NOTIZIE (96)  29/4/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO


Vedi “Notizie” precedenti QUI

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Ormai siamo sempre più USA e quindi “USAti” dagli USA. Sei “USAto” anche tu che leggi? Beh, vedi di farti “USAre” se no draghi piange.

«1° maggio con bandiere di Confindustria?». Festa della Repubblica posticipata al 4 luglio?

Diego Fusaro, filosofo: «Se tanto mi dà tanto, dopo il 25 aprile con le bandiere della Nato ci attende un 1° maggio con le bandiere di Confindustria». Il tweet del filosofo potrebbe essere esilarante, se non avessimo visto le bandiere della Nato, degli Usa e dell’Ucraina, ieri 25 aprile 2022. C’è da chiedersi se la festa della repubblica, del 2 giugno, verrà posticipata al 4 luglio (Festa nazionale USA)E se magari come per Halloween, la festa delle zucche vuote (ossia le teste degli italiani), un ricorrenza che con la tradizione italiana ha nulla a che vedere, si festeggerà il quarto giovedì del mese di novembre ( Giorno del ringraziamento, festa USA) cucinando il tacchino ripieno? Sempre che ci siano ancora i soldi per le bollette del gas, per il tacchino e per il ripieno.

https://www.lapekoranera.it/   26/4/2022


 

 

Ottimo articolo da leggere bene e bene meditare

Speranza si aggrappa alle mascherine pur di non ammainare la bandiera del regime sanitario

Un regime sanitario che utilizza la mascherina come simbolo di fedeltà e ispira norme inutili ormai sconosciute al resto del mondo civile.

«Un nuovo recovery che possa mitigare gli effetti del carovita. Sono molto preoccupato per i prossimi mesi. Le conseguenze della guerra rischiano di essere pesanti per le fasce più deboli e per il ceto medio». Chi non avesse letto l’intervista del ministro Speranza su la Repubblica farebbe fatica ad attribuirgli queste parole. Sì, perché un ministro che, con le sue ripetute ordinanze, ha sconquassato l’economia, messo in ginocchio interi settori produttivi, devastato il turismo, risulta surreale sia nei toni che nei contenuti. Peraltro, di lì a poco, il titolare della salute ha spiegato pure quale sarebbe la sua ricetta per evitare il tracollo: tassare i cosiddetti extra profitti, imponendo cioè un contributo straordinario a carico delle aziende energetiche. In poche parole, Speranza propone sempre la solita ricetta cara a una certa parte politica: nuove tasse per deprimere un altro po’ l’economia.

Sarà pur vero che inebriato dalla riconferma a segretario del suo piccolo partito (era l’unico candidato), nonché dall’inattesa notorietà che gli è arrivata dall’infinita fase pandemica, ora si sente uno statista, ma deve far sempre i conti con le percentuali risicate che i sondaggi attribuiscono alla sua formazione politica. Perciò, un po’ come quando scrisse nel libro frettolosamente ritirato dagli scaffali che la pandemia sarebbe stata un’occasione per creare un’egemonia culturale (se lo dice qualcun altro viene chiamato complottista. GLR), così adesso assurge al ruolo di opinion maker. Insomma, al di là del possibile scioglimento di Articolo 1 e del ritorno nel Pd, i giorni di gloria potrebbero esaurirsi con la fine della legislatura e l’abbandono dello scranno ministeriale.

È forse proprio per questo motivo che il ministro spinge più che mai per conservare tutto l’armamentario sanitario, dalla carta verde alle mascherine che sono un po’ l’ultimo vessillo da garrire prima di ammainare la bandiera dell’emergenza. Infatti, mentre l’Unione europea suggerisce ai Paesi membri di abbandonare ogni misura emergenziale derubricando il virus venuto dalla Cina a sindrome stagionale, da noi si continua imperterriti a vessare i cittadini (alcuni dei quali, per la verità, obbediscono anche in assenza di norme). E allora, ecco Walter Ricciardi, consigliere del ministro, ad aprire il varco per la proroga delle misure con le consuete uscite sui giornali che precedono le ordinanze di Speranza.

D’altronde, da due anni a questa parte, la narrazione è martellante. Per cui, ora che «la maggiore letalità della variante Delta si mescola con la maggiore contagiosità di Omicron» è troppo presto per archiviare il Green Pass, mettere in naftalina le mascherine e privarci degli hub pronti per un quarto giro indiscriminato già in autunno. Insomma, non siamo ai livelli della Cina che confina e deporta i suoi cittadini ma l’impostazione non è certo quello di uno Stato liberale e moderno che consiglia senza costringere, raccomanda senza obbligare. Al contrario, si continua a sferzare la gente con norme illogiche e punitive. La fatidica data del primo maggio, che doveva segnare il cosiddetto «liberi tutti» (espressione odiosa coniata da politici e grande stampa in questi lunghi e tristi mesi), non sancirà il termine di tutte le regole sanitarie che, anzi, come nel caso dei dispositivi di protezione, saranno prorogate addirittura fino al 15 giugno. Per cui, sarà ancora necessario indossare sui mezzi di trasporto le famose Ffp2, così come a scuola, al teatro o al cinema non sarà possibile accedere a volto scoperto. Per i luoghi di lavoro è tutto demandato ai protocolli tra imprese e sindacati. Nulla sarà lasciato alla responsabilità individuale dei cittadini ma tutto sarà regolato dirigisticamente.

