La buona notizia di una vittoria legale dentro questo buio fitto del regime sanitario che subiamo da parte del governucolo con le sue decisioni arbitrarie che possono e debbono essere impugnati. Una prima vittoria per ripristinare i diritti costituzionali. Ascoltate bene e decidete ( se non siete covidioti) di fare la vostra parte, la nostra parte. (GLR)

 


GRANDI SUCCESSI DI SEI AVVOCATI CONTRO LA DITTATURA DI CONTE ALLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE E AL TAR

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=op0E2vxT5BI&feature=share

5/12/2020

 

 

L’avvocato Polacco ci spiega come partecipare al ricorso per chiedere i danni in tribunale al governucolo, danni procurati dalla follia dei DPCM, tra censure e repressioni. Siamo ormai in un regime che somiglia troppo a quello comunista cinese, afferma l’avvocato Polacco. Bisogna reagire!!! Per questo ascoltate bene questo video, se non siete covidioti ( per loro non serve…). (GLR)

 


Cittadini italiani chiedono i danni al governo. Il processo del secolo

Edoardo Polacco, avvocato

Vedi e ascolta: https://www.facebook.com/AvvocatoPolacco/videos/177865940639197/

27/11/2020

 

 

Giancarlo Marcotti, direttore di Finanza in chiaro parla “chiaro”: il governucolo del regime sanitario ci testa con i DPCM e le vessazioni che comportano. Testano ogni volta fino a che punto arriva la “pecoronaggine” degli italiani, Fino a che punto possono infrangere legalità, Costituzione e diritti civili e umani. D’altra parte la realizzazione del progetto criminale del Grande Reset ( a cui il nostro governucolo è accodato) richiede proprio questo: masse di pecoroni spaventati dal bombardamento mediatico sul virus. Purtroppo, per ora, i covidioti pecoroni sono la maggioranza e sono i complici più importanti di questa azione autoritaria del governucolo. Chi mantiene dignità e senso critico e non vuole “appecoronarsi” deve prima “sorridere” di scherno e poi agire con azioni concrete di Resistenza, soprattutto legali come i video precedente ci hanno mostrato. (GLR)

 

Conte e il TSO: italiani muti, rassegnati e pecoroni.

“Quindi, se noi siamo in una condizione di gestire la curva del contagio come confido stiamo facendo e come continueremo a fare non sarà necessario imporre un trattamento sanitario obbligatorio, e preferiamo assolutamente fino all’ultimo cercheremo di preservare la facoltatività della vaccinazione, grazie.”

Parole pronunciate dal nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Io, ormai da un bel po’ di tempo, ho maturato l’opinione che col susseguirsi dei DPCM è diventata via via prima una convinzione e poi una certezza. Ossia l’attuale Governo sta facendo un test, sta testando la capacità di sopportazione degli italiani, giorno dopo giorno infatti vengono imposte condizioni sempre più inaccettabili e si valuta la reazione della popolazione.

Se la reazione degli italiani è, per usare un eufemismo, piuttosto blanda, ossia se gli italiani continuano a dare prova di sudditanza … allora il giorno successivo viene aumentata la dose di vessazione nei nostri confronti.

Io penso che quando si riunisce attorno ad un tavolo il Consiglio dei Ministri e Conte propone una nuova persecuzione nei confronti degli italiani, ritengo che ci sia qualcuno, qualche Ministro che obietti “No dai questa cosa gli italiani non potranno accettarla, si ribelleranno”, ma sono anche convinto che Conte a quell’osservazione risponda “ma no accettano tutto, ormai sono terrorizzati, vedrete che accetteranno tutto, con la tv che martella 24 ore su 24 ormai gli italiani sono rimbecilliti”.

E l’esempio più eclatante sotto questo punto di vista è rappresentato da queste ultime misure previste per Natale. Io sono certo che quando Conte avrà proposto di rinchiudere e blindare  gli italiani in casa per Natale senza nemmeno la possibilità di fare il pranzo natalizio assieme ai propri genitori.

Quando Conte avrà proposto di distruggere il Natale, perché questa è la distruzione del Natale, complice la Chiesa del Sig. Bergoglio, senza dubbio ci sarà stato qualcuno all’interno del Consiglio dei Ministri che avrà detto “ma no dai, agli italiani è rimasta solo una festa, il Natale, le altre festività praticamente gliele abbiamo distrutte tutte, gli italiani non accetteranno di vedersi così distruggere anche l’ultima festa tradizionale che gli è rimasta. L’unico giorno dell’anno nel quale riconoscersi come popolo”.

Ma Conte avrà risposto: “Ma no! Vedrete nessuno protesterà, ormai gli italiani non sono più un popolo, ma un ammasso di pecoroni!”

Ed oggi Conte ai Ministri che si erano dimostrati dubbiosi nei confronti di quelle disposizioni, ai Ministri che avevano avanzato riserve nei confronti di quelle restrizioni annunciate per le feste natalizie, ai Ministri che ipotizzavano vibrate proteste da parte degli italiani,  oggi Conte avrà risposto: Avete visto? Avevo ragione io, gli italiani? Tutti muti, rassegnati … e a casa, ve l’ho detto sono dei pecoroni

Magari avrà pure aggiunto, guardate quando comunicavo le misure che avevamo preso, sui social mi insultavano a più non posso, il 90% dei commenti erano offese nei miei confronti, e io ridevo pensando che a loro basta questo, gli basta insultarmi sui social, poi tutti muti e a casa, sono così gli italiani, pecoroni, ve l’ho detto.

