NOTIZIE (95)  26/4/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO


Vedi “Notizie” precedenti QUI

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Italia: una repubblica basata sull’ipocrisia

Il titolo di questo articolo è preso in «prestito» dal libro dallo scrittore Oronzo Ingrosso: «Italia. Una repubblica fondata sull’ipocrisia», nel quale l’autore descrive la moda dei processi televisivi, tutti volti a solleticare gli istinti del pubblico alla ricerca dell’audience. Ad ispirare il titolo per questo articolo è stata la giornata di ieri: 25 aprile festa della «Liberazione» dal nazi-fascismo, che avvenne nel 1945 grazie alla partecipazione dei russi e degli americani.

Pensare che coloro i quali ieri si sono riempiti la bocca dei termini «Libertà» e «Democrazia» sono gli stessi che  mandano armi ai nazisti del battaglione Azov;

gli stessi che fanno finta d’ignorare i laboratori biologici presenti sul suolo dell’ex comico Zelensky, galoppino degli Usa e quindi della Nato;

gli stessi che ignorano l’espansione in Europa della Nato, sottovalutando la relativa minaccia per la Federazione Russa;

gli stessi che però nel 1962  hanno (giustamente) voluto che i missili sovietici presenti a Cuba, quindi a pochi chilometri da Washington, fossero smantellati;

gli stessi che hanno chiuso in casa 60 milioni di italiani con semplici atti amministrativi;

gli stessi che hanno sospeso dal lavoro e dallo stipendio padri di famiglia (in buone condizioni di salute) perché privi di un’attestazione sanitaria;

gli stessi che hanno ideato un pass per costringere la popolazione ad assumere un farmaco genico sperimentale impedendo a chi si opponeva di condurre una vita sociale;

gli stessi che stanno multando gli over 50 (sempre in buona salute) per non essersi sottoposti alla terza dose del farmaco sperimentale, gli stessi che continuano a mantenere restrizioni quando il resto del mondo le ha abolite

Be’, non so a voi, ma a me viene il voltastomaco.

Antonio Ferrero, https://www.lapekoranera.it/ 26/4/2022


Leggi anche “Un 25 aprile al tempo del Grande ResetQUI

 

 

Grazie, dottor Speciani

Messaggio di Resistenza di un medico

Dott. Luca Speciani medico chirurgo, presidente AMPAS (più di 1000 medici), Medicina di Segnale:

“Una volta capito (e speriamo che alla fine ci siano arrivati anche quelli più “gnucchi”) che tutto questo circo è stato creato ad arte con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione  obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno… e preso atto della totale complicità in questo sfacelo di politici corrotti, giornalisti prezzolati, medici servi e pecore obbedienti... le soluzioni che restano a noi persone “normali” ma attente ai nostri diritti costituzionali, sono poche. La prima è combattere a testa alta, perseguendo le vie legali, democratiche, civili a nostra disposizione. Che è ciò che abbiamo fatto in questi mesi, pagando di persona subendo provvedimenti disciplinari o multe e sanzioni a vario titolo. Con risultati però vicini allo zero.

Perché quando vinci ben quattro ricorsi al TAR contro l’obbligatorietà vaccinale, e per la trasparenza delle decisioni governative e del comitato tecnico scientifico, ma nessuna TV o quotidiano nazionale ne dà notizia, capisci che stai perdendo, e che l’unica via sarebbe quella di una rivolta di piazza non più civile, democratica o legale. Ma capisci anche che probabilmente questo è proprio ciò che vogliono, e che se ti presti al gioco anche le ultime minime riserve costituzionali (già duramente calpestate dagli assurdi DPCM natalizi) andrebbero a cadere, accelerando il processo di lesione dei nostri diritti. La seconda via è invece quella di comportarsi come se non esistessero.

