GLR-NOTIZIE  116     17/5/2023

ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

Vedi “Notizie precedenti QUI

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A volte ritornano, titolava un film del 1991. Invece le follie della dittatura sanitaria ( mascherine, tamponi, dad, distanziamenti, pseudovaccini) instaurata in italia dal 9 marzo 2020 non ritornano ma sono presenti in pianta stabile, con qualsiasi governo.

Complici prima di tutto i covidioti, che non riescono proprio a pensare e a capire, e a causa della pressione continua, incessante, persistente, instancabile di coloro che gestiscono il progetto criminale globale chiamato Grande Reset: l’aristocrazia finanziario-usuraia ( i tanti articoli QUI danno, se volete, informazioni a iosa).

Ma c’è chi resiste ( leggi QUI) anche a nome di chi ancora non ha capito niente e continua a fidarsi di pseudo-politici, pseudo-scienziati, pseudo-medici fedifraghi e spesso pagati.

Prendiamo atto di chi resiste e facciamo anche noi una scelta, per una volta. E diffondiamo queste notizie! (GLR)

 

 

DENUNCIATI L’EX MINISTRO SPERANZA E L’EX DG AIFA MAGRINI: “SEQUESTRATE IL VACCINO PFIZER BIONTECH

Una denuncia voluminosa, circa 80 pagine più allegati, è stata depositata ieri mattina alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza e dell’ex Direttore Generale di AIFA Nicola Magrini.

Gli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano di AVVOCATI LIBERI hanno agito su mandato del Comitato Ascoltami (che riunisce molte persone che hanno subito reazioni avverse dopo la vaccinazione anti-Covid), dell’associazione O.S.A. (composta da membri delle Forze dell’Ordine, Forze Armate e da tutte le categorie che concorrono alla sicurezza e all’ordine pubblico), del Sindacato di Polizia LES, del Sindacato Finanzieri Democratici S.F.D. e della Senatrice Bianca Laura Granato che, annunciando l’iniziativa nel tardo pomeriggio di ieri sul suo canale telegram, ha dichiarato: “Le evidenze emerse nella trasmissione Fuori dal Coro e in varie sedi inquirenti e giudiziarie non possono più essere sottaciute. Dal canto nostro mai verrà meno l’impegno nel denunciare alla giustizia quanto è avvenuto.”.

A parere dei denuncianti proprio le allarmanti rivelazioni delle inchieste condotte nell’ambito della trasmissione di Mario Giordano, andate in onda su Rete 4 dal 14 marzo al 2 maggio scorso, dimostrerebbero la grave responsabilità dell’ex Direttore Generale di AIFA e dell’ex Ministro Speranza “in concorso tra loro e con altri soggetti da identificare, per i gravissimi fatti commessi durante la campagna vaccinale anti Covid-19”.

Nell’esposto si parla di varie ipotesi di reato e si chiede anche il sequestro del vaccino Pfizer Biotech, in particolare delle fiale versione originaria contraddistinte dal tappo viola e degli altri vaccini a mRNA ancora in circolo.

“Verità e Giustizia. Noi non ci fermiamo. E questo NOI è sempre più numeroso, determinato, compatto, unito”. Con queste parole il Comitato Ascoltami ha dato notizia, ieri, del deposito della denuncia.

Valentina Bennati, comedonchisciotte.org  16/5/2023


Scarica il PDF della denuncia

comunica-stampa-denuncia



 

 

 

Denunciati Magrini e l’ex ministro: “Vanno sequestrati i sieri mRna

Da  La Verità del 17/5/2023

 


 

 

 

 

MONTA LA PROTESTA DAL BASSO: “IL GOVERNO DIMISSIONI I VERTICI AIFA E ISS

Associazioni, professionisti e singoli cittadini sulle barricate dopo dati cancellati ed evidenze scientifiche ignorate in diretta TV a “Fuori dal Coro“.

In seguito a recenti servizi giornalistici della trasmissione Mediaset ‘Fuori dal Coro’Associazioni, Professionisti e singoli cittadini hanno inviato una lettera al Governo per chiedere le dimissioni o la revoca degli incarichi ai vertici dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Istituto Superiore della Sanità e l’apertura di un provvedimento disciplinare al loro carico.

