GLR-NOTIZIE-VOTO  1   24/7/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

Vedi “Notizie” precedenti QUI

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giornalista statunitense (1908-1965)

 

Iniziamo una nuova serie di GLR-NOTIZIE dedicata espressamente al voto del 25 settembre prossimo. Quel giorno avremo, forse, l’ultima occasione per abbattere questo regime sanitario-digitale ( iniziato, in Italia, il 9/3/2020, leggi qui: 9 marzo 2020: un' orribile data piantata nel cervello come un paletto.) ad opera di masnadieri politici e governativi legati ai criminali che gestiscono il progetto globale chiamato Grande Reset ( leggi i tanti articoli QUI).

Il GLR parteggia per i nuovi movimenti e le nuove forze politiche nate in questi orrendi anni di dittatura come ferma opposizione a questa dittatura sanitario-digitale. Cercheremo di offrire informazioni e riflessioni legate, quindi, ad un voto di opposizione ed alternativa alla macelleria socio-politica-economica in corso in italia. E di opposizione ai covidioti della strada, primi complici di questa dittatura.

Come GLR non condividiamo tutto ciò che esprimono queste nuove forze ma ora non ha importanza. L’importante e urgente ora è che “il nemico del mio nemico è mio amico ( proverbio arabo)”. E i nostri nemici sono e devono essere i rappresentanti del Grande Reset in italia, tra pseudo-politici e governativi e pseudo-esperti. Discussioni, differenziazioni politiche ed ideali verranno dopo aver abbattuto ( se ci riusciremo) questo ammasso di masnadieri fascistoidi.

Il CLN che condusse la Lotta di Resistenza in italia tra il 1943 e il 1945 così  agì.

Leggete con attenzione qui: GLR-NOTIZIE-VOTO  2 - 31/7/2022 e GLR-NOTIZIE-VOTO  3 -   24/8/2022

 

 

 

UNITI VINCEREMO! LO CHIEDONO TUTTI, MA I NUMERI LO CONFERMANO. ECCO I DATI

La rilevazione sulle nuove forze politiche contrarie al Green Pass e alla violazione sistematica dei diritti.

Ieri abbiamo aperto una rilevazione per capire quanto vale l’area di influenza delle nuove forze politiche, nate sull’onda della sospensione dei diritti della persona, come il diritto al lavoro, il diritto allo spostamento, il diritto all’integrità fisica, che hanno prodotto il tracollo economico per milioni di persone e un “danno biologico”, che solo i posteri potranno quantificare, derivante dalla mortificazione e dalle continue umiliazioni a cui tantissime persone per bene sono state sottoposte, senza precedenti nella storia delle moderne democrazie.

È ancora possibile esprimere una preferenza, perché la rilevazione è ancora in corso. Si chiuderà domani. Si può votare qui: https://www.byoblu.com/2022/07/22/votoantisistema/, e invitiamo chi ancora non avesse partecipato ad esprimere il proprio orientamento ed a condividere il link affinché altri possano aggiungere la loro preferenza.

Non si tratta di un indicazione di voto, perché ancora non si sa quali liste si candideranno né quali riusciranno, in così breve tempo, a raccogliere le firme necessarie. Lo scopo è avere una mappa del peso di molte delle principali alternative politiche extraparlamentari, affinché abbiano una bussola che possa indicare loro una strada pragmatica da percorrere per centrare l’obiettivo di far entrare in parlamento deputati e senatori liberi dai grandi partiti che impongono loro una moderazione che oggi appare francamente come una nota stonata, di fronte alla macelleria sociale che è stata portata avanti negli ultimi due anni.

Lo scopo, dunque, è fornire uno strumento utile ad elaborare una strategia possibilmente comune. Per questo vi sono anche realtà che non si candidano formalmente, ma che di fatto coagulano ed esprimono un forte indirizzo politico, come il CLN di Ugo Mattei. Sapere che in quell’area si concentra un certo consenso all’interno dell’opinione pubblica, può servire a capire a chi chiedere una mano per massimizzare il risultato


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LA PESANTE EREDITÀ DI DRAGHI. CHI LA RACCOGLIERÀ? – IL PUNTO SULLA CRISI

Mario Draghi si sfila al momento giusto e a raccogliere i pezzi dell’Italia sarà qualcun altro: la più quotata sembra essere proprio Giorgia Meloni. Ciò significherebbe far sì che tutto cambi perché tutto resti uguale?

