Dal 30 aprile 2024 stiamo tutti peggio, molto peggio. Lo sappiamo?
Per una legge nazionale del nostro governicchio asservito alle lobby delle multinazionali delle telecomunicazioni ( a loro volta dipendenti dall’aristocrazia finanziario-usuraia, quella del progetto criminale globale chiamato Grande Reset) stiamo già subendo, in italia, un aumento della densità di potenza dell’elettrosmog con picchi fino a 100 volte. Lo sappiamo?
Un aumento esponenziale quindi di possibili agenti cancerogeni nell’aria che rivela che il piano forse, ancor prima di favorire le lobby, è quello di avvelenarci tutti, secondo i desiderata dell’aristocrazia finanziario-usuraia ( ti invitiamo a leggere QUI). Lo sappiamo?
E forse questo piano mortale si salda a quello in corso dal 2021 con i micidiali pseudo-vaccini mRNA che tanti effetti avversi e morte stanno provocando ( come Astrazeneca stessa è stata costretta da pochi giorni a riconoscere per quanto riguarda la correlazione trombosi-vaccino: leggi QUI, per favore).
Un attacco concentrico alla nostra salute, all’integrità del nostro corpo insieme allo stress devastante provocato dal continuo stato di paura-emergenza indotto dai media asserviti all’èlite degli iper-miliardari e dall’impoverimento generale provocato ( oltre che dalle guerre create ad hoc) dalle disposizioni EU ( asservita all’èlite) sulla transizione green e sulla transizione energetica: leggi gli articoli che trovi QUI.
Per non parlare della transizione digitale che ci rende e ci renderà sempre più iper-controllati e iper-sorvegliati e pronti ( con appunto il 5G e il prossimo venturo 6G) a procedere verso la nostra definitiva transumanizzazione con l’internet dei corpi. Una bella gabbia digitale…
Un simpatico programmino di morte tutto per noi mentre ancora folle disdicevoli di covidioti, climadioti e digidioti credono che tutto è fatto per il nostro bene, per la nostra comodità, per la nostra sicurezza, per la nostra salute, per la nostra beatitudine e per farci avere un telefonino ancora più efficiente. Vuoi mettere?
Poi come si possa pensare che l’accozzaglia di banchieri, super-ricchi, industriali, che compongono l’aristocrazia finanziario-usuraia ( da cui tutta questa follia deriva e a cui i governicchi e la politica si rifanno proni: leggi QUI) e che hanno passato la vita ad accumulare denaro in maniera incalcolabile e passando sopra a tutto e a tutti, possa volere “il nostro bene” rimane un mistero insondabile racchiuso nei crani disabitati di quelle folle.
Qui, sul nostro sito, abbiamo già dedicato un articolo importante alla follia criminale del 5G: leggi QUI. Ora offriamo un corposo articolo complessivo per capire meglio, grazie a numerosi contributi, quale pericolo incombe su tutti noi.
Leggete ed ascoltate con attenzione e ” statt’accuorte” (GLR)
Siamo al punto di non ritorno perché da dopodomani non si tornerà più indietro.
Tra meno di 48 ore ( il 30/4/2024) entrerà in vigore la legge nazionale che, per la prima volta nella storia d’Italia, aumenterà nell’aria pubblica la densità di potenza del wireless, cioè dell’irraggiamento di agenti possibili cancerogeni nel potenziamento delle temute radiofrequenze onde non ionizzanti.
Previsti pure picchi al rialzo pari a 100 volte più di oggi.
Il tutto non certo per favorire la tecnologia (che poi, detto tra noi, è una transumanista tecnogabbia), ma la lobby del 5G che risparmia 4 miliardi di euro, una valanga di soldi da scontare in sanità pubblica sulla pelle degli italiani grazie all’imbarazzante servilismo dal Governo Meloni e del ministro ultra-atlantista Adolfo Urso, l’artefice dell’intera manovra.
Come il gatto e la volpe, Meloni-Urso si sono resi disponibili a tutto pur di assecondare le richieste delle multinazionali straniere che, per la stessa manovra, non erano riusciti a concluderla coi precedenti esecutivi (Letta, Renzi, Gentiloni, Conte e Draghi), facendolo invece adesso.
