No grazie! Rimango nella resistenza” dice la vignetta qui sopra. Dovremmo, dobbiamo resistere al vaccino di stato, alla mascherina di stato e a questo instaurarsi di un regime sanitario di cui solo i covidioti rattrappiti di paura non si accorgono.

Vaccino, mascherine e quant’altro hanno molto poco a che fare con il virus ( che pur esistendo non è la peste nera che vogliono farci credere) ma piuttosto con il terribile progetto criminale del Grande Reset a cui il nostro governucolo è collegato ( v’invitiamo sempre a leggere gli articoli presenti in questo linkhttps://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/).

Progetto che, come scrive Lannes nell’articolo qui sotto, ha come fine “passare dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante, abolendo la libertà, per rendere tutti (o quasi) sudditi, schiavi o peggio, cavie silenti.”

Non ci crediamo? Buona fortuna! (GLR)

 

 

SPECULAZIONE VIRALE SUI MORTI!

Nessun rispetto per le vittime, per i defunti, per i deceduti. Passano anche su tutti i cadaveri oltraggiandone la dignità e la memoria. Nell’assordante silenzio generale si calpestano vivi e pure morti.

Addirittura l’ex attore Gualtiero il terribile (Walter Ricciardi, ndr), invocando ancora prigionia domestica (lockdown) per gli italopitechi, citando il regime cinese come modello da imitare (L’Espresso, marzo 2020), spara 95 mila morti a febbraio; eppure, nonostante il reato sia reiterato, l’autorità non lo arresta.

Il nuovo coronavirus ha provocato in Italia oltre 80 mila vittime a tutt’oggi? Dove sono le prove scientifiche e mediche? Quante autopsie sono state effettuate ai cosiddetti trapassati positivi? Quali sono le vere cause dei predetti trapassi?

All’Istituto Superiore di Sanità (sul libro paga della Glaxo Smith Kline, alla voce “trasferimenti di valore“, ovvero “mazzette”) è demandato il compito di analizzare i decessi. Ebbene, in nessun rapporto o documento dell’ISS è scritto che la malattia denominata Covid-19 abbia provocato vittime, ovvero ne sia la causa. A proposito: è stato isolato il Sars CoV-2? Dove, quando, da chi? Qual è l’origine? Il vettore è stato almeno identificato?

Urgono fatti e non mere opinioni di televirologi, tuttologi, zanzarologi, politicanti nullafacenti ed esperti prezzolati dalle multinazionali che producono e smerciano i veleni vaccinali, foraggiando al contempo migliaia di medici, associazioni sanitarie, università ed istituti di ricerca.

Camici bianchi, divise d’ordinanza e abiti in doppiopetto istituzionale seguitano a terrorizzare la popolazione, speculando senza vergogna anche su chi non c’è più e non può difendersi.

Il fine: passare dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante, abolendo la libertà, per rendere tutti (o quasi) sudditi, schiavi o peggio, cavie silenti.

Gianni Lannes  http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/  13/01/2021

Riferimenti:

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_16_dicembre.pdf

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

https://www.epicentro.iss.it/en/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_16_december_2020.pdf

https://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dashboard

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?area=nuovoCoronavirus&id=5351&lingua=italiano&menu=vuoto

 

 

Addirittura la Cina, prima grande colpevole del Grande Reset che si sta impostando, ci avverte che questo vaccino può essere pericoloso, molto pericoloso. Che di fatto siamo delle cavie di un vaccino non testato completamente. E già quante cavieidiote sono corsi a farsi bucare! (GLR)


 

 

CI STANNO SOMMINISTRANDO UN VACCINO IN SPERIMENTAZIONE. SECONDO LA CINA È POTENZIALMENTE PERICOLOSO

La velocità con cui il vaccino è stato elaborato prima e sperimentato poi può davvero indurre a pericoli per la salute? Su questa domanda ci si interroga non soltanto negli ambienti scientifici. Il dibattito infatti ingloba anche la politica, coinvolge l’intera opinione pubblica e riguarda un po’ tutti quelli decisi a procedere con l’iniezione

Ma dalla comunità scientifica internazionale, che dovrebbe dettare la linea chiara su ciò che si prospetta, emerge parecchia confusione. A partire dai vaccini che in questo momento circola in Europa: autorizzati dalle agenzie del farmaco dei vari Paesi, ma dichiarato pericoloso dai corrispettivi cinesi.

