIZIE  109 - 11/11/2022 - Zitti e morti.

Verso la dittatura digitale (13). Morte in 5g

Nessuna pacificazione!

Pericolo vaccino (37).

Vaccino: un maledetto imbroglio

La strada verso l’inferno (3): il verminaio del Grande Reset.

La strada verso l’inferno (2): Deep State

GLR-CONSIDERAZIONI  38. “Istruitevi, perchè avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (27). Il clima è ‘na eco-catena


 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

 

 

INFORMAZIONI DI RESISTENZA

QUI

 

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