Vivere giorno per giorno continuando a fare progetti, ad amare, a piantare alberi, a ristrutturare casa, a investire sui propri figli e sulle proprie conoscenze, a comprare libri, a fare corsi… e dove e quando si può abbracciandosi e guardandosi in faccia. Può essere che in questo contesto la forza di milioni di persone che non hanno più paura di vivere (e di morire), e che non perdono ore a cercare di capire tra cervellotici decreti se il 27/12 il ragazzo quindicenne potrà o meno venire a trovare i nonni, possa essere più potente di tante vittorie (di Pirro) legali. Potremmo chiamarla la “forza dell’indifferenza”. Una forza che nasce dal non dare più valore al loro circo mediatico.

Il Bullo, il prepotente di turno, non si umilia menandolo più forte. Lo si riporta al suo misero livello restando indifferenti alle sue sciocche provocazioni. Rendendolo così ridicolo. Noi siamo ancora vivi, loro sono già morti. Morti dentro, poiché desiderano un mondo senza vita, senza abbracci, senza sorrisi, senza amicizie, senza socialità, senza condivisione, senza amore. Se dovremo morire, moriremo. Ma a loro, di noi, non resterà nulla. Che restino con i loro amati delatori, i loro giornalisti schiavi e i loro ignobili e deliranti decretini settimanali, schiacciati dalla paura della morte. A che serve vivere se sei già morto dentro ? Noi saremo altrove, abbracciati, ad amarci intensamente e a suggere dalla vita il suo miele fino all’ultima goccia. Continuiamo la nostra vita, indifferenti verso chi ci vorrebbe proni, togliendo così potere a chi se lo è indegnamente autoassegnato, con la scusa dell’emergenza, per toglierci libertà e diritti.

NON SIAMO SOLI. SIAMO IN TANTI. CE LA FAREMO.

 

 

Scusate se diamo spazio a questo essere espressione della peggiore ideologia del Grande Reset ma dopo le parole illuminate di Speciani serve a capire ancora di più in quali mani è ridotta l’italia ( i covidioti come sempre non capiranno).

Qual è il progetto del Ministro Speranza?

Qual è il progetto del Ministro Speranza? Il 21 aprile 2022 presso il Teatro Argentina a Roma, si è tenuta la “Conferenza nazionale sulla Questione medica“, indetta dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri insieme alle sigle sindacali. Ad ascoltare e a rispondere alle istanze dei medici, c’erano il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Massimiliano Fedriga. Voglio farvi ascoltare uno stralcio dell’intervento del Ministro della salute per poi analizzarlo assieme. Dura poco più di tre minuti, ma penso possiate resistere tutti, considerate che io mi sono sorbito tutti i 44 minuti del discorso.

Il salotto di Mimar

Vedi e ascolta QUI

 

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Continuiamo ad offrire riflessioni alternative su questa folle “guerra nella guerra”. Un modo di difenderci dalla propaganda mediatica asfissiante. E lo ripetiamo: questo non vuol dire che siamo filo-putin. Tutt’altro. Ma non siamo neanche filo-menzogne-NATO-governo…

Vi preghiamo di rivedere l’ottimo intervento di Franco Fracassi che trovate in GLR-NOTIZIE 94: QUI

 

 

Il commento dell’autore dell’importante video “Ucraina l’altra verità” che potete rivedere in GLR-NOTIZIE 92 ( QUI)

Massimo Mazzucco: “Nel mio documentario troverete la parte nascosta della storia”

Vedi e ascolta QUI

23/4/2022

 

 

Ottime analisi sulla “guerra” che troviamo in due giornali esteri

L’OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA: COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI NON RITORNO

L’economista, accademico, autore ed ex funzionario dell’amministrazione Reagan Paul Craig Roberts condivide le sue opinioni