Questo è il quadro della situazione che è del tutto scoraggiante. Ancora una volta, ha vinto l’intransigenza di Speranza a cui nessuno riesce a fare da argine all’interno del governo. Come sia stato possibile delegare l’intera emergenza sanitaria all’esponente di un piccolo partito che, di fatto, ha condizionato e sta condizionando la vita quotidiana degli italiani resterà per anni un inestricabile nodo gordiano. Come sia possibile che, ancora adesso che siamo passati dalla fase epidemica a quella endemica, sia concesso al ministro di emanare ordinanze ponte in deroga alla gerarchia delle fonti è qualcosa di ancor più oscuro nella patria del diritto, ma non più dei diritti individuali.

Lui continua a ripetere che siamo fuori dall’emergenza ma non fuori dalla pandemia. Affermazione gattopardesca che risulta piuttosto beffarda perché le acrobazie lessicali non mutano certo la sostanziale rigidità di questa impostazione oscurantista al limite dell’esasperazione. Per cui, non resta che tenersi i dispositivi di protezione fino alle soglie dell’estate. Continuare a subire il fanatismo di tante persone che hanno trasformato quei pezzi di stoffa in una sorta di burqa ( e che i covidioti resilienti tanto amano. GLR).

Ma, d’altronde, sia nel metodo che nel merito dei provvedimenti, non vi è nulla di vagamente scientifico. L’egemonia culturale di cui parlava il ministro non è altro che una visione ideologica e ideologizzata di una questione prettamente medica. Serve a tenere al guinzaglio i cittadini e a sospendere sine die la vita democratica. Così, ci ritroviamo in un Paese che non è più fondato sul diritto e sui diritti, bensì sull’interminabile furore paranoico di un regime sanitario che utilizza la mascherina come simbolo di fedeltà e ispira norme inutili ormai sconosciute al resto del mondo civile. Un Paese che è diventato un caso più unico che raro.

Gianluca Spera, https://www.atlanticoquotidiano.it/,  29/4/2022


 

Ma esiste ancora una corte costituzionale a servizio della Costituzione?

Avv. Marco Mori. Obbligo vaccinale in Corte Costituzionale: se lo salveranno la Corte non avrà più alcuna credibilità

La Corte Costituzionale è ancora un organo di garanzia o ormai dimostrerà di essere totalmente politicizzata? La sentenza sull’obbligo vaccinale ci dirà la verità. Se faranno diritto una sola sentenza è possibili: l’obbligo sarà dichiarato incostituzionale. Nei prossimi mesi dovremo premere sulla Corte spingerla a fare ciò che va fatto. Diffondete questo video.

Vedi e ascolta QUI

26/4/2022

 

 

Del pd bisogna pensare tutto il male possibile e poi di più!

Hasta la vista, separatista”. Il PD porta i nazisti Azov in piazza a Milano il 25 aprile

Ci sono date precise che segnano per sempre la storia di un partito. Non che al Pd, partito degli interessi delle corporazioni finanziarie e megafono di Ue-Nato in Italia, mancassero momenti di cui vergognarsi certo. Ma quello che è successo il 25 aprile 2022 a Milano è davvero un punto storico di non ritorno…..

Continua leggere QUI

https://www.lantidiplomatico.it/    25/4/2022

 

 

 

Da sempre diciamo, scriviamo, urliamo ( insieme con tanti altri Resistenti) che il fine ultimo di tutta questa orrenda fiera sanitaria è arrivare alla digitalizzazione totale della nostra esistenza, come prevede l’Agenda 2030. Rileggi il primo articolo in GLR-NOTIZIE 93 QUI .

 

Dal Green Pass all’identità digitale.

Dal sito ufficiale del Ministero dell’innovazione e transizione digitale ci dicono chiaramente che con i soldi del PNRR attiveranno un sistema di controllo sociale. Infatti entro il 2026 il 70% avrà un’identità digitale e molto altro.

Leggi assolutamente QUI

Qui troviamo nello specifico gli obbiettivi sulla connettività entro il 2026 che comprenderà la scuola, la sanità e una rete 5G.

Leggi assolutamente QUI

Adesso le strade sono 2, lasciarli fare e poi piangere quando è troppo tardi oppure ognuno si attiva e si rende consapevole di ciò che è il piano Grande Reset del World Economic Forum. Ormai è chiaro ciò che vogliono fare, non si posso più definire discorsi da “complottista”…ce lo dicono loro stessi.

Unisciti a: t.me/dissociati_liberi

Dalla  RETE

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Continuiamo ad offrire riflessioni alternative su questa folle “guerra nella guerra”. Un modo di difenderci dalla propaganda mediatica asfissiante. E lo ripetiamo: questo non vuol dire che siamo filo-putin. Tutt’altro. Ma non siamo neanche filo-menzogne-NATO-governo…

Vi preghiamo di rivedere gli ottimi interventi video che trovate in GLR-NOTIZIE 92, 94 e 95. Rivedeteli!