Da martedì 30 Aprile 2024 l’elettrosmog aumenta perché il duo Meloni-Urso ha preso in giro tutto e tutti:
perculata la Legge Quadro, scimmiottata l’opposizione dei sindaci e della regioni, la contrarietà dei cittadini e degli ammalati che soffrono già gli attuali limiti molto inferiori rispetto a quelli adesso legalizzati, presa in giro pura la classe medica e la scienza (senza ‘H‘ finale!) protagonista di appelli alla prevenzione del danno, richiamato inutilmente il buon senso nella minimizzazione del rischio. Un buco nell’acqua.
Tutto inutile perché ci hanno presi in giro. Riuscendo persino, cose da pazzi, nell’impresa di prendere in giro loro stessi. Ecco come e perché.
Governo Meloni – Adolfo Urso
HANNO PRESO IN GIRO LA LEGGE. La Legge Quadro del 2001, la n° 36 che disciplina l’iter parlamentare ed extraparlamentare da adottare nel caso di modifica dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico, indica in un tavolo tecnico e in un tavolo amministrativo di confronto del Governo i passaggi nevralgici della manovra: si tratta della Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Comuni-Comunità montane) e della convocazione del Comitato Interministeriale per la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico (CIPRIE) a cui per legge spetta l’onere di intervenire in tema di modifica dei parametri limite ammessi. E’, in pratica, l’ente deputato ad indicare la misura (esempio 3 V/m, 6 V/m, 15 V/m, 30 V/m o 61 V/m). Ebbene, nei 120 giorni previsti dalla Legge Quadro in cui si sarebbero dovuto assumere questi pareri, il duo Meloni-Urso è riuscito a non convocare (e quindi a non ascoltare) sia i territori, cioé regioni, comuni e comunità montane) sia tecnici sotto vigilanza del Ministero dell’Ambiente. E che sarebbero finiti nel prendere in giro la legge, cioé che non li avrebbero affatto sentiti i territori e il CIPRIE, lo avevano già apertamente dichiarato in un passaggio chiave inserito nell’ultima norma, al comma 2 dell’art. 10 della legge 214 del 30/12/23, quella che dal 30 Aprile 2024 aumenta l’elettrosmog, dove infatti si legge “in assenza di specifiche previsioni regolamentari di adeguamento“: già sapevano di voler procedere in assenza della Conferenza Unificata e del CIPRIE, un confronto evidentemente temuto dall’esecutivo se si pensa che magari qualcuno esterno al duo Meloni-Urso avrebbe potuto indicare valori molto al di sotto della media nelle 24 ore dei 15 V/m, anche confermando i più prudenziali 6 V/m.
HANNO PRESO IN GIRO COMUNI E REGIONI. Vanificati tutti gli atti istituzionali sinora approvati dagli enti locali. Alcuni esempi. A nulla è servita la delibera del consiglio regionale della Regione Emilia-Romagna che aveva impegnato la Giunta “a sollecitare il Governo in tutte le sedi istituzionali opportune e nella conferenza Stato Regioni a mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in vigore, ovvero 6 V/m” ed anche “a chiedere che la modalità di misurazione di tale valore, che attualmente avviene come media su 24 ore, torni ad essere svolta come media nei 6 minuti nelle ore di maggiore traffico telefonico.” A nulla è servita l’istanza del Comune di Moneglia (Genova) girata all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) chiedendo di intervenire nella Conferenza Unificata, come a nulla sono servite le delibere di consiglio comunale approvate nei Comuni della provincia autonoma di Bolzano di Brennero, Bronzolo, Brunico, Caldaro, Cortina, Dobbiaco, Glorenza, Lasa, Montagna, Naturno, Nova Ponente, Ora, Ortisei, Passiria, Predoi, San Lorenzo di Sebato, Sarentino, Silandro, Sluderno, Stelvio, Terento, Termeno, Tubre, Venosta, Vipiteno oppure del Comune di Campodipietra (Campobasso): tutti hanno espresso “la propria decisa opposizione a qualsivoglia aumento dei limiti dei campi elettromagnetici ad oggi vigenti (pari ai 6 V/m), evidenziando che nessuna ragione – tecnica, tecnologica, economica o anche solo di semplice allineamento a dei valori limite superiori già vigenti in altri paesi UE – può giustificare un rischio di salute per la popolazione, nonché, e più in generale, per l’intera biodiversità (intesa come flora e fauna) dell’ecosistema.” Resta valida e ferma invece la posizione del Comune di Lavagna (Genova): il Sindaco ha emanato una ordinanza contingibile e urgente che vieta sul suo territorio l’aumento d’elettrosmog sostenendo che “nessuna ragione tecnica, tecnologica o economica potrà giustificare un aumento di tale limite con rischio alla salute per la popolazione“.