Paul Craig Roberts era stato assistente segretario del Tesoro degli Stati Uniti per la politica economica sotto il presidente Ronald Reagan. Era stato uno degli artefici della politica economica della prima amministrazione Reagan ed era stato definito la “coscienza economica” del presidente. Dopo aver lasciato il governo, Roberts ha ricoperto la cattedra “William E. Simon” in economia politica presso il Center for Strategic and International Studies tra il 1983 e il 1993, è stato un illustre associato presso il Cato Institute tra il 1993 e il 1996 e ha presenziato in diversi consigli aziendali. Ex redattore associato del Wall Street Journal, Roberts è autore di numerosi libri, tra cui “The Supply Side Revolution: An Insider’s Account of Policymaking in Washington” (Harvard University Press, 1984), “The Capitalist Revolution in Latin America” (Oxford University Press, 1997 ), “The Failure of Laissez Faire Capitalism and Economic Dissolution of the West” (Clarity Press, 2013) e “The Neoconservative Threat to World Order: Washington’s Perilous War for Hegemony” (Clarity Press, 2015), solo per citarne alcuni.

Adriel Kasonta: È già passato più di un mese da quando la Russia ha iniziato la sua operazione militare (o, come si dice in Occidente, “invasione”) in Ucraina, che molti osservatori ritengono avrebbe potuto essere impedita se le proposte sulle garanzie di sicurezza di Mosca fossero state prese seriamente in considerazione. È un argomento valido o solo una ripetizione della “propaganda del Cremlino”? E, se l’argomentazione fosse valida, perché non è stato fatto nulla per impedire lo scoppio della guerra?

Paul Craig Roberts: L’Ucraina per la Russia è un problema complesso, in parte perché questa è l’intenzione di Washington e, in parte, a causa di errori strategici russi. La Russia era diventata un problema per Washington nel 2007, quando il presidente Vladimir Putin aveva annunciato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco la fine dell’unipolarismo americano. Il ritorno della Russia come vincolo all’unilateralismo statunitense aveva fatto infuriare i neoconservatori. La risposta di Washington era stata quella di fare pressione sulla Russia….

L’effetto delle sanzioni ricadrà principalmente sugli Europei, ma questo non interessa agli Stati Uniti e ai suoi stati fantoccio. La preoccupazione di Washington è quella di preservare il proprio impero dall’erosione provocata dalla dipendenza europea dall’energia e dai minerali russi. Il costo imposto ai popoli occidentali è il conto da pagare per la guerra che Washington sta conducendo. Gli Occidentali stanno pagando la guerra con il calo del loro tenore di vita invece che con le loro vite....

Adriel Kasonta,  asiatimes.com,  12/4/2022

Continua la lettura ( in lingua inglese) QUI

 

 

ECCO PERCHÉ LA RUSSIA DEVE COMBATTERE CONTRO IL “NUOVO ORDINE MONDIALE”

La guerra in Ucraina non è fatta solo per proteggere i confini fisici della Russia dall’aggressione della NATO

Per molti decenni, il termine “Nuovo Ordine Mondiale” è stato discusso ossessivamente negli Stati Uniti, ma pochi hanno idea di come abbia avuto origine il concetto e dove gli individui che promuovono questa grande visione desiderano guidare l’umanità. Ma una cosa è certa, la Russia non ne prenderà parte. Questa settimana, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha osservato che uno degli obiettivi dell’operazione militare di Mosca in Ucraina è quello di porre fine all’ordine mondiale dominato dagli Stati Uniti, che è categoricamente in contrasto con la Russia e con il desiderio dei suoi alleati di un sistema globale multipolare. La nostra operazione militare speciale ha lo scopo di porre fine alla sfacciata espansione [delle forze NATO] e alla… spinta verso il pieno dominio degli Stati Uniti e dei loro sudditi occidentali sulla scena mondiale”, ha detto Lavrov al canale di notizie Rossiya 24….

“Cos’è esattamente il Nuovo Ordine Mondiale, e perché il termine suscita così tanta paura e disgusto?”…..

