La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo… La disubbidienza civile è la forma più pura di agitazione costituzionale.

La disubbidienza civile è la violazione deliberata, pubblica e non violenta di una o più leggi ritenute ingiuste (o incostituzionali), accompagnata dalla disposizione a sottomettersi volontariamente alla pena prevista per detta violazione.

Per praticare la disobbedienza civile abbiamo bisogno anche di una perfetta disciplina e dell’educazione all’obbedienza volontaria. La disobbedienza civile è l’espressione attiva della non-violenza. La disobbedienza civile distingue la non-violenza del forte dalla non-violenza passiva, cioè negativa, del debole. E come la debolezza […] anche la non-violenza passiva non può servire alla realizzazione dei nostri fini.

Mahatma Gandhi (1869- 1948), filosofo, politico e Animatore sociale indiano

 

 

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