175 anni fa, il 9 febbraio del 1849, questa scena sul Campidoglio a Roma (rappresentata in una stampa dell’epoca) dava inizio all’esperienza più alta del Risorgimento Italiano: la Repubblica Romana.
Tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio del 9 febbraio 1849 il presidente dell’Assemblea Costituente della Repubblica Romana, Giuseppe Galletti, diede l’annuncio ufficiale della nascita della Repubblica nella ex città del papa.
Lo fece leggendo il Decreto Fondamentale approvato nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, dopo giorni di lavoro entusiasmante, presso il Palazzo della Cancelleria dove l’Assemblea Costituente si riuniva.
Il solenne annuncio venne dato in Campidoglio davanti ad una folla enorme, festante fin dalle prime ore della notte e che, pian piano, aveva riempito molte strade e piazze di Roma. Il resto della città apprese la grande notizia attraverso il suono delle campane e le salve dei cannoni di Castel Sant’Angelo.
Ricorderà il pittore olandese J. P. Koelman (1818-1893), in quei giorni a Roma:
«Sembrarono sparare tutti insieme, quando, dall’alto della scalinata capitolina, risuonò la novella che Roma, la città ecclesiastica per eccellenza, era diventata una Repubblica».
Il Decreto Fondamentale diceva:
Art. 1 — Il Papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano.
Art. 2 — 11 Pontefice Romano avrà tutte le guarentigie necessarie per l’indipendenza nell’esercizio della sua potestà spirituale.
Art. 3 — La forma di governo dello Stato Romano sarà la democrazia pura, e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana.
Art. 4 – La Repubblica Romana avrà col resto d’Italia le relazioni che esige la nazionalità comune.
La festa del Popolo Romano continuerà per tutto il giorno.
Noi guardiamo a quella festa che celebrava l’evento più alto del Risorgimento italiano con un misto di gioia e dolore.
Vivendo il compleanno n. 175 di una Repubblica che “esiste” ancora nel cuore e nella Memoria della Storia come un faro altissimo di “democrazia pura“, siamo gioiosamente riconoscenti a quei Cittadini, a quegli Uomini e a quelle Donne che diedero vita ad un’esperienza straordinaria, guidati da Mazzini e Garibaldi, e che pochi mesi dopo seppero difendere con totale passione anche fino all’estremo sacrificio.
Ma siamo anche dolorosamente coscienti di cosa siano l’Italia e gli italiani oggi. Di cosa è diventata la Repubblica, questa Repubblica di oggi nata da un altro straordinario evento fondativo: la Resistenza.
Una Repubblica che altri Costituenti, quelli del 1946-48, vollero fondata su una Costituzione che ricalcava pienamente quella che La Repubblica Romana proclamerà il 3 luglio 1849, in una città già conquistata violentemente dai francesi “papalini”.
Purtroppo quella Costituzione Romana straordinaria con la Costituzione Italiana, che da essa discende, sono in mano da decenni a pessime classi politiche e ad un popolo devastato da indifferenza, ignoranza, corruzione.
Purtroppo quella Costituzione Romana straordinaria con la Costituzione Italiana sono totalmente messe in gravissimo pericolo dal 2020, cioè da quando ha cominciato ad affermarsi in Italia ( come nel resto del mondo) il progetto criminale globale chiamato Grande Reset e gestito dalla micidiale aristocrazia finanziario-usuraia (leggi QUI) per poter arrivare alla sua governance sull’umanità intera ( leggi i tanti articoli QUI).
Gioia e dolore profondo s’intrecciano, quindi, in questo 9 febbraio 2024. Ma la Memoria della Repubblica Romana del 1849, di quel 9 febbraio 1849, innerva la Resistenza dei migliori di noi alle dittature sanitarie, ecologico-green e digitali che continuamente il Grande Reset costruisce, con la complicità di pessimi politici e di cittadini senza dignità, per asservirci e distruggere per sempre lo spirito Repubblicano.
Per questo, nonostante tutto, “buon compleanno” carissima e preziosa Repubblica Romana.
Gruppo Laico di Ricerca, 9 febbraio 2024
ANNO V DEL REGIME SANITARIO- ECOLOGICO- DIGITALE
vedi:
IL DOVERE DELLA MEMORIA: 9 febbraio. Nascita di una Repubblica.
9 febbraio 2013. "Roma Repubblica, venite!"
6-13 febbraio 2011. Una settimana repubblicana.
6 marzo 2011. Una Repubblica e l’Italia in un albergo.