12 gennaio 1849, 164 anni fa.  Un teatro, un popolo, quello romano, giovani organizzatori animati da idee mazziniane, liberali, democratiche. Strade intorno a piazza Nicosia, a Roma, piene di entusiasmo, attesa, domande.

Da uno dei giornali più letti a Roma in quegli anni:  ” Il Comitato dei Circoli Toscani trasmutato a norma degli avvisi già pubblicati in Comitato dei Circoli Italiani previene il Popolo Romano che in questa sera a ore 8 nel Teatro Metastasio terrà una seduta pubblica… Roma 12 del 1849 “  ( Da L’Epoca n. 244 del 12 gennaio 1849).

Scriverà un altro giornale, molto seguito: ” COMITATO ELETTORALE. Nella seduta del giorno 12 si proseguì lo scrutinio dei nomi proposti alla Candidatura… Nella stessa seduta il Comitato elettorale invitato dal Comitato de’ Circoli italiani in Roma a recarsi alla generale Assemblea da esso tenuta in pubblico al Teatro Metastasio per discutere sul modo di unire nella Costituente romana la Costituente italiana, dovette ringraziare per lettera il Comitato de’ Circoli d’Italia…. il Seg. C. Arduini” ( da Il Contemporaneo n. 10 del 14 gennaio 1849).

Qualche giorno dopo un altro giornale aggiunge: ” La sera del 12 si tenne nel Teatro Metastasio adunanza di popolo per deliberare co’ Commissari dei Circoli toscani sulla Costituente Italiana…” ( dal Il Positivo n.2 del 17 gennaio 1849).

Oggi quel Teatro Metastasio, in via della Pallacorda, in cui si preparava la Repubblica Romana con la partecipazione del popolo e in cui si preparava anche l’Italia con entusiasmo e speranza, non esiste più. Al suo posto c’è un garage. Una piccola targa posta dal Gruppo Laico di Ricerca e dai Garibaldini per l’Italia, due piccole associazioni, cerca di ricordare un evento fondamentale in un posto che non è più quello di 164 anni fa. Quel posto non fa parte dei luoghi celebrati nelle manifestazioni retoriche e ufficiali sulla nascita dell’Italia. Eppure da lì si mossero, parlando per la prima volta di Costituente Italiana, i primi passi decisivi verso l’Unità, che sarebbe stata conseguita, purtroppo, in altro modo. In quel Teatro la sera del 12 gennaio del 1849 in mezzo ad un popolo semplice ed entusiasta c’era Mameli, quasi sicuramente Garibaldi, c’era Mazzini rappresentato da molti suoi giovani seguaci ( tra cui Mameli stesso), tanti altri patrioti. Quel garage al posto del Teatro è l’immagine di un Paese senza memoria. E se senza memoria senza futuro. Chi ricorda cosa?

 

VEDI:   12 gennaio 2012. La Repubblica in un Teatro.

12 gennaio 2011. La Repubblica in un teatro

 

 

vedi: Incontro. LETTERA DI MAZZINI A PIO IX   (1847)

 

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