HANNO PRESO IN GIRO I CITTADINI. A nulla sono servite le petizioni, le manifestazioni, come le azioni extragiudiziarie per combattere lo tsunami 5G. Niente da fare per le 65.0000 firme dei cittadini girate al Ministero della Salute, a nulla è servito anche il convegno internazionale “per la moratoria 5G” promosso alla Camera dei deputati come vano è stato anche il tentativo di far riconoscere nei livelli essenziali di assistenza l’elettrosensibilità, la malattia dell’Era elettromagnetica che adesso metterà in serio pericolo la vita di chi ne soffre. Inutili pure lo sciopero della fame, il presidio all’Istituto Superiore di Sanità e sotto la sede centrale della Rai, per far esplodere mediaticamente il problema invece censurato. Niente, ci hanno presi tutti in giro!
HANNO PRESO IN GIRO LA SCIENZA. Non sono serviti a niente nemmeno gli appelli suffragati da prove prodotte dalla comunità medico-scientifica internazionale (indipendente, quindi scienziati e ricercatori sganciati dalla lobby e senza conflitti di interessi con l’industria) che a Giorgia Meloni avevano indirizzato un documento, scrivendo “stiamo già pagando i costi sociali e sanitari dell’aver immesso nell’ambiente livelli di radiazioni artificiali da radiofrequenza che non sono del tutto compatibili con la vita. Un aumento ulteriore dell’esposizione della popolazione a radiofrequenza non è eticamente accettabile e neppure economicamente sostenibile“. Niente da fare anche per le posizioni nette e di contrarietà assunte dai medici di ISDE Italia e dalla rete di IppocrateOrg. Pure loro presi in giro!
HANNO PRESO IN GIRO PURE LORO STESSI. Il culmine della presa in giro è poi stata vederli capaci di prendersi per i fondelli persino loro stessi. Cose da pazzi. Nella maggioranza parlamentare di destra-centro che ha approvato la legge più elettrosmog promulgata in Gazzetta Ufficiale a ridosso di Capodanno, figurano infatti pure i voti favorevoli espressi dai parlamentari Andrea de Bertoldi e Domenica Spinelli: entrambi di Fratelli d’Italia, il primo è un deputato e nella scorsa legislatura lo ricordiamo tra i senatori più accesi e convinti per la moratoria nazionale sui pericoli sanitari del 5G; la seconda è invece una senatrice ma fino ad alcuni anni fa era il Sindaco di Coriano (Rimini) a capo della rete dei Sindaci Stop5G. Al peggio non c’è mai fine, “Uno, nessuno e centomila“, romanzava giustamente Luigi Pirandello tessendo la trama della clamorosa crisi identitaria dell’individuo.
Messi in fila indiana tutti i tasselli della clamorosa presa in giro all’italiana, capito come dietro le quinte, cioé nella trattativa Stato-Telco ci sia stato un grosso business con imbarazzanti scambi di favore tra Adolfo Urso e Salvo Pogliese (il senatore che ha innescato la manovra) cos’altro ci saremmo dovuti aspettare da questo Governo?
Ne abbiamo viste di ogni colore, ma non è finita. Prepariamoci al peggio, lo tsunami 5G sta per arrivare.
Maurizio Martucci, giornalista esperto di 5g https://oasisana.com/ 28/4/2024
TSUNAMI 5G
La prima puntata de LA TECNOGABBIA è dedicata alla nuova legge nazionale sull’innalzamento dei limiti soglia di inquinamento elettromagnetico.
Chi l’ha voluta e perché, ma soprattutto cosa si nasconde dietro la manovra, chi si è opposto e adesso cosa succederà entro il mese di Maggio.
Inchiesta senza censura.