….. si dice che il termine “Novus Ordo Seclorum” sia stato preso in prestito dal poeta latino Virgilio, che nella sua quarta Egloga aveva scritto [8]: “Il grande ordine dei secoli è nato di nuovo… ora la giustizia e il ritorno del regno di Saturno.” Tutto sommato, sembra strano che una nazione cristiana abbia decorato la sua moneta più visibile con motivi egizi e riferimenti ad un antico culto pagano. Non è necessario, tuttavia, avventurarsi troppo in profondità nella tana del coniglio per diffidare di qualsiasi politico o governo che promuova l’idea di un sistema di governo “unico mondiale”. Dopotutto, questa era la morale dietro la Torre di Babele, dove Dio, irritato dagli sforzi umani per costruire una città e una torre abbastanza alta da raggiungere il cielo, aveva fatto in modo che gli artefici parlassero lingue diverse, mentre li esiliava ai quattro angoli della Terra….

… Pertanto, la guerra in Ucraina non serve solo a proteggere i confini fisici della Russia dall’aggressione della NATO. La guerra in Ucraina serve a salvare la Russia dalla morte spirituale, il risultato finale di qualsiasi “Nuovo Ordine Mondiale” imposto loro da un Occidente moralmente in bancarotta. A questo proposito, la Russia sta combattendo una battaglia esistenziale per la propria stessa anima.

Robert Bridge, strategic-culture.org,   13/4/2022

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Un cronista di guerra libero e non asservito. La risposta dell’essere terzi è la comica del giorno che può dare perchè gli italiani navigano nella più totale ignoranza. Basta la TV, no?

Toni Capuozzo e il Battaglione Azov: «Nazisti pragmatici, hanno fatto pulizia etnica»

Il Battaglione Azov continua a far discutere e dividere l’opinione pubblica occidentale. E Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, dice la sua. Il reggimento protagonista della “eroica resistenza” nei bunker sotto la acciaieria Azovstal a Mariupol, di fatto, sta tenendo in scacco l’esercito russo che vuole conquistare l’ultimo avamposto nemico per poter avere il controllo totale non solo della città portuale, ma di tutta la fascia meridionale dell’Ucraina a eccezione di Odessa. Ecco perché proprio il Battaglione Azov, contro cui Vladimir Putin ha schierato anche il famigerato contingente ceceno, è l’elemento-chiave anche per l’Europa.

Un cortocircuito “democratico”, viste le simpatie dichiaratamente naziste dei miliziani ucraini. “Il battaglione Azov negli anni ha fatto una pratica di pulizia etnica in Donbass – è l’accusa di Capuozzo, inviato di guerra e fondatore della trasmissione di inchiesta di Canale 5 Terra! che ha seguito sul campo quel sanguinoso conflitto scatenatosi nel 2014 -, sono dei nazisti pragmatici. L’esercito ucraino lo ha reclutato è ampiamente usato”. Quindi una riflessione generale sul conflitto: “Per me l’Europa non sa qual è la vittoria perché decide l’America. Ditemi un esempio in cui l’Occidente dove è intervenuto con le armi ha lasciato un mondo migliore?”. Gli risponde l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi: “La Nato in Kossovo è intervenuta per evitare un disastro umanitario. Ovunque siamo andati abbiamo lasciato un mondo migliore e grazie al cielo che siamo sotto il cappello dell’America!”.

https://www.liberoquotidiano.it/    26/4/2022

 

 

Senza commenti….

Repubblica è preoccupata: sull’Ucraina molti italiani dubitano dei media

Il quotidiano la Repubblica ha recentemente commissionato un sondaggio a Demos & Pi per verificare ciò che gli Italiani pensano dell’informazione sulla guerra in Ucraina. E udite udite: per il giornale la situazione in Italia è grave. Perché una parte della popolazione, come risulta, non sempre si fida di ciò che raccontano i media. A volte, pensate, ritiene addirittura che vengano date notizie false, distorte o montate. Ciò rappresenta uno “spunto di riflessione” per Repubblica. Si. Ma non di riflessione critica, ad esempio sui motivi di tale scetticismo. O sugli errori, abbondanti, fatti in questi mesi da molti giornali. No. La riflessione è in pratica “preoccupazione” poiché le persone non credono fideisticamente tutto ciò che dicono i media, ma talvolta si fanno dei dubbi…..