 

UCCELLI MIGRATORI DI DISTRUZIONE DI MASSA

Il 6 aprile, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione straordinaria di categoria Arria Formula Meeting sulla Biosicurezza, riguardante le attività biologiche in vari Paesi, tra cui l’Ucraina. Com’era prevedibile, i rappresentanti di Stati Uniti e Regno Unito non si sono presentati all’evento e anche i media occidentali lo hanno ignorato. Ma ciò non toglie nulla al significato profondo di ciò che ne è scaturito. Il momento clou dei lavori del Consiglio, durato oltre due ore, è stata la rivelazione, da parte del generale Igor Kirillov, capo delle Forze di Difesa Nucleare, Chimica e Biologica delle Forze Armate Russe, che Washington sta creando in diversi Paesi laboratori biologici, collegati tra loro in un sistema unificato. Ha affermato che gli Stati Uniti, dal 2005, hanno speso più di 5 miliardi di dollari in programmi biologici militari ed ha spiegato in dettaglio che, solo nei territori al confine con Russia e Cina, durante questo periodo sono state modernizzate circa 60 strutture. La rete ucraina di laboratori, costituita da 30 strutture, è progettata per condurre ricerche e monitorare la situazione biologica in 14 località popolate…..

Una “scoperta” sbalorditiva in cui si sono imbattute le forze russe in Ucraina è l’uso, da parte dei laboratori finanziati dal Pentagono, di uccelli numerati. Questa sembra quasi fantascienza, e Sir Alfred Hitchcock avrebbe potuto farne un film epico, in cui l’inganno si mescola all’innocenza e la crudeltà dell’uomo nei confronti della natura diventa insopportabilmente grottesca. Il progetto funziona così: Per cominciare, il Pentagono accede ai dati scientifici disponibili presso gli specialisti ambientali e gli zoologi, studiando le migrazioni degli uccelli e osservandoli durante le diverse stagioni dell’anno, con riferimento al percorso che questi uccelli compiono ogni anno nei loro viaggi stagionali da un Paese all’altro e anche da un continente all’altro. Sulla base di questi dati vengono catturati e digitalizzati gruppi di uccelli migratori a cui vengono applicate capsule di germi patogeni recanti un chip che può essere controllato da remoto

Continua la lettura QUI (in lingua inglese)

M. K. Bhadrakumar,  indianpunchline.com   21/4/2022

https://comedonchisciotte.org/    23/4/2022

 

 

Delinquente!

ZELENS’KY CONTRO L’ITALIA!

Come da copione preconfezionato negli United States of America. Volodomyr Zelens’ky, il fantoccio ucraino telecomandato da Washington con villone milionario esentasse in Toscana, ringrazia per le armi ricevute da Draghi, pagate col denaro dei contribuenti italiani contrari alla guerra, ma addirittura, come qualsiasi dittatorello se non ottiene cio’ che vuole, pretende l’impossibile e minaccia sfracelli: «Dovete subito chiudere i gasdotti che portano il metano siberiano in Europa e dunque finanziano la guerra che ci annienta. Subito subito, altrimenti dannate noi, e dannate l’anima vostra.». Chi ancora compra gas russo è un criminale?

Oleg Ustenko, il consigliere economico del burattino di Kiev in un’intervista all’Observer, ripresa da Newsweek, e’ arrivato all’anatema di portarci in Tribunale insieme a Putin, se non ubbideremo subito al diktat ucraino. «Li processeremo a guerra finita… Se i russi stanno commettendo crimini di guerra, anche genocidio, chiunque stia fornendo alla Russia questi fottuti soldi commette lo stesso crimine di guerra». Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha dato ragione a Zelens’ky: “Bloccheremo subito le esportazioni russe di petrolio e gas”. E l’Italia che è il maggior consumatore di gas siberiano e caucasico in Europa? Mister Britannia, gia’ candidato alla poltrona di segretario della criminale Nato ha annunciato che smetterà «presto» di comprarlo «per ragioni etiche».

Chiudere adesso il rifornimento di idrocarburi da Mosca equivarrebbe a mettere in ginocchio definitivamente il nostro Paese, industrie e famiglie incluse. L’ingegner Guido Possa, già viceministro per l’Università e la Ricerca, nonche’ docente del Politecnico di Milano in materia di sicurezza energetica, non ha dubbi: «Il nostro governo deve opporsi con forza in sede Ue al taglio del rifornimento del gas russo almeno fino a tutto il 2023. ARERA deve modificare radicalmente le sue attuali regole di determinazione del prezzo trimestrale del gas per gli utenti di maggior tutela, per basarlo sugli effettivi costi di acquisto del gas delle società importatrici. Il GSE deve retribuire le imprese produttrici di energia elettrica eolica e fotovoltaica sulla base degli effettivi costi di produzione».

Leggi ( in lingua inglese) QUI e leggi QUI, molto importante.

Gianni Lannes,  http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/  28/4/2022

 

 

Importanti altri contributi video di informazione libera sulla “guerra” di regime li puoi rivedere in GLR-NOTIZIE-FLASH da 15 a 31 e SOPRATTUTTO i n. 32 e 33 che puoi scaricare QUILeggete le importanti informazioni in GLR-NOTIZIE da 92 a 94.

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Ma ci si può fidare di questi esseri che gestiscono l’europa a servizio del Grande Reset e degli usa?