Intanto la politica e la stampa mainstream si stracciano le vesti, in un impeto di quello che il nostro ospite Gigi Moncalvo definisce “leccaculismo”. Insomma, quale sarà il futuro del nostro Paese?  Ce lo domandiamo insieme a Gigi Moncalvo, Carlo Tarallo e Francesco Giubilei.

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VI SPIEGO PERCHÉ VOGLIONO ANDARE ALLE ELEZIONI PROPRIO ADESSO

Il Parlamento peggiore della storia di questa Repubblica SpA si avvia a fare le valigie. Con pochissime eccezioni, arroccate sia tra le fila dei partiti che nei gruppuscoli di fuoriusciti, numericamente ininfluenti, questa masnada di pavidi, opportunisti, utili idioti ed arrivisti ha avallato la peggiore macelleria sociale e le politiche di repressione più violente dai tempi della Seconda guerra mondiale, tanto più stolide quanto basate su assunti scientifici traballanti quando non completamente falsi.

Ha supinamente recepito tutte le direttive imposte dall’alto, e non già dalle organizzazioni internazionali, di per sé poco rappresentative degli stati nazionali perché comunque eterodirette, come l’Oms, ma direttamente dalle multinazionali e dai ricchi padroni del pianeta che si riuniscono nei loro parlamenti privati di Davos.

Un Parlamento che avrebbe dovuto rappresentare la voce del popolo italiano (perché siamo ancora, sebbene formalmente, una Repubblica parlamentare), e che invece, esattamente come i sindacati, ha rappresentato solo la sua subordinazione muta al potere dei soldi, della finanza e dei progetti di ingegneria sociale dei multimiliardari globali….

 

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Pronti per le poltrone: il tormentone da «Meno tasse per tutti» a «Meno Covid per i più fragili»?

Siete pronti? Tra poco partiranno le solite promesse “da marinaio” che si susseguono nella politica italiana dal dopo guerra fino ad oggi. La palma d’oro delle promesse va sicuramente al tormentone «abbasseremo le tasse!» un evergreen di successo, dai tempi di Alcide De Gasperi.

Le campagne elettorali mi ricordano il gioco della trasmissione Avanti un’altro, condotta da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, dove, nella fase finale, il concorrente deve rispondere il contrario di ciò che è la verità.

Ma forse il tormentone elettorale potrebbe subire una svolta a causa della pandemia.  Anche i tossicodipendenti da farmaco genico sperimentale incominciano ad essere stufi di bucarsi. Inoltre, pare che perfino i più imbecilli incomincino a capire, nonostante il martellamento mediatico ed istituzionale, che il vaccino non protegga dall’infezione, anzi…

E poi, diciamola tutta, ormai le varianti si rivelano come semplici malattie da raffreddamento che da quest’anno (chissà come mai) si manifestano anche con 40 gradi, colpendo in modo particolare chi si è fatto iniettare il siero che doveva essere salvifico con una sola dose.

Quindi, i nuovi tormentoni potrebbero essere: «Basta lockdown per tutti!», oppure «Insieme alla quinta dose un viaggio a Lourdes, scaricabile fiscalmente», o ancora «Green pass a punti con soggiorno in terapia intensiva gratuito e visita di una virostar». Ci potrebbe anche essere la rottamazione del fragile: «Fai vaccinare l’anziano, se muore avrai un incentivo sull’acquisto della bara».

Insomma, ne sentiremo proprio di tutti i colori. L’importante è ricordarsi che, da Destra a Sinistra, hanno calpestato i diritti costituzionali, con varie discriminazioni e affermazioni aberranti, fino a proibire il lavoro per chi non intendeva sottoporsi alla sperimentazione voluta da Big pharma.

