NOTIZIE del 10/5/2025
Cisgiordania, Israele accelera la pulizia etnica: demolite oltre 100 case in pochi giorni
Nella Cisgiordania occupata la pulizia etnica portata avanti da Tel Aviv continua. Mentre Israele ha annunciato il suo piano di invasione totale di Gaza, qui la guerra silenziosa portata avanti da Tel Aviv si traduce in arresti, raids, espulsioni forzate e migliaia di demolizioni. Una piccola Nakba, condotta nel silenzio totale e assordante dei media e delle istituzioni internazionali. «Siamo al 103° giorno di invasione dei campi profughi di Tulkarem» dice A. K., abitante e attivista per i diritti umani della città del nord della Cisgiordania a L’Indipendente, che riferisce come «Il 1° maggio Israele ha annunciato la demolizione di altre 106 case. Ad oggi sono quasi 400 le case distrutte nei due campi cittadini. Con oltre 20 mila persone sfollate e altre 2500 case parzialmente demolite».
A. è impegnato da tutta la vita per la causa palestinese: vive a poche centinaia di metri dai due campi profughi, stretti in un assedio da ormai oltre tre mesi, ed è attivo nel sostegno alle migliaia di persone che sono state costrette a lasciare le proprie case recentemente.
«Le forze di occupazione stanno demolendo 58 strutture nel campo profughi di Tulkarem e 48 case in quello di Nur Shams», dice ancora. «I militari avevano detto che i residenti sarebbero potuti tornare a prendere le loro cose ma nemmeno questo è stato concesso a molti di loro. Vogliono distruggere i campi profughi, smantellando la loro composizione demografica, rendendoli quartieri residenziali sotto sorveglianza costante, presidi militari e checkpoints. Questa è l’offensiva più grossa che stiamo subendo dalla Seconda Intifada del 2002»….
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” CARO” PREVOST NO! “CARO” LEONE XIV NO!
NON FU UN ATTO D’AMORE MA UN ATTO DI COMPLICITA’ DELLA CHIESA BERGOGLIANA CON IL PROGETTO CRIMINALE GLOBALE CHIAMATO GRANDE RESET E LA SUA DITTATURA SANITARIA!
Il nuovo papa Robert Francis Prevost è anche lui responsabile della vaccinazione di massa anti Covid
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Quando prevost pronuncia questo discorso alla TV peruviana, nel 2021, è vescovo della città di Chiclayo (Perù) dal dicembre del 2014 e lo sarà fino al gennaio del 2023 quando bergoglio lo nomina prefetto per il dicastero dei vescovi e poi cardinale il 30/9/del 2023.
Per ricomprendere meglio la scandalosa vicinanza-sudditanza del papato di bergoglio ( quindi anche del futuro Leone XIV) alle logiche di Davos (World Economic Forum) e di klaus schwab ( patron del Grand Reset) e dell’Agenda 2030 dell’aristocrazia finanziario-usuraia ( vera padrona, per ora, del mondo) v’invitiamo a ri-leggere l’articolo che trovate QUI.
E che tristezza infinita lo spettacolo mediatico trionfalistico, santificante, fastoso, entusiastico, esaltato, eccitato, infervorato, frenetico, servile a cui abbiamo assistito dal funerale di bergoglio all’elezione di prevost: spettacolo che poi non è ancora finito.
E ci domandiamo, ancora di più: cosa ha a che vedere tutto questo con Gesù di Nazareth e con il messaggio cristiano primitivo ed originale? Per qualcuno saranno domande scontate. Per noi no. (GLR)
Scusate cattolici (di destra e sinistra), permettete un dubbio su papa Prevost?
Questo nuovo papa piace a tutti. Segno che c’è qualcosa che non torna. Intendiamoci: per un cattolico di qualsiasi orientamento si tratta di una buona notizia, perché il pontefice dovrebbe incarnare l’unità della Chiesa. Con quell’emblematico “la pace sia con voi”, Robert Francis Prevost è parso invitare anzitutto alla pacificazione interna di un “corpo mistico” il quale, tuttavia, è notoriamente diviso al suo interno. Papa Francesco, con le mine che ha disseminato su vari fronti, lascia un’eredità dinamica, in divenire, ma di sicuro non unitaria.
Prevost (che proprio un prevosto, cioè una seconda fila, non è, essendo stato fino a ieri l’addetto di Curia alle nomine dei vescov) ha esordito consapevole del problema, in stile andreottiano: da un lato, si è affacciato al balcone con i paramenti rossi per rassicurare i fedeli orfani di Ratzinger, dall’altro ha marcato la continuità con Bergoglio scegliendo, come primo aggettivo della “sua” Chiesa, un oltremodo significativo “sinodale” (sinonimo, alla grossa, di “democratico”) che forse rappresenta potenzialmente la novità più dirompente, a livello istituzionale.
