NOTIZIE (92)  18/4/2022

ANNO III DEL REGIME SANITARIO


Vedi “Notizie” precedenti in: http://www.gruppolaico.it/category/notizie/

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Continuiamo ad offrire riflessioni alternative su questa folle “guerra nella guerra”. Un modo di difenderci dalla propaganda mediatica asfissiante. E lo ripetiamo: questo non vuol dire che siamo filo-putin. Tutt’altro. Ma non siamo neanche filo-menzogne-NATO-governo…

 

Questo video è molto, molto importante per capire qualcosa nella caligine opprimente della propaganda di stato. Già pubblicato in GLR-NOTIZIE-FLASH  33 lo riproponiamo.

Massimo Mazzucco racconta, con un video, l’altra verità sulla crisi in Ucraina«I nostri media ci raccontano solo metà della storia. Questa è l’altra metà». Fonti video: “Ukraine on fire” (Oliver Stone) – “Truth about Ukraine” (Nikita Mikhalkov) – “8 months in Ukraine” – “Roses have thorns”». Documentario sulla storia dell’Ucraina, e su come siamo arrivati alla situazione attuale.


Ucraina l’altra verità

Vedi e ascolta:

https://www.youtube.com/watch?v=XOqq9ALn1Tw

https://www.lapekoranera.it/  15/4/2022

 

 

I MAGNACCIA DELLA GUERRA

La confraternita di neocon e interventisti liberali che hanno orchestrato due decenni di fiaschi militari in Medio Oriente e che non sono mai stati chiamati a risponderne stanno ora alimentando una guerra suicida con la Russia. La stessa cabala di esperti guerrafondai, specialisti di politica estera e funzionari governativi, anno dopo anno, debacle dopo debacle, schiva compiaciuta la responsabilità dei fiaschi militari che ha orchestrato. Sono proteiformi, si muovono abilmente con i venti politici, si spostano dal Partito Repubblicano al Partito Democratico e poi tornano indietro, mutando da freddi guerrieri, a neocon e a liberali interventisti. Pseudo intellettuali, trasudano uno stucchevole snobismo da Ivy League mentre vendono paura perpetua, guerra perpetua e una visione del mondo razzista, in cui le razze inferiori della Terra comprendono solo la violenza.

Sono i magnaccia della guerra, i burattini del Pentagono, uno Stato nello Stato, e gli appaltatori della difesa che finanziano generosamente i loro think tankProject for the New American Century, American Enterprise Institute, Foreign Policy Initiative, Institute for the Study of War, Atlantic Council e Brookings Institution. Come alcuni ceppi mutanti di batteri resistenti agli antibiotici, non possono essere sconfitti. Non importa quanto si sbaglino, quanto assurde siano le loro teorie, quante volte mentano o denigrino altre culture e società come incivili o quanti interventi militari omicidi vadano a rotoli. Sono puntelli inamovibili, i mandarini parassiti del potere che vengono vomitati nei giorni morenti di ogni impero, incluso il nostro, che saltano da una catastrofe autolesionista all’altra.

Ho trascorso 20 anni come corrispondente estero a riferire sulla sofferenza, la miseria e le furie assassine di questi imbonitori della guerra ingegnerizzata e finanziata………..

Chris Hedges,  scheerpost.com  11/4/2022

Continua la lettura qui ( in lingua inglese):

https://scheerpost.com/2022/04/11/hedges-the-pimps-of-war/

 

 

 

L’intervista integrale al fisico Carlo Rovelli: “Ucraini usati come pedina per far male …

Le criticità della scelta dell’invio di armi all’Ucraina, le possibili alternative, le ipotesi di accordo fra Ucraina e Russia. L’intervista di Corrado Formigli al fisico Carlo Rovelli.