Antonio Ferrero. https://www.lapekoranera.it/ 22/7/2022

 

 

 

Liste e elezioni: cosa succede prima e dopo il 25 settembre, tutti gli scenari

Tutto deciso, si vota tra due mesi. Il 25 settembre è il giorno delle prossime elezioni politiche. Si va di corsa, il calendario dei prossimi mesi tra presentazione delle candidature, appuntamento elettorale e legge di bilancio da scrivere è a dir poco fitto. Proviamo a mettere un po’ d’ordine. Ci sono le liste dei candidati entro un mese a partire dal 21 luglio e poi il deposito dei simboli proprio a Ferragosto: con lo scioglimento delle Camere decretato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la politica quest’anno non va in vacanza. Il conto alla rovescia è già partito, anche perché prima dell’ultima domenica di settembre ci sono una serie di adempimenti e scadenze da rispettare. E poi sarà una maratona con poca pause per l’approvazione della legge di bilancio. Saranno cinque mesi ad alta tensione. Il presidente della Repubblica nel suo breve discorso di ieri ha invitato di fatto i leader politici a programmare un calendario di lavori per mandare in porto alcuni provvedimenti e il Pnrr: «Ho il dovere di segnalare – ha avvertito Mattarella – che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale».

Cosa succede nei prossimi giorni, settimane, mesi
Fino a che non sarà insediato un nuovo esecutivo, il governo Draghi continuerà a operare. Il perimetro degli «affari correnti» stavolta è assai ampio: pandemia, guerra in Ucraina, inflazione e costo dell’energia, Pnrr. L’esecutivo non lavorerà soltanto alla definizione del prossimo decreto Aiuti (10 miliardi). Sul tavolo c’è anche un quarto decreto Armi per Kiev e che verrà licenziato a breve (su questo tema esiste un atto di indirizzo del parlamento che gli dà copertura legale fino al 31 dicembre). Sul Pnrr, non solo c’è da approvare riforme come la Concorrenza, decisive per mantenere gli impegni con Bruxelles, ma anche completare l’iter di provvedimenti altrettanto determinanti come i decreti di attuazione di natura amministrativa. Senza dimenticare i decreti delegati (si pensi ad esempio alla riforma della Giustizia) che richiedono comunque un passaggio parlamentare. Tanta carne al fuoco.

Tutti i partiti sono già proiettati verso le elezioni. Il centrodestra, che parte avanti nei sondaggi, ha i suoi problemi. Ad esempio, Forza Italia ribolle dopo la decisione di Berlusconi di schierarsi con Salvini nella rottura con Draghi: Berlusconi ha liquidato seccamente, «sono esponenti senza seguito», le dimissioni dal partito di due dei tre ministri (dopo Gelmini, Brunetta), e la forte presa di distanza di Carfagna.

In quello che era il centrosinistra il «campo largo» di fatto non c’è più. L’alleanza Pd-M5s, già di per sé fragile, andrà ridiscussa, forse è già naufragata. I tempi sono stretti, dato che nel fine settimana Pd e 5 stelle dovrebbero partecipare insieme a «primarie aperte» per scegliere il candidato per le regionali siciliane. Secondo Repubblica il possibile identikit del campo elettorale intorno al Pd sarà così composto: «Alla sua sinistra Articolo 1 e il cartello rosso-verde di Sinistra italiana e dei Verdi, alla sua destra Azione e +Europa, se ci staranno. Poi la nuova area liberal-ecologista alla quale stanno lavorando il sindaco di Milano Beppe Sala e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio».

27 luglio
È il termine entro il quale il ministero degli Interni deve inviare al ministero degli Esteri gli elenchi degli elettori all’estero, che vengono costantemente aggiornati. La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni.

12-13 e 14 agosto
È la data limite entro il quale i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali.

21 e 22 agosto
Sono i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto. Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d’Appello. La legge elettorale, il Rosatellum, già usata nel 2018, nel 2022 sarà applicata al ridotto numero di deputati (400) e senatori (200) eleggibili. È un mix di maggioritario e di proporzionale. In estrema sintesi: il 61% dei seggi (244 alla Camera e 122 al Senato) sarà assegnato su base proporzionale, un 61 che diventa 63% perché è di tipo proporzionale anche il voto degli italiani all’estero (a questo giro eleggono 8 deputati e 4 senatori). Ma il 37% (148 deputati e 74 senatori) dei seggi sarà assegnato con il sistema maggioritario in collegi uninominali. Dunque nei collegi uninominali le alleanze ed ancora di più le fratture fra partiti faranno la differenza. La spartizione dei collegi elettorali tra gli alleati è un puzzle complicato e delicatissimo, sbagliare il candidato su un territorio significa regalare un deputato o un senatore agli avversari.