Certo come dargli torto, ha proprio tutte le ragioni.

Ed è per questo, per dimostrare a tutti che lui domina quest’ammasso di pecoroni chiamato popolo italiano, penso che abbia detto agli altri Ministri, volete la dimostrazione più lampante che gli italiani sono terrorizzati e non si ribelleranno mai, qualunque decisione io prenda, anche la più assurda, la più inaccettabile?

Arriverò anche a paventare la possibilità, per coloro che non vogliono vaccinarsi contro il Corona Virus, che si possa ipotizzare un “trattamento sanitario obbligatorio”.

Un trattamento sanitario obbligatorio, ma capite? La più grande follia che un Primo Ministro possa dire, veramente ora vi sfido, cari ascoltatori, voi che mi dite che il peggio non è stato ancora raggiunto e che il nostro Premier possa toccare ancora punti più bassi.

Ditemi cosa avrebbe potuto dire di peggio di ciò che ha detto, ossia di ipotizzare il TSO per coloro che non vorranno vaccinarsi contro il Covid. Ditemi, cosa poteva dire di più provocatorio di questo.

Io non riesco a pensare a nulla di peggio, nulla di più offensivo nei confronti degli italiani. Sono milioni, anzi probabilmente decine di milioni gli italiani contrari a vaccinarsi e lui queste decine di milioni di persone le dileggia, le deride, le schernisce si permette di dir loro vi mando la polizia ed i Carabinieri a prelevarvi a casa vostra e vi costringo a vaccinarvi.

Vi costringo ad iniettare nel vostro corpo una fiala che non sappiamo con certezza cosa contenga e non sappiamo quali effetti potrà avere nemmeno a breve termine, figuratevi se si sa quali possano essere gli effetti a lungo termine.

Insomma quella di Conte a me non è parsa una dichiarazione, piuttosto una provocazione, una sfida, un’istigazione alla quale, sono certo mi chiederete: come dobbiamo rispondere?

Eh … questa è una bella domanda.

Guardate, cari ascoltatori, personalmente ritengo che la miglior risposta alle provocazioni sia quelle di sminuirle, di svilirle in altre parole di smontarle, quindi non si deve rispondere né con la stessa moneta, ossia con un’altra provocazione, né in maniera risentita, faremmo solo il gioco del provocatore.

Se invece la si smonta la provocazione perde di consistenza ed il provocatore perde la sua baldanza, la sua arroganza, si sgonfia così la sua boria. Detto questo però, ciò non significa che tutto ciò debba essere dimenticato, questo deve essere ben chiaro, a tempo debito tutti devono pagare per i misfatti che sono di una gravità inaudita.

Ormai penso che tutti si siano resi conto del cambiamento avvenuto nella popolazione. Ricordate le orchestrine e le canzoni ai balconi. Gli striscioni ce la faremo. Molti italiani non l’avevano capito, non avevano capito fin dove volevano spingersi i padroni del mondo, pensavano che il tutto si risolvesse prendendosi una pausa per poi ricominciare la vita normale, appunto come dopo un periodo di ferie.

Non avevano capito che non c’era nulla da ridere, che si trattava solo dell’inizio di un incubo che sarebbe durato a lungo. Ma neppure la parola, il termine incubo è corretto, perché un incubo in fondo è un sogno, un brutto sogno, ma pur sempre un sogno che svanisce al risveglio.

Qui invece non c’è nessun sogno, per quanto brutto, è tutto reale, drammaticamente reale. E le conseguenze di ciò che ci stanno imponendo in questo momento saranno drammaticamente reali.

Tuttavia, ripeto, ad una provocazione così gigantesca, così colossale, dobbiamo rispondere con un sorriso, non possiamo prendere sul serio chi parla di Trattamento Sanitario Obbligatorio per decine di milioni di italiani.

Capisco che chi soltanto ipotizza un Trattamento Sanitario Obbligatorio per decine di milioni di italiani deve necessariamente egli stesso subire un TSO, perché probabilmente non ha collegato gli emisferi del cervello.

Ma noi siamo superiori, ed a chi arriva a lanciare una simile provocazione rispondiamo, semplicemente, con un sorriso di scherno.

Giancarlo Marcotti  in  https://www.trend-online.com 4/12/2020

 

CONTE E IL TSO

Giancarlo Marcotti, economista

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=7D262beJ0bg&feature=youtu.be

4/12/2020

 

 

ANNO I DEL REGIME SANITARIO

 

 

“Da piccoli ci insegnano ad avere paura del lupo per poi scoprire, da grandi, che il vero pericolo proviene dalle pecore.”

Anonimo sui social

 


Vi raccomandiamo come sempre di leggere soprattutto gli articoli che trovate a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ per approfondire il progetto criminale del Grande Reset nel quale opera il nostro governucolo con i suoi DPCM vessatori.

In particolare leggete:

Consapevolezza e resistenza legale (8). Lottare per la nostra dignità e libertà contro il regime sanitario.

Consapevolezza e resistenza legale (1)

Consapevolezza e resistenza legale (4). Prove di opposizione ad un regime sanitario.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (7). Trame nascoste al tempo del cretino.

 

 

 

Piero Gobetti - Vittorio Alfieri

 


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