Vedi e ascolta:

https://www.youtube.com/watch?v=unbn8j3qxXA

20/3/2022

 

 

11 ex corrispondenti di guerra italiani scrivono contro l’informazione sull’Ucraina

Undici tra i più importanti inviati italiani degli ultimi decenni hanno scritto una lettera, pubblicata sul quotidiano online Africa ExPress, nella quale criticano duramente la maniera in cui i media stanno trattando la guerra in Ucraina. La riflessione di questi “pesi massimi” del giornalismo contemporaneo si concentra sull’approccio superficiale dei mezzi d’informazione attuali, che riportano notizie non verificate con l’unico scopo di veicolare i sentimenti e la commozione dell’audience, indirizzandola verso una acritica presa di posizione. I giornalisti lanciano quindi un appello: è necessario che il giornalismo agisca in quanto mezzo per acquisire consapevolezza, fornendo analisi profonde che consentano una maggiore comprensione dei fatti. Di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera.

“Osservando le televisioni e leggendo i giornali che parlano della guerra in Ucraina ci siamo resi conto che qualcosa non funziona, che qualcosa si sta muovendo piuttosto male.
Noi siamo o siamo stati corrispondenti di guerra nei Paesi più disparati, siamo stati sotto le bombe, alcuni dei nostri colleghi e amici sono caduti durante i conflitti, eravamo vicini a gente dilaniate dalle esplosioni, abbiamo raccolto i feriti e assistito alla distruzione di città e villaggi. Abbiamo fotografato moltitudini in fuga, visto bambini straziati dalle mine antiuomo. Abbiamo recuperato foto di figli stipate nel portafogli di qualche soldato morto ammazzato. Qualcuno di noi è stato rapito, qualcun altro si è salvato a malapena uscendo dalla sua auto qualche secondo prima che venisse disintegrata da una bomba. Ecco, noi la guerra l’abbiamo vista davvero e dal di dentro.
Proprio per questo non ci piace come oggi viene rappresentato il conflitto in Ucraina, il primo di vasta portata dell’era web avanzata. Siamo inondati di notizie ma nella rappresentazione mediatica i belligeranti vengono divisi acriticamente in buoni e cattivi. Anzi buonissimi e cattivissimi. Ma non è così. Dobbiamo renderci conto che la guerra muove interessi inconfessabili che si evita di rivelare al grande pubblico. Inondati di notizie, dicevamo, ma nessuno verifica queste notizie. I media hanno dato grande risalto alla strage nel teatro di Mariupol ma nessuno ha potuto accertare cosa sia realmente accaduto. Nei giorni successivi lo stesso sindaco della città ha dichiarato che era a conoscenza di una sola vittima. Altre fonti hanno parlato di due morti e di alcuni feriti. Ma la carneficina al teatro, data per certa dai media ha colpito l’opinione pubblica al cuore e allo stomaco.
La propaganda ha una sola vittima: il giornalismo.
Chiariamo subito: qui nessuno sostiene che Vladimir Putin sia un agnellino mansueto. Lui è quello che ha scatenato la guerra e invaso brutalmente l’Ucraina. Lui è quello che ha lanciato missili provocando dolore e morte. Certo. Ma dobbiamo chiederci: ma è l’unico responsabile? I media ci continuano a proporre storie struggenti di dolore e morte che colpiscono in profondità l’opinione pubblica e la preparano a un’inevitabile corsa verso una pericolosissima corsa al riarmo. Per quel che riguarda l’Italia, a un aumento delle spese militari fino a raggiungere il 2 per cento del PIL. Un investimento di tale portata in costi militari comporterà inevitabilmente una contrazione delle spese destinate al welfare della popolazione. L’emergenza guerra sembra ci abbia fatto accantonare i principi della tolleranza che dovrebbero informare le società liberaldemocratiche come le nostre.”

Massimo Alberizzi ex Corriere della Sera
Remigio Benni ex Ansa
Giampaolo Cadalanu – Repubblica
Tony Capuozzo ex TG 5
Renzo Cianfanelli Corriere della Sera
Cristano Laruffa Fotoreporter
Alberto Negri ex Sole 24ore
Giovanni Porzio ex Panorama
Amedeo Ricucci RAI
Eric Salerno ex Messaggero
Giuliana Sgrena Il Manifesto
Claudia Svampa ex Il Tempo
Vanna Vannuccini Ex Repubblica
Angela Virdò ex Ansa”

Fonte:  L’Indipendente

 