26 agosto
Inizia ufficialmente il mese di ‘propaganda elettorale’, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l’affissione dei manifesti elettorali. In realtà ormai la cartellonistica ha un ruolo marginale, la campagna elettorale è iniziata nel momento stesso in cui è parso chiaro, lo scorso 20 luglio, che il governo Draghi fosse ormai ai titoli di coda e non ci sarebbe stato alcun bis. Sarà un’estate di comizi in spiaggia? In realtà la campagna finirà per concentrarsi nelle ultime due settimane prima del voto.

25 settembre
Si vota, è il giorno delle elezioni politiche.

27 settembre
Snodo importante con l’approvazione delle nuove previsioni macro economiche – dal Pil al deficit al debito – che il governo inserisce nella Nadef, la nota di aggiornamento del Def che va presentata entro il 27 settembre. Sono passati due giorni dalle elezioni, lo spoglio magari non sarà ancora ufficialmente nemmeno terminato in alcune sezioni. I tempi sono tali che non ci sarà – ovviamente – un nuovo governo, dunque sarà il ministro dell’Economia dell’esecutivo Draghi, Daniele Franco, a mettere a punto le nuove previsioni che, ovviamente, non potranno avere un carattere programmatico, cioè non potranno tener conto delle misure che si intende prendere. Dovranno limitarsi ad indicare i ‘tendenziali’ a legislazione vigente. Ovvero l’andamento dell’economia in assenza di interventi, ma solo in base a quanto già deciso nel passato.

13-15 ottobre
È la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l’articolo 61 della Costituzione, in base al quale «la prima riunione» delle Camere «ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni». Finché non sono riunite le nuove camere, prosegue l’articolo, «sono prorogati i poteri delle precedenti».

20 ottobre
I tempi delle elezioni politiche si incrociano in maniera inedita con quelli della finanza pubblica, per la messa a punto della manovra di bilancio. Votare in autunno non è la regola, bensì l’eccezione. Sarà a quel punto una corsa contro il tempo per evitare la ‘dead line’ del 31 dicembre, quando scatta l’esercizio provvisorio in base alle regole predisposte dalla Costituzione. Che cosa significa? In pratica la mancata approvazione della manovra di Bilancio entro fine anno fa scattare una sorta di contingentamento sulle spese che vengono ripartite in quattro dodicesimi, in pratica con una tagliola trimestrale, limitando quindi gli esborsi.

Ma l’iter che porta alla manovra comincia molto prima. Come detto, la nota di aggiornamento del Def che va presentata entro il 27 settembre, poi entro il 15 ottobre serve un documento analogo con le stime va inviato all’Ue. Anche in questo caso sarà difficile che ci possa essere un nuovo governo.

La scadenza fissata per il varo della manovra ufficialmente è il 20 ottobre. Ma come hanno dimostrato gli ultimi anni la data non è tassativa. Anzi, spesso dopo l’approvazione è passato molto tempo prima dell’arrivo del testo definitivo alle Camere. Bisogna concludere i lavori entro il 31 dicembre. Appare chiaro che gli schieramenti politici in campo per le elezioni dovranno già aver messo a punto un progetto di bilancio, anche perché su alcuni temi la mancanza di decisioni avrebbe un deciso impatto. Basti pensare alle pensioni: senza un piano chiaro e dettagliato, si torna alla Fornero, addio alle norme di flessibilità per l’uscita ora in vigore.

Cosa può fare Draghi nei prossimi mesi
Un governo dimissionario deve sempre ricordarsi «d’essere come un elefante nella cristalleria», dice alla Stampa il professore Salvatore Curreri, docente di diritto costituzionale all’università di Enna. I poteri sono limitati, avendo preso atto che manca la coesione della maggioranza che lo sostiene (non è stato sfiduciato, ma poco cambia). Il governo potrà fare decreti legge? «Sì, perché i decreti sono atti necessari e urgenti – spiega Curreri – Non potrà chiedere un voto di fiducia, ma secondo Costituzione le Camere, anche se sciolte, possono essere convocate per la conversione dei decreti in legge».