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Nelle parole dell’essere letta una dimostrazione dell’ipocrisia devastante che circonda un 25 aprile in tempo di dittatura.

25 aprile, Pd contestato a Milano: «Servi della Nato fuori dal corteo»

«I servi della Nato fuori dal corteo». È il coro intonato dai contestatori che accusano il Partito Democratico, presente a Milano per celebrare il 25 aprile, di essere «schiavo dell’America». Così scrive AdnKronos. Il servizio d’ordine del Partito democratico è schierato davanti ai militanti del Carc che hanno uno striscione in cui si chiede di «Cacciare Draghi servo della Nato per una nuova liberazione». A monitorare la situazione c’è anche la Digos. Interpellato sulle contestazioni il presidente di Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo sottolinea: «È un grave errore perché queste cose il 25 aprile non servono mai. Anche quando ci sono posizioni diverse bisogna evitare che su singoli fatti si perda la bussola di una posizione unitaria». «Questa è casa nostra, la Costituzione è casa nostra, l’antifascismo è casa nostra. E anche la solidarietà al popolo ucraino è casa nostra» dice il segretario del Pd Enrico Letta all’arrivo al corteo milanese, interpellato sulla contestazione dei Carc per la presenza del Pd alla manifestazione.

https://www.lapekoranera.it/   25/4/2022

Ecco un breve video della dimostrazione a Milano del 25/4/2022

milano-25-4-2022

 

 

Importanti contributi video di informazione libera sulla “guerra” di regime li puoi rivedere in GLR-NOTIZIE-FLASH da 15 a 31 e SOPRATTUTTO i n. 32 e 33 che puoi scaricare QUI. Leggete le importanti informazioni in GLR-NOTIZIE da 92 a 94.


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E mentre censurava una giornalista sicuramente il corrierone celebrava il 25 aprile e l’antifascismo. Orgia d’ipocrisia!!

Roberto Saviano: subito sospesa e senza stipendio

«Notizie della nostra “democrazia”. La giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini è stata sospesa per tre giorni – lavoro e stipendio – dalla direzione per aver contestato un articolo di Roberto Saviano, “grande” collaboratore del quotidiano. Solidarietà». Con un Tweet Marco Rizzo mette in evidenza come oramai il termine «democrazia» sia usato soltanto in modo strumentale nel nostro Paese. La giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini è stata sospesa per tre giorni – lavoro e stipendio – dalla direzione e dall’azienda per avere approvato un’iniziativa di protesta contro il giornale, in difesa della legge Merlin che regola la prostituzione: nel dettaglio per aver contestato un articolo di Roberto Saviano, da qualche anno collaboratore di punta del quotidiano. Ne dà notizia Dagospia.

Monica Ricci Sargentini giornalista del Corriere della Sera, femminista radicale e donna di sinistra, ha posizioni non ortodosse: ad esempio è contro il ddl Zan, osa criticare il guru anti-mafia, osa contestare la pratica dell’utero in affitto. Critica persino certe derive Lgbtq. «Ma la verità è che alla base di tutto questo c’è il “No” di noi femministe radicali al sex work, come chiamano la prostituzione. E all’utero in affitto, perché questi sono i due grandi temi che hanno diviso le lesbiche dai gay in Italia, ma anche in altre parti del mondo». Comunque la si pensi, la giornalista romana è una mente libera, che ha scelto di sottrarsi ai ragionamenti preconfezionati, alle fazioni già decise a tavolino e agli schieramenti. Tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la presa di posizione contro l’articolo di Roberto Saviano. L’autore di Gomorra è diventato la firma di punta del quotidiano diretto da Luciano Fontana: su di lui l’investimento è stato molto importante e si parla di un contratto con cifre da capogiro. Ecco perché nessuno deve osare criticare. Men che meno un giornalista dello stesso quotidiano.