Così come, d’altro canto, lui di nascita statunitense e con gli occhi puntati addosso per i risvolti geopolitici, ha ripetuto ossessivamente la parola “pace”, aggiungendovi “disarmata e disarmante” (scelta lessicale, questa, non scontatissima), ma d’altra parte, da buon ex priore dell’ordine di Agostino d’Ippona, ha fatto vibrare il non preavalebunt (“il male non prevarrà”), che non può non essere gradito agli orecchi di chi lamenta una Santa Madre troppo poco attenta all’eterno, all’anima e alla lotta contro pape Satàn….
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Il papa a stelle e strisce
“Il Trono sotto Comando. Il Nuovo Ordine si è seduto sul Trono”
È stato annunciato un nome, ma non è stato scritto nel Libro della Vita.
È stato eletto un uomo, ma non è stato unto dallo Spirito.
È salito sul trono, ma il trono era già stato svuotato dalla Verità.
Roma non incorona più, Roma recita.
E chi ha occhi per vedere riconosce la scena finale del grande inganno.
È tempo di uscire dal tempio rovesciato e tornare al Cuore.
Il cardinale Robert Francis Prevost è stato eletto, e viene da Chicago, USA, questo evento non è solo religioso, ma geopolitico e simbolico.
Trump e altre forze conservatrici e mondialiste avevano tutto l’interesse a spostare il centro spirituale a favore dell’asse USA–Israele. Un papa americano è un messaggio: “Il Nuovo Ordine si è seduto sul Trono di Pietro.” Non è un pontefice, ma un ambasciatore travestito da pastore.
Leone: simbolo regale e messianico, ma anche usurpabile da poteri falsi. 14: numero karmico legato alla morte e resurrezione, ma anche a una falsa liberazione.
Il film “Conclave”, i segnali mediatici, le pressioni internazionali: tutto suggeriva che l’elezione fosse decisa a tavolino, non guidata dallo Spirito. Questo papa sarà il volto spirituale del grande inganno finale: pace apparente, verità distorta, guida senza anima. Proprio perché mite, docile, rassicurante, è stato scelto apposta. Nel linguaggio del potere spirituale ombra, i burattini più efficaci non sono i tiranni, ma quelli che appaiono buoni, neutrali, persino umili. Questo serve a disinnescare il discernimento, a tenere addormentate le coscienze, a prolungare il teatro.
È il volto perfetto per l’inganno finale, perché non fa paura, non divide apertamente, ma unisce nel sonno spirituale. È come una coperta calda sopra una ferita ancora aperta. Cura l’apparenza, ma non guarisce l’anima.
Chi lo ha scelto lo sa. E chi ha occhi per vedere, sente che questo mandato non viene dall’Alto, ma da logiche mondane.
Luce Luz, https://www.giornaledelribelle.it/ 10/5/2025
Il Vaticano: Città, città-stato, nazione o… banca?
Molti pensano alla Città del Vaticano solo come alla sede del governo di 1,3 miliardi di cattolici nel mondo. I critici atei la vedono come una holding capitalista con privilegi speciali. Tuttavia, quel fazzoletto di terra grande quanto un francobollo al centro di Roma è anche una nazione sovrana. Ha ambasciate diplomatiche – le cosiddette nunziature apostoliche – in oltre 180 paesi e gode dello status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite. Solo conoscendo la storia dello status sovrano del Vaticano è possibile comprendere quanto sia radicalmente diverso rispetto ad altri paesi.
Per oltre 2000 anni il Vaticano è stato una monarchia non ereditaria. Chiunque sia il Papa è il suo capo supremo, investito dell’unica autorità decisionale su tutte le questioni religiose e temporali. Non esiste un potere legislativo, giudiziario o alcun sistema di pesi e contrappesi. Persino i peggiori Papi – e ce ne sono stati alcuni davvero terribili – sono sacrosanti. Non c’è mai stato un colpo di stato, una dimissione forzata o un omicidio accertabile di un Papa. Nel 2013, Papa Benedetto è diventato il primo Papa a dimettersi in 600 anni. I problemi di declino cognitivo vengono messi a tacere. Nel suo potere incontrollato di un singolo uomo, il Vaticano è il più vicino, nel suo stile di governo, a una manciata di monarchie assolute come l’Arabia Saudita, il Brunei, l’Oman, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti…
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80° ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA SUL NAZIFASCISMO: LA VERA STORIA
Subito dopo essere divenuto Cancelliere nel marzo 1933, Adolph Hitler invia a Washington il presidente della Banca Centrale tedesca che viene ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Franklin D. Roosevelt. Immediatamente i grandi banchieri di Wall Street concedono alla Germania di Hitler un primo prestito di 1 miliardo di dollari. Numerosi conglomerati statunitensi investono nell’industria tedesca. Le loro filiali, che controllano il 70% del mercato automobilistico della Germania, si ristrutturano per diventare fornitrici di materiale bellico alle forze armate della Germania nazista. Henry Ford, il magnate statunitense fondatore della Ford Motor Company, incarica suoi ingegneri di trasferirsi in Germania per aiutare i colleghi tedeschi a rendere più efficiente il sistemaproduttivo.