Possono tornare anche i Dpcm come i tanti visti nei due anni e mezzo di Covid? In teoria sì ( la dittatura sanitario-digitale non è sospesa, ricordatelo.  GLR), «ma meglio se discendente da un decreto che gli dia copertura giuridica come ha stabilito la Corte costituzionale. Per essere chiari: se dopo l’estate ci fosse un’emergenza Covid, allora anche un governo dimissionario potrebbe intervenire con un decreto e poi un Dpcm che impone restrizioni. Meglio però, nel caso, che si consulti con i partiti», dice Curreri. Per nomine di ogni tipo e spese pluriennali invece le scelte spetteranno al nuovo governo.

https://www.today.it/politica/     22/7/2022

 

 

 

In fondo questi orrendi individui hanno raggiunto lo scopo per cui hanno fatto, a suo tempo, fuoco e fiamme per farsi eleggere. Che schifo!


Camere sciolte ma per Deputati e Senatori il vitalizio è salvo

Nonostante lo scioglimento delle Camere anticipato, Deputati e Senatori non perderanno il diritto alla pensione pro quota di questa legislatura, seppur per una manciata di giorni. Le norme che regolano i cosiddetti vitalizi, in realtà una forma pensionistica che scatta al 65esimo anno di età, prevede che si maturi il diritto della quota per i cinque anni della legislatura, quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno. La data fatidica è il 24 settembre, mentre le Camere sono state sciolte ieri.

Tuttavia nella Costituzione (articolo 61, secondo comma) si afferma che “finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti”, tanto è vero che queste esaminano eventuali decreti urgenti emanati nel frattempo o altri atti necessari del governo, come decreti legislativi di attuazione delle deleghe. Le prossime elezioni si svolgeranno il 25 settembre e le nuove camere si insedieranno il 15 ottobre, come prevede sempre la nostra Carta: 21 giorni dopo la fatidica data “salva pensioni”.

https://notizie.tiscali.it/  22/7/2022

 


Per non dimenticare. Perchè noi, purtroppo dimentichiamo. Siamo il popolo più “dimentichino” che esiste. Sai: il sole, la mamma, il pupo, il riposino, i cavoli miei, il pallone ecc. ecc. Per chi non dimentica, invece, una ragione in più per votare il 25 settembre movimenti anti-sistema e anti-dittatura. Forza!  Dai!

 

Sanzioni a tutto gas!

Mentre noi ci sveniamo, Mosca incassa grazie alle forniture di petrolio via nave a India e Cina.

Il risultato delle sanzioni sarà la recessione di Germania, Francia e Italia, con danni limitati per la Russia che compenserà con l’aumento di esportazioni verso altri paesi.


Silver Nervuti

Vedi e ascolta QUI

21/7/2022

 

 

 

 

ANNO III DEL REGIME SANITARIO-DIGITALE

 

 

 

Ultimi articoli che vi raccomandiamo di leggere e rileggere:

Verso la dittatura digitale (11). Smart city: una città di schiavi.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Pericolo vaccino (35). Pericolo pecore.

Pericolo vaccino (33). Pericolo mascherina (7). Come pecore al macello!

Terza guerra mondiale e Grande Reset

Le tre piovre.

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

 

 

Il sito di La PekoraNera riporta un prezioso elenco continuamente aggiornato di notizie su malori e morte improvvise, assolutamente in continuo aumento. I giornali citati nell’elenco quasi mai creano una correlazione tra vaccinazione e malori o morti improvvise.

Ma sappiamo ( o dovremmo sapere) che siamo sotto un regime sanitario, quindi… Comunque a voi leggere, sapere  e riflettere.

LEGGERE QUI

 

Raccolta di sospetti eventi avversi da “vaccini anti Covid-19”, in ordine cronologico, provenienti dalla stampa italiana e internazionale. Inseriti così come pubblicati in origine, anche in lingua originale non tradotta. Lista aggiornata continuamente.

Vedi QUI

 

Tante notizie sui danni delle mascherine, dei tamponi e degli pseudo-vaccini QUI

 

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

dove trovate altre notizie importanti su vaccini e tamponi

 

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