Ma che cosa ha condiviso Monica Ricci Sargentini di tanto grave?  Firma che le è costata la sospensione dal Corriere. Nella mail si legge, tra l’altro: «Mi chiedo come un giornale di tale diffusione e importanza in Italia possa difendere un’informazione tanto parziale, superficiale e dannosa. Da dove arriva tanta misoginia al Corriere della Sera e a chi lo dirige?». E ancora. «L’articolo di Saviano che avete ospitato nelle vostre pagine è scandaloso per contenuto e per superficialità e ritengo la testata responsabile di diffondere cultura da carta straccia, solo per conformismo ammantato di radicalità rivoluzionaria. Come si può paragonare la legalizzazione della marijuana alla legalizzazione della prostituzione. Ma si, certo, siamo carta igienica noi donne in fondo». Contestazioni che a via Solferino non hanno digerito: ecco dunque la punizione per la dissidente. Così funziona l’informazione in Italia.

https://www.lapekoranera.it/   25/4/2022

 

 

Un paese come il nostro pieno di milioni di covidioti si merita questo ed altro.

ITALIA ALLA CANNA DEL GAS: GRAZIE AL GUERRAFONDAIO DRAGHI!

Se l’Italia rinunciasse al gas russo, per quanto riuscirebbe a resistere? Il primo ministro pro tempore, l’ineletto Mario Draghi qualche tempo fa aveva detto che l’Italia ha “scorte fino all’autunno”. Adesso però Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità per l’energia (Arera), lo smentisce. In un’intervista al Corriere della Nato, infatti, ha rivelato che in caso di blocco dell’export russo di gas, l’Italia avrebbe circa 10 settimane di autonomia prima di essere costretta a distacchi programmati delle utenze. Dunque se lo stop avvenisse a maggio, riusciremmo ad arrivare più o meno a metà luglio. Non oltre. “Se andiamo incontro a una chiusura delle forniture di gas russo, il rischio che gli stoccaggi non siano riempiti a sufficienza c’è eccome e in quel caso entreremmo quasi certamente in uno scenario di emergenza, quindi scatterebbe un protocollo che prevede dei distacchi di carico e delle prevalenze fra le utenze. I dettagli sono riservati – ha detto Besseghini -. Volendo fare una stima, avremmo almeno 10 settimane di autonomia, mettendo in campo le riserve strategiche e ottimizzando i consumi”.

Gianni Lannes,  http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/    23/4/2022

Leggi QUI

 

 

La bassetteide continua. E dice sempre più pezzi di verità che, fino a qualche tempo fa, celava con i suoi complici “pseudo scienziati”. Che schifo.

Bassetti, denuncia choc: Ecco quanti sono davvero in ospedale per il Covid.

Vedi e ascolta QUI

23/4/2022

 

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Che vuoi commentare?

ALTO RISCHIO DI COMPLICAZIONI NEI PAZIENTI ONCOLOGICI VACCINATI PER COVID-19

Uno studio pubblicato su Annals of Oncology riscontra che i pazienti oncologici, anche se sottoposti a vaccinazione completa anti COVID-19, rimangono suscettibili a un rischio elevato di gravi complicazioni se contraggono un’infezione da SARS-CoV-2 con tassi di ricovero in ospedale e ricovero in terapia intensiva con ventilazione meccanica rispettivamente del 65% e del 19%, oltre a una mortalità del 13%. Allo studio hanno preso parte i 129 centri di ricerca del COVID-19 and Cancer Consortium, un gruppo di centri che sta monitorando l’impatto del COVID-19 sui pazienti affetti da cancro. I ricercatori hanno osservato le caratteristiche cliniche delle persone che hanno sviluppato COVID-19 sintomatico dopo la vaccinazione confrontando i dati con quelli dei pazienti non vaccinati. E hanno verificato che “i pazienti con cancro che sviluppano COVID-19 dopo la vaccinazione hanno comorbidità sostanziali e possono presentare infezioni gravi e persino letali.” In base a quanto hanno potuto accertare gli autori dello studio sono in particolare i pazienti con neoplasie ematologiche (tra i pazienti vaccinati con cancro) a sviluppare più facilmente COVID-19 sintomatico.