Ne ha parlato in diretta il professor Rosario Leopardi, già docente di virologia al Karolinska Institutet di Stoccolma, psichiatra e responsabile Covid di reparto dell’ospedale svedese, ospite di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Questo il parere del Prof. Rosario Leopardi a “Un giorno speciale“. “In Cina hanno dichiarato pericoloso questo vaccino” “Il vaccino, a tutti gli effetti è un vaccino sperimentale. La fase 3 non è stata conclusa, ma è stata soltanto iniziata in fase preliminare.

In seguito alla pressioni dei vari Governi, le agenzie del farmaco delle varie nazioni si sono affrettate a farlo passare. E’ questo è un problema per tanti motivi. Ma che l’informazione sia in mano alla politica è dimostrato da tutta una serie di fatti. Cioè mentre l’agenzia del farmaco europea ha accettato i dati delle Pfizer e l’Fda ha fatto la stessa cosa, l’omologa agenzia cinese ha dichiarato che questo è un vaccino potenzialmente pericoloso.

Abbiamo a che fare con una situazione in cui la politica si è sostituita alla scienza.

Se io, esponente dell’equivalente dell’istituto superiore di sanità cinese, dico che questo è un vaccino potenzialmente pericoloso, un’agenzia che dirige oltre un miliardo di persone avrà un minimo di attendibilità”. “Se dico queste cose in Italia, mi buttano fuori dall’ordine”.

“Io in questo momento sto ricevendo dei messaggi da colleghi medici che mi dicono: ‘è richiesta una dichiarazione di assenso/rifiuto. In caso di rifiuto la Usl prenderà provvedimenti’. Un altro collega mi dice: ‘se in Italia io dico queste cose mi buttano fuori dall’ordine dei medici’. Questa è la situazione di paura. Mi sia consentita una precisazione: se questa intervista andasse in onda con i sottotitoli in Svezia, io non rischierei nulla. Vi sto dicendo semplicemente come stanno le cose”.


Prof. Rosario Leopardi, responsabile Covid

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=w16Qm6zxgRw

10/1/2021

 

 

 

 

Efficacia vaccino Pfizer e Moderna? Tra 19%-29%, non il 95%. Lo dice il BMJ

Discrepanze dati Pfizer Moderna, lo dice il professor Doshi, numero 1 del settore per il NYT. Non andava autorizzato. Ma si scoprirà nel 2022 a fine sperimento.

La credibilità delle autorità coinvolte e dei virologi o sedicenti tali fa un altro passo verso il fondo.

Secondo il British Medical Journal l’efficacia reale dei vaccini in circolazione non sarebbe intorno al 95% ma tra il 19% e il 29%. Una delle voci più influenti a livello mondiale per il New York Times, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland e che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, sgancia il missile terra aria. Entrato in possesso dei dati pubblicati da Pfizer e Moderna, Doshi ha notato delle discrepanze che cambiano notevolmente il quadro raccontato finora e anche le dinamiche messe in moto da tutta comunità scientifica mondiale.

“Cinque settimane fa”, scrive Doshi sul British Medical Journal Opinion, “ho sollevato domande sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico erano i protocolli di studio e alcuni comunicati stampa”.

Oggi, due riviste pubblicano 400 pagine di dati presentati dalla e per la Food and Drug Administration prima dell’autorizzazione di emergenza data dall’agenzia ai vaccini mRNA di ogni azienda. Doshi sintetizza: “Mentre alcuni dei dettagli aggiuntivi sono rassicuranti, altri no”.

I dati sarebbero stati in qualche modo minati perché in parte l’analisi è stata fatta su “sospetti covid-19” e “quelli con covid-19 sintomatico che non erano confermati”.

Il dato sui malati è molto incerto. Semplificando questo porta ad un’efficacia del vaccino molto minore di quella raccontata finora, “una riduzione del rischio relativo del 19%”, “molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione”. Con questa efficacia l’autorizzazione in emergenza poteva non essere data.

E Doshi aggiunge: “Anche dopo la rimozione dei casi verificatisi entro 7 giorni dalla vaccinazione (409 sul vaccino Pfizer vs 287 sul placebo), che dovrebbe includere la maggior parte dei sintomi dovuti alla reattogenicità del vaccino a breve termine, l’efficacia del vaccino rimane bassa: 29%”

Per i partecipanti alla sperimentazione, la confusione tra falsi positivi e falsi negativi nei tamponi utilizzati e dei test fatti, racconta Doshi, fa sì che l’unico dato attendibile per capire il decorso della malattia siano i tassi di ospedalizzazione, i casi di terapia intensiva e i decessi: “sembra giustificato, ed è l’unico modo per valutare la reale capacità dei vaccini di eliminare la pandemia”.