Importanti contributi video di informazione libera sulla “guerra” di regime li puoi rivedere in GLR-NOTIZIE-FLASH da 15 a 31 e SOPRATTUTTO i n. 32 e 33 che puoi scaricare qui:

http://www.gruppolaico.it/2014/03/03/iincontri-di-ricerca/


Altri contributi qui: http://www.gruppolaico.it/2022/04/12/una-guerra-nella-guerra/

e qui:

http://www.gruppolaico.it/2022/04/12/una-guerra-nella-guerra-2-un-festival-dipocrisia/


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WCH Wordl Council for Health – Lettera aperta

L’accordo dell’OMS non è necessario e minaccia la nostra sovranità e i nostri diritti inalienabili

L’OMS mira a confermare l’accordo sulla pandemia nella 77a Assemblea Mondiale della Sanità nel 2024, ma potrebbe accadere molto prima. Il World Council for Health continuerà ad aumentare la consapevolezza attraverso una campagna contro questa mossa antidemocratica.

 

Prima lettera aperta sul trattato sulle pandemie dell’OMS

di World Council for Health, 10 marzo 2022

A: Persone di tutto il mondo. Governi, presidenti, ministri della sanità. Media indipendenti

A: OMS tramite l’Assemblea Mondiale della Sanità, Dr Tedros Adhanom Ghebreysus, Dr Soumya Swaminathan

A: Nazioni Unite attraverso Antonio Guterres, Liu Zhenmin, Elliott Harris, Maria-Francesca Spatolisano

Il World Council for Health (WCH), una coalizione di scienziati, medici, avvocati e organizzazioni di difesa della società civile, si oppone alle mosse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per attuare una presa di potere sotto forma di un accordo globale sulle pandemie, mentre l’attenzione del mondo è distolta dall’ultima crisi. L’accordo proposto dall’OMS non è necessario ed è una minaccia alla sovranità e ai diritti inalienabili. Aumenta il potere soffocante dell’OMS di dichiarare pandemie ingiustificate, imporre chiusure disumanizzanti e imporre trattamenti costosi, insicuri e inefficaci contro la volontà del popolo….

Continua la lettura qui:

https://worldcouncilforhealth.org/news/2022/03/prima-lettera-aperta-sul-trattato-sulle-pandemie-delloms/46080/?lang=it

10/3/2022

 

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IL SIGNOR MARIO

Stupido o comandato? In ogni caso, anello della catena del nuovo ordine della vita a punti, imperativo categorico per un’egemonia occidentale tanto in sgretolamento quanto disposta a tutto per mantenere la posizione.

L’opera del signor Mario

Il signor Mario ci rassicura che il vaccino è indispensabile per non morire e che il grinpaz permette di ritrovarsi in ambiente asettico dal Sars-Cov2. Ma tanta fluida impudenza allude a essere presi dall’esaltante emozione del dominio. Un’esperienza ordinaria quando si ha a che fare con chi consideriamo senza valore, impaurito, impotente.

“L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono” e “Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. È una misura che dà serenità, non che toglie serenità”.

Il signor Mario si esprime nei confronti del parlamento come nei confronti di un sottoposto. E intima anche di non fargli perdere la pazienza sennò pianta tutto e ci lascia a piedi.

“Il governo è qui per fare le cose, il Parlamento per garantirgli i voti”.

Il signor Mario senza indugio alcuno, come d’obbligo al primo della classe, dichiara che manderà armamenti all’Ucraina. Per la pace naturalmente. Davvero non si avvede dell’incongruenza? Davvero non sa la storia?…..