Nonostante quanto appurato e scritto nello studio – e cioè che i vaccini poco o nulla possono sui soggetti immunocompromessi e che, anzi, in caso di infezione aumentano i tassi di ricovero e mortalità – gli autori scrivono nelle conclusioni: “La vaccinazione contro COVID-19 rimane una strategia essenziale per proteggere le popolazioni vulnerabili, compresi i pazienti oncologici.” E infatti, continuando a mostrare una fede assoluta nella vaccinazione, media e autorità sanitarie in Italia stanno spingendo per la quarta dose: “è indispensabile per i pazienti fragili, ovvero malati di cancro, reumatologici, neurologici e pazienti trapiantati”, si legge nel Corriere della Sera. Tuttavia, la percentuale di adesione rimane molto al di sotto delle aspettative e le stime indicano una copertura inferiore al 10%.

Evidentemente, benché il neopresidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli non perda occasione per affermare che “questa ulteriore dose è indispensabile e sicura”, le persone iniziano a nutrire dubbi a riguardo. Del resto, la realtà, se la si vuole vedere, è sotto gli occhi: i vaccinati hanno comunque possibilità di ammalarsi e molti, dopo l’inoculazione, hanno avuto problemi di salute. Non basta sentir dire in TV o leggere sui giornali “non c’è correlazione” per stare tranquilli: nonostante la propaganda continua, certi fatti iniziano ad essere innegabili. Eppure la storia, anzi l’incubo, pare senza fine perché c’è già qualcuno che parla di quarta dose per tutti a ottobre  e di ipotesi quinta dose in autunno per i fragili e per gli anziani.

https://comedonchisciotte.org/    24/4/2022

Leggi QUI ( in lingua inglese)

 

 

Covid, ulcere vulvari a seguito del vaccino Pfizer: colpite adolescenti tra i 12 e i 16 anni

Covid, ulcere vulvari dopo la seconda dose di RNA messaggero Pfizer? È quanto sostiene l’edizione di aprile del Journal of Pediatric & Adolescent Gynecology, secondo cui siano stati diagnosticati a diverse ragazze adolescenti che hanno fatto il vaccino della casa farmaceutica americana. Sei casi di ragazze adolescenti di età compresa tra 12 e 16 anni che hanno sviluppato ulcere genitali dolorose entro quattro giorni dalla loro seconda dose di vaccino sono stati riportati nella rivista medica. La notizia è riportata da Il Giornale d’Italia. Questa è la prima volta che casi di ulcere vulvari in adolescenti e giovani donne vengono affrontati e discussi nella letteratura medica. I medici in questi casi affermano che è «importante identificare e spiegare i possibili effetti avversi per aiutare a dissipare l’esitazione che alcuni pazienti potrebbero provare nel ricevere un nuovo vaccino».