In particolare la lettera in questione fa riferimento al grave contenuto delle mail intercorse fra l’ex Direttore Generale dell’AIFA Magrini e il Presidente dell’ISS Dott. Brusaferro e tra la dott.ssa Anna Rosa Marra (che ha guidato la farmacovigilanza AIFA durante tutto il periodo del Covid e che dal 25 gennaio 2023 è alla guida dell’Agenzia Italiana del Farmaco fino al nuovo assetto definito dal Decreto Legge n. 169 del 2022) e alcuni collaboratori di AIFA, mail dalle quali risulta che c’è stata volontà di

“cancellare dati pubblici sul numero ed entità degli effetti avversi prodotti dai c.d. vaccini” e che “si è perseverato nella vaccinazione dei soggetti già guariti dalla  COVID-19, giungendo anche a imporla attraverso i noti obblighi, che hanno perdurato con la sospensione dei sanitari guariti fino al mese di novembre u.s. nonostante la continua pubblicazione di evidenze scientifiche che dimostravano, relativamente  alla vaccinazione dei Guariti, un incremento di effetti avversi (fino al 60%) anche gravi, a fronte di un beneficio non significativo”.

La Commissione Medico Scientifica Indipendente, che risulta tra i numerosi firmatari della lettera, ha segnalato, inoltre, che “

quanto è stato finalmente pubblicizzato è ancora, purtroppo, solo la punta dell’iceberg delle reazioni avverse a questi vaccini”.


I vertici di AIFA e ISS, tirati in causa da rivelazioni di tale portata diffuse da una TV nazionale, si dimetteranno? Come si porrà il Governo rispetto alle richieste avanzate dai firmatari della lettera?
Restiamo in “vigile attesa” di Verità e Giustizia.

Valentina Bennati, comedonchisciotte.org  12/5/2023

 

Scarica il PDF della lettera

richiesta-dimissioni-revoca-vertici-aifa-e-d-iss

 

 

 

 

 

MASCHERINE AL GIRO D’ITALIA E DIDATTICA A DISTANZA PER MALTEMPO A BOLOGNA: TORNANO LE FOLLIE DELL’EMERGENZA COVID

Mascherine e dad: due fatti di cronaca ci testimoniano in modo diretto quanto sia facile ritrovarsi a vivere in situazioni folli che sembravano ormai superate.

Giro d’Italia e Università di Bologna: ritorno all’emergenza sanitaria

Il primo ha colpito l’evento principe del ciclismo mondiale, il “Giro d’Italia”, che ha perso alla nona tappa la maglia rosa, il belga Remco Evenepoel, trovato positivo al virus dopo un controllo di prassi. La decisione del ritiro dalla corsa rosa è stata presa a tutela dei partecipanti, ma non ci sono protocolli Covid in atto nell’Unione ciclistica internazionale e nell’organizzazione della corsa. Ogni squadra esegue test periodici sui corridori per verificare la positività al Covid, a prescindere dai sintomi.

Un’attenzione che appare ridicola se si pensa alle condizioni di salute proibitive con cui negli anni hanno corso campioni affetti da bronchite, da gastroenterite, fiaccati da allergie ai pollini. E così al Giro tornano le mascherine: abbiamo avuto modo di visionare il comunicato della Direzione che ne impone “l’uso in tutte le aree di contatto con i corridori come parcheggi, area podio, linea d’arrivo, area stampa e area antidoping”.

Delle stesse ore è la notizia della riattivazione delle lezioni a distanza da parte dell’università di Bologna a causa dell’emergenza maltempo in Emilia-Romagna, con il ritorno delle discussioni di laurea online nei due giorni segnati dall’allerta.

Prove tecniche di continuità o casi di ordinaria insensatezza ? Non possiamo comunque non pensare al motto di una delle icone del ciclismo italiano Gino Bartali: “È tutto sbagliato, è tutto da rifare”.


Emergenza sanitaria: segni che restano nel tempo

Che gli anni di emergenza sanitaria avessero lasciato tracce profonde nella nostra vita di tutti i giorni è stata cosa piuttosto chiara fin da subito.

Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia annunciato lo scorso 5 maggio la fine della cosiddetta pandemia iniziata nel gennaio 2020, quotidianamente capita di imbattersi nei reperti dei protocolli messi in atto per quasi tre anni a contenimento del virus SARS-CoV-2.

Gli apparecchi per la misurazione della temperatura corporea, spenti da tempo, fanno ancora mostra di sé all’ingresso di molti luoghi di lavoro, così come divisori in plexiglass e segnaletica di percorsi obbligati.

Mentre le acquasantiere rimangono asciutte e l’ingresso in chiesa è segnato ancora per molti dal rito laico dell’igienizzazione delle mani, non di rado capita di imbattersi in persone che non riescono più a fare a meno della mascherina. Ma l’inutilità del dispositivo è stata comprovata ben prima del decadimento della sua obbligatorietà.

Ma c’è un aspetto subdolo che va ben oltre le abitudini e le dimenticanze: il tentativo di tenere in piedi lo stato emergenziale, la paura, la diffidenza, fattori che permettono di far leva sulla volontà delle persone, possedendo in un certo senso le chiavi della loro libertà nonché i cordoni delle loro borse.

Non è un caso che nel suo libro “COVID-19: The Great Reset” Klaus Schwab abbia preconizzato: “Vi starete chiedendo quando torneremo alla normalità. La risposta è una sola, mai”.

Byoblu, 17/5/2023

 

 

 

 

Medici di base e pediatri insistono con le mascherine.

Da  La Verità del 7/5/2023

 

 


 

 

 

 

La maglia rosa lascia per un tampone e il Giro rimette a tutti la mascherina

Da  La Verità del 16/5/2023

 

 

 

 

 

 

MASCHERINA. ISTANZA DI AUTOTUTELA


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mascherinaistanza-di-auto-tutela

 

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SENTENZA TRIBUNALE TORINO: OBBLIGO VACCINALE ILLEGITTIMO, DIRIGENTE ASL RISARCITA

Un’altra notizia positiva per i lavoratori discriminati dall’obbligo vaccinale. Questa volta è il Tribunale del lavoro di Torino a ridare giustizia ai sanitari sospesi. Con dispositivo datato 3 maggio 2023, una lavoratrice dell’ASL piemontese ha ottenuto il risarcimento danni, rimborso delle spese legali e soprattutto la conferma dell’illegittimità dell’obbligo.

Non è questa la prima e non sarà l’ultima sentenza a sbugiardare il parere della Corte Costituzionale. Sono infatti diversi i tribunali che in tutt’Italia hanno ristabilito giustizia. Pisa, Ivrea, Firenze, Napoli: i magistrati sempre più spesso danno ragione a chi ha avuto il coraggio di non vaccinarsi nonostante i ricatti.

Il caso di Torino è poi particolarmente significativo. Riguarda un’alta carica del sistema sanitario nazionale e come sempre porta con sé una storia che rasenta l’assurdo. La lavoratrice sospesa è una dirigente, di un’Azienda Sanitaria della Regione che, nonostante fosse già a casa in malattia, si è vista decurtare il proprio stipendio.

Non c’è bisogno di sottolineare come una persona chiusa in casa propria non abbia alcuna possibilità di recar danno alcuno. Che poi fosse vaccinata o meno a questo punto poco importa.

Secondo la perversa logica del sistema aver risposto no all’obbligo è però sempre e comunque una colpa e ogni contraddizione passa così in secondo piano. Aggiungendo poi che la persona in questione rientra nella categoria dei sanitari, oltretutto una dirigente, la punizione non poteva che essere esemplare.

Il giudice ha però parlato:in nome del popolo italiano il tribunale ordinario di Torino sezione lavoro accerta l’illegittimità della sospensione.

Per ora quello che abbiamo in mano è un semplice dispositivo, per la motivazione bisognerà aspettare al massimo 60 giorni.

Byoblu,  8/5/2023


 

 

DALLA  RETE

 

 


 

 

ANNO IV DELLA DITTATURA SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE

 

 

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