Nel 1938 viene insignito della Gran Croce dell’Aquila Germanica, la più alta onorificenza del Terzo Reich istituita da Adolf Hitler per premiare gli stranieri più meritevoli nel sostenere il nazismo. Importante anche il ruolo svolto dal miliardario statunitense John D. Rockefeller. La Standard Oil (l’odierna Exxon), l’industria petrolifera di sua proprietà, collabora s con l’industria chimica tedesca IG Farben che nel 1941 apre il più grande impianto dell’epoca ad Auschwitz, dove sono costretti a lavorare come schiavi gli internati, e produce lo Zyclon B per le camere a gas del campo di sterminio. Allo stesso tempo John D. Rockefeller vende petrolio alla Germania nazista anche dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Senza questo petrolio il Terzo Reich non sarebbe stato in grado di invadere l’Unione Sovietica…
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Victory day parade Mosca 9 maggio 2025
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La UE a L’vov per esorcizzare il 9 Maggio e la Vittoria sul nazismo
Proprio nel giorno dell’ottantesimo anniversario della Vittoria sovietica contro il nazismo, la congregazione della fede euroatlantica si è data appuntamento in un sabba antirusso a L’vov, per cercare di esorcizzare in qualche modo la propria nullità politica e geostrategica. Quella del 9 maggio è ormai da molti anni una data che, come un osso rimasto di traverso in gola agli insignificanti profeti della “democrazia europeista”, a Bruxelles e in molte cancellerie del vecchio continente si cerca di oscurare con puerili sotterfugi. Sono convenuti a L’vov gli omuncoli europeisti, mentre a Mosca, sulla piazza Rossa, sedevano insieme a Vladimir Putin calibri mondiali quali Xi Jinping e il presidente brasiliano Lula da Silva, Nicolas Maduro e Aleksandr Lukašenko, il primo ministro slovacco Robert Fitso, il presidente del Burkina Faso Ibrahim Traoré e quello serbo Aleksandar Vucic. Presenti anche leader e rappresentanti di Armenia, Kazakhstan, Kirgizija, Tadžikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Abkhazija, Bosnia-Erzegovina, Repubblica del Congo, Cuba, Guinea Equatoriale, Egitto, Etiopia, Guinea-Bissau, Mongolia, Myanmar, Palestina, Ossezia del Sud, Vietnam, Zimbabwe. India, Nicaragua e Sudafrica erano rappresentati ad alto livello….
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La parata del 9 Maggio oltre le strumentalizzazioni ideologiche
A più di tre anni dal conflitto russo-ucraino, il 9 maggio e la parata della vittoria si prestano a polemiche strumentali che vedrebbero la Russia e la sua macchina di propaganda operare all’interno del Continente Europeo per seminare divisioni nel campo del dissenso occidentale. L’obiettivo, secondo i redattori del Primato Nazionale, sarebbe quello di frenare ed ostacolare i pur timidi tentativi di riarmo europeo e “una strategia comune contro gli attacchino esterni”. Una parte, per fortuna settaria della destra radicale, continua a sostenere una narrazione ideologica strumentale e dagli accenti marcatamente reazionari, come emerge dall’articolo di Sergio Filacchioni, https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/altro-che-folklore-il-9-maggio-e-unarma-ideologica-contro-leuropa-287930/ che chiama in causa quei sovranisti “filorussi” caduti nel giogo di Mosca.
Ho già avuto modo di chiarire l’equivoco che una lettura fuori dalla storia e rimasta al ’45, ha causato all’interno delle c.d. “area”, ma data la cogenza e l’importanza del Conflitto russo-ucraino per le sorti dell’Europa, è necessario ritornare su quei punti dove si sarebbe accusati di “tradire gli interessi dell’Europa”. Per inciso: sul concetto d’Europa sarebbe necessario prima intendersi, perché i “camerati” pro Kiev si identificano con l’UE dei Macron e delle Von Der Leyen; e già qui potremmo chiudere ogni spazio di discussione. Ma andiamo avanti, cercando di chiarire punto dopo punto quelle questioni dove i camerati che sposano le ragioni di Mosca, sarebbero accusati “di intelligenza con il nemico”….
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INCONTRI E CONVEGNI
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FIRME
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Anno VI del Regime Sanitario-Ecologico-Digitale
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Tutti i “DALLA RETE: l’informazione libera” precedenti al 6/2/2025 li trovate QUI
Vedere con attenzione questi docufilm sui DANNI DELLO PSEUDO-VACCINO e leggi QUI
NON È ANDATO TUTTO BENE – LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19: https://rumble.com/v65t5rj-non-e-andato-tutto-bene-le-verit-negate-sul-covid19.html
Invisibili – regia di Paolo Cassina: https://playmastermovie.com/invisibili/
La Morte Negata – regia di Alessandro Amori: https://playmastermovie.com/la-morte-negata/
Sospesi – regia di Marcello Rossi e Walter Zollino: https://www.buzzz.blog/buzzz-on-demand
Per altre testimonianze di danni dello pseudo-vaccino LEGGERE QUI
912 studi scientifici sui danni del vaccino LEGGERE QUI
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