L’UE annuncia che la fase pandemica è terminata

L’Unione europea ha annunciato ufficialmente che  la cosiddetta fase di “emergenza pandemica” è ufficialmente terminata. Il commissario UE alla Salute ha anche precisato che i test di massa, i tamponi che creano falsi positivi per intenderci, devono essere definitivamente abbandonati. Si stanno verificando degli scenari diametralmente opposti a quelli che avevano ventilato i famigerati canali della falsa controinformazione. Questi canali avevano fatto credere che la risoluzione sui vaccini del Consiglio d’Europa, organismo che nulla c’entra con il Consiglio UE, era stata modificata e avevano persino parlato di un obbligo vaccinale imposto dall’UE per il prossimo luglio. Già nelle precedenti occasioni abbiamo dimostrato come non ci fosse nulla di vero al riguardo e come questi disinformatori avessero fabbricato una vera e propria notizia falsa. Adesso abbiamo una ulteriore conferma a questo riguardo. L’UE sta alzando la bandiera bianca riguardo alla farsa pandemica. Il mondo intero è uscito dall’operazione terroristica del coronavirus (speriamo ma rimaniamo molto vigili. GLR) e Bruxelles ormai era, ed è, completamente isolata sul piano internazionale. Il disegno originario di dare vita ad un Grande Reset globale è definitivamente sfumato ( Questo crediamo proprio di NO! GLR) . Questo annuncio dell’UE può essere letto come una resa definitiva. Adesso non gli resta  che uscire con le mani in alto.

Leggi QUI ( in lingua inglese)

Dalla RETE

 

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

Danni, danni, danni dello pseudo-vaccino “miracoloso”. Danni, danni, danni, danni…

PFIZER/BIONTECH: “VACCINO” ANTICOVID-19 PERICOLOSO E INEFFICACE!

Il siero sperimentale anticovid-19 spacciato per miracoloso vaccino, e’ inefficace e pericoloso. Lo attesta lo stesso produttore. Nel suo rapporto annuale alla US Securities and Exchange Commission (ente regolatore sulla sicurezza del mercato), BioNTech, azienda tedesca di biotecnologia e biofarmaceutica, sostiene che l’efficacia e la sicurezza del suo attuale vaccino anti-Covid a mRNA, sviluppato insieme a Pfizer, potrebbero non essere sufficienti per l’approvazione definitiva del vaccino. A pagina 6 del predetto documento, BioNTech ha scritto:

“potremmo non essere in grado di dimostrare un’efficacia o una sicurezza sufficienti del nostro vaccino anti-Covid e/o delle formulazioni specifiche per le varianti per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea o in altri Paesi in cui è stato autorizzato per l’uso di emergenza o è stata concessa l’approvazione all’immissione in commercio condizionata. Durante le nostre sperimentazioni cliniche o anche dopo aver ricevuto l’approvazione normativa, possono verificarsi eventi avversi significativi, che potrebbero ritardare o interrompere le sperimentazioni cliniche, ritardare o impedire l’approvazione normativa o l’accettazione sul mercato di uno qualsiasi dei nostri prodotti candidati”.

Inoltre, come si evince dalla disamina della banca dati EudraVigilance dell’Ema, i cosiddetti “vaccini” anti Sars CoV-2 hanno provocato la morte di oltre 40 mila persone soltanto nell’Unione europea, nonche’ piu’ di 4 milioni di danneggiati.

Leggi QUI

Gianni Lannes,  http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/  28/4/2022

 

 

I vaccini che fanno male al cuore

Notizie sempre più devastanti arrivano dal mondo dei vaccini, anche se ovviamente l’informazione generalista non ne parla e si trovano le tracce del delitto solo negli studi scientifici, a volte anche in contrasto con gli obiettivi dei ricercatori. Adesso analogamente ad altre ricerche svolte in Nord America giunge uno studio scandinavo che mostra come la vaccinazione contro il Covid aumenta il rischio di gravi infiammazioni cardiache fino a 120 volte rispetto al normale: si tratta di un lavoro significativo perché prende in considerazione 23 milioni di cartelle cliniche riguardanti  le popolazioni di età superiore ai 12 anni di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia nel periodo che va dall’inizio della vaccinazione di massa nel dicembre 2020 fino al 5 ottobre 2021. Per i giovani maschi di età compresa tra 16 e 24 anni entro 28 giorni da una seconda dose, lo studio ha rilevato una miocardite grave (che richiede il ricovero ospedaliero) circa 5 volte più frequente del normale dopo Pfizer e 14 volte invece dopo una puntura di Moderna. Dal momento che nei Paesi nordici si sono usati vari cocktail di vaccini diversi si è trovato che il rischio maggiore si è avuto dopo una prima dose con Pfizer e una seconda dose di Moderna: in questo caso il rischio raggiunte il massimo, ovvero 120 volte la normalità. Insomma mentre l’incidenza di questa patologia è di 0,097 casi ogni mille persone per i non vaccinati per i vaccinati arriva all’1, 433. di media, ma può superare i 3,687 nei giovani da 16 a 24 anni.  Ancora più interessante è il fatto che il medesimo studio è stato costretto a stabilire che il rischio di miocardite e pericardite grave a seguito dell’infezione da Covid era trascurabile, con un solo evento in eccesso circa ogni 100.000 entro 28 giorni dall’infezione. Questo risultato ottenuto su un campione così vasto spazza via ogni tentativo di attribuire al covid le colpe dei vaccini, come i più cinici giocolieri di numeri del circo pandemico tendono a fare,

