Sono andate nella stessa direzione. Nella Seconda Repubblica mafia e politica hanno realizzato una convergenza che oggi presenta al Paese il suo conto salatissimo. Una narrazione inedita degli ultimi vent’anni di storia italiana, che non fa sconti a nessuno. La storia della svolta e della duplice trattativa con Cosa nostra. Del papello di Totò Riina che arriva in parlamento. Della abdicazione della sinistra che fa le leggi che servono alla mafia e dell’assalto della destra, che alla mafia offre invece il regalo più grande, la dissoluzione del senso dello Stato.

La storia di una Lega nata per difendere l’identità padana e che consegna il cuore della Lombardia ai clan calabresi. Della campagna più primitiva del sud che va alla conquista del nord e gli impone progressivamente la sua egemonia culturale. Una narrazione che parla della assoluta inadeguatezza della politica italiana davanti ai nemici in armi della democrazia. E delle minoranze istituzionali, civili e talora politiche che non si arrendono. Sono loro, in fondo, che hanno finora impedito che sul pennone della Repubblica sventoli bandiera bianca. Un libro straordinariamente importante per chi vuol veramente capire in quale assurdo Paese vive ( “… un Paese orribilmente sporco” come diceva Pasolini), per chi non vuole essere complice delle mafie con la propria indifferenza.

 

di   Nando Dalla Chiesa,   ed. Melampo  2010,  € 17,50

 

vedi:  Corruzione rileggere Sciascia oggi

 


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