Continua la lettura qui:

https://www.theunconditionalblog.com/il-signor-mario/

13/4/2022

 

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NON CHIAMATELA QUARTA DOSE

“Preferiamo chiamarla seconda dose di richiamo e non quarta dose” di vaccino Covid. Sono queste le esatte e incredibili parole pronunciate dal direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Nicola Magrini, durante una conferenza stampa in cui spiegava come il Governo ha intenzione di proseguire la campagna vaccinale. “Avremo il richiamo autunnale come richiamo annuale” ha continuato, “la decisione da assumere è se rivaccineremo tutta la popolazione, come è stato, o ci limiteremo a ultracinquantenni e ultrasessantenni”. Come se non avessero già ampiamente dimostrato che si parte sempre con le fasce di età più avanzata e poi si obbligano piano piano, un passo alla volta, tutte le altre fasce. In autunno quindi, come d’altronde qualcuno aveva già preannunciato, gli italiani dovranno inocularsi con la quarta dose, oops scusate volevo dire con il secondo richiamo (!?!) dopo il ciclo iniziale della doppia vaccinazione. Un’assurdità anche terminologica che mostra tutta la paura del Governo. La campagna per la quarta inoculazione rischia di essere infatti un flop totale; oramai non è più il virus a spaventare – finchè una nuova variante più mortale non verrà scovata dal giornalismo di regime – e tantissimi che si sono già bucati due o tre volte poi comunque si sono ammalati. Quindi, per sponsorizzare un po’ questa nuova campagna, perchè non adottare un po’ di strategie di marketing partendo fin dal nome: non quarta dose, ma seconda dose di richiamo (che poi già immaginiamo dovrà essere ripetuta ogni anno, in mix con il vaccino antinfluenzale magari). D’altronde è da quando vendono prodotti a 0,99 centesimi piuttosto che a 1 euro che si sono resi conto di quanto è facile abbindolare i consumatori. Ovviamente se tutto ciò non dovesse bastare, c’è sempre la possibilità di riattivare le sopite discriminazioni sociali, riallargando la sfera di operatività del Green Pass. Un’applicazione a fisarmonica delle restrizioni oramai a noi più che conosciuta, nella quale però molti italiani continuano ancora a cascare. Ogni estate si vede la luce in fondo al tunnel, ogni inverno si ripiomba nel buio. Nel frattempo le dosi si sommano e la distopia si istituzionalizza.

https://comedonchisciotte.org/   13/4/2022

 

 

Non si presenta nessuno: la quarta dose vaccinale per ora è un flop in tutta Italia

Ieri il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi ha affermato che «in autunno sarà necessaria una nuova dose per tutti», visto che «sarà un momento delicato e difficile, perché ci saranno le condizioni favorevoli per la propagazione del virus e ci sarà un’attenuazione della protezione vaccinale in tutta la popolazione». Tuttavia una prima risposta significativa in tale direzione è avvenuta da chi, secondo le autorità sanitarie, potrebbe e dovrebbe già sottoporsi alla somministrazione della quarta dose: cittadini over 80 e soggetti super fragili. Si tratta di milioni di italiani che, per il momento, stanno declinando l’invito. In un mese e mezzo sono state somministrate infatti soltanto 71 mila dosi. Un vero e proprio flop, come ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, la fondazione che fornisce al governo italiano dati e strategie in merito alla pandemia. Si tratta di un esito «alimentato dal senso di diffidenza per il nuovo richiamo». Per questo motivo la seconda dose booster «non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva», ha affermato Cartabellotta, lasciando intendere l’apertura verso forme di obbligo vaccinale per aumentare le somministrazioni. Per il momento, dall’esito della campagna di vaccinazione emerge chiara la reticenza dei cittadini a sottoporsi a un nuovo ciclo vaccinale. Una realtà che percorre il Paese da nord a sud. In Campania, dove si è scelto di non ricorrere alle prenotazioni, si sono presentate la miseria 164 persone su una platea di 300.000 soggetti vaccinabili. In Lombardia, le prenotazioni ammontano a circa 11.000 persone, su un totale di 830.000 interessati. Numeri leggermente migliori, certo, ma pur sempre meno di un cittadino su 80.

https://www.lindipendente.online/     15/4/2022

 