Ciò che fa gioco nella propaganda vaccinal – politica  è che le incidenze di queste infiammazioni cardiache, benché molto superiori al normale appaiono a una prima occhiata di modesta incidenza: sei eventi per 100.000 punture dopo Pfizer e 18 eventi per dopo Moderna. Una seconda dose di Moderna somministrata dopo una prima dose di Pfizer presenta un rischio ancora più elevato:  27 eventi ogni 100.000 dosi. Tuttavia lo studio ha un limite importante perché parla solo parla solo delle miocarditi e pericarditi gravissime che portano al ricovero ospedaliero d’urgenza, non quelle molto più numerose curate a casa oppure in ospedale, ma senza degenza e men che meno quelle silenti che non danno sintomi, ma che poi possono portare a morte improvvisa in qualche caso  oppure  “lavorano” in segreto per indebolire il cuore. Ed è un grave errore che dimostra la volontà di confondere le acque e di coprire i danni da vaccino: le infiammazioni cardiache infatti, anche se domate o guarite spontaneamente , possono portare a conseguenze molto severe nel tempo. Una nuova ricerca sulla miocardite nei bambini ha rilevato che il 10% dei bambini affetti non ha recuperato completamente, il 12% è morto e un altro 12% richiederà un trapianto di cuore. Secondo un’analisi dei cardiologi tedeschi, la prognosi a lungo termine della miocardite correlata ai virus per gli adulti  è piuttosto sfavorevole: quasi il 40% dei pazienti muore entro 10 anni.

Ora la domanda è quante sono effettivamente  le infiammazioni cardiache post vaccino a parte i casi gravissimi che richiedono un ricovero e dunque una documentazione ufficiale? Nessuno lo sa anche perché è nota l’ostilità della gran parte dei medici a segnalare e prendere atto delle reazioni avverse che sono come l’ombra di banco delle loro labili coscienze. Si può lecitamente pensare che l’incidenza reale sia di oltre dieci volte maggiore rispetto ai casi più gravi che richiedono il ricovero che è poi generalmente il rapporto che si ha nel campo delle patologie cardiovascolari, ma potrebbe essere anche molto più alto.  In questo caso avremmo incidenze enormi che il sistema sanitario nel suo complesso non può ammettere e men che meno tutto il complesso mondo che ruota attorno alla pandemia e all’ossessione vaccinale. Questi dati devono rimanere nascosti per evitare che i sistemi di controllo messi in piedi con il pretesto della pandemia affondino nel fango assieme alle campagne vaccinali.

https://ilsimplicissimus2.com/   26/4/2022

 

 

VACCINAZIONI COVID, ICTUS E CECITÀ

Come riportato da dailyexpose.uk in un articolo pubblicato ieri 26 aprile, tra gli effetti avversi alla vaccinazione che fin ora sono stati in qualche modo tacitati dalle autorità, ci sarebbero una serie di danni alla vista, che in molti casi hanno portato alla cecità totale o parziale dei vaccinati. Tali segnalazioni, come dimostrano i dati dello Yellow Card Scheme della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA), sono in forte aumento nelle ultime settimane e riguardano tutti e tre i tipi di vaccini inoculati nel Regno Unito. In particolare al 6 aprile 2022, agli ultimi dati resi disponibili, gli effetti avversi segnalati sono:

8.016 per Pfizer, di cui 163 cecità totale

14.895 per AstraZeneca, di cui 324 cecità totale

1.519 per Moderna, di cui 34 cecità totale

Gli altri disturbi riguardano cecità parziale – centrale o laterale – o unilaterale, cecità temporanea nonchè disabilità visive di vario tipoIn totale, conclude l’articolo sull’analisi dei dati, includendo anche le reazioni avverse segnalate in cui la marca del vaccino non è stata specificata, sono state segnalate come reazioni avverse alle iniezioni 24.516 disturbi oculari, con 525 di queste reazioni rientranti della cecità completa. Fin ora sembra però che le autorità di verifica abbiano cercato di nascondere queste reazioni avverse, giocando con la classica scusa che non è possibile avere certezza del nesso causa-effetto; della serie se ti fai il vaccino oggi e diventi cieco domani non è detto che ci sia correlazione. Ovviamente sappiamo come sono bravi a manipolare i dati e la loro interpretazione, e quello che possiamo fare é semplicemente far conoscere queste reazioni avverse e le sofferenze di chi le ha subite.

Secondo il dailyexpose.uk inoltre una spiegazione anche semplice del perchè i vaccini fanno diventare ciechi ci sarebbe eccome, nonostante gli “esperti” non la trovano così facilmente: gli ictus. Rientranti anch’essi tra le reazioni avverse maggiormente segnalate, gli ictus, colpendo nella maggior parte dei casi una parte del cervello, possono danneggiare, parzialmente o totalmente, i nervi della vista. A confermarlo, un foglio informativo fornito dalla Stroke Foundation in Australia, che spiega come circa un terzo dei sopravvissuti a un ictus soffre di perdita della vista e, purtroppo, non recupera mai completamente la vista. Cari “esperti” non saranno tutti ictus post vaccinali a provocare queste disabilità visive, ma sicuramente il nesso causa-effetto c’è, siete voi che faticate a vederlo!

Fonte ( in lingua inglese): QUI

https://comedonchisciotte.org/    27/4/2022

 

 

Covid: studio, meno ospedalizzazioni con fans entro 72 ore, altro che «Tachipirina e vigile attesa»

(ANSA) –  È confermato che un intervento terapeutico precoce a domicilio in pazienti con il Covid-19 (entro 72 ore dall’inizio dei sintomi), con i farmaci anti-infiammatori non steroidei, come l’ibuprofene, determina una significativa riduzione del numero di ospedalizzazioni e della durata dei sintomi rispetto a un trattamento tardivo (oltre le 72 ore). Lo studio effettuato dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid19 è pubblicato sulla rivista American Journal of Biomedical Science and Research.