Di fondo i dati restano mancanti.

“C’è una chiara necessità di dati per rispondere a queste domande”, racconta il professore, “ma il rapporto di 92 pagine di Pfizer non menzionava i 3410 casi di ‘sospetto covid-19’. Né la loro pubblicazione sul New England Journal of Medicine . Nemmeno nessuno dei rapporti sul vaccino di Moderna. L’unica fonte che sembra averlo segnalato è la revisione della FDA (Food and Drug Administration, ndr) del vaccino della Pfizer”.

Negli studi poi risultano dati poco comprensibili e non si capisce bene l’incidenza di altri farmaci sul decorso della malattia dei pazienti così come oscuri restano i risultati sugli anticorpi, le informazioni sui sintomi dei pazienti nella prima settimana dopo la vaccinazione e come questi dati non siano stati vagliati da organismi davvero indipendenti.

“Abbiamo bisogno dei dati grezzi”, dice Doshi, per “affrontare le numerose domande aperte su questi studi” che “richiedono l’accesso ai dati grezzi dello studio. Ma nessuna azienda sembra aver condiviso i dati con terze parti a questo punto”.

Pfizer afferma che sta rendendo i dati disponibili su richiesta e soggetti a revisione” e “Moderna afferma che i dati potrebbero essere disponibili su richiesta una volta completato lo studio”, scrive Doshi sul British Medical Journal.

Ciò si traduce in un periodo compreso tra la metà e la fine del 2022, poiché il controllo è previsto per 2 anni. Stesso discorso vale per vaccino Oxford/AstraZeneca che pubblicherà i suoi dati a conclusione dello studio, per non parlare del vaccino russo Sputnik V per il quale non ci sarebbero piani per condividere i dati dei singoli partecipanti.

Antonio Amorosi  in https://www.affaritaliani.it 12/1/2020


 

Per un’ulteriore approfondimento invitiamo a scaricare e leggere questo importantissimo studio del professor Paolo Renati, chimico e fisico. Leggere cose come queste non è un optional: ne va della nostra salute e della salvezza della nostra democrazia. Se non siamo dei covidioti e delle cavieidiote ma ancora esseri pensanti è di questo che dovremmo avere paura e non di un virus che tocca appena lo 0,50% della popolazione italiana.  (GLR)

 

Covid19, disposizioni, vaccini e dintorni – domande e commenti

 

covid19_disposizioni-vaccini_-dintorni_domande-e-commenti_paolo-renati


 

 

Ecco un esempio di come un regime sanitario, comunque fascista, si viene costruendo. Ripetiamo, di questo dovremmo avere paura, mentre il racconto unificato di TV e giornaloni ci spinge ad avere paura del virus. Dovremmo, dobbiamo avere paura di cosa un “dispotismo terapeutico”, come scrive Vitale, può essere capace di fare. E già dal 9 marzo 2020 lo dovremmo avere capito, se non siamo covidioti. Dovremmo avere una paura ragionante, però, che ci spinge a costruire la nostra personale resistenza! (GLR)

 

 

 

L’obbligo di vaccinarsi come dispotismo terapeutico

Giunge notizia che il sindaco di un paesino, Bagno di Romagna, prende in esame la possibilità di licenziare alcuni operatori sanitari dipendenti del Comune che hanno comunicato che non intendono vaccinarsi. Si impongono alcune osservazioni.

La prima: stupisce come un sindaco di sinistra adotti una linea di tale rigore nei confronti dei lavoratori, i quali invece – secondo il credo della sua ideologia di appartenenza – dovrebbero essere destinatari di una speciale tutela e considerazione. Ciò significa che sulla ideologia e sul credo politico prevale in ogni caso il politicamente corretto, quello che oggi sta alla base di questo nuovo assai diffuso dispotismo terapeutico.

La seconda osservazione: imporre il vaccino ai dipendenti che non vogliono vaccinarsi, sotto la minaccia di un licenziamento suppone che si sappia con sufficiente certezza che il vaccino, una volta somministrato, sia in grado di garantire una immunità necessaria per un tempo sufficientemente ragionevole, di almeno uno o due anni. Nessuno, oggi, può invece escludere che il vaccino fornisca una reale copertura soltanto per tre o quattro mesi. Prova ne sia che il sito dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) lo confessa candidamente: oggi nessuno conosce con certezza la durata della copertura garantita dal vaccino.

La terza osservazione: imporre il vaccino ai dipendenti, che non vogliano vaccinarsi sotto la minaccia di un licenziamento, suppone che si sappia con sufficiente certezza che il vaccino, una volta somministrato, renda i soggetti vaccinati non più contagiosi nei confronti di tutti gli altri. Oggi nessuno lo sa con certezza, potendo anche darsi che il soggetto vaccinato ed immune cosparga di virus di cui è portatore sano gli ambienti frequentati, mettendo a rischio chi li abiti o chi vi si trovi.

Che sia così lo prova il sito dell’Aifa, ove candidamente si confessa come oggi non sia noto se il vaccinato sia o non sia contagioso, particolare questo non di poco conto, soprattutto per il personale sanitario il quale, se vaccinato, sarebbe immunizzato in proprio, ma potrebbe permanere pericolosamente contagioso per coloro che sono assegnati alle sue cure.

Tutto ciò prova senza timore di errare che il vaccino non è stato sperimentato con l’attenzione che avrebbe invece richiesto. Lo sperimenteranno su di noi, ma non lo ammetteranno mai.

La quarta osservazione: imporre il vaccino a chiunque è manifestamente antigiuridico in quanto ai sensi della nostra Costituzione nessuno può essere sottoposto ad un trattamento sanitario contro la sua volontà se non per disposizione di legge. E qui non abbiamo nessuna legge che lo imponga.

Né si dica, come fa Pietro Ichino, che la legge sarebbe nel codice civile che impone al datore di lavoro di garantire ai dipendenti la salubrità e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La tesi è infondata per il semplice motivo che quelle norme sono poste a tutela dei lavoratori senza che da esse si possa trarre in alcun modo un obbligo a loro carico, tanto meno di carattere sanitario. Si aggiunga che occorrerebbe una legge apposita che comunque oggi non esiste.

Ma non mi faccio illusioni. La faranno. Altrimenti che dispotismo terapeutico sarebbe il nostro?

Vincenzo Vitali   L’Opinione  12/1/2021

 

 

In articolo precedente scrivevamo che ci dobbiamo difendere da soli ( vedi: Pericolo vaccino (6). Danni collaterali! ). Ci dobbiamo difendere da soli da politici, medici e scienziati. E ci dobbiamo difendere anche dalla chiesa di Bergoglio e da molti suoi preti. (GLR)


 

Surreale! Papa Francesco dentro un’organizzazione con le multinazionali del farmaco?

In queste ore, in tanti, sul blog del sito #FrancescoAmodeo.it mi pongono la stessa domanda: perché Papa Francesco si sta esponendo così tanto sulla questione dei vaccini invece di fare appello alla sacrosanta libertà di scelta, il famoso libero arbitrio?

Bene, una ipotesi potrebbe essere il fatto che proprio Papa Francesco abbia recentemente scelto di aderire al nome del Vaticano e quindi di rendersi testimonial di una organizzazione internazionale che si chiama ” #Councilforinclusivecapitalism “. Organizzazione che vede, tra gli altri promotori, i magnati delle dinastie Rockefeller e Rotthschild, i grandi potentati bancari e finanziari, le grandi multinazionali.

Ufficialmente insieme per creare quella che sul sito definiscono una collaborazione storica di amministratori delegati e leader globali che lavorano con la guida morale di Papa Francesco per un capitalismo inclusivo.

Ma sentir parlare l’ereditaria della dinastia Rothschild, fotografata sul sito proprio a fianco a Papa Francesco, di inclusione e di equa distribuzione della ricchezza, a loro che come dinastia (da soli) hanno una ricchezza superiore a quella del restante 70% della popolazione globale è abbastanza surreale come cosa.


Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=1dYTbTAchD8&feature=share

13/1/2021

 

Sulla triste posizione di Bergoglio e del Vaticano v’invitiamo a leggere questo articolo presente sul nostro sito: Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (8). Ci vuole un fisico bestiale. E permettete che aggiungiamo:



 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO

 

 

Vi preghiamo di cliccare, in fondo alla pagina, sul “tag” vaccino per approfondire questo urgente tema.

In particolare v’invitiamo a leggere ( oltre agli articoli già sopra linkati):

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (9). Vaccini, bugie e totalitarismo.

Pericolo vaccino (4). Attentato alla vita.

Medici e scienziati non allineati al regime sanitario (6). Vaccino e ricatti del potere.

 

 




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