Maurizio Martucci
Ascolta e vedi QUI
30/1/2024
5G, LA VITTORIA DELLE LOBBY: AUMENTA SOGLIA INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
La lobby delle telecomunicazioni può cantare vittoria, nonostante i danni ambientali e sulla salute. Entra in vigore oggi l’articolo 10 della legge 214 varata il 30 dicembre 2023 che innalza i limiti soglia dell’inquinamento radiogeno.
Il nuovo parametro
Circa 100mila stazioni radio e antenne di telefonia mobile, già operative sul suolo nazionale, potranno aumentare le loro emissioni da 6 volt per metro, stabilite nel 2003, a 15.
La dichiarazione dell’esecutivo
Vi saranno così, come ribadito dal ministero per le Imprese in una nota diramata il 22 aprile agli organi di informazione, campi più omogenei che consentiranno di installare meno apparecchiature lasciando inalterato, o addirittura migliorando, l’attuale risultato di trasmissione. Il dicastero ha posto in risalto che la modifica consentita ha un valore ben inferiore rispetto alla quantità permessa dai governi di Francia, Germania, Belgio, Austria, Spagna e Grecia. Non oltrepassa inoltre i 61 volt per metro raccomandati dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti.
La posizione di Alleanza Italiana Stop G5
Le rassicurazioni dell’esecutivo non hanno tranquillizzato tuttavia organizzazioni come Alleanza Italiana Stop G5.
I cittadini potrebbero subire infatti, secondo l’ente, conseguenze a causa di agenti cancerogeni sprigionati nell’aria con picchi fino a 100 volte maggiori rispetto ai parametri validi fino a ieri. La realtà ha definito tutto ciò come “uno tsunami elettromagnetico dalle proporzioni inimmaginabili” in grado di generare “un trattamento sanitario obbligatorio per tutta la popolazione italiana”.
Lo sciopero
Ha richiamato quindi l’attenzione sull’assenza di considerazione nei confronti dei dati ricavati da scienziati indipendenti. Ha proclamato per oggi uno sciopero (leggi articolo QUI), chiedendo a tutti di non utilizzare internet, wi – fi, cellulari, social network, moneta elettronica, identità digitale e intelligenza artificiale, insieme a ogni altra applicazione, prodotto, o servizio “legato alla Quarta Rivoluzione industriale”.
Lo scopo principale della mobilitazione è porre in evidenza le indebite influenze, delle multinazionali straniere del settore sui nostri decisori politici, volte a edificare “quel distopico scenario, di orwelliana memoria, finalizzato alla costruzione della tecnogabbia, nella gestione algoritmica della vita, dalla culla alla tomba”.
Byoblu, 30/4/2024
INNALZATI I LIMITI SULL’ELETTROSMOG: QUALI CONSEGUENZE SULLA SALUTE?
A gennaio scorso il Governo italiano aveva approvato il decreto legge concorrenza che prevedeva, tra le altre cose, l’innalzamento dei limiti previsti per l’esposizione a elettrosmog, passando da 6 a 15 volt per metro.
Si tratta di un provvedimento frutto di un intenso lavoro di lobbying da parte dell’industria delle telecomunicazioni. Resta invece un grande punto interrogativo sulle possibili conseguenze per la salute umana.
Ne parliamo con Laura Masiero, Presidente dell’Associazione per la prevenzione e lotta all’elettrosmog.
Vedi e ascolta QUI
5G, OLTRE IL LIMITE CHE FA PAURA
Via libera in Italia all’aumento dei limiti per le emissioni elettromagnetiche del 5G.
Per alcuni si tratta di una opportunità tecnologica unica, mentre per altri un campanello d’allarme per la nostra salute.
Vediamo come ne parlano i siti di informazione italiani.
Vedi e ascolta QUI
5G, AL VIA L’INNALZAMENTO DEI LIMITI ELETTROMAGNETICI
Entra in vigore oggi la norma che autorizza l’innalzamento delle soglie delle emissioni elettromagnetiche.
Restano forti perplessità da parte di molte realtà che si oppongono al provvedimento per le possibili conseguenze negative sulla salute, evidenziate in numerosi documenti stilati da scienziati indipendenti.