L’analisi di Serafino Fazio, Sergio Grimaldi e Andrea Mangiagalli, medici del Consiglio Scientifico del Comitato, è di tipo retrospettivo osservazionale e ha preso in esame i dati di 966 pazienti non vaccinati (selezionati appositamente per valutare l’impatto della cura in assenza di supporto vaccinale), trattati con ibuprofene, aspirina, nimesulide, indometacina, ketoprofene da alcuni medici del gruppo tra febbraio e dicembre 2021. Stesse conferme giungono anche analizzando i dati di un congruo (339) sottogruppo di pazienti più anziani (over 50) con età media di 60 anni. Tra i farmaci anti infiammatori utilizzati, indometacina e nimesulide hanno determinato zero ospedalizzazioni, a seguito di somministrazione entro le 72 ore dall’inizio dei sintomi. Sono stati documentati i decessi di 6 pazienti (tutti over 50 con almeno una comorbidità), 1 nel gruppo che aveva iniziato la terapia entro le 72 ore (over 80 con patologie pregresse) e 5 nel gruppo che aveva iniziato la terapia più tardivamente. Alla luce dei risultati della recente letteratura, l’indometacina, supportata anche da uno studio randomizzato e controllato verso paracetamolo, risulta il farmaco elettivo. “Questa ulteriore pubblicazione, su un numero consistente di pazienti, conferma la necessità di intervenire in fase precoce, come ribadito da oltre due anni dai nostri medici, e avvalorato da uno studio randomizzato indiano”, ha detto l’avv. Erich Grimaldi, presidente del Comitato, “i nostri volontari medici, ricercatori, statistici e analisti, stanno continuando la raccolta dati per poter elaborare uno studio ancora più ampio”.

Il Comitato Cura Domiciliare attende da due anni uno studio randomizzato sui FANS, già approvato da AIFA, con però il paracetamolo consigliato nelle linee guida ministeriali quale farmaco per il gruppo di controllo “per dimostrarne la definitiva inefficacia, se non forse pericolosità”, ha precisato Grimaldi, che ha aggiunto: “il ministero della Salute deve comprendere che la battaglia contro il virus non si potrà mai vincere con un’unica arma, soprattutto se non efficace sulle continue varianti“. “La realtà delle cose e la trasparenza informativa non sono assolutamente state compagne di viaggio in questi anni di Covid”, ha detto la portavoce del Comitato Valentina Rigano, “gli studi, le persone, hanno dato ampiamente prova di come sia fondamentale un approccio precoce e con determinati farmaci. La verità viene sempre a galla, e sta già accadendo“, conclude la nota dell’Ansa.

Fatelo sapere a Roberto Speranza e virostar, oltre a qualche magistrato…

https://www.lapekoranera.it/   27/4/2022

 

 

Genitori veri e coraggiosi che non permettono più che si violentino i loro figli, a differenza di una miriade di “genitoracchi” incoscienti e covidioti.

“Via la mascherina in classe, danni alla salute”

“I meno colpiti dal Covid sono i più colpiti dalle restrizioni: basta mascherine a scuola!”. Questa petizione, partita dieci giorni fa da un paesino della Valsassina, è arrivata in tutta Italia. Quasi 9 mila firme raccolte e più di 4 mila commenti da Palermo a Cesena, da Lavagna a Sassari, da Bolzano ad Aosta. “Come possiamo accettare senza battere ciglio che i nostri figli siano obbligati a respirare con affanno per tante ore al giorno? – scrive Susanna Bellino, la mamma che ha lanciato la raccolta firme con tanto di documentazione scientifica sui danni all’apparato respiratorio e alla pelle e sugli effetti psicologici – siamo davvero consapevoli degli effetti negativi che la mascherina crei alla salute?” provoca trovando terreno fertile in tutta la penisola….

Continua a leggere QUI

https://www.teleunica.com/   11/4/2022

 

 

Sui pericoli del vaccino e delle mascherine leggi i tanti articoli dedicati qui e presenti in molti GLR-NOTIZIE

e sulle reazioni avverse dei vaccini leggi qui

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Un’importante analisi legale

Avv. Cinquemani: «Decreti zombi, restrizioni Covid illegittime»

L’oggetto del presente articolo mira a chiarire la disciplina degli atti normativi emessi per motivi di urgenza e la durata della loro efficacia, specie allo scadere dello stato di emergenza. Abbiamo imparato in questi due anni che, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, ai sensi dell’art. 77 cost. Abbiamo anche imparato che i decreti emanati per motivi di urgenza perdono efficacia, sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione o se, entro lo stesso termine, interviene un diniego di conversione anche da parte di uno soltanto dei due rami del Parlamento.