Le ulcere vulvari, note come ulcere aftose vulvari, ulcere lipschütz o ulcerazioni genitali acute, sono lesioni dolorose non acquisite sessualmente formate sulle strutture esterne dei genitali femminili o sulla vulva. La condizione colpisce principalmente adolescenti e giovani donne, ma sono stati segnalati anche casi di donne anziane. A differenza delle ulcere della bocca che sono una reazione avversa consolidata di alcuni vaccini, compresi i sieri COVID-19 somministrate negli Stati Uniti, le ulcere vulvari non lo sono. La più giovane a sperimentare le ulcere vulvari è stata una bambina di 10 anni della Carolina del Nord, che ha sviluppato diverse lesioni dolorose 24 ore dopo la sua seconda iniezione di Pfizer il 29 gennaio 2022. È risultata negativa al virus dell’herpes simplex. Il rapporto non menzionava se fosse stato somministrato un test COVID-19. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) avvertono che le segnalazioni fatte a VAERS non dimostrano necessariamente il nesso di causalità. «Sebbene siano molto importanti nel monitoraggio della sicurezza del vaccino, i rapporti VAERS da soli non possono essere utilizzati per determinare se un vaccino ha causato o contribuito a un evento avverso o a una malattia», ha scritto il CDC .

https://www.lapekoranera.it/   24/4/2022

 

 

Sui pericoli del vaccino e delle mascherine leggi i tanti articoli dedicati qui

e sulle reazioni avverse dei vaccini leggi qui


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BREVI

Sergei Lavrov, ha esortato l’Occidente a non sottovalutare gli elevati rischi di un conflitto nucleare sull’Ucraina e ha detto di considerare la Nato impegnata «in sostanza» in una guerra per procura con la Russia attraverso la fornitura di armi a Kiev. «Il pericolo è serio, è reale. Non si può sottovalutare» ha affermato Lavrov, paragonando la situazione attuale a quella della cosiddetta crisi missilistica del 1962. Così il capo della diplomazia russa ha ricordato che «a quel tempo c’erano regole, regole scritte. Le regole di condotta erano molto chiare. Era chiaro a Mosca come si stava comportando Washington e Washington aveva chiaro come si stava comportando Mosca. Ora rimangono poche regole».Così in un’intervista al programma Bolshaya Igra (The Great Game) sul canale televisivo di stato Channel One. «Il rischio di una terza guerra mondiale è un pericolo reale, anche se l’ipotesi di un conflitto nucleare è inaccettabile». Il capo della diplomazia di Mosca ha però aggiunto che i negoziati di pace con Kiev proseguiranno: «Noi continueremo a portare avanti negoziati con la delegazione del (presidente ucraino) Volodymir Zelensky – ha sottolineato – la buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale».

Pfizer richiama il farmaco per la pressione alta dopo la scoperta di sostanze chimiche che possono causare il cancro. Si tratta dell’Accupril, medicinale in cui è stata trovata la sostanza nitrosamina. Cancerogena se assunta in dosi massicce, ma che è anche comune «nell’acqua e negli alimenti – come indicato in una nota dall’azienda famosa per aver sviluppato uno dei vaccini usati per combattere il Covid -, compresi salumi e grigliate, latticini e verdure», scrive Il Messaggero. Il problema è stato scoperto il mese scorso e riguarda cinque lotti di pillole contenenti 90 bottiglie ciascuno. Pfizer ha esortato qualsiasi medico o farmacista che ha gestito le spedizioni a contattarli immediatamente. I medicinali non riguardano l’Italia, in quanto sono stati distribuiti negli Stati Uniti e a Porto Rico. Pfizer ha descritto la loro decisione di richiamare i farmaci come volontaria, il che significa che non è qualcosa che è stato ordinato all’azienda. Inoltre, è stato aggiunto da Pfizer che non aveva ricevuto alcuna segnalazione di incidenti legati al farmaco e non c’era alcun rischio immediato per i pazienti.

«Le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l’impatto che i prezzi più elevati dell’energia hanno sui consumi»: è questo l’allarme lanciato dalla Banca centrale europea in un’anticipazione del bollettino economico, nel quale si calcola che l’impatto è circa cinque-sei volte maggiore per le famiglie più povere». «L’aumento dei prezzi dell’energia, suggeriscono gli economisti nello studio Bce, ha implicazioni distributive significative, che richiedono misure di politica fiscale mirate». Lo riporta Affari Italiani.

 

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