ALLA PANDEMIA SEGUE L’ECATOMBE DEI BAR

Negli ultimi anni mi è capitato spesso, camminando per le strade di Napoli, di pensare alla quantità infinita di bar che continuavano a essere aperti, nonostante l’abbondanza di attività dello stesso tipo fosse palese. Tale tendenza ha portato intere strade, almeno della mia città ma credo che non sia un caso isolato, a essere totalmente colonizzate da bar, baretti, cocktail bar, bistrot et similia, che hanno preso il posto di librerie, botteghe e piccoli negozi di artigianato. Ciò è in parte riconducibile all’effetto combinato sulle nostre città della gentrificazione e della turistificazione, il cui scopo è creare delle città bomboniera dove i turisti possono spendere e il popolo può essere affamato dall’aumento dei prezzi della vita.Bar ovunque quindi…finchè non è arrivata la pandemia. Come infatti mostra lo studio fatto da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle imprese, da fine 2019 a fine 2021 il numero dei bar in Italia è sceso di quasi 7 mila unità, subendo quindi un crollo del 4,05%. La regione maggiormente colpita è stata il Lazio, dove a chiudere sono stati il 10,09% di questi esercizi, a seguire la Valle d’Aosta con un meno 9,7%. Un amaro epilogo quindi per tutti coloro che pensavano qualche anno fa di aver fatto un buon investimento in queste attività, molto redditizia finchè le cose vanno nel verso giusto. Ora che la pandemia prima e la guerra poi hanno abbattuto l’economia italiana, per loro non c’è più tutto questo spazio di sopravvivenza; soprattutto se per oltre un anno ti sei ostinato a non far entrare nel tuo negozio parte della clientela (senza Green Pass) poichè il Governo ha detto così.

https://comedonchisciotte.org/   16/4/2022

 

 

Più contagi tra i bimbi che si sono vaccinati. E l’Iss nasconde le cifre

Perché l’Istituto superiore della sanità non vuol far sapere ai genitori qual è il tasso di infezione da Covid nella fascia 5-11 anni, tra vaccinati e senza una dose? Siamo alle solite, anche l’ultimo report esteso dell’Iss in data 13 aprile non convince, perché non chiarisce. Tra i punti oscuri, c’è la velocità con cui la malattia si diffonde nei bambini che si vorrebbero immunizzare con un farmaco. Invece di fornire dati relativi ai 5-11 anni, i tecnici del ministro Roberto Speranza danno il tasso di incidenza per 100.000 nella fascia 12-39 anni. Ma non è la popolazione di riferimento, è inutile indicare il rapporto tra il numero di individui che sviluppano la malattia e il tempo totale a rischio (in questo caso dall’11 marzo al 10 aprile), considerando solo gli over 11. E tra i più piccoli, vaccinati e non, come sta circolando il Covid? Sono o non sono a rischio di infettarsi e con quale velocità? Mistero. L’Iss tiene a far sapere che in un mese, tra i non vaccinati di fascia 5-11 sono stati diagnosticati 116.170 casi, tra quelli con ciclo incompleto 4.887, e 75.262 in chi ha fatto entrambe le dosi da non più di 120 giorni. A prima vista, sembrerebbe che il vaccino funzioni tra i piccoletti, ma non è così.

Il dato va rapportato all’intera popolazione di quella fascia di età e allora sì, che risulta evidente esattamente il contrario. Alberto Donzelli, tra i promotori della Commissione medico scientifica indipendente (Cmsi), ha calcolato quello che l’Istituto superiore della sanità evita di precisare nei suoi report, ovvero il tasso di incidenza per 100.000 nei bimbi dai 5 agli 11 anni. In base ai dati dell’ultimo rapporto del 13 aprile, l’incidenza è 5,06 casi tra i non vaccinati e 6,25 tra i vaccinati con ciclo completo. «La tendenza dei vaccinati a infettarsi progressivamente di più risulta molto chiara, considerando proprio i dati dell’Iss», spiega l’esperto. «Se dal report del 16 marzo, l’incidenza risultava di 4,58 ogni 100.000 tra i non vaccinati, di 4,32 tra i vaccinati con ciclo completo e di 4,15 tra i bimbi di 5-11 anni vaccinati con due dosi, successivamente la situazione è peggiorata per i vaccinati». Le elaborazioni dei dati del 23 marzo già davano un tasso di incidenza di 4,78 nei completamente vaccinati, rispetto a 3,66 di quelli con una dose sola e 4,34 tra in non vaccinati. Ulteriore peggioramento il 30 marzo, con 5,39 casi ogni 100.000 tra i vaccinati con doppia dose, mentre per i non vaccinati l’incidenza era 4,53. Una settimana dopo, il 6 aprile, aumentava ulteriormente la condizione sfavorevole per i vaccinati a ciclo completo, con 5,92 casi per 100.000 contro i 4,86 dei senza vaccino anti Covid in corpo.