Il nostro ordinamento, tuttavia, regola anche altri modi di cessazione della vigenza delle norme, tra i quali quelli riguardanti le cosiddette “leggi temporanee”, e tale è l’ambito che oggi più ci interessa, atteso che è stato dichiarato la fine dello stato di emergenza. Ciò premesso, merita richiamare il presupposto su cui si è forzatamente innestata la produzione normativa italiana in materia di “pandemia”. Pur senza approfondire qui la questione della dubbiosità con la quale è stato emanato lo stato di emergenza, considerato che non è stato pubblicato nessun documento ufficiale da parte dell’OMS che dichiarasse lo stato di pandemia e vista la compressione dei diritti costituzionalmente garantiti a cui i cittadini italiani sono stati sottoposti, si vuole innanzitutto ricordare che l’ordinamento costituzionale italiano non contempla né lo stato di eccezione, né lo stato di emergenza: per aggirare l’ostacolo, pertanto, il legislatore d’urgenza si è trovato costretto a richiamare il Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018, cd. Codice della protezione civile, ma tale codice prevede che l’emergenza di rilievo nazionale venga esplicitata in modo formale su richiesta da parte delle amministrazioni locali. L’adozione di un’ordinanza sindacale contingibile e urgente presuppone necessariamente situazioni di pericolo effettivo non tipizzate dalla legge, la cui sussistenza deve essere suffragata da un’istruttoria adeguata e da una congrua motivazione, in ragione delle quali si giustifica la deviazione dal principio di tipicità degli atti amministrativi e la possibilità di derogare alla disciplina vigente, stante la configurazione residuale, quasi di chiusura, di tale tipologia provvedimentale. Tale evenienza di contingibilità deve essere intesa come impossibilità di fronteggiare l’emergenza con i rimedi ordinari, in ragione dell’accidentalità, eccezionalità della situazione verificatasi e urgenza, come assoluta necessità di porre in essere un intervento non rinviabile. Tale complesso procedimento non è stato minimamente rispettato.

Torniamo adesso ai nostri giorni, ovvero a quando viene emanato il decreto legge del 24 marzo 2022, n. 24 (Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. 22G00034) (GU Serie Generale n.70 del 24-03-2022). Con tale decreto legge, il Governo esplicitamente dichiara cessato lo stato di emergenza con il 31 marzo 2022 e, tuttavia, dal successivo 1^ aprile si continuano a regolamentare (addirittura sino alla fine dell’anno in corso per il personale sanitario) fattispecie già regolate da precedente normativa d’urgenza, a suo tempo emanata per contrastare un’emergenza ormai dichiaratamente cessata. Se con la cessazione dello stato d’emergenza vengono meno i poteri straordinari del Governo e della protezione civile, nonché la possibilità di operare in deroga alle leggi vigenti per motivi sanitari, com’è possibile contrastare una tale “zombificazione” normativa?


A fare chiarezza sulla questione sono gli artt. 14 e 15 delle preleggi.
Le “leggi eccezionali” sono leggi preordinate a far fronte a situazioni eccezionali, come ad esempio guerre, epidemie, terremoti, e possono, entro i limiti costituzionali, prevedere limitazioni della capacità e dei diritti dei singoli; comunque le si intenda, esse “non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati” (art. 14 preleggi) L’art. 15 delle preleggi, poi, regola l’efficacia delle c.d. “leggi temporanee”, che contengono, espressamente o implicitamente, un termine allo scadere del quale cessa l’obbligatorietà delle loro norme. Le leggi temporanee, così come i decreti-legge (nel periodo intercorrente fra la loro entrata in vigore e la loro conversione in legge o decadenza) ed i decreti legislativi di amnistia e indulto, non abrogano le preesistenti norme difformi ma, solo, ne sospendono l’efficacia obbligatoria e quindi l’applicabilità. Non pare vi sia dubbio circa il fatto che tutta la legislazione italiana “pandemica” rientri nella categoria delle leggi eccezionali e temporanee, ciò sia perché poggiante su un presupposto emergenziale, sia perché nella stessa si rinviene un esplicito limite temporale di durata, pur se ripetutamente prorogato sino (e -finalmente- non oltre) al 31 marzo 2022. Per contro, il D.L. 24/2022 nulla dispone riguardo alla pregressa legislazione emergenziale che possa, in qualche modo, conferire alla stessa una sorta di ultrattività o riviviscenza (categorie di fenomeni normativi che, a dire il vero, si applicano in caso di abrogazione o di intervenuta declaratoria di incostituzionalità), con la obbligata conseguenza che tutti gli effetti giuridici prodotti dall’intera legislazione emergenziale emessa nel periodo gennaio 2020 – marzo 2022 sono venuti meno dal giorno 1^ aprile 2022.

Ristabilita la normalità e non potendo più richiamare, per esempio, i D.L. 44/2021, 105/2021, 172/2021 e/o ogni altra normativa eccezionale e temporanea, oggi qualunque datore di lavoro, ordine professionale, forze dell’ordine, supermercato, ristorante, dirigente scolastico o sanitario di fatto sta ILLEGITTIMAMENTE applicando nei confronti dei lavoratori, cittadini, dipendenti o esercenti professioni, una decretazione d’urgenza che dal giorno 1^ aprile 2022 non ha più alcuna efficacia normativa e quindi nessun potere cogente, ancora sottolineando che la vigenza di tali leggi, eccezionali e temporanee, è sottoposta ad un termine prefissato, scaduto il quale (si ripete: 31 marzo 2022) l’intera decretazione d’urgenza ha cessato di produrre effetti! Qualcuno afferma che nelle intenzioni del legislatore, cessato lo stato di emergenza si intenderebbe prorogare soltanto le singole norme che consentirebbero il contenimento della pandemia o dell’emergenza economica, ma è davvero così? Si stanno togliendo molte restrizioni, come le mascherine in luoghi al chiuso o il green pass per accedere in determinati luoghi, ma perché infierire contro i sanitari, contro gli insegnanti e contro gli ultra cinquantenni? Il nostro “ventennio”, contraddistinto dal perpetuarsi di uno stato di eccezione per fronteggiare un periodo emergenziale, ci rammenta che non bisogna mai distogliere lo sguardo dalla necessaria temporaneità delle situazioni emergenziali, e che le situazioni dovrebbero avere un “limite ultimo massimo”, prestabilito ex ante, per far sì che l’emergenza non si tramuti in ordinarietà, perché il passo successivo sarebbe la consuetudine e, a quel punto, addio libertà inviolabili e diritti umani.