Vedi e ascolta QUI
I pericoli del 5G
Il prossimo 30 aprile entrerà in vigore la legge che aumenterà i livelli di elettrosmog in tutta Italia e che spalancherà le porte alla tecnologia 5G. Ma quali sono i pericoli reali della rivoluzione digitale? E chi ci guadagna davvero?
Al di là dell’aumento dei limiti di legge, il punto è anche che stiamo creando una società basata sulla dipendenza digitale e stiamo diseducando i nostri ragazzi.
Ecco perché, proprio per il 30 aprile prossimo è stata organizzata la prima giornata di sciopero digitale, già ribattezzata “Disconnessi Day”.
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Armando Manocchia discute di 5G e non solo insieme a Maurizio Martucci, giornalista; Paolo Orio, presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili e Debora Cuini, medico.
Vedi e ascolta QUI
ONDE DA PAURA: INNALZATI I LIMITI DEL 5G
“Una telefonata ti allunga la vita” recitava un vecchio spot della allora Sip, poi divenuta Telecom.
Oggi le nuove tecnologie la vita potrebbero accorciarla. Questo è ciò che dicono tante associazioni che si oppongono all’installazione delle antenne 5G. 5G sta per “quinta generazione” di telefonia.
Entra in vigore l’articolo 10 della legge 214 varata il 30 dicembre 2023 che innalza i limiti soglia dell’inquinamento radio.
Le antenne presenti sul nostro territorio sono già 100.000. Le stazioni radio potrebbero aumentare le loro emissioni da 6 volt per metro a 15.
Il 5G – si dice – servirà per la chirurgia da remoto, per la guida autonoma delle nuove auto, per i telefoni cellulari, per il controllo a distanza della città di 15 minuti (quella delle zone circoscritte) e per l’ewallet (il portafogli digitale che conterrà tutti i nostri dati e servizi – tra cui un nuovo greenpass – e ci limiterà negli spostamenti).
Ne parliamo con la dottoressa Patrizia Gentilini (oncologa), Rocco D’Alessandro (gruppo Uniamoci – Bastardi senza Google), con il contributo di Maurizio Martucci (giornalista ed esperto di 5G) e con Laura Puppato (ex sindaco di Montebelluna ed ex senatrice Pd).
Ascolta e vedi QUI
Provati i danni da 5G – ma serve a “loro”
…come il mRNA da iniettare a tutti, senza escludere nessuno. Devono modificarci “dentro” geneticamente.
La notizia:
Nelle pubblicazioni della letteratura biomedica dei tredici mesi passati, si è giunti a una conclusione rilevante ma spesso trascurata dalle istituzioni governative e sanitarie: il wireless e il 5G comportano rischi per la salute umana.
Tra Gennaio 2023 e Febbraio 2024, sono stati segnalati otto casi in cui persone, in precedenza sane, hanno sviluppato gravi sintomi dopo l’attivazione di antenne 5G nelle vicinanze di casa o del lavoro.
Questi sintomi, definiti sindrome da microonde, includono: mal di testa, disturbi del linguaggio, difficoltà di concentrazione, confusione, affaticamento, insonnia, aritmia, ustioni cutanee. sangue dal naso, dolori articolari e muscolari, dispnea, ecc.
Studi condotti in Svezia da Lennart Hardell e Mona Nilsson hanno evidenziato queste problematiche, con Hardell già riconosciuto dall’IARC dell’OMS nello studio Interphone che ha inserito le radiofrequenze onde non ionizzanti, tra gli agenti cancerogeni per l’umanità.
CEO di BlackRock, Larry Fink afferma: “I problemi sociali che si incontreranno nel sostituire gli esseri umani alle macchine saranno molto più facili in quei paesi che hanno una popolazione in declino”.
E infatti…
Ascolta e vedi qui il vero padrone del mondo, larry fink ( in lingua inglese)
https://www.maurizioblondet.it/ 2/5/2024
DALLA RETE
Vedi: DALLA RETE: appuntamenti ed informazioni.
ANNO V DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE
Vedi qui: INIZIATIVE E FIRME DI RESISTENZA
IMPORTANTI DOCUMENTI DA SCARICARE QUI
Vedere con attenzione il docufilm “Invisibili” sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO: QUI
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
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Vedete il nostro video ” Il dovere della Memoria“: QUI
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GLR-CONSIDERAZIONI 56. Cuori di pietra.
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