L’ultimo report toglie ogni dubbio, le diagnosi di Covid-19 nei bimbi di età 5-11 anni sono +23,4% nei vaccinati. «Sono passati in svantaggio dal 23 marzo, con un +10% di casi diagnosticati, per peggiorare successivamente con +19,1%, +21,6%, e adesso oltre il 23%», commenta Donzelli. Ecco spiegata l’omissione dell’incidenza ogni 100.000 bambini in questa fascia di età, da parte dell’Istituto superiore della sanità. Non mettono il rapporto, fondamentale in uno studio epidemiologico per spiegare la frequenza dei nuovi casi di Covid tra i più piccoli. Se i report contenessero i dati, con quale faccia gli espertoni di turno potrebbero continuare a caldeggiare la vaccinazione per gli under 11? Difficile che un genitore decida di far inoculare un farmaco al figlioletto, che poi ha maggiore rischio di contagiarsi. Senza contare l’inutilità di un vaccino in quella fascia di età, quando la maggior parte di bambini prende il Covid in maniera asintomatica e le pochissime complicanze sono associate ad altre patologie, purtroppo presenti anche nei più piccoli. Ieri Gian Vincenzo Zuccotti, responsabile pediatria e pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale Buzzi di Milano, ha illustrato alla Verità i risultati di un’indagine condotta in undici scuole e dove su 518 bambini non vaccinati, 233 hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus anche in assenza di sintomi, tanto da avere una sieroprevalenza per Sars- CoV-2 del 45%. Secondo il professore, dopo quattro ondate bisogna uscire dalla pandemia lasciando circolare il virus in modo naturale, preoccupandosi di proteggere efficacemente solo i bimbi a rischio.

«La vaccinazione dei 5-11enni non risulta solo inutile, ma dannosa», sottolinea Donzelli. «Dunque cade l’argomento di vaccinare i piccoli per tutelare anziani e fragili, semmai vale proprio il contrario. Inoltre, il fatto che dopo pochi mesi dalla seconda dose la suscettibilità al virus aumenti in modo progressivo, dà supporto a ipotesi inquietanti su possibili danni al sistema immunitario di questi vaccini, dopo una fase di maggior protezione dall’infezione purtroppo transitoria». Franco Corbelli, leader del Movimento diritti civili, è sempre preoccupato per i decessi correlati alla vaccinazione e chiede «perché non si danno risposte esaustive e convincenti a questi dubbi legittimi e angoscianti, anziché continuare a parlare irresponsabilmente di quarta dose o di vaccinazione dei bambini».

Patrizia Floder Reitter, https://www.laverita.info/ 17/4/2022

 

Sui pericoli del vaccino e delle mascherine leggi i tanti articoli dedicati qui:

http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/

e sulle reazioni avverse dei vaccini leggi qui:

https://comedonchisciotte.org/elenco-eventi-avversi-da-vaccino-anti-covid/

 

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DALLA RETE

 

 

 


 

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Vi raccomandiamo di leggere o rileggere questo articolo:

http://www.gruppolaico.it/2022/04/15/ma-non-provate-vergogna-per-voi-stessi/

Un po’ di vergogna non potrà che farci del bene… ( se non si è covidioti, naturalmente).


Leggi “GLR-NOTIZIE” e “ GLR-NOTIZIE FLASH” precedenti  qui:

http://www.gruppolaico.it/category/notizie/

In particolare rileggete GLR-NOTIZIE FLASH 25 e 26

 

INFORMAZIONI DI RESISTENZA

Vedi: http://www.gruppolaico.it/2016/08/31/firme-petizioni-volantini-documenti/

 

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