Avv. Francesco Cinquemani – Avv. Maria Cristina Sanfelici

https://www.lapekoranera.it/   27/4/2022

 

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

BREVI

Nonostante qualcuno abbia cercato di trasformare la notizia in propaganda, con i giornali russi che hanno parlato di pagamento in rubli e quelli occidentali di pagamento in euro/dollari, in questo caso la verità sta nel mezzo e per questo motivo c’è un po’ di ragione in entrambe le parti. L’Austria pagherà il gas in euro? Si Il gas verrà venduto in rubli? Si Perchè in fondo è questa la mossa geniale che Putin sta attuando da quando, il 31 marzo, ha deciso che i paesi “ostili” dovevano mettersi un po’ in riga se volevano continuare a ricevere forniture dalla Russia. Cosa succede quindi? L’Austria ha accettato di aprire un conto presso GazpromBank, che riceverà il pagamento in euro e li cambierà in rubli, per poi trasferirli a Gazprom Export. Proprio come ha chiesto Putin di fare e proprio come le sanzioni occidentali consentono, secondo quanto riferito dal Cancelliere federale Karl Nehammer.

Secondo quanto rivelato dalla Casa Bianca, il presidente Biden è in procinto di chiedere ufficialmente al Congresso un finanziamento aggiuntivo di 33 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina nel conflitto in corso con la Russia. A ciò, Joe Biden farà seguire anche la richiesta di maggiori poteri per poter sequestrare i beni di ricchi oligarchi che si ritiene abbiano legami con il Cremlino. Secondo il comunicato rilasciato, Biden presenterà un “pacchetto legislativo completo che aumenterà l’autorità del governo degli Stati Uniti per ritenere il governo russo e gli oligarchi russi responsabili della guerra del presidente Putin contro l’Ucraina”, attraverso il quale sarà possibile la “confisca dei beni legati alla cleptocrazia russa”, successivamente utilizzati “per sostenere l’Ucraina”.

Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, è finalmente riuscito ad acquisire il social Twitter, dopo un braccio di ferro durato quasi un mese. Il Consiglio d’Amministrazione della piattaforma di microblogging ha accettato ieri, lunedì 25 aprile, nel tardo pomeriggio, l’offerta di 44 miliardi di dollari di Musk. “La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante, e Twitter è la piazza digitale dove si discutono questioni vitali per il futuro dell’umanità”, ha detto Musk in una dichiarazione che annuncia l’acquisto. “Voglio inoltre rendere Twitter un prodotto ancora più bello di prima, migliorandolo con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot di spam, e autenticando tutti gli esseri umani”. Il miliardario aveva lanciato l’offerta pubblica di acquisto per Twitter all’inizio di questo mese a 54,20 dollari per azione, poco dopo aver acquistato una quota del 9,2% della società il 4 aprile. Le azioni di Twitter all’epoca erano scambiate sotto i 40 dollari per azione.

L’effetto boomerang delle sanzioni ai russi rischia di trasformarsi in un salasso per le casse dello Stato italiano. I beni congelati finora ammontano a un valore complessivo di 953 milioni di euro e i costi di gestione sono a carico dell’Agenzia del Demanio, che li gira alla Ragioneria dello Stato, fa sapere il quotidiano Il Tempo.  Si tratta di ingenti cifre per la manutenzione degli yacht e delle ville, per gli stipendi del personale (domestici, giardinieri, membri dell’equipaggio), nonché per le spese portuali. Per questo, come ha anticipato Il Sole 24 Ore, il Governo sta valutando un aggiornamento del decreto legislativo 109 del 2007. Tale norma – pensata per arginare il finanziamento al terrorismo – viene utilizzata in Italia per dare attuazione alle sanzioni disposte dall’Unione Europea nei confronti dei fedelissimi di Putin finiti nella black list. Le soluzioni al momento sembrano essere due: vendere i beni congelati o attuare il diritto di ritenzione, che consente allo Stato di disporre da subito di queste proprietà se i destinatari delle misure non saldano il conto dei costi di gestione e manutenzione. Il rischio di ricorsi per milioni di euro da parte degli oligarchi russi è concreto. In pratica l’Italia si appropria dei beni altrui poi cerca di rivenderli: come si può definire questo tipo attività?

 

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

DALLA RETE


Follia.. a scuola: univax day

 

Forza genitori, salvate i vostri bambini. Svejateve!!!

 

Tempi orribili suscitati da mostri che ci governano

 

____________________________________________________________________________________________________________________________________

 

 

Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti QUI

In particolare rileggete GLR-NOTIZIE FLASH 25 e 26

 

INFORMAZIONI DI RESISTENZA

QUI

 

SENTI IL DOVERE DI DIFFONDERE QUESTE NOTIZIE

 

 

 

 


Calendario eventi
maggio 2022
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031EC
Cerca nel Sito
Newsletter
In carica...In carica...


Feed Articoli