Sera tarda dell’11 luglio 2021. Ultimo rigore. Urla disumane. Trombette, tromboni, clacson, caccavelle, putipù, tiraballacche. E il ruggito dei conigli italici si eleva in tutta la sua potenza deflagrante.

All’improvviso milioni di addomesticati da un fetido regime sanitario, milioni di spaventati, tamponati, disinfettati, mascherati, distanziati, digitalizzati e puncicati con un intruglio fatto passare per vaccino si alzano, gridano, urlano, abbaiano, baccagliano come se, all’improvviso, avessero ritrovato una cosa ormai sconosciuta a quasi tutti e persa nel tempo: la dignità. Solo che è la “dignità” a forma di pallone, di scarpino, di mutanda calcistica.

Gli addomesticati, ora urlanti, scendono nelle strade, si assembrano senza mascherina, si toccano, si abbracciano, si baciano,( come avevano fatto i conigli ruggenti inglesi, lì a Londra) come in una rivolta verso una dittatura sanitaria italica che, a nome del Grande Reset, li vessa, li schiaccia, li asserva, li chiude in casa.

Ma si, è il momento della rivolta, della presa di coscienza, del rifiuto di imposizioni pseudosanitarie, del ritrovamento dell’umanità.

Ma no, è il solito “miracoletto” del pallone che l’italia conosce bene, che i governucoli  conoscono bene ed usano (come farà questo governucolo-draghiano) secondo l’insegnamento aureo di chi di potere e stupidità delle masse aveva ottima conoscenza: i Romani antichi con il loro “panem et circenses“.

Pensiamo a quelli che hanno perso il lavoro o in grave crisi economica a causa della feroce gestione politica di questa falsa epidemia a gridare ed urlare come ossessi per la gioia di chi li ha ridotti sul lastrico o quasi: si sentiranno campioni con le pezze….

Eccoli i conigli ruggenti con la bandiera italiana in mano che hanno permesso che dal 9 marzo 2020 fosse stracciata, calpestata, sdrucita insieme alla Costituzione, alla Repubblica, alla politica vera, alla cittadinanza resa, da quel giorno, definitivemente sudditanza.

Ma la loro bandiera sventolata ( ed insultata), le loro urla, i loro petti in fuori di “campioni d’europa” durano un’ora, forse due.

Oggi, 12 luglio 2021, ( e in questo sono veramente campioni) sono già rimascherati, ritamponati, ridisinfettati, ridigitalizzati, ridistanziati, a petire una carta verde e in fila per farsi inoculare il nettare miracoloso che tutto risolve e, chissà, forse ci ha fatto vincere: le teste dei covidioti, si sa, sono capaci di pensare di tutto.

Sognando, chissà, di diventare campioni del mondo nel 2022: perchè, intanto, vedrai quanti altri miracolosi pseudo-vaccini il governucolo, vassalletto del Grande Reset, avrà ordinato di farsi inoculare per cui i conigli ruggenti si sentiranno ancora più forti, più miracolati e non li fermerà nessuno.

E sempre conigli rimarranno.

Gruppo Laico di Ricerca

 

 

Così scrisse GIUSEPPE GARIBALDI il 27 settembre 1880 nella lettera in cui annunciava le sue dimissioni dal Parlamento:

“Tutt’altra Italia io sognavo nella mia vita, non questa miserabile all’interno e umiliata all’estero ed in preda alla parte peggiore della nazione.”

 

 

Ps: chiediamo scusa ai conigli, animali dignitosamente se stessi, per averli usati come paragone.

Ringraziamo una trasmissione radiofonica di Radiodue che s’intitola “Il ruggito del coniglio” ( che ci ha suggerito il titolo di questa nostra amara riflessione), rivelandosi purtroppo profetica.

Se qualcuno ci accuserà di essere “snob”, con “la puzza al naso” o peggio non ce ne importa nulla.

 

ANNO II DEL REGIME SANITARIO

 

 

 

Campioni de che?


 

Per approfondire leggete:

Farsa viral-nazionale per un popolo di "campioni".

Discorso sulla dignità al tempo della "nuova normalità".

UMILIATI E OFFESI (2). Ci vuole così poco ad abituarci...

L'intelligenza non avrà mai peso, mai...

 

 

 

 


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