Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale.  Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)

 

La scuola è l’emblema dello stato dell’Italia: assenza di democrazia. Il referendum è una trappola perché la riduzione del numero di parlamentari favorirebbe una serie di interventi, in primis sulla Costituzione, senza passare per il popolo. Abbiamo affrontato questi due argomenti dal punto di vista squisitamente tecnico con il Prof. Daniele Trabucco, docente universitario di diritto internazionale, pubblico e costituzionale.


SCUOLA E REFERENDUM, LE PROSSIME DUE TRAPPOLE

Prof. Daniele Trabucco, docente di diritto costituzionale

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=0So0-oMbR7g&feature=youtu.be

10/9/2020

 


Un italico cinegiornale stile Luce degli anni del fascismo mussoliniano. Ma sono gli anni del nuovo Regime Sanitario di oggi e del suo delirio. Ridere, per indignarsi ancora di più! (GLR)



SI TORNA A SCUOLA! (forse) – Il genio della Azzolina

di Mattia Brandi

Vedi e ascolta: https://www.youtube.com/watch?v=mmEYe37ufIQ

11/9/2020


 

Arrivano i banchi a rotelle, il sindaco li apre davanti ai cittadini: «Vergogna»

Sono arrivati i primi banchi a rotelle a Cadoneghe, comune in provincia di Padova. Il sindaco Schiesaro: “Non c’è neanche lo spazio per scrivere, soldi buttati al vento”.

È diventato virale, con 3 milioni di visualizzazioni in 22 ore, un video ( vedi sotto, ndr) pubblicato da Marco Schiesaro, primo cittadino di Cadoneghe, nel quale viene mostrata l’inutilità dei nuovi banchi a rotelle per la scuola.

“Dietro di me il primo dei due camion che stanno consegnando a Cadoneghe i cosiddetti banchi con le rotelle del ministro Azzolina” ha spiegato il sindaco. “Sono dei banchi in plastica, bassi e direi anche poco confortevoli. Non c’è neanche lo spazio per poter scrivere”. Per il primo cittadino si tratta di soldi sostanzialmente buttati al vento.

“Pensate – racconta nel video – mentre stavano scaricando questi scatoloni, la gente diceva in dialetto veneto: «Non avevi altri modi per buttare via i schei (soldi)?»”

Questo è quello che secondo Schiesaro dice la gente: milioni di euro di tasse dei cittadini buttati al vento. I banchi scaricati erano 165. “Le scuole pubbliche sono un vanto per il nostro Paese – ha continuato il sindaco – e versano in pessime condizioni strutturali. Serramenti, tetti, giardini e mura hanno bisogni di grandi interventi, sostanziosi e infrastrutturali”.

Banchi a rotelle e il mistero sulla provenienza

Per il sindaco non c’è necessità di avere banchi con le rotelle ma “denaro per sostenere e ristrutturare la scuola pubblica”. Il finale lascia ancora più perplessi, quando il primo cittadino ha raccontato di aver chiesto da dove arrivassero quei banchi.

“Hanno l’ordine di non dirlo. Io chiedo che cosa ci sia di segreto. Perché non si può dire da dove vengono? Qual è il problema? Vengono da un outlet, da una fabbrica o da un fallimento? Perché si sentiva dire anche questo”.

Schiesaro fa presente che si è parlato di cifre astronomiche, che non rispecchiano il valore reale dell’oggetto. “Sono delle sedie a rotelle leggerissime, che non fanno sicuramente bene alla postura dei ragazzi. Tanto denaro pubblico sprecato che non servirà a niente”.

Pietro di Martino Oltre.Tv 11/9/2020


Vedi e ascolta: https://scontent-fco1-1.xx.fbcdn.net/v/t66.36240-6/10000000_2010578169073390_873837704520349683_n.mp4?_nc_cat=111&_nc_sid=985c63&efg=eyJ2ZW5jb2RlX3RhZyI6Im9lcF9oZCJ9&_nc_ohc=Dw4mUd0PyZgAX-E5Pg9&_nc_ht=scontent-fco1-1.xx&oh=a26a23a9b6912700f54e506b7b7aad47&oe=5F83EB60

 

 

Il delirio continua… (GLR)

 

 

A scuola con sciarpa e colbacco

Speravo/credevo che fosse una delle tante bufale che girano in rete, ma purtroppo invece era tutto vero. Nel corso dell’ultima conferenza stampa del Presidente del Consiglio, insieme ad altri ministri, c’era anche la titolare delle Infrastrutture Paola De Micheli la quale ha dato indicazioni sul trasporto degli studenti da/per le sedi scolastiche.

Tra questi input ce ne è stato uno che ha dello stupefacente e riguarda l’areazione dei mezzi utilizzati dagli alunni. Testualmente: “Anche d’inverno ci sarà la necessità di rimanere coperti sugli scuolabus perché occorrerà tenere il più possibile aperti i finestrini”.

Se in arrivo fosse la stagione primavera-estate l’idea, tutto sommato, potrebbe anche starci. Ma purtroppo per la sgangherata maggioranza di Governo sta arrivando l’autunno e l’inverno, periodi nei quali forse nemmanco in Sicilia si viaggia con i finestrini dei mezzi di trasporto aperti.

E se per questa “geniale” proposta, qualche ragazzo dovesse raffreddarsi che si fa? Facciamo scattare l’allarme coronavirus? Non sarebbe stato più logico (avendo quasi mezzo anno a disposizione) programmare una integrazione del numero dei mezzi da mettere a disposizione di studenti e non?

D’altronde, se dopo sei mesi ancora è in corso il dibattito su numero degli insegnanti, spazio delle aule, banchi con le rotelle e chi più ne ha più ne metta, tutto sommato mandare a scuola i ragazzi con sciarpa e colbacco ci può anche stare.

Gianluca Perricone L’Opinione 11/9/2020


ANNO I DEL REGIME SANITARIO

 

 

Articoli che vi raccomandiamo di leggere per approfondire:

Clikka sotto al “tag” terrore sanitario

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Clikka sotto al “tag “  scuola

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(Articoli da leggere assolutamente)

Scuola: salviamo i bambini! (5) Sotto dittatura sanitaria.

Scuola: salviamo i bambini! (4) Incubo sanitario.

Scuola: salviamo i bambini! (3) Scuola di sottomissione

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Mascherine: perdere la "faccia" e sottomissione!

"Difendere nelle scuole la Resistenza"

Appello di 183 costituzionalisti per il NO al referendum

Terrore sanitario (32). La tragedia della nuova